Libri di Valerio Magrelli
Exfanzia
Valerio Magrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 136
Valerio Magrelli ha affrontato a più riprese, in poesia e in prosa, il tema dell'infanzia, anche attraverso pagine autobiografiche. Questo è il suo libro della maturità, ma l'infanzia e l'adolescenza non scompaiono del tutto: vengono viste come in uno specchio. Immagini rovesciate da interpretare da un altro punto di vista e con altre prospettive. Infanzia e vecchiaia spesso convivono, come nella poesia in cui si dice: «Mi sento così impaurito e solo al mondo / che perdo gli oggetti, uno a uno. / Per farmi ritrovare da qualcuno? / O alleggerisco il carico / per non andare a fondo?» La figura di Pollicino, che torna anche in un poemetto successivo, rimanda all'immaginario più tipico del mondo infantile, alla paura di perdersi, ma il perdersi, in un'altra poesia, viene confessata come caratteristica di tutta una vita: sbagliare la strada in un viaggio, confondere una città con un'altra. Confusione geografica, confusione onomastica. Condizioni di smarrimento che hanno sempre costituito punti di forza euristica nella poesia di Magrelli. I residui di infanzia hanno conformato un'intera esistenza ma ora, alle soglie della vecchiaia, prendono tutto un altro aspetto. Sono e non sono più quello che erano. L'infanzia diventa oggetto di sguardo, più che di autoanalisi. È la tenerezza nei confronti dei figli o dei ragazzi graffitari. Il punto di vista è ora la vecchiaia («questione di idraulica»), l'«ultima cima» da salire che si avvicina. Ma il fascino di questo libro è che l'«ex» ribalta ma non cancella l'«in». Tutto si tiene insieme. Così come insieme al tema generazionale scorrono altri temi, più laterali in questo libro rispetto ai libri precedenti, ma non meno importanti: la malattia, il «sangue amaro», la musica, la cultura pop. Sempre con quella capacità che è tipica di Magrelli di partire da una scena o da una constatazione e trasformarle in un percorso mentale inatteso, illuminante o, spesso, inquietante.
Il mio Baruchello
Pablo Echaurren
Libro: Libro in brossura
editore: Mauvais Livres
anno edizione: 2025
pagine: 176
Mémoire, collage e bricolage di parole e immagini, da Marcel Duchamp a Klaus Voormann, «con un pizzico di Tanguy, una spruzzata di Magritte e q.b. di Tintin», fino a Italo Calvino, Abraham Ortelius, Hokusai e Pinocchio. Un sorprendente contro-castello dei destini incrociati in cui attraverso il coming of age di Pablo Echaurren, alias Pa(b)lomar, intravediamo l’«occhio sfaccettato», la figura e le opere polisemiche e geroglifiche del suo grande maestro Gianfranco Baruchello (Livorno, 1924 –Roma, 2023), alias il Baruc, nella Roma degli anni tra il 1967 e il 1977: quando la «spazzatura» era «parte integrante della cultura», senza alto né basso, e gli artisti, da Jannis Kounellis a Toti Scialoja a Cy Twombly, sentivano «l’urgenza di dare una forma al tumulto». Un caleidoscopio linguistico in cui ricordi e calembour rimescolano continuamente le carte con ironia, affetto e nostalgia. Prefazione di Valerio Magrelli.
12 volte la carta. Con ex-voto in ceramica
Valerio Magrelli
Libro
editore: ilfilodipartenope
anno edizione: 2015
pagine: 36
La lingua restaurata e una polemica. Otto sonetti a Londra
Valerio Magrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2014
pagine: 91
Ibridazione, incrocio di generi e la più ampia, sperimentale libertà espressiva sono i caratteri essenziali di quello che potrebbe definirsi un "libro-ornitorinco", usando un termine coniato dal musicista Carlo Boccadoro per la terza raccolta poetica di Valerio Magrelli. L'occasione è l'impatto con dodici luoghi esplorati in un breve soggiorno londinese, cui segue un'accesa discussione politica (sotto forma di dialogo tra le figure immaginarie di Machiavelli e del Tenerissimo) sulle magnifiche sorti italiane, dalla disoccupazione giovanile alla fuga dei cervelli. Dopo Le invettive, una scommessa: raccontare la storia sentimentale di un restauro, per l'esattezza quello di un dipinto del Settecento, visto attraverso le mail della sorella dell'autore, restauratrice, e di uno storico dell'arte, chiamati a illustrare il processo tecnico cui sottoporre la tela. Il tutto grazie a otto sonetti di Magrelli, quattro dei quali composti in inglese. Una piccola traduzione da Adam Elgar chiude questo volume di essenze e sostanze solo in apparenza diverse.
Geologia di un padre
Valerio Magrelli
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 147
Negli ultimi dieci anni Valerio Magrelli ha raccolto, su foglietti sparsi, appunti riguardanti il padre. Quando quest'ultimo muore, quei documenti diventano un materiale prezioso, "il bandolo canoro di un'infinita matassa di storie": i viaggi in auto d'estate in giro per l'Italia; le avventure d'amore e morte durante la guerra; i desolati pomeriggi che l'uomo ormai maturo trascorre spingendo il genitore sul girello; il giorno in cui il figlio, armato di forbici, libera l'anziano febbricitante dal bozzolo del maglione; lo stupore di riconoscere, davanti allo specchio, un'espressione del viso che gli restituisce la ferrea legge dei vincoli genetici; gli abbracci, le risse, l'amore per Borromini o i folli scatti di rabbia. Diviso in 83 capitoli (numero che corrisponde agli anni vissuti dal protagonista), il libro scava fra ricordi e storia patria, mentre la biografia sfuma nella paleontologia, se non nella geologia... L'enigmaticità di questo iroso anti-eroe, e insieme la sua lontananza, suggeriscono infatti una possibile identificazione con i resti umani di origine preistorica trovati in Ciociaria, a Pofi, suo paese d'origine. Cosi narrando, Magrelli, orfano ad honorem e padre a sua volta, procrastina il congedo definitivo grazie al racconto, e non desiste, ma si maschera, fugge, scegliendo la digressione per scendere ancora più in profondità nella vita del capostipite, e mostrarne, oltre alle virtù, anche quei difetti che lo rendevano "un vecchio esacerbato e vulnerabile".
Il sangue amaro
Valerio Magrelli
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 149
A otto anni dall'uscita di "Disturbi del sistema binario", la nuova raccolta di Valerio Magrelli si presenta estremamente articolata rispetto alla precedente. Diviso in dodici sezioni e in due metà di 55 poesie ciascuna, "Il sangue amaro" affronta un ampio ventaglio di argomenti. Si va da poesie su artisti, poeti o amici, a una sorta di iper-testo sul tema della lettura, dalla ripresa dell'antico genere dei calendari, al poemetto "etologico" "La lezione del fiume". A ciò si aggiungono versi civili ("Cave!" e "Il Policida"), che si alternano ora a parti più lievi ("Piccole donne" e "Paesaggi laziali") ora a un'approfondita riflessione intorno al rumore, alla musica, all'acustica ("Otobiografi"). Un caso a sé è costituito dalla forte presenza religiosa che si ritrova, sia pure in una prospettiva critica, nelle composizioni dedicate all'immagine del Natale o al dibattito sull'eutanasia. Il cuore del libro, però, va individuato nel capitolo ispirato al motto paolino, e poi kierkegaardiano, di "Timore e tremore". E questa infatti l'impronta di una scrittura segnata da quella "età dell'ansia" che, sebbene covi ormai da lungo tempo, non è evidentemente ancora giunta alla sua piena maturazione.
Geologia di un padre
Valerio Magrelli
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 143
Negli ultimi dieci anni Valerio Magrelli ha raccolto, su foglietti sparsi, appunti riguardanti il padre. Quando quest'ultimo muore, quei documenti diventano un materiale prezioso, "il bandolo canoro di un'infinita matassa di storie": i viaggi in auto d'estate in giro per l'Italia; le avventure d'amore e morte durante la guerra; i desolati pomeriggi che l'uomo ormai maturo trascorre spingendo il genitore sul girello; il giorno in cui il figlio, armato di forbici, libera l'anziano febbricitante dal bozzolo del maglione; lo stupore di riconoscere, davanti allo specchio, un'espressione del viso che gli restituisce la ferrea legge dei vincoli genetici; gli abbracci, le risse, l'amore per Borromini o i folli scatti di rabbia. Diviso in 83 capitoli (numero che corrisponde agli anni vissuti dal protagonista), il libro scava fra ricordi e storia patria, mentre la biografia sfuma nella paleontologia, se non nella geologia... L'enigmaticità di questo iroso anti-eroe, e insieme la sua lontananza, suggeriscono infatti una possibile identificazione con i resti umani di origine preistorica trovati in Ciociaria, a Pofi, suo paese d'origine. Cosi narrando, Magrelli, orfano ad honorem e padre a sua volta, procrastina il congedo definitivo grazie al racconto, e non desiste, ma si maschera, fugge, scegliendo la digressione per scendere ancora più in profondità nella vita del capostipite, e mostrarne, oltre alle virtù, anche quei difetti che lo rendevano "un vecchio esacerbato e vulnerabile".
Addio al calcio
Valerio Magrelli
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 110
"Non mi era mai capitato di pensarci, ma qualche anno fa ho smesso per sempre di giocare a pallone. E come se avessi cambiato sistema respiratorio. Di più: ho fatto il percorso inverso a quello della farfalla. Io, che vivevo all'aperto, ebbro d'ossigeno, sono rientrato nel nero bozzolo, rinchiuso nell'astuccio di una stanza a macinare chilometri in cyclette". Composto da novanta "racconti da un minuto" e diviso in due "tempi" da quarantacinque minuti l'uno, Addio al calcio è un rincorrersi di aneddoti, ricordi, storie di vite più o meno illustri. Pagina dopo pagina, Valerio Magrelli si dispone a un'immersione totale nell'universo di una passione vissuta e insieme sognata. Mentre si susseguono le immagini di campioni antichi e moderni, di trepide comunità adolescenziali o di definitive solitudini, prende forma il racconto del gioco più famoso del mondo. Dal calcio-balilla alla PlayStation, dal fantacalcio al Subbuteo, le infinite incarnazioni dell'ossessione calcistica irrompono fra le mura domestiche, fino a "colonizzare la mente del tifoso non solo la domenica, ma tutti i giorni della settimana". Attraverso lo specchio deformante di un'esistenza passata in attesa dei risultati, queste istantanee tracciano i confini di una mania capace come nessun'altra di unire padri e figli in un alfabeto comune, in una lingua fraterna. Con una specie di autobiografia sbilenca, Valerio Magrelli offre cosi al lettore la sua testimonianza ironica, malinconica, redenta.
Il violino di Frankenstein. Scritti per e sulla musica
Valerio Magrelli
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2010
pagine: 180
Il paesaggio cui ci mette di fronte Valerio Magrelli in questo testo appare segmentato, frattale, ragnatelato di commessure e dislivelli. Colpisce che sia la musica a ispirare a Magrelli una rappresentazione di sé così mostruosa. Anziché a un'armonia senza tempo, a un imperturbato soggiorno in Elicona, il richiamo del mondo dei suoni viene associato da Magrelli a figure di alieni se non di una creatura come quella messa assieme dal Dottor Frankenstein. Figura dello squilibrio, dell'associazione di materiali suturati alla meglio: stigma inquietante, insomma, di una differenza sofferente. Ma che nell'affascinante Conferenza iniziale appare nella versione comica del Frankenstein Junior di Mel Brooks. Dove la Creatura, abbandonata alla sua notte di paura e di violenza, solo vagheggiando il richiamo di un violino lontano pare rimembrare la propria matrice umana. Chissà che, contro tutte le apparenze contrarie, un libro come questo non finisca per alludere alla nostalgia di un ordine superiore. Quello esemplato sulla musica, appunto: rapimento ma anche scienza. Con tre cd audio allegati con musiche di Guido Baggiani, Carlo Boccadoro, Luigi Ceccarelli e Fabrizio De Rossi Re. Prefazione di Guido Barbieri e postfazione di Gabriele Pedullà.
La casa del pensiero. Introduzione all'opera di Joseph Jaubert
Valerio Magrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2006
pagine: 184
Millennium poetry. Viaggio sentimentale nella poesia italiana
Valerio Magrelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 170
Chi non ha qualche verso prediletto? Nel confessare le sue preferenze, Magrelli suggerisce però un approccio particolare. Attento al multilinguismo e agli scambi fra culture, il suo lavoro presenta infatti sia poeti italiani che abbracciano altre lingue, sia stranieri che adottano la nostra come nel caso dell'inglese Milton, autore di un sonetto in italiano offerto all'italiano quale lingua d'amore. E appunto come un atto d'amore per la tradizione, questo libro è rivolto a chi voglia attraversare mille anni di versi in poche pagine.
Il Sessantotto realizzato da Mediaset. Un dialogo agli inferi
Valerio Magrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 72
Se il Sessantotto invocava l'immaginazione al potere, Mediaset ha trasformato questo slogan in realtà. Infatti la strepitosa macchina del consenso offerta a Forza Italia dall'irresponsabilità della sinistra, ha vinto perché la maggioranza degli italiani ha preferito proteggere i suoi interessi immaginari a scapito di quelli reali. Il vero post-marxismo sta tutto qui, nello Stato di ipnosi procurato dal Pifferaio di Hamelin, un autentico Mago della comunicazione. Dura lezione per chi è cresciuto nel pensiero politico comunista: siamo passati dai Sogni del materialismo storico, agli Incubi dell'illusionismo catodico - meglio ancora, dalle pie illusioni del Materialismo, alla cruda materialità dell'Illusionismo. Insomma, si scrive Berlusconi, ma si pronuncia Bourdieu, come il grande sociologo francese. Bel paradosso: l'uomo più ricco del paese ha convinto i suoi elettori che i soldi vanno sacrificati sull'altare dei desideri, come hanno fatto milioni di indigenti votandolo a proprie spese e rinunciando ai diritti acquisiti in decenni di lotte. È la vittoria dello spirito sulla carne, della psiche sul denaro, del regime libidinale sul discorso economico. Rivendicando il carattere idiosincratico di questo dialogo, Magrelli esprime il disagio di chi si sente stretto fra le tentazioni totalitarie di un partito-azienda e le esitazioni velleitarie della sinistra. E così, Machiavelli incrocia la lama con un avversario degno di lui: il Tenerissimo.