Rubbettino
Il canto silenzioso degli amici
Andrea Di Consoli
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 216
«Siamo in una strada che con naturalezza fa saltare la distinzione tra poesia e prosa e porta direttamente la scrittura dentro la vita e la vita dentro la scrittura» Franco Arminio «Verrà l’ultimo amore e forse mi perdonerò di essermene andato. Mi vedo all’alba con una sigaretta sulle labbra, taciturno come Vincenzo, pieno di ricordi che mi saltano sulla faccia come le mosche quando arriva l’estate». Una galleria di ritratti, di volti, di storie, di ricordi: Il canto silenzioso degli amici è un luogo poetico affollato, dove l’io narrante è continuamente mosso e agito dagli altri, mescolato alle loro vicende, sollecitato a capire la propria vita attraverso quella degli altri. In bilico tra prosa e poesia, questo libro conferma una voce narrativa nuova, che utilizza della poesia lo slancio lirico e, della narrativa, la vocazione a raccontare storie. Sempre con un linguaggio diretto, franco, esatto nella sua ansia di dire, di definire, di acciuffare brandelli di verità, di durata, di senso. Con realismo confessionale Di Consoli fa continui corpo a corpo con le persone incontrate nell’arco di una vita e con le esperienze concrete della propria vicenda personale, con le cose perdute, con gli affetti, con gli amori, e prova a dare unità e senso a un’esistenza intensa che continuamente si smarrisce e si ritrova. Senza fare sconti ai lati più atroci e disperati della vita, Il canto silenzioso degli amici è anche un inno alla funzione salvifica dei legami, degli altri, dell’amicizia, tanto da configurarsi nel suo insieme come un inno alla speranza: a una speranza “realistica”, concreta, senza illusioni. Un libro emozionante, fraterno, scritto cona la stessa urgenza dei libri di una vita. Sembra l’autoritratto di uno scrittore giunto al culmine del suo sentire maturo, e invece è un libro in cui tutti possono trovare spazio, perché l’”io” di questo libro si compie sempre e solo nel “tu”.
Proteggere il futuro. Sicurezza energetica, resilienza economica e ambientale nell'era delle tre transizioni globali
Luca Dal Fabbro
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 240
La fine della globalizzazione come l’abbiamo conosciuta, la rivoluzione digitale e la corsa alla decarbonizzazione stanno ridisegnando completamente le dinamiche economiche, industriali e geopolitiche globali. Stati, aziende e individui devono confrontarsi con un nuovo ordine mondiale, fatto di crescente instabilità e frammentazione, accelerata competizione per le risorse, guerre e aumento degli attacchi cyber ed infine, ma non meno importanti, sfide ambientali senza precedenti. In questo nuovo contesto occorre trovare equilibrio e nuovi approcci per garantire il trinomio sicurezza energetica, competitività e resilienza ambientale. In Proteggere il futuro, Luca Dal Fabbro offre un’analisi lucida e approfondita di queste trasformazioni, esplorando le interconnessioni tra energia, tecnologia e sicurezza economica. Con un approccio pragmatico e basato su dati, il libro fornisce strumenti per comprendere e governare il cambiamento delineando la necessità di una re-industrializzazione e strategie per garantire maggiore resilienza e competitività nel prossimo futuro. Un saggio indispensabile per leggere le dinamiche globali e prepararsi ad affrontare le sfide del domani.
Seneca e Faust. Dialoghi sulla morale tra origini e decadenza
Andrea Carandini
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 340
“È come se al tuo tempo si sia creata un’inversa proporzione tra un avanzamento esteriore enorme e una maturazione interiore piccolissima”. Andrea Carandini, esploratore della terra e dello spirito umano, ci guida in un viaggio filosofico tra passato e futuro, scavando nei significati profondi della morale. In un dialogo immaginario tra Seneca, saggio dell’antichità, e Faust, simbolo della modernità, l’autore traccia un’archeologia e una futurologia della coscienza morale. Seneca introduce Faust alla saggezza del mondo antico, mentre Faust apre a Seneca le scoperte della modernità, dall’inconscio freudiano alla natura del rossore, l’unica espressione che distingue l’uomo dai primati. Ma nel mondo contemporaneo, il desiderio narcisistico e il culto dell’arbitrio hanno oscurato il senso morale, alimentando un’infelicità profonda persino nelle società più avanzate. Carandini riflette sulla necessità di bilanciare vizi e virtù, acceleratori e freni che guidano l’esistenza umana. Con lucidità, denuncia il crollo della cultura umanistica e invita a riscoprire una saggezza antica e universale, capace di sostenere una nuova speranza per l’uomo del XXI secolo. Un’opera intensa, che sfida il lettore a guardare oltre il moralismo per ritrovare la strada della responsabilità e della consapevolezza.
Superbonus. Come fallisce una nazione
Luciano Capone, Carlo Stagnaro
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 214
Il Superbonus avrebbe dovuto essere lo strumento per il rilancio dell’economia italiana dopo le chiusure per il Covid e un caposaldo della via italiana alla transizione ecologica. Invece, assieme agli altri bonus edilizi, è stato il più costoso intervento di politica economica della storia repubblicana, il più colossale fallimento delle strutture tecniche che avrebbero dovuto stimarne l’impatto di bilancio, il più gigantesco trasferimento di risorse dai poveri ai ricchi, e il più gettonato argomento della campagna elettorale da sinistra a destra. Un disastro del genere non poteva che avere una condivisione trasversale, pressoché unanime, da parte della classe politica italiana e degli interessi organizzati. Insomma: il Superbonus ha rappresentato la grande illusione che si potessero avere “gratuitamente” crescita economica e transizione ecologica; e si è rivelato la più pesante zavorra che abbia mai ingessato le nostre finanze pubbliche. Il Superbonus incarna perfettamente tutte le illusioni della politica italiana: l’idea “di sinistra” che la strada per la crescita sia lastricata di spesa pubblica e quella “di destra” che si possa fare deficit senza limiti e senza pagare alcun prezzo.
Dimenticami dopodomani
Andrea Di Consoli
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 208
"Dimenticami dopodomani" è un libro inclassificabile. Forse è una raccolta di poesie; più probabilmente, un libro di racconti in forma poetica. A fine lettura, tuttavia, si ha la sensazione di aver letto un romanzo: il romanzo sentimentale e viscerale di un uomo del sud ormai adulto dilaniato da nostalgie, sensi di colpa, desideri, paure. In questo libro ci sono tutti i temi cari all’autore: l’identità meridionale, la solitudine, l’amore e il disamore, l’essere padre, l’ossessione della memoria, il tarlo della morte. E sempre emerge un tono da resa dei conti, un corpo a corpo con il senso di una vita, un canto urgente e necessario, febbricitante – di scrittore con la fronte calda. Con "Dimenticami dopodomani" Andrea Di Consoli ha dato ennesima prova della sua vocazione di “irregolare”, assai distante dalle mode correnti e da furbizie editoriali. Ha composto un canzoniere realistico e struggente, di grande forza espressiva, rappresentativo della sua generazione. Un libro a cuore aperto, diretto, senza orfismi, reticenze e non detti. Duro e dolcissimo allo stesso tempo. Introduzione di Mario Desiati.
Con la vigna negli occhi. Il «segreto» di 958 Santero, il vino che sa di futuro
Filippo Larganà
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 136
Se Pietro, il patriarca, vedesse con i suoi occhi terreni la Santero 958 sarebbe contento. Gianfranco Santero ne è convinto. I figli di Pietro e i suoi nipoti e i figli dei suoi nipoti portano avanti quello che lui aveva sognato: una cantina forte, che guarda al futuro, che spedisce i propri vini in ogni parte del mondo, ma che ricorda la propria storia, le proprie radici ancora profondamente ancorate in quell’angolo di Piemonte dove la terra è ancora terra e gli uomini e le donne sanno guardarsi negli occhi e apprezzare ogni alba e ogni tramonto. Sì, Pietro ne sarebbe davvero contento. Anche perché il viaggio di 958 Santero non finisce. In programma ci sono tanti progetti, iniziative e idee che non basterebbe un libro per raccontarli tutti. Ce ne vorrebbero almeno tre. Ma intanto ecco il primo, quello senza il quale non conosceremmo il segreto di una delle cantine vinicole più singolari e innovative del nostro Paese.
Peccato originale
Giose Rimanelli
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 240
Una storia di sangue e di terra, e di strenua lotta contro il destino. Nel Molise isolato del secondo dopoguerra Nicola Vietri vuole ribellarsi alla povertà e puntare al sogno americano, fidando in se stesso e nella forza del suo lavoro. Il percorso è costellato da difficoltà, dalla mancanza di soldi per la partenza, da eventi drammatici e dall’ostilità della moglie che ha presagi funesti. Sullo sfondo una natura smagliante e crudele, una comunità in fermento che lotta per sottrarsi all’atavica sottomissione e alla pervasività della Chiesa. Una comunità dove le marcate differenze sociali rendono ogni dinamica di emancipazione ancora più ardua, dove la tensione è sempre al limite, dove incombe la minaccia di essere ricacciati in un’alba buia. La codarda violenza di Ramorra, la viltà del curato, le lacrime silenziose delle donne: sono queste le forze contro cui lotta Nicola, uomo solo e sognatore. "Peccato originale" è una riflessione ininterrotta sulla morale e sulla difesa della dimensione umana. E Giose Rimanelli, in un ideale trittico che include "Tiro al piccione" e "Una posizione sociale", si conferma scrittore eclettico e sorprendente. Postfazione di Maria Milone. Nota di Renato Minore.
La fortuna del Greco
Vincenzo Reale
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 170
Antonio il Greco viene da Carafa Nuova, oggi una città fantasma sull’Aspromonte. Da quando è arrivato tutti parlano della sua fortuna: è sopravvissuto alla fame, al bombardamento di Napoli, allo scontro tra una truppa Alleata e un manipolo di tedeschi in fuga durante l’ultima Guerra, a una caduta di sette metri sul Monte San Pietro, a una faida sanguinosa e alle follie di suo cugino, Antonio il Tòzzolo. Alla fortuna del Greco, però, sembra mancare qualcosa. Qualcosa di essenziale. Forse è ciò che ha nascosto ottant’anni prima in montagna e che, ormai al crepuscolo, decide di andare a riprendersi. Forse sono tutte quelle vite che ha visto spezzarsi nel tempo. Forse, a mancare, è proprio il tempo. Ultimo testimone di un passato straordinario e favoloso, ricco di spiriti, briganti e magia, per quasi cento anni Antonio il Greco guarda il mondo attorno a sé cambiare. Ma resiste a tutto, anche ai lutti più dolorosi, pur di riuscire in un suo unico, grande intento. "La fortuna del Greco" è un romanzo onirico e mirabolante, avvolto in un’aura da poema epico, tra l’eroico e il tragico.
Storia del brigantaggio in 50 oggetti
Maddalena Carli, Gabriele D'Autilia, Gian Luca Fruci, Alessio Petrizzo
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 320
Da un ex voto del Seicento alla locandina di un film degli anni Quaranta, passando per dipinti di epoca romantica, burattini, soprammobili, cartoline, giocattoli. Eppoi armi, medaglie e bandiere, cappelli a cono e cappelli piumati, cifrari di polizia e messaggi clandestini. Cinquanta oggetti raccontano la storia del brigantaggio italiano del XIX secolo. Presentati dai principali specialisti di una nuova stagione di studi, questi reperti si rivelano fondamentali per ricostruire tanto le vicende storiche relative alle bande armate e alla loro repressione, quanto i variegati codici di narrazione, i contesti di circolazione e i modi di appropriazione di quella storia, nei registri della politica come dello spettacolo, della cronaca come della criminologia. Questi oggetti e le loro storie ci consegnano significati profondi e spesso trascurati dei processi storici, permettono di esplorare episodi e traiettorie singolari e infine invitano – al di là di qualsiasi eccezionalismo – a riconnettere la storia del Mezzogiorno e del brigantaggio postunitario a dinamiche, immaginari e pratiche di lunga durata e di larga circolazione, dalla scala locale a quella globale, dall’età moderna fino alle eredità novecentesche. Prefazione di Carmine Pinto.
La guerra fredda non è mai finita. Storie di agenti segreti e cyber spie
Domenico Vecchiarino
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 318
La caduta del Muro di Berlino creò in Occidente un senso di grande euforia: gli USA, insieme agli alleati europei, avevano vinto la Guerra fredda. Si diffuse la convinzione che il crollo del comunismo sovietico e la fine della contrapposizione tra Est e Ovest avrebbero portato a un periodo di collaborazione globale. Ma non è stato così. La guerra di spie non si è mai fermata, anzi è cresciuta. Il libro racconta le più importanti storie di spionaggio avvenute in questi ultimi anni, portandoci in giro per il mondo tra terroristi e agenti segreti in un vorticoso percorso fatto di guerre, inganni e sotterfugi, con vecchi fantasmi tornati dal passato a regolare i conti in sospeso in questa nuova Guerra fredda.
Fuori campo. Caduta e rinascita di Monica Seles
Vito Lamberti
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 104
"Fuori campo" è la storia di una gloria senza trionfo e di una campionessa, Monica Seles, vinta da un uomo armato di coltello. Lamberti trascina i lettori sui campi da tennis di tutto il mondo, e lo fa seguendo i passi di una giocatrice di talento, attento però a raccontarne gli sforzi che disciplinano da subito il suo corpo di bambina: la grandezza s’impara da piccoli. E fin da giovanissima Monica Seles si misura con l’ineluttabile potenza di un muro, che le restituisce le palle colpo dopo colpo. Diventata professionista, la sua carriera decolla immediatamente. Fino a quando, davanti, le rimane soltanto una rivale: Steffi Graf. Nessuno può immaginare che Monica sarà in grado di batterla, tanto meno di superarla e prendersi la prima posizione mondiale. Quando questo accade e Monica diventa regina del tennis, un uomo ossessionato da un amore malato per Steffi Graf, ha già escogitato il castigo per punirla e per detronizzarla. Così, al culmine di una rigorosa ascesa, la tennista dall’urlo selvaggio si ritrova vittima della follia, trafitta da una lama che le ferisce il corpo e i sogni. Questo libro racconta col tennis la fatica di ogni vittoria umana, e l’inciampo che sempre rischia di ricacciarla nella polvere. Eppure il gioco, come la vita, vale sempre la pena. Prefazione Alberto Angela.
Di lune e di falò. Cesare Pavese: antropologia del romanzo dell’addio
Piercarlo Grimaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 166
È possibile fornire un'interpretazione antropologica del romanzo "La luna e i falò" di Cesare Pavese? Se ampia è la critica letteraria dell'opera pavesiana, parziale è lo sguardo antropologico. Lo scopo di questa ricerca è quello di sostenere che l'ultimo romanzo di Pavese è l'autobiografia dell'addio, "La luna e i falò" è lo specchio romanzato della sua storia di vita, metaforico testamento poetico, scientifico ed esistenziale che contiene e spiega le ragioni della maturata morte. Cesare Pavese vive a cavaliere tra le affettive native colline di Langa della tradizione e la strumentale città della complessità sociale. Il romanzo è l'inesausto tentativo di riappaesarsi alle colline delle giovanili radici perdute nel rumore del conoscere e dell'interpretare le spaesate strade del mondo. Una trasparente, approfondita ricerca del paese, della condizione contadina, delle tradizioni che narrano il suo ritorno in collina, volto ad acquisire una coscienza attiva della comunità. Commutatore sociale e culturale dell'esistenza dello scrittore tra la campagna e la città è l'amico Pinolo Scaglione, il falegname del Salto, il Nuto de La luna e i falò, mentore, mediatore, contadino solco diritto che porta Pavese per mano a scoprire e a riscoprire i miti e i riti della Langa del Belbo. Il tentativo dello scrittore di scollinare verso la terra delle origini per recuperarne le radici, per costruirsi una memoria di paese che gli permetta di sopravvivere a qualche "giro di stagione", è un doloroso viaggio verso la drammatica impossibilità di costruire una memoria che lo appaesi, che lo faccia sentire parte sostantiva della comunità.

