Edimedia (Firenze): Grandi classici della letteratura
Opere. Viaggio notturno. Mozart. La conversione di Ratisbonne
Paolina Leopardi
Libro: Libro in brossura
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2020
pagine: 160
Si raccolgono qui, per la prima volta, le tre opere più importanti di Paolina Leopardi: Viaggio notturno intorno alla mia camera (1832), Mozart (1837), La conversione di Ratisbonne (1842). In appendice si riproduce la delicata Memoria che Paolina scrisse sulla sua famiglia nel 1848, all’indomani della scomparsa dell’amato padre Monaldo. Infine si ripropone la rarissima e dimenticata intervista concessa da Paolina nel 1865 a Giuseppe De Leonardis. È un’inedita scrittrice quella che emerge da queste pagine. Una scrittrice originale, capace di essere la prima donna a scrivere una biografia di Mozart in lingua italiana e di essere stata la prima a tradurre nella nostra lingua l’Expédition nocturne di Xavier de Maistre. Paolina è infatti molto di più della “sorella di Giacomo Leopardi” e dell’immagine sbiadita arrivata fino a noi: fu donna colta, avida lettrice di romanzi, raffinata traduttrice e, infine, scrittrice originale. La lettura delle sue opere permette ora di rivalutare e di ridisegnare la sua figura, troppo a lungo rimasta nell’ombra. Espansione online – Il volume è arricchito da una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).
Tre croci
Federigo Tozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2020
pagine: 104
Licenziato alla vigilia della morte, Tre croci, l’ultimo romanzo della memorabile ‘trilogia’ senese di Federigo Tozzi, senza venir meno alla straordinaria e modernissima singolarità espressiva della prosa che ha reso celebre il suo autore, sembra tuttavia imboccare la strada di una narrativa meno agglutinante e più attenta alla grande lezione del romanzo ‘interrogativo’ europeo. Tre croci va letto certo come un’opera d’impronta espressionista, ma di un espressionismo nutrito da una gestualità che ha a che fare ormai con il teatro. Lungi dal porsi come un normale esercizio commerciale, la libreria dei fratelli Gambi diventa così il palcoscenico dove si consuma fra l’altro il dramma di Giulio che, assieme ai fratelli, con lui solidali nella gestione impassibile e pervicace del vizio della gola, vede venir meno ogni ragione di sopravvivenza. Il suicidio di Giulio viene vissuto come in trance, quasi fosse un atto sacrificale e salvifico, al punto da richiamare le modalità rituali dell’archetipo cristologico: in realtà quell’azione nasconde l’estremo, inutile tentativo di mettere in salvo gli inetti fratelli anch’essi votati, di lì a poco, a una fine impietosa ma ancora più tragica e miserabile.
Canne al vento
Grazia Deledda
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2019
pagine: 128
Il romanzo, ambientato nei luoghi selvaggi della Sardegna del primo Novecento, presenta personaggi che vivono forti passioni, senso di colpa, riscatto e perdono: tematiche universali che rimandano a una visione della vita in cui la tragicità del destino sovrasta tutti gli uomini facendoli oscillare, appunto, come «canne al vento». Il volume è arricchito da un’introduzione in cui, accanto alla biografa dell’autrice, si ripercorre la fortuna editoriale, che contribuì a estendere la fama di Deledda fino alla proposta di candidarla al Nobel; e da un apparato di note, prevalentemente di tipo lessicale, che conferma la straordinaria capacità di descrivere il paesaggio bellissimo e incontaminato come uno scenario da fiaba, di grande forza emotiva. L'edizione è arricchita da una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).
Vita
Vittorio Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2019
pagine: 232
Pubblicata nel 1806 (con falsa data 1804), dopo la morte dell’autore avvenuta nel 1803, la Vita di Alfieri s’impone ancora oggi, per vivacità narrativa, all’attenzione del lettore. Maturata sulla base di una ferma volontà di auto-conoscenza, essa ripercorre linearmente – grazie alla compatta struttura cronologica interna – le tappe dell’esistenza del personaggio-protagonista: dai primi ricordi del padre, all’intuizione di una vocazione per le lettere, passando attraverso tappe mitiche, episodi-chiave, sognanti e poetici, quale il resoconto dei viaggi nelle silenziose solitudini nevose dell’Europa del Nord, i vari soggiorni inglesi, le avventure sentimentali, burrascose e tormentate, gli accessi di ira e i baratri infiniti di malinconia. Trascorsa la fase degli “eroici furori”, la Vita si distende con lunghezze maggiori su tratti che illuminano la figura di Alfieri quale uomo di lettere, non escludendo, qualche divertito spunto ironico sul finale, attraverso l’invenzione di un ipotetico Ordine di Omero di cui il protagonista si autoproclama cavaliere. La seguente edizione, corredata di un’ampia introduzione che dispiega la genesi dell’opera, nonché il limite intrinseco del patto autobiografico autore-memoria, si avvale di un apparato di note assai vasto, di immagini, di rinvii ipertestuali che accompagnano il lettore nella realtà del nostro, tentando di riportare in superficie le atmosfere, le architetture dei teatri, la luce delle piazze, delle chiese e dei palazzi astigiani e fiorentini, l’aspetto delle città e dei volti e degli occhi di chi lo ha amato, visto o gli è stato amico e confidente. Questo per una migliore, più completa fruizione del testo, ma anche per fornire un’idea, quanto più fedele al vero, della realtà alfieriana in uno dei testi più moderni della nostra tradizione autobiografica. Una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).
Trionfo della morte
Gabriele D'Annunzio
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2019
pagine: 232
Giorgio Aurispa, un eroe della degenerazione, votato al sentimento della morte, ai sensi lascivi e allucinati, malato di musica wagneriana, specchia i propri demoni interiori nella femme-fatale che lo seduce e accompagna, Ippolita Sanzio. Sullo sfondo di un Abruzzo misterioso e primitivo, tra deliqui notturni e ricordi del passato, tra ricerche di bellezza e perversioni d’amore, il romanzo, partito da esplorazioni antropologiche ed etnologiche della “razza” indigena, si fa a poco a poco travolgere da un sortilegio musicale, sino a far rivivere nei protagonisti le “vite anteriori” degli eroi wagneriani del Tristan und Isolde. Ricco di fasce simboliche e di reminiscenze culturali, il Trionfo della morte, quarto romanzo dannunziano, si presenta ancora oggi come perfetto testimone di tutta una teatralità della decadenza, viva e danzante per tutta l’Europa fin-de-siècle. Il volume è arricchito da una ricca appendice di risorse online, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).
Storia della colonna infame
Alessandro Manzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2019
pagine: 120
Milano, 1630. Mentre infuria la peste (la stessa de I promessi sposi) comincia a circolare il sospetto che i responsabili siano esseri diabolici, gli “untori”, che la diffondono con pozioni e intrugli di loro fabbricazione. La fantasia popolare dilaga e dei poveri innocenti vengono malmenati o addirittura linciati dalla folla inferocita. La storia che racconta Alessandro Manzoni, basandosi come al solito su documenti autentici, è quella di un processo sommario a dei presunti “untori” che i giudici avevano fretta di trasformare in capri espiatori a cui accollare la responsabilità del contagio. La legislazione dell’epoca prevedeva l’uso della tortura per cui si riesce facilmente a farli confessare; la condanna a morte viene eseguita con un protocollo dalla ferocia inaudita. Quasi due secoli dopo Manzoni “riapre” il processo per dimostrare che i giudici pur «con la più ferma persuasione dell’efficacia dell’unzioni, e con una legislazione che ammetteva la tortura [e aggiungiamo, pur con l’enorme pressione sociale provocata dalle circostanze], potevano riconoscere innocenti». Ogni uomo, anche nelle circostanze più avverse, sostiene Manzoni, ha il dovere e la possibilità di esercitare il suo libero arbitrio e di scegliere tra il bene e il male. La coscienza individuale si deve imporre a qualsiasi «sogno perverso e affannoso» in cui la barbarie cerca di farla naufragare. Dopo aver fissato, con I promessi sposi, il modello di romanzo storico ottocentesco, Manzoni compie un balzo in avanti, inaugurando, con incredibile modernità e anticonformismo, un genere nuovo, quello del romanzo-inchiesta su casi giudiziari legati alla corruzione della giustizia, genere la cui eredità fu raccolta e dichiarata, nel secolo scorso, da Leonardo Sciascia.
Vita nuova
Dante Alighieri
Libro: Libro in brossura
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2019
pagine: 128
La prima attività poetica di Dante è legata alla sua storia d’amore per Beatrice, che conobbe fanciullo e che segnò profondamente la sua esistenza fino alla morte di lei. Figlia di Folco Portinari e moglie di Simone dei Bardi (secondo notizie fornite da Giovanni Boccaccio), intorno alla sua figura Dante costruisce un mito letterario sovversivamente filogino, che si plasma innanzitutto attraverso le rime (cioè canzoni, sonetti e ballate) scritte fino al 1293, e poi nell’antologia romanzesca e autobiografica di un prosimetro nel quale i componimenti selezionati sono disposti secondo un ideale ordine cronologico di redazione e corredati da un commento in prosa che narra le occasioni che ne ispirarono la composizione. Con la Vita Nuova Dante crea uno dei miti fondativi della modernità letteraria. Con esso il poeta sovverte il fondamento ideologico della lirica romanza delle origini, ossia la natura irrazionale e patologica del desiderio, tradizionalmente considerato come un’alienazione della mente che può condurre l’innamorato alla morte, e i cui sintomi sono poeticamente descritti dal ‘primo amico’ di Dante, Guido Cavalcanti, a cui la Vita Nuova è dedicata. Qui le emozioni e i sentimenti che il desiderio mobilita sono sublimati virtuosamente, e l’amore per una donna viene vissuto e descritto come un’esperienza affettiva essenziale della felicità umana. La divinizzazione di Beatrice, la “donna della salute” che è venuta “da cielo in terra a miracol mostrare”, è l’aspetto romanzesco di tale innovativo programma di sublimazione e normalizzazione culturale dell’esperienza erotica, un progetto che, attraverso la mediazione petrarchesca, trasformò la cultura letteraria prima italiana e poi europea.
Con gli occhi chiusi
Federigo Tozzi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2019
pagine: 127
Il volume è arricchito da una ricca appendice di risorse online, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film). L’ombrosa atmosfera che spira dal mondo interiore di Pietro, inquieto adolescente innamorato di Ghìsola, produce nel lettore quasi un senso di allarme esistenziale, che poi l’intelligenza del testo contribuisce ad ascrivere anche allo stile personalissimo del romanzo, nonché al singolare e assai sperimentale suo realismo psichico. Si è così cercato di identificare nel corpo del romanzo taluni, impercettibili impulsi, ovvero precari moti interiori dei personaggi interpretabili in chiave non esclusivamente autobiografica e persino atteggiamenti sadici, gesti appena accennati, atti mancati, deliri, paure, che illuminano le nevrosi dei protagonisti e da considerare frutto della medesima maleducazione sentimentale, di quel disadattamento mentale che spesso prende avvio da una “innaturale” divaricazione fra mondo affettivo e sessualità. L’introduzione, la biografia e le note al testo, intendono richiamare peraltro le maggiori e più convincenti interpretazioni critiche che si sono succedute a sottolineare la grandezza dell’opera di Tozzi, ormai considerato dagli studiosi un classico del Novecento, e non soltanto nell’ambito delle lettere italiane.
La bottega del caffè
Carlo Goldoni
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2019
pagine: 120
Rappresentata per la prima volta a Mantova nel 1750, La bottega del caffè è una delle commedie goldoniane più note e rappresentate. La vicenda racconta di Eugenio, un giovane benestante col vizio del gioco, che trascorre le notti nella bisca di Pandolfo, dove perde ingenti somme di denaro. Per onorare i debiti, Eugenio sottrae due orecchini dalla dote della moglie che, però, scopre il furto e minaccia la separazione e le vie legali per difendere i suoi interessi. Tutto sembra procedere verso il disastro – finanziario e familiare – se non che nelle vicinanze della bisca sorge la bottega del caffè di Ridolfo, un ex dipendente del padre di Eugenio, che in memoria del buon trattamento ricevuto aiuta il giovane a liberarsi di Pandolfo e a ritrovare la pace coniugale. La commedia risulta briosa e niente affatto moralistica. Goldoni non condanna il gioco come occasione di svago, ma si serve della bottega del caffè per mostrare personaggi positivi e negativi: Pandolfo, imprenditore truffaldino e senza scrupoli e Ridolfo l’imprenditore che, al contrario, agisce in nome dell’onorabilità e dell’humanitas. Non mancano vivaci figure minori, come il servo Trappola, erede della maschera comica di Arlecchino, la seducente Dorilla, il borioso e ignorante don Marzio.
Mandragola
Niccolò Machiavelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2018
pagine: 104
Capolavoro del teatro rinascimentale italiano e insieme una delle più belle commedie della nostra letteratura, la Mandragola viene scritta da Machiavelli dopo il forzato abbandono della vita politica, nel 1512. La vicenda ruota intorno alla beffa architettata dal giovane Callimaco ai danni di messer Nicia: Callimaco vuole conquistarne la bellissima moglie, Lucrezia, della quale si è perdutamente innamorato. Se l’amore era la tematica centrale per la commedia latina, così come la beffa lo era per la tradizione novellistica, e se la Mandragola appare fortemente influenzata anche dal teatro del suo tempo, è però vero che Machiavelli riesce a raggiungere un risultato finale di straordinaria originalità e modernità; anche grazie al riso particolarissimo che appartiene alla commedia, indissolubilmente legata ai capolavori di Machiavelli, il Principe e i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio. Una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).
Uno, nessuno e centomila
Luigi Pirandello
Libro: Libro in brossura
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2018
pagine: 144
“Credevo guardassi da che parte ti pende il naso”… una frase come tante, pronunciata dalla moglie, scardina tutte le certezze di Vitangelo Moscarda. Dalla constatazione di un lieve difetto fisico, il protagonista capisce di trovarsi di fronte a un estraneo, o meglio a centomila estranei diversi, a seconda della percezione che gli altri hanno di lui. Folgorato dalla scoperta di non essere “unico per tutti”, e desideroso di comprendere chi è veramente, Vitangelo stravolge la sua vita, intraprendendo un doloroso percorso di ricerca che lo condurrà ai confini della pazzia (che è poi lo strumento principe in Pirandello per scardinare convenzioni e disvelare ipocrisie). Fino a giungere alla consapevolezza dell’essere, alla metamorfosi dell’uomo senza maschera, alla piena libertà: quell’immersione nel perenne fluire del tempo, in una vita pacificata di attimi, che “è la stessa vita delle nuvole, degli alberi e della natura”. Una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).
La locandiera
Carlo Goldoni
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2018
pagine: 136
Rappresentata per la prima volta a Venezia nel 1753, "La locandiera" è una delle pièce più conosciute e apprezzate dell’intero repertorio goldoniano. Tradotta nelle principali lingue del mondo, è stata messa in scena non solo nei più importanti teatri italiani ed europei, ma anche nelle Americhe, in Cina e Giappone. Il volume è arricchito da una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film). In particolare si segnalano i numerosi testi di altre commedie goldoniane, tutte consultabili per intero; e i filmati di alcune fra le più interessanti rappresentazioni teatrali. Non solo la celeberrima Mirandolina di Valeria Morriconi, ma, a confronto, anche quella di Carla Gravina e Claudia Mori. E inoltre altre vere perle registiche: l’Arlecchino Servitore di due padroni di Giorgio Strehler, con l’inarrivabile interpretazione di Ferruccio Soleri; La bottega del caffè, nell’interpretazione di Tino Buazzelli. O Una delle ultime sere di carnovale, una delle migliori regie di Luigi Squarzina.

