Libri di Carlo Goldoni
La locandiera
Carlo Goldoni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 136
Scritta nel 1751 e portata in scena per la prima volta nel 1753 al teatro Sant'Angelo di Venezia, "La locandiera" è ancora oggi la commedia goldoniana più amata e rappresentata nel mondo. Lucido ritratto di una realtà sociale in crisi, con questo testo Goldoni ci regala un personaggio che, in netto contrasto con il passato, domina la scena utilizzando non solo le arti della seduzione femminile, ma soprattutto astuzia, intelligenza, ragione. L'edizione è completata da una ricca introduzione, un'appendice su alcune delle più significative proposte sceniche del Novecento italiano, una nota biografica e una bibliografia essenziale.
Teatro. Il bugiardo-La locandiera-Il servitore di due padroni
Carlo Goldoni
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 320
Lelio, Mirandolina, Arlecchino (Truffaldino): tre protagonisti esemplari, tre personaggi tra i migliori del primo teatro di Carlo Goldoni (1707-1793), eppure figli "difficili" della riforma teatrale che egli propugnava. Un bugiardo, una seduttrice e una candida canaglia stanno a smentire quella parvenza di sanità che, nella sua opera, è rappresentata dalle leziose putte onorate o dai fin troppo saggi Pantaloni. Su tutti spicca l'unico servo maschile protagonista nel suo teatro, che è anche il fantasma festoso e multiforme di una tradizione recitativa secolare, quale la Commedia dell'Arte, che Goldoni non rinnegò mai, come testimonia nella Postfazione Ferruccio Soleri, il grande attore interprete di Arlecchino. "Oggi Arlecchino morirebbe prima ancora di nascere. Con le mediazioni, con tutti i compromessi che si devono accettare in questa società. Arlecchino non potrebbe vivere. E credo che una parte del fascino e del grande successo di questo personaggio sia proprio la sua incapacità di ammettere compromessi." (dalla Postfazione di Ferruccio Soleri)
La locandiera
Carlo Goldoni
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 144
Andata in scena per la prima volta nel 1753, La locandiera è sicuramente uno dei capolavori di Carlo Goldoni, fra le sue commedie più tradotte e rappresentate da allora a oggi. Mirandolina deve servire e tenere a bada le lusinghe dei clienti della sua locanda: un nobile spiantato, il tronfio marchese di Forlimpopoli, e un arricchito, il conte di Albafiorita, che ha comprato da poco il suo titolo e fa della disponibilità del denaro il suo carattere. A questi si aggiunge – provvisto di titolo e di mezzi – il cavaliere di Ripafratta, che odia invece le donne, ma anche, significativamente, il teatro. Proprio lui diventerà, con un ribaltamento della prospettiva, la vittima della finzione amorosa di Mirandolina. Una vendetta decretata a nome delle donne disprezzate, ma complicata da presenze dissonanti: quelle di due commedianti che, giunte alla locanda in abiti di scena, si spacciano per nobildonne. Alla vittoria della locandiera e alla rovinosa disillusione del Cavaliere segue quindi – oltre il piano di Mirandolina e, dichiara Goldoni, della trama da lui stesso inizialmente immaginata – un finale aperto e non privo di ombre, che rende più complesso e fecondamente ambiguo quello che sembra presentarsi come un "lieto fine" di commedia.
La serva amorosa-La cameriera brillante-La donna di governo
Carlo Goldoni
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 296
Il teatro della seduzione. Il bugiardo-La locandiera-Il servitore di due padroni
Carlo Goldoni
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2009
pagine: 301
In occasione dell'anniversario goldoniano (trecento anni dalla nascita), la riproposta di tre delle commedie più famose e amate. Lelio, Mirandolina, Arlecchino (Truffaldino): tre protagonisti esemplari, tre personaggi tra i migliori del primo teatro di Carlo Goldoni (1707-1793), eppure figli "difficili" della riforma teatrale che egli propugnava. Un bugiardo, una seduttrice e una candida canaglia stanno a smentire quella parvenza di sanità che, nella sua opera, è rappresentata dalle leziose putte onorate o dai fin troppo saggi Pantaloni. Su tutti spicca l'unico servo maschile protagonista nel suo teatro, che è anche il fantasma festoso e multiforme di una tradizione recitativa secolare, quale la Commedia dell'Arte, che Goldoni non rinnegò mai, come testimonia nella postfazione l'attore Ferruccio Soleri, il grande interprete di Arlecchino.
Il ventaglio
Carlo Goldoni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: X-100
Commedia in prosa in tre atti, rielaborazione di una sua commedia precedente in francese "L'éventail". Durante un colloquio tra gli innamorati Evaristo e Candida a quest'ultima cade un ventaglio che si rompe. Evaristo ne compra uno nuovo che dà alla contadina Giannina perché lo porti in regalo a Candida. La cosa suscita la gelosia di Crespino e Coronato, innamorati di Giannina, che pensano che il dono sia per lei. Anche Candida lo crede e per dispetto accetta la proposta di matrimonio del barone del Cedro. Evaristo, deluso, lascia il ventaglio in dono a Giannina. Infine l'equivoco si chiarisce e Evaristo si riconcilia con Candida.
Gl'innamorati
Carlo Goldoni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 121
Commedia in tre atti, in prosa. Eugenia e Fulgenzio si amano, ma bisticciano continuamente per il capriccioso carattere di lei che vorrebbe per sé ogni pensiero e gesto dell'amato. Fonte di gelosia è la cognata di Fulgenzio, Clorinda che è stata a lui affidata dal fratello quando è partito. Dopo una lite, per dispetto, Eugenia si fidanza col conte Roberto, ma quando sa che il fratello di Fulgenzio è tornato, liberandolo dall'impegno, si dispera. Sarà sua sorella, Flaminia, a risolvere la situazione, raccontando al conte le ripicche di Eugenia e convincendolo a rinunciare alle nozze.
I rusteghi
Carlo Goldoni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 106
Commedia in prosa in tre atti, scritta in dialetto veneziano. Rusteghi sono Lunardo, Cancian, Simon, Maurizio, che sotto l'abito di moralisti sono gretti e meschini. Le loro donne però si ribellano quando Lunardo combina il matrimonio della sua figlia di primo letto, Lucietta, con Filippetto, figlio di Maurizio, senza informarne prima gli sposi né la moglie Margarita. Felice, moglie di Cancian e Marina, moglie di Simon, aiutano Margarita a far sì che i ragazzi, contro il divieto di Lunardo e Maurizio, si possano almeno conoscere, prima delle nozze. Scoperta la cosa i due padri si infuriano, ma Felice li calma mostrando quanto le loro pretese siano assurde.
Le baruffe chiozzotte
Carlo Goldoni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 104
Commedia in tre atti, in prosa, scritta in dialetto veneziano e chioggiotto. La scena è in Chioggia e i protagonisti sono dei pescatori con le loro famiglie. Lucietta, Checca e Orsetta litigano perché Toffolo Marmottina ha fatto un po' di corte a Lucietta, fidanzata di Titta Nane, per far ingelosire la scorbutica Checca. Al ritorno degli uomini dalla pesca, qualche parola lanciata dalle donne è causa della rottura tra Lucietta e Titta Nane e di una baruffa tra Toffolo e Beppo, fidanzato di Orsetta. Finiscono tutti in tribunale, ma Isidoro, coadiutore del cancelliere, riconcilia Lucietta e Titta Nane, Beppo e Orsetta e dà la dote a Checca che sposa Toffolo.
Memorie. Secondo la traduzione anonima del 1788
Carlo Goldoni
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2025
pagine: 495
Pubblicate originariamente in francese nel 1787 con il titolo Mémoires de M. Goldoni, rappresentano l’autobiografia di uno dei massimi drammaturghi del Settecento europeo. Redatte durante il suo soggiorno a Parigi, nel periodo in cui era attivo alla corte di Luigi XVI, le Memorie ripercorrono con tono brillante e ironico l’intera parabola della sua vita, dalla nascita a Venezia nel 1707 fino agli ultimi anni trascorsi in Francia. Goldoni intreccia il piano personale con quello storico e culturale, offrendo un affresco vivace della società veneziana, italiana e francese del suo tempo. Vi si ritrovano episodi familiari, ricordi d’infanzia, studi giuridici, l’inizio della carriera teatrale, i successi e le controversie, compreso il celebre contrasto con Carlo Gozzi sulla riforma del teatro comico. Il racconto prosegue con la descrizione del trasferimento a Parigi e della sua attività alla Comédie-Italienne, dove portò avanti il suo progetto di un teatro più realistico e meno artificioso. Goldoni si presenta come un uomo moderato, arguto, guidato dal gusto per l’osservazione dei caratteri e dalla volontà di riformare il teatro in senso civile e moderno. Le Memorie non sono solo la cronaca di una vita, ma anche una riflessione sull’arte drammatica, sulla società del tempo e sul mestiere dello scrittore. Attraverso uno stile limpido e colloquiale, ci restituisce un’immagine di sé come testimone e protagonista di un’epoca in trasformazione, sospesa tra l’eredità della tradizione e le spinte illuministiche. Espansione online – Il volume è arricchito da una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).

