Skira: Cataloghi arte contemporanea
Daniele Morini
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 144
Daniele Morini nasce, vive e muore a Milano (4 maggio 1953 - 9 maggio 2024). Studia filosofia, fa l'illustratore con successo, ma l'interesse per l'uomo lo porta subito alla pittura, a cui affida la sua ricerca della verità. Tutta la pittura di Morini sembra esplodere nelle singole tele, dapprima disseminando lo spazio di dettagli apparentemente inutili, come distrazioni, in realtà riconfigurandolo come luogo nuovo, in cui l'impossibile si fa storia. E poi attraversandolo, mentre i lacerti dell'esplosione piovono da ogni parte, come in una tempesta spaziale, attraversata da angeli che volano e da persone fluttuanti a testa in giù, ma col cappello in testa. Ironia? Forse, ma soprattutto la visione di un day after in cui l'impossibile e il possibile si incrociano. Il pittore non sorride, prova invece pietà per questa umanità che sa dolente, e pietà per sé, che ne canta il dolore e l'amore quotidiano, senza enfasi, senza retorica, ma con profonda partecipazione. Corredata dei testi di Paolo Biscottini (Note per una poetica dell'arte di Daniele Morini), Maria Serena Matarrese (Daniele Morini, un "pittore per vocazione") e dagli scritti di Daniele Morini, la monografia presenta circa centotrenta opere dell'artista suddivise in Opere di illustrazione; Opere di pittura (Angeli e Città; Ritratti; Autoritratti; Nature morte); Opere pubbliche; Opere di incisione; Opere di scultura.
Day for night new american realism
Massimiliano Gioni
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 480
Massimo Uberti
Ilaria Biagiotti
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 144
Khalid Albaih. La stagione della migrazione a Nord
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 96
Khalid Albaih è un disegnatore, curatore, attivista e intellettuale di origine sudanese, cresciuto come membro della diaspora sudanese a Doha, in Qatar, e attualmente esule a Oslo. Il titolo del volume che accompagna la prima personale italiana di Khalid Albaih è lo stesso del romanzo di Tayeb Salih La stagione della migrazione a Nord, testo fondamentale per la cultura postcoloniale. Il titolo ben si adatta anche all'operare e al destino individuale di Albaih, che rappresenta per l'arte politica africana ciò che Salih è stato per la letteratura: un potente portavoce di un messaggio di spiazzante umanità. La pratica artistica di Albaih si radica nel disegno e si traduce in una vasta produzione caratterizzata da un forte senso di immediatezza. L'artista ha individuato come canale privilegiato la rete internet, dove ha intensificato la sua presenza con l'inizio della Primavera Araba. I suoi disegni digitali sono diventati presto virali e la sua pagina Facebook, Khartoon! (un gioco di parole tra "cartoon" e Khartum, la capitale del Sudan), ha guadagnato rapidamente popolarità. Khalid Albaih ha creato e utilizzato le sue illustrazioni come sintesi visive di questioni aperte e urgenti. Il suo lavoro è stato premiato con riconoscimenti internazionali, tra cui il Creativity Pioneers Award della Moleskine Foundation nel 2023, ed esposto in importanti mostre personali e collettive, come documenta 15 a Kassel nel 2022.
Penone. Impronte di luce. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 168
Curata da Francesco Guzzetti, Ruggero Penone, Jonas Storsve e realizzata in collaborazione con l'artista, la monografia riunisce oltre cento opere, dando forma a un racconto visivo della ricca produzione artistica di Giuseppe Penone (1947) che si estende dagli anni Sessanta sino a oggi. Filo rosso è il tema dell'impronta, soggetto privilegiato nella ricerca dell'artista, che si ritrova in tutto l'arco temporale della sua produzione: dall'opera Alpi Marittime del 1968, prima sperimentazione del contatto diretto tra corpo e bosco, fino alla serie Impronte di luce (2022-2023). Pubblicata in occasione dell'esposizione alla Fondazione Ferrero, la monografia approfondisce questo tema spaziando dalla pittura e dal disegno alla fotografia, dalla modellazione all'intaglio in un compendio accurato della vasta selezione di generi e tecniche affrontati dall'artista. Il motivo dell'impronta diviene nella visione di Giuseppe Penone sinonimo di contatto tra superfici differenti e trova una propria manifestazione ideale nella natura, intesa come ecosistema globale di cui ogni elemento è parte integrante, dall'essere umano alle foglie, dagli alberi alla terra. Giuseppe Penone è il più giovane degli artisti italiani, o residenti in Italia, ricondotti all'"Arte Povera" dal curatore e critico d'arte Germano Celant. Nella sua arte, il processo di attuazione è parte integrante dell'opera e sono le azioni compiute dall'artista in rapporto dialettico con quelle naturali che danno forma alla materia. L'albero, "idea prima e più semplice di vitalità, di cultura, di scultura", è un elemento centrale nel suo lavoro. Focalizzato sul tema dell'impronta, questo originale racconto visivo dedicato alla ricerca artistica di Giuseppe Penone è corredato dei testi di Jean-Christophe Bailly, Olivier Cinqualbre, Francesco Guzzetti, Carlo Ossola, Jonas Storsve e presenta il catalogo delle opere in mostra suddivise in otto sezioni tematiche (La memoria del contatto; Oggettività dell'impronta; Il colore del gesto; Sensibilità della pelle; Gesti su carta; Negativo e positivo; Impronte di luce; Gesti vegetali).
Vite operose di Valerio Rocco Orlando
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 96
"Vite operose" è un progetto di arte partecipata e diffusa, dedicato al tema del lavoro come elemento identitario e strumento di integrazione. Nato in Franciacorta, all'interno dell'azienda Berlucchi che l'ha commissionato, si è sviluppato nelle due città Capitale della Cultura Italiana 2023 con la partecipazione di GAMeC di Bergamo e di Fondazione Brescia Musei e il fondamentale coinvolgimento di comunità di pratica locali. Un articolato percorso laboratoriale a tappe, tra Franciacorta, Bergamo e Brescia, ha portato alla selezione, da parte dell'artista, di tre pensieri - elaborati e trascritti nel corso degli incontri dai partecipanti nelle diverse località - che sintetizzano temi discussi collettivamente come le relazioni tra persone e territorio, la dignità del lavoro e l'identità di queste zone in cui si intrecciano ruralità e urbanità, natura e cultura. Le tre frasi scelte, "Il lavoro ha diversi volti", "Chi diventare?", "Formiamo Umanità", sono diventate altrettante sculture di luce al neon, rispettivamente allestite in Franciacorta sul Castello Berlucchi di Borgonato, a Bergamo nel cortile di GAMeC e nel Parco delle Sculture del Viridarium del Museo di Santa Giulia. Valerio Rocco Orlando ha formalizzato queste riflessioni in tre monumentali sculture luminose, realizzate artigianalmente con la tecnica del neon per riprodurre la grafia originale di chi le ha scritte. Opere che oggi fanno parte delle collezioni permanenti di Berlucchi, di GAMeC e Fondazione Brescia Musei.
Giuseppe Bergomi. Sculture 1982-2024
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 168
Pubblicata a corredo della mostra diffusa tra il Museo di Santa Giulia e il Grande miglio in Castello, la monografia ripercorre l'intera carriera di Giuseppe Bergomi attraverso 84 opere a partire dalle prime terrecotte policrome, dalle quali, considerata la presenza come modella della moglie Alma, si evince già l'importanza del biografico nella produzione dell'artista. Opere in costante dialogo tra la solennità del bronzo, la dolcezza della terracotta e la grazia sensuale del colore e che rispecchiano la riflessione intimistica dell'artista sull'esistenza e sulle sue imperfezioni, indagate attraverso uno sguardo ora severo, ora intenerito, sempre concentrato sugli affetti e sulla sfera più strettamente personale, privata. Questo excursus attraverso la sua produzione artistica annovera sculture quali Bagnante addormentata (1991) e Grande nudo di adolescente (1991), (opere emblematiche che richiamano la tradizione scultorea antica, in particolare quella etrusca) ai bronzi degli anni Duemila, dalla statuaria pubblica più recente, alla magnifica Africa con violoncello, esposta alla Biennale di Venezia del 2011, e all'inedita Colazione a letto (2024) che, attraverso la raffigurazione della moglie, delle figlie e delle nipoti, rende omaggio a tre generazioni della sua famiglia.
Valerio Adami. Pittore di idee-Painter of ideas
Marco Meneguzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 192
Realizzata in collaborazione con l'Archivio Valerio Adami, la monografia ripercorre oltre sessant'anni di creatività e ricerca sperimentale di Valerio Adami (1935), pittore affermatosi prima a Milano, poi in tutta Italia, Francia e nel resto del mondo, grazie a uno stile inconfondibile. Dopo un esordio a Milano con un immaginario "esistenziale", Adami ha sviluppato una figurazione pop europea nella prima metà degli anni sessanta. Nel corso della sua carriera, l'artista ha creato un linguaggio visivo sempre più personale e riconoscibile, caratterizzato da grandi campiture colorate, figure dai contorni neri ampi, volti e corpi "smontati" e ricostruiti, nonché dalla presenza di parole e scritte eseguite con la sua personalissima calligrafia. La sua pittura, che adotta quasi sempre il grande formato, è di forte impatto visivo e per questo motivo l'artista è stato associato al genere "pop". Tuttavia, dietro immagini di immediata leggibilità è sottintesa una narrazione più profonda: le composizioni di Adami si popolano di metafore visive sofisticate e racchiudono concetti filosofici, letterari e mitologici, rappresentando nella sua opera l'evoluzione del pensiero europeo e occidentale. Pubblicato in occasione della rassegna antologica a Palazzo Reale, il volume raccoglie idealmente l'intero lavoro di Valerio Adami, dagli inizi nei tardi anni cinquanta sino a oggi; in particolare, negli ultimi decenni della sua attività è possibile riconoscere la continuità e il rinnovamento di un'opera visiva e narrativa monumentale, vera sintesi immaginifica delle persone e delle idee che hanno costruito la cultura occidentale.
Nico Vascellari. Fossils of experience. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 112
Da Revenge, la performance e installazione alla LII Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia, alla serie di sculture Horse Power nella collezione permanente del Parco Internazionale di Scultura di Villa Fürstenberg, il volume offre il racconto di oltre quindici anni di ricerche di Nico Vascellari, tra le più interessanti dell'arte italiana delle ultime generazioni, delle sue componenti distintive (il corpo, il volume, il suono), dei linguaggi di elezione (scultorei e performativi combinati con disegni, collage, video e sonorità), delle sue continue domande sulle relazioni tra uomo e natura, tra folklore e spiritualità. Introdotta da un contributo di Vittoria Matarrese (curatrice della Biennale di Lione del 2019), un focus critico sull'opera Horse Power, la monografia presenta una conversazione tra Nico Vascellari e Cesare Biasini Selvaggi che ripercorre e analizza i temi fondamentali della ricerca dell'artista, oltre alle schede tecniche delle opere, una vera e propria antologia retrospettiva corredata di immagini e brevi testi. Tra gli autori più interessanti della scena artistica italiana e internazionale, Nico Vascellari (1976) porta avanti una ricerca che affronta, sin dagli esordi, pratiche diverse, dalla performance alla scultura, dall'installazione al disegno, dal video all'esplorazione del suono. Attraverso uno sguardo dal carattere antropologico, analizza tematiche legate alla natura e al suo rapporto con l'uomo, a fenomeni ancestrali e rituali, a folklore e tradizioni, contaminandole con una dimensione underground.

