Rubbettino: Storie
Processo a Medjugorje
David Murgia
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 256
Tutti i verbali segreti ed inediti della Commissione pontificia guidata dal cardinale Camillo Ruini che ha indagato su Medjugorje. Documenti riservati, interrogatori, veline, dossier dei servizi segreti, sopralluoghi, perizie mediche, audiocassette ritrovate: tutto quello che non si sapeva sull'unico processo mai celebrato in Vaticano per capire se quello che accade nella piccola cittadina della Bosnia Erzegovina sia un autentico evento soprannaturale o una colossale montatura. Per la prima volta a disposizione di lettori e studiosi o di semplici appassionati il materiale "riservato" del Vaticano che tra colpi di scena e depistaggi tenta di far luce su uno dei fenomeni più controversi di questi ultimi decenni. Un fenomeno - quello di Medjugorje - che appassiona e divide. E che rischia di travolgere la Chiesa cattolica. E su cui si gioca una partita pericolosa: quella di uno scisma. Si tratta di documenti importantissimi e unici prodotti di fronte alla massima autorità ecclesiastica. Ma soprattutto sono la prova documentale di un nuovo modo di affrontare - per la Chiesa cattolica - fenomeni come questi. Si passa cioè da un modo antiquato di valutare apparizioni e veggenti - costruito molte volte sulla base di pregiudizi e senza competenze specifiche e allargate - a un metodo moderno che prevede gli strumenti tipici dell'inchiesta processuale. Con l'ausilio anche di esperti in psicologia e in altre discipline. Quello che accade a Medjugorje è un lungo giallo che si snoda per quarant'anni in un Paese dilaniato da guerre e violenze, tra frati disobbedienti, fede eroica, povertà e prigionia.
Mio padre è un prete. Storie e segreti tra conventi e sacrestie
Marisa Fumagalli
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 84
"Figli della colpa, concepiti fra parrocchie e conventi. Nascite occulte, frutto di relazioni proibite e perfino di violenze sessuali. È un esercito, sparso per il mondo, formato da "irregolari". Chi sono? Quanti sono? Migliaia o forse decine di migliaia. Centinaia in Italia. Cifre approssimative, raccolte da associazioni impegnate a svelare un fenomeno antico e sommerso, che travolge la regola (contestata) del celibato e i voti di castità, vigenti nella Chiesa Cattolica Romana. Più che le statistiche qui interessano le vite difficili dei protagonisti: figli di preti, per lo più. E di monache che, forzatamente o non, hanno ceduto ai desideri di maschi prepotenti. Persone segnate nel profondo, spesso psicologicamente fragili, inseguite dalla vergogna delle proprie origini. Ma in queste pagine vi sono anche figli che hanno superato il trauma. Combattivi, a testa alta rivendicano verità e diritti. Di più: alcuni di loro si mostrano orgogliosi nell'affermare "mio padre è un sacerdote"." Prefazione di Ernesto Miragoli. Postfazione di Lucetta Scaraffia.
Storia dell'antindrangheta
Danilo Chirico
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 260
Il 6 ottobre 1991 si celebra il trentesimo anniversario della storica Marcia della Pace voluta da Aldo Capitini. L'appuntamento però non sarà, come da tradizione, da Perugia ad Assisi - è l'unica volta nella storia dal 1961 ad oggi - e l'orizzonte non sarà quello del pacifismo tradizionale. Quel giorno infatti decine di migliaia di persone provenienti da ogni parte d'Italia si danno appuntamento a Reggio Calabria per attraversare la città fino a raggiungere il rione Archi, il quartier generale delle cosche più temibili della 'ndrangheta e pertanto considerato off-limits da molti. È una giornata spartiacque nella storia della città, perché segna simbolicamente la fine di una impressionante faida che, con quasi 800 omicidi, tiene in ostaggio i reggini dal 1985. Ed è un evento fondativo per il Paese: la Marcia Reggio-Archi è infatti la prima manifestazione antimafia nazionale organizzata dalla società civile nella storia d'Italia. Il libro ripercorre la storia dell'anti-'ndrangheta in Italia e dimostra come la Marcia Reggio-Archi ha cambiato per sempre il corso degli eventi. In Calabria e nel Paese.
Ustica, un'ingiustizia civile. Perché lo Stato pagherà 300 milioni per una battaglia aerea che non c'è mai stata
Leonardo Tricarico, Gregory Alegi
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 290
Le sentenze civili condannano lo Stato italiano a pagare 300 milioni di euro di risarcimenti per l'abbattimento del DC-9 della compagnia Itavia in una battaglia aerea nei cieli di Ustica, che però secondo le sentenze penali non c'è mai stata, al punto che i giudici hanno bollato i tanti scenari di guerra come «fantapolitica o romanzo che potrebbero anche risultare interessanti se non vi fossero coinvolte 81 vittime innocenti». Com'è possibile una divergenza così forte? A quarant'anni dalla tragedia, questo volume spiega tale incredibile contraddizione e racconta l'intricata vicenda giudiziaria dall'interno delle istituzioni e delle aule di tribunale. Anziché affidarsi alle ipotesi romanzesche che hanno plasmato l'immaginario collettivo, gli autori apportano interviste di prima mano, analisi delle fonti, le proprie testimonianze dirette e un'appendice di documenti inoppugnabili per chiarire perché la leggenda del missile, naufragata in Corte d'Assise e Cassazione, sia risorta davanti a un giudice onorario aggiunto, fino all'incredibile risultato di due certezze inconciliabili. Un paradosso nel quale gioca un ruolo centrale la politica e che spiega perché, come disse nel 2014 il giornalista britannico David Learmount «L'Italia è un brutto posto per avere un incidente aeronautico. Se volete la verità, avete meno probabilità di trovarla lì che in praticamente qualsiasi altra parte del mondo».
L'assedio invisibile. Diario di una missione di pace molto particolare
Andrea Angeli
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 162
Che accade a una missione di pace a guida italiana investita dalla pandemia? Una missione Nato che a differenza di quelle civili non può prevedere lo smart working e dove si ricorre all'anti Covid fai da te, che non sempre funziona. Una presenza, quella della Kosovo Force, fondamentale per gli equilibri della regione, e che si trova coinvolta anche negli sforzi dei Paesi balcanici di fronteggiare l'emergenza sanitaria. I tormenti del comandante, stretto tra la necessità di ridurre i rischi di contagio rallentando le operazioni e quella di supportare le fragili strutture locali. Prevale la seconda opzione, duty comes first, con tutti i rischi che ciò comporta. La trepidazione delle famiglie in Italia già provate per la loro realtà contingente, ancor più preoccupate per i loro cari in Kosovo che non riusciranno a vedere per un anno intero. In tutto questo si inserisce l'inasprimento di una annosa diatriba tra monaci ortodossi e autorità kosovare, una situazione esplosiva che l'Italia delle feluche e delle stellette riesce a disinnescare in extremis.
Il colpo di Stato del 1964. La madre di tutte le fake news
Mario Segni
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 186
Nel 1967, un clamoroso scoop su «L'Espresso» di Eugenio Scalfari a firma di Lino Jannuzzi accusava il Presidente della Repubblica Antonio Segni e il comandante dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni De Lorenzo, di avere organizzato un colpo di Stato durante la crisi di governo del luglio 1964. Nonostante i pronunciamenti contrari del Tribunale di Roma e della Commissione d'inchiesta parlamentare, la gran parte della storiografia e della pubblicistica sposò questa tesi. A lungo è stato raccontato che la democrazia italiana era stata messa in pericolo dal cosiddetto "piano Solo", un piano eversivo ordito dai vertici dell'Arma dei Carabinieri. Negli anni successivi, una stampa e una cultura sempre più egemonizzate dalla sinistra dipinsero la Democrazia cristiana come un partito "golpista", pronto ad ogni avventura, persino a coprire e utilizzare "la violenza di Stato" pur di sbarrare la strada alla crescente avanzata del Partito comunista. Nulla di tutto questo è vero. È stata una gigantesca fake news, la prima nella storia repubblicana, e forse la più imponente. Non ha semplicemente descritto la storia in maniera sbagliata; ha inventato fatti non veri, ha convinto gran parte della pubblica opinione che era stata messa in atto un'eversione in realtà mai esistita, ha dipinto come golpista un partito che, pur con errori e difetti, ha garantito la stabilità democratica del nostro Paese nell'epoca della Guerra fredda. Questo libro, che si avvale di un'esclusiva documentazione inedita, provvede a smontare i falsi racconti della storia di quegli anni, contribuendo a riscriverla con il rispetto della verità dovuto all'opinione pubblica. Introduzione di Agostino Giovagnoli.
Storia dell'antipolitica dall'Unità a oggi. Perché gli italiani considerano i politici una casta
Roberto Chiarini
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 188
Il termine antipolitica era sconosciuto fino a poco tempo fa. Non compariva nemmeno nei dizionari. Eppure da sempre contrassegna un atteggiamento assai popolare. Designa il disgusto verso la politica e la sua casta. Disgusto che di regola si rifugia in una diserzione dalle urne ma che talora osa l'azzardo di prefigurare un'utopica "buona politica". Tra rifiuto e esercizio politico del rifiuto si apre uno spazio largo in cui ci sono mille sfumature di antipolitica. Coglierle e distinguerle è la sfida che questo studio si propone seguendo l'intero corso della storia nazionale: dal disincanto del dopo-Unità all'antiparlamentarismo di fine Ottocento, dal rifiuto della democrazia liberale d'inizio Novecento al fascismo, per chiudere con la critica della "Repubblica dei partiti" culminata in quest'ultimo ventennio nel populismo antipolitico.
Garibaldipoli e altre storie di terra e di mare
Giuseppe Monsagrati
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 102
Attraverso un'accurata ricerca documentaria, il volume ricostruisce alcune vicende rocambolesche e poco note dell'Italia post-unitaria. Nelle prime due è chiamato in causa Giuseppe Garibaldi: come destinatario di una spada d'onore; e come mancato nume tutelare di un paesino della Calabria che, cambiando di sito, avrebbe dovuto dar vita a un nuovo insediamento con il nome di Garibaldipoli. Ideatore di tali iniziative incompiute è un personaggio equivoco, dai tratti pirandelliani, Luigi De Negri, protagonista anche delle due storie successive, dapprima nella Napoli di fine '800, poi sul Mar Rosso agli albori del colonialismo in cerca di fortuna come imprenditore nel settore della pescicoltura: un avventuriero senza capitali, la cui costante sarà quella di avviare grandi imprese mediante la raccolta pubblica di fondi. Lo caratterizzeranno promesse non mantenute e opere irrealizzate da cui aleggerà il sospetto di una vocazione truffaldina.
Gli Aragonesi di Napoli. Una grande dinastia del Sud nell’Italia delle Signorie
Giuseppe Caridi
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 304
Alfonso V Re d’Aragona, detto il Magnanimo, diede origine nel 1442 nel Regno di Napoli alla nuova dinastia aragonese, che sarebbe rimasta su quel trono sino alla fine del Quattrocento. Per un lungo periodo, con lo stesso fondatore e con il suo secondo esponente Ferdinando I, comunemente chiamato Ferrante - per i suoi natali illegittimi subentrato al padre solo in quel Regno e divenuto quindi un sovrano nazionale - gli Aragonesi ricoprirono una posizione preminente nell’ambito dei Potentati italiani. Con la scomparsa di Ferrante nel 1494 si entrò in una fase di declino, caratterizzata sul fronte interno dall’avvicendamento di tre sovrani in un biennio, e a livello internazionale dall’intenzione di Francia e Spagna di conquistare il Mezzogiorno d’Italia. Dopo il breve regno del fratello maggiore Alfonso II e del nipote Ferrandino, fu Federico, secondogenito di Ferrante, impotente a resistere all’attacco francese e spagnolo, a concludere nel 1501, con l’esilio in Francia, la dinastia.
Le grandi battaglie. Salamina e Imera alle radici dell'Europa
Gioacchino Francesco La Torre
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 216
Nel 480 a.C. le battaglie di Salamina e Imera hanno visto prevalere, rispettivamente, i Greci della madrepatria sui Persiani, e i Greci di Sicilia sui Cartaginesi. Attraverso l'analisi delle cause, dei protagonisti e, soprattutto, degli esiti, La Torre dimostra quanto quegli avvenimenti abbiano segnato la sensibilità individuale e collettiva dell'Occidente. Un momento cruciale in cui i Greci hanno saputo, sia nella politica che nella cultura, superare le rigidità del periodo arcaico e dare avvio ad una delle stagioni più prospere che l'umanità abbia mai attraversato, della quale siamo ancora tributari e dalla quale possiamo ancora trarre utili insegnamenti.
Il gesuita comunista. Vita estrema di Alighieri Tondi, spia in Vaticano
Matteo Manfredini
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 240
Alighiero Tondi, professore gesuita della prestigiosa Università Pontificia Gregoriana, nell'aprile del 1952 abbandona improvvisamente la Chiesa per entrare nel Partito Comunista Italiano. La sua clamorosa abiura, che tanto scalpore suscitò nell'opinione pubblica, è da sempre rimasta avvolta da un alone di mistero. Chi era realmente Tondi? Quali ragioni stavano dietro la decisione di aderire al marxismo, di predicare l'infondatezza della religione, di scrivere libri controversi che denunciavano le infiltrazioni in Vaticano da parte dell'estrema destra portandolo a diventare un acclamato tribuno che infiammava le piazze italiane? Ma i misteri su Tondi non finiscono qui. Negli anni Sessanta il Partito Comunista lo emargina completamente, abbandonandolo a se stesso, senza fornire alcuna spiegazione. Una situazione inaspettata che lo conduce ad un lungo periodo di riflessione che si conclude con un nuovo colpo di scena: il ritorno al sacerdozio. L'autore ricostruisce l'enigmatico ingresso nel Pci del 1952, svelando lo sconcertante ruolo di Tondi come spia comunista in Vaticano e le successive rocambolesche vicende. Un affresco del secondo dopoguerra che getta luce su aspetti ancora oscuri dei primi anni della Repubblica Italiana, dagli intrecci tra destra neofascista e mondo cattolico, ai rapporti tra Pci e Cremlino fino all'attività antisovietica del Vaticano.
Alle origini della nuova 'ndrangheta. Il 1980. Le reazioni del PCI e le connivenze della politica e della magistratura
Enzo Ciconte
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 208
La Calabria del 1980 è una regione dove succedono tante cose. C'è una trasformazione della 'ndrangheta, una mutazione dei suoi caratteri originari che erano legati al mondo agricolo. Oramai la mafia calabrese ha molti interessi in città e nel campo dell'edilizia, partecipa al contrabbando delle sigarette estere, al traffico di droga, ai sequestri di persona. Adesso è arrivato il tempo di avventurarsi nei marosi dell'economia e di affrontare in termini nuovi il rapporto con la politica. I mafiosi tentano di affrancarsi dal vassallaggio con la politica e candidano propri rappresentanti al Consiglio regionale e al Consiglio comunale di Reggio Calabria. Muta il rapporto con i partiti: il Pci entra nel mirino dei mafiosi che uccidono rappresentanti autorevoli di questo partito nel giro di una manciata di giorni: Peppe Valarioti a Rosarno e Giannino Losardo a Cetraro. Cos'è la 'ndrangheta: frutto di arretratezza o di modernizzazione? Su questo interrogativo si scontrano il Pci e la corrente del Psi facente capo a Giacomo Mancini. È un anno che vede emergere posizioni diverse dentro la magistratura dove c'è uno scontro tra vecchio e nuovo, e dentro la Chiesa dove accanto al prete-padrone di Africo don Stilo c'è la Chiesa di don Natale Bianchi e gli appelli di monsignore Agostino vescovo di Crotone e di monsignore Sorrentino vescovo di Reggio. Infine, c'è tutta la questione sociale con il fallimento del pacchetto Colombo e le crisi industriali dal Quinto centro siderurgico a Gioia Tauro, alla Sir di Lamezia Terme, alla Liquichimica di Saline Joniche.

