Rubbettino: Storie
Controvento. La vera storia di Bettino Craxi
Fabio Martini
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 272
Bettino Craxi: leader visionario o figura controversa? Con una narrazione avvincente e documenti inediti, Fabio Martini ripercorre l’ascesa, il potere e il declino di un protagonista della politica italiana. Dall’infanzia ribelle ai trionfi politici, fino all’esilio e alla solitudine di Hammamet, emerge un ritratto complesso e inedito. Craxi sfidò il Pci e la Dc, ridefinendo i confini della politica italiana con audaci riforme e scelte dirompenti, come l’episodio di Sigonella, simbolo di una sovranità nazionale mai più riaffermata con tale forza. Tra luci e ombre, Martini illumina anche il retroscena della fine della Prima Repubblica, rivelando l’intricato intreccio tra finanza internazionale, poteri giudiziari e strategie globali. Più di una biografia, questo libro è uno spaccato su decenni di storia nazionale e internazionale, svelando un Craxi autentico, capace di scelte impopolari e di un decisionismo mai piegato al populismo. Un’opera per chi cerca di comprendere non solo l’uomo, ma anche il leader che cambiò l’Italia.
Il cardinale Ruffo e la straordinaria avventura del 1799
Giuseppe Caridi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 274
Esponente di un’illustre casata della nobiltà calabrese, Fabrizio Ruffo, dopo avere ricoperto importanti incarichi presso la Santa Sede, nel 1794 è nominato cardinale e si trasferisce a Napoli. Con l’avvento della Repubblica e la fuga in Sicilia di Ferdinando IV di Borbone, il Ruffo, in qualità di vicario regio, nel febbraio 1799 intraprende la spedizione sanfedista che in 4 mesi porta alla riconquista del Regno di Napoli. Partito fra lo scetticismo generale con pochi uomini e scarsi mezzi finanziari, il suo impegno di salvare la vita ai giacobini napoletani viene però disatteso dai Sovrani borbonici, con l’avallo dell’ammiraglio Nelson. Il cardinale Ruffo, sebbene oggetto di controverse interpretazioni, rimane un personaggio di rilievo indiscutibile per avere compiuto una straordinaria impresa militare e politica.
La strage di Farneta. Storia sconosciuta dei dodici Certosini fucilati dai tedeschi nel 1944
Luigi Accattoli
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 152
Questo libro riporta alla luce, a 80 anni dai tragici fatti, la memoria di una strage nazista che sebbene meno nota di quelle di Marzabotto o delle Fosse Ardeatine non fu meno atroce e odiosa anche perché vide come vittime e martiri dodici monaci inermi della Certosa di Farneta, nei pressi di Lucca, fucilati dai tedeschi nel settembre del 1944 perché nascondevano nel monastero un centinaio di perseguitati politici, partigiani ed ebrei. Fatti prigionieri dalle SS nella notte tra l’1 e il 2 settembre 1944, furono condotti prigionieri a Nocchi di Camaiore e poi a Massa, uccisi a piccoli gruppi e in diversi luoghi, tra il 7 e il 10 di quel mese insieme a 32 persone da loro accolte nel monastero. L’atteggiamento riservato dei Certosini e il conflitto interpretativo dell’evento – tra chi lo voleva “resistenziale” e chi l’intendeva come opera di carità – hanno impedito che questa storia arrivasse al grande pubblico. Accattoli ha ottenuto dall’Ordine Certosino l’autorizzazione a pubblicare un documento riservato e ha conversato con gli ultimi protagonisti dei fatti ricavandone un racconto asciutto e vivo, il più completo realizzato fino a ora, fruibile a ogni lettore. Prefazione di Ferruccio de Bortoli.
Alla scoperta della ‘ndrangheta. L'Operazione Marzano
Luca Mastrocola
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 316
Il testo indaga le attività di repressione e costruzione del fenomeno criminale calabrese nel secondo dopoguerra. Ci si sofferma in particolare su un’operazione di polizia promossa dal ministro degli Interni Tambroni nel 1955 e conosciuta come “Operazione Marzano”, dal nome del questore che la diresse. Essa è apparsa un esempio paradigmatico di come l’attività di repressione e la conseguente descrizione di un’entità criminale possa coincidere con la sua “costruzione” pubblica e ne possa influenzare le dinamiche. Nel libro, interrogando le fonti dell’epoca, si è provato a mettere a fuoco il momento fondamentale in cui la criminalità calabrese è stata indentificata proprio perché repressa e nel quale ha iniziato ad assumere una forma solida rispetto all’estrema fluidità che si riscontrava in precedenza, quando anche la denominazione era incerta. Per la prima volta, infatti, nell’opinione pubblica appariva la parola ’ndrangheta, mentre in passato si parlava di mafia, onorata società o fibbia. Oltre centomila vittime di disastri nell’ultimo secolo, la memoria delle calamità rimossa, la prevenzione rifiutata, le ricostruzioni lunghe e costose, le contestate delocalizzazioni, le paure nei Campi Flegrei, le colpe dell’uomo e quelle del cambiamento climatico. Alle domande di un giornalista, autore di inchieste su clima e dissesto del territorio, risponde il ministro per la Protezione civile (quella italiana è fra le più apprezzate al mondo). Un’intervista senza reticenze, con parole chiare e semplici, lontane dal “politicamente corretto”. E spiega come solo una “nuova cultura del rischio”, che coinvolga istituzioni e cittadini, potrà proteggere l’Italia da future catastrofi.
Ci dice tutto il nostro inviato. Un secolo di rivolgimenti e altre minuzie
Ennio Cavalli
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 240
Gli “anni di piombo” visti dall’altro marciapiede rispetto ai terroristi. Il crollo del Muro e dell’Urss raccontati da una Berlino in mutazione e da quel crogiolo di contraddizioni che fu la perestroika nell’ultima Urss. Grandi vecchi con un piede nell’Ottocento e lo sguardo rivolto al domani. Scoperte da Nobel illustrate dagli stessi scienziati premiati a Stoccolma. Queste le colonne portanti di un reportage a cavallo di tre secoli, tra bagliori e incongruenze, protagonisti e figuranti, cronaca e storia. Con incursioni dietro le quinte di un particolare tipo di giornalismo, quello radiofonico, che deve far vedere le cose unicamente con le parole. Ci dice tutto il nostro Inviato è un libro trasversale, multiutility, per più scaffali. Dopo avere desunto mappature e contenuti longform, il lettore può riscoprirlo come romanzo o memoir dai molti intrecci. Incontriamo di persona, in giro per il mondo, i poeti Brodskij, Walcott, Evtušenko, Szymborska, gli scienziati Rubbia, Rita Levi Montalcini, Higgs, la vedova di Sacharov, la musa di Pirandello, la pronipote dell’amante di Lenin, Palazzeschi e i futuristi, Prezzolini amico e coetaneo di Mussolini, un Bacchelli bambino tenuto sulle ginocchia da Carducci, Pierre Cardin, Günter Grass, Burroughs, Burgess, Saramago, Fellini, Lady Diana, la Lollo, Whitney Houston, Lucio Dalla, Pavarotti, Carter, Obama e tanti altri. Niente che non sia di prima mano e in presa diretta. “Era il 1979… Era il 1986… Era il 2011… Anzi no, era il 1882, il 1900 tondo tondo. Ma era anche il 2028, il 2038, il duemila e… via vivendo. Era il futuro. Il tempo non passa. Non passa mai. Si rigenera” scrive Ennio Cavalli. Questa sintesi ricostruttiva e proiettiva dell’epoca da cui veniamo aiuta a comprendere l’oggi e i motivi per cui non possiamo che dirci contemporanei. Prefazione di Luciano Canfora.
La scomparsa dei Balcani. Il richiamo del nazionalismo, le democrazie fragili, il peso del passato
Francesco Ronchi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 140
I Balcani stanno scomparendo. Politicamente dimenticati da un’Europa che negli ultimi vent’anni ha preferito aprirsi a Est fino a inglobare gli ex satelliti sovietici, lasciando così un grande vuoto nel proprio cuore geografico e storico. Il libro è un viaggio dentro tali territori, con l’invito a riscoprirli. Perché dentro quest’apparente vuoto si agitano invece forze in grado di condizionare il futuro dell’intero continente. Innanzitutto, il ritorno del nazionalismo serbo che scuote Belgrado e altri Paesi della regione, soprattutto la Bosnia, definita da Emmanuel Macron “una bomba ad orologeria”. E poi il Kosovo e il Montenegro, anch’essi tutt’altro che immuni dal revival nazionalista. Mentre, al contempo tali fibrillazioni, vengono sfruttate sapientemente dalla Russia che, utilizzando i legami storici coltivati negli ultimi anni, tende a destabilizzare la regione.
Diego Tajani a Palermo
Enzo Ciconte
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 180
La vicenda di Diego Tajani – procuratore generale del re presso la Corte di appello di Palermo – è una finestra aperta sul rapporto tra centro e periferia, su come venne esercitato il potere da parte di una élite che aveva portato all’unificazione, ma che nulla sapeva della realtà concreta del Mezzogiorno e della Sicilia, e che voleva, in quella realtà, affermare la pratica della piemontesizzazione della società e dell’intera Italia. Queste pagine ci riportano a temi di una straordinaria attualità: il rapporto tra potere politico e magistratura, il ricorrente uso di attaccare la magistratura e il desiderio di tenerla a bada mettendola sotto controllo; tutte questioni che con parole diverse sono presenti nel dibattito di oggi. È altresì il racconto di come si sono formate le élite liberali e borghesi nell’Italia post unitaria, dentro le quali emergono pulsioni autoritarie che indirizzano la politica nazionale verso gli stati d’assedio, la repressione, l’uso della magistratura a fini politici.
Palermo giornate cruciali
Rossella Cancila
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 200
Singoli episodi della vita collettiva sono degni di essere ricordati? Se si sono rivelati cruciali per il luogo, per il territorio, per la sua popolazione, allora la risposta non può che essere affermativa. Soprattutto se assumono una funzione paradigmatica e se acquisirono un significato simbolico tanto da rimanere a lungo nella memoria collettiva. La rivolta, la peste, l'alluvione, la battaglia, il terremoto, sono tutti eventi che accompagnavano e segnavano la vita delle comunità d'antico regime. In alcuni casi si abbattevano fulminei e catastrofici, come le avversità naturali, su una popolazione inerme e impreparata. Oppure sedimentavano lentamente sino a esplodere violentemente non appena se ne fosse presentata l'occasione, come le rivolte. O ancora erano preannunciati, in sospeso, attesi e temuti finché effettivamente non accadevano, come le battaglie. Si è così scelto di porre al centro dell'attenzione una grande città, Palermo, antica capitale di un regno a lungo protagonista della storia mediterranea; e di privilegiare situazioni emergenziali, gravi, con cui popolazione, istituzioni, territorio, individui dovettero confrontarsi durante l'età moderna. Eventi estremi, dunque, giornate cruciali, in cui poter misurare la tenuta sociale, la reazione della popolazione, l'atteggiamento delle autorità.
La fabbrica di bambole. La secolare avventura dell'impresa industriale Furga
Ferdinando Superti Furga
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 92
La fabbrica di bambole è la storia di un'impresa gestita per un secolo dalla stessa famiglia. L'autore analizza le motivazioni che hanno indotto un signore dell'Ottocento, di antica famiglia mantovana, a inserirsi nella tarda rivoluzione industriale italiana introducendo, per la manifattura del nostro Paese, un articolo nuovo: la bambola. Viene messa in luce la specificità, la lunga storia, la dimensione ludica, la sua funzione nel complesso processo di formazione della personalità delle bambine che, per secoli, vissero la bambola quale oggetto del loro sentire. Non manca un'attenta considerazione dell'influsso della psicologia, della sociologia, della demografia e dell'evolvere del costume sull'affermarsi di questo prodotto e, in tempi recenti, sul suo declino. Vengono considerati, inoltre, i forti condizionamenti del divenire dello scenario economico-sociale sulla gestione dell'impresa durante la sua lunga esistenza. Prefazione di Severino Salvemini.
La Sicilia bombardata. La popolazione dell’Isola nella Seconda guerra mondiale (1940-1943)
Nello Musumeci
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 188
Con uno stile chiaro e semplice e con un impianto divulgativo, il libro narra le tragiche vicende vissute dalla popolazione siciliana nel Secondo conflitto mondiale (1940-1943). La Sicilia è un caso particolare: la prima terra europea ad essere coinvolta nel "fronte bellico" e la prima a venirne fuori, con un bilancio pauroso di circa diecimila vittime civili. È l'unica regione italiana dove gli angloamericani operano come forza "occupante", senza alcun appoggio dell'antifascismo militante e col pieno sostegno dei mafiosi "perseguitati". Usano la strategia del terrore dal cielo, per ottenere il cedimento totale del morale della popolazione. Cedimento che nell'Isola non arriverà mai. Per gli Alleati non è una passeggiata e neppure una guerra "in guanti bianchi": impiegano 38 giorni, senza risparmiare ai siciliani stragi e strazi, come fanno anche le truppe tedesche. E poi la festosa accoglienza, la "caccia" al fascista e l'epurazione, la difficile convivenza di militari e civili ed il degrado morale, sociale ed economico. Fino all'armistizio, accolto senza molto entusiasmo, perché in Sicilia "la morte della Patria" era arrivata con due mesi di anticipo. Le vicende successive pongono l'Isola al di fuori della ricorrente narrazione sulla Resistenza, per la mancata adesione popolare e incondizionata alla guerra di "liberazione". La Sicilia "si restituisce" all'Italia solo nel 1945, con l'avvio del processo che porterà la monarchia alla concessione dello Statuto speciale.
Elio e Anna. Sulle ali di un intrepido amore azzurro (1937-1946)
Massimo Bernacconi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 180
Una storia di forte passione che inizia nel tormentato 1938 alla quale fanno da scenario le cime delle Dolomiti, le città d’arte riconfigurate dall’architettura razionalista, la costiera romagnola, l’Africa, l’Himalaya. Il destino di Anna ed Elio che si intreccia con quello di gerarchi, eroi e pusillanimi, nomi noti e perfetti carneadi. Il loro amore, il loro desiderio, la loro smania vitale che si lubrifica con olio minerale e trae energia dalla benzina autarchica. E se Cupido ha trafitto i loro cuori, la mitraglia ne ha straziato i sogni di vita comune. Una storia che rende omaggio al centenario di fondazione dell’Arma Azzurra, la stessa che fece scoccare la scintilla fra i due protagonisti e che ancora tiene accesa la passione di tanti.
Ferrante re di Napoli. Quando il potere era al Sud
Giuseppe Caridi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 296
Ferdinando I d'Aragona, detto comunemente Ferrante, è stato re di Napoli dal 1458 al 1494, un periodo cruciale nella storia della penisola italiana disseminata di Repubbliche e Signorie e in cui quello di Napoli era il solo Regno. Ferrante ebbe strette relazioni con alcuni personaggi di grande rilievo quali Lorenzo il Magnifico, Ludovico il Moro, Alessandro VI, nei confronti dei cui Potentati, come pure verso le Repubbliche di Genova e Venezia, esercitò una leadership in certi momenti così accentuata che a metà del 1480 - dopo avere domato la tracotanza baronale - si era diffusa la voce che aspirasse a diventare re d'Italia. Se tale disegno si fosse realizzato, Ferrante avrebbe potuto ad armi pari competere con le grandi monarchie nazionali (Francia, Spagna, Inghilterra) che stavano affermandosi in Europa in quel periodo e contrastare efficacemente l'espansionismo islamico. Nonostante il ruolo di primo piano, mancava un lavoro che ripercorresse la vita e l'opera di questo sovrano, la cui figura è strettamente intrecciata alle vicende italiane e mediterranee nel periodo di transizione dal Medioevo all'Età moderna.

