Marietti 1820: Filosofia
Wittgenstein. Risvegliarsi al senso
Antonio Pieretti
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2017
pagine: 224
«Quando dico “io so” – osserva Wittgenstein – non mi comporto come il solipsista che presume di poter giustificare la propria affermazione mediante l’introspezione e il ricorso a un processo interiore, ma in modo diverso, in quanto ne sono certo. L’unica ragione che posso portare a sostegno di questa asserzione è che ripongo la mia fiducia in ciò che credo e che me ne sento appagato. In virtù di questa disposizione di spirito che ho nei confronti del mondo “che è” e delle forme di vita, il linguaggio è reintegrato entro lo sfondo cui appartiene ed è restituito alla sua funzione originaria di “mostrare” il senso». Antonio Pieretti ricostruisce il pensiero di Wittgenstein tenendo conto della funzione pratica che la filosofia svolge e della disposizione mentale che occorre per esercitarla in maniera rigorosa. La filosofia diventa così l’attività critica che prepara a meravigliarsi dell’esistenza del mondo e a risvegliarsi al senso nelle diverse forme di vita e nelle molteplici configurazioni del linguaggio.
Filosofia della contingenza. Le sfide di Richard Rorty
Rosa Maria Calcaterra
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2016
pagine: 212
Promotore del “neo-pragmatismo”, Richard MacKay Rorty è uno degli autori più influenti e controversi del pensiero contemporaneo. Il suo contingentismo raffigura e raccoglie in modo esemplare le provocazioni che provengono dal lungo processo di revisione dei sistemi filosofici che hanno scandito il ritmo della cultura occidentale.
I volti dell'amore
Vittorio Possenti
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2015
pagine: 104
L'amore è la forza fondamentale della vita. L'essere umano vi cerca la relazione assoluta con l'altro e la guarigione dalla ferita dell'esistenza. Non è mai troppo tardi per riflettere sull'amore, tanto sconcertante è la sua ambivalenza: esso esalta e guarisce, tanto quanto ferisce e condanna. Diventa perciò necessario far affiorare i suoi volti. Ispirandosi a sorgenti antiche e nuove, il volume presenta le intuizioni sull'amore che hanno scavalcato i secoli e che attraversano l'esistenza contemporanea, segnata dalle realtà primarie di eros e agape e dalle crisi dell'amore: da una parte l'amore che guarda verso l'altro e include, dall'altra il caos delle relazioni amorose, il risentimento, l'impatto oggettivante della tecnica.
Lo stare degli uomini. Sul senso dell'abitare e sul suo dramma
Enrico Garlaschelli, Silvano Petrosino
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2012
pagine: 128
Un serrato confronto tra un filosofo e un teologo sul gesto umano del costruire e sul senso dell'abitare. Dialogando con Heidegger, Derrida, Blanchot, Augé, Lévinas, Baudrillard, Benjamin, la Bibbia, ed altro ancora, il saggio riflette sulla differenza tra lo spazio ed il luogo, sulla natura della casa, sul tema della città e sulla perversione della convivenza umana nelle megalopoli contemporanee. Un libro originale su uno dei temi più controversi all'interno del dibattito filosofico contemporaneo.
Fuori dalla torre d'avorio. L'estetica inclusiva di John Dewey oggi
Roberta Dreon
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2012
pagine: 256
In che senso l'estetica di John Dewey può essere caratterizzata in termini 'inclusivi'? In effetti l'estetica come disciplina filosofica nata a metà del Settecento si è caratterizzata in buona parte proprio per le sue esclusioni: conoscenza di ordine sensibile e non intellettuale, giudizio soggettivo privo di qualsiasi presa conoscitiva sull'oggetto, filosofia dell'arte e non della natura, contemplazione delle forme estranea a ogni interesse pratico... Rispetto alla tradizione disciplinare moderna che porta questo nome, l'estetica di Dewey appare inclusiva sia perché opera un'estensione esplicita degli aspetti estetici a qualità che ineriscono all'esperienza in quanto tale, sia perché dilata l'artistico ben oltre l'ambito elitario delle cosiddette belle arti, e anche oltre l'artigianato, a tutte le pratiche vitali umane. La riflessione dell'autrice parte dalla considerazione delle radici naturali delle pratiche artistiche e offre infine alcune proposte sulle radici comuni all'estetico e all'etico.
Idee concrete. Percorsi nella filosofia di John Dewey
Rosa M. Calcaterra
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2011
pagine: 140
Che cosa può fare la filosofia per contribuire positivamente alle interazioni tra gli esseri umani e la realtà naturale in cui si trovano a vivere, per migliorare l’organizzazione socio-politica e incrementare lo sviluppo libero e responsabile della cultura, insomma per contribuire positivamente alla vita concreta dell’umanità che dà forma al corso della storia? Questi interrogativi sono la trama della vasta opera di John Dewey (1859-1952), figura eminente di filosofo "pubblico", particolarmente animato dalla fiducia nel potenziale emancipativo dell’attività conoscitiva e critico-riflessiva dell’intelligenza umana, delle sue capacità progettuali e di presa sul reale. Il volume disegna una panoramica del pensiero deweyano, esibendo la rilevanza rispetto all’attuale dibattito teoretico sui rapporti tra mente, natura e società, che esso può avere in virtù del suo caratteristico impegno a promuovere abiti di pensiero improntati dallo spirito intersoggettivo e fallibilista della ricerca scientifica non meno che dalla viva consapevolezza delle ricadute etiche delle idee sia scientifiche sia filosofiche.
Persona. Mappa del mondo umano
Julián Marías
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2011
pagine: 166
Questo lavoro di Julián Marías è metodicamente, tematicamente e strutturalmente personalista. L'autore opera una vera e propria svolta ontologica affermando che la difficoltà sta nel pensare, non già la vita umana, bensì la persona che vive. Con questo nuovo fondamento del pensiero a partire dalla persona vivente, Marías va oltre il suo maestro Ortega y Gasset e delinea un personalismo vitale. L'obiettivo di Marías è di tracciare la mappa del mondo personale: non di quello umano nel suo complesso, non di tutte le forme di convivenza tra gli uomini, ma solo di quelle dove queste funzionano permettendo agli individui di incontrarsi rigorosamente come persone.
L'uomo postmoderno. Tecnica, religione, politica
Vittorio Possenti
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2009
pagine: 234
L’uomo postmoderno emerge al crocevia di tecnica, religione e politica. Incontrando la persona, la tecnica rimedia ai mali che ne minacciano la salute, non a quelli derivanti dalla sua volontà di potenza. La politica, che per Platone è la ‘tecnica regia’, è necessaria per con-vivere. Si profila oggi un rapporto positivo fra vita civile e religione dopo la lunga privatizzazione di quest’ultima. Impegnata in nuove urgenze (laicità, nichilismo giuridico, libertà religiosa), la teologia politica non è liquidata, né la persona è antiquata, ma da educare: un compito che deve fare i conti con un annoso deficit educativo in Occidente. La tensione pedagogica sviluppatasi nella prima metà del ‘900 è stata dissipata e attende una ripresa.
Le radici della libertà. Per un'interpretazione del pensiero di Augusto Del Noce
Andrea Paris
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2008
pagine: 304
La genesi e gli sviluppi della modernità sono segnati dal grande tema della libertà culturale e politica del soggetto; Augusto Del Noce (1910-1989) lo afferma già nei suoi primi studi, subito intuendo il rischio implicito nell'identificare libertà e creatività. Una particolare interpretazione filosofica della nozione ebraico-cristiana di creazione ha innescato un processo che si condensa nella formula: non c'è Dio se non è creatore; non c'è creatore che non sia persona; non c'è persona se non sono io. Si giunge così al solipsismo, affermazione teoreticamente insostenibile dell'io come unica realtà, ma traducibile esistenzialmente in solipsismo vissuto, in egocentrismo attivistico, ossia nella forma di degenerazione dei rapporti interpersonali che corrode dall'interno la società occidentale. L'intuizione di Del Noce, che risale agli anni Trenta, è qui presa come chiave per interpretare la realtà contemporanea e per rileggere uno dei più discussi e stimolanti pensatori del Novecento.
Struttura dinamica della realtà. Il problema dell'evoluzione
Xavier Zubiri
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2008
pagine: 340
Nell'attuale dibattito sull'evoluzionismo e sul darwinismo, questo libro di Zubiri offre un interessante contributo da una prospettiva rigorosamente filosofica. Si delinea, infatti, una teoria del divenire, anzi, una metafisica della realtà che diviene e delle sue strutture dinamiche. Nel trattare il tema dell'evoluzione Zubiri si pone da un punto di vista formalmente filosofico: il suo approccio non si confonde né si risolve nelle indagini scientifiche delle strutture che compongono l'universo. Non si tratta pertanto di indagare in modo concreto su quanto le diverse scienze ci dicono, ad esempio, sul divenire dell'universo fisico o degli organismi, sulla loro evoluzione nel corso del tempo. Occorre invece far emergere tutti questi temi da un punto di vista rigorosamente e formalmente filosofico. Si tratta di un'evoluzione concepita in senso metafisico perché concerne nientemeno che la realtà: pur tenendo in grande considerazione l'apporto delle scienze, siamo dinanzi all'ontologia del divenire, ad una metafisica strutturale del divenire. Il dinamismo, che abbraccia tutte le strutture cosmiche, dalla più elementare alla più differenziata e formalizzata, è l'elemento costitutivo della realtà. Le essenze sono fondate le une sulle altre attraverso un processo genetico-strutturale. Ecco un'.interpretazione strutturale dell'evoluzione e una lettura evolutiva delle strutture. Il significato metafisico del dinamismo è che diviene la realtà in quanto tale.
Panorama della filosofia spagnola del Novecento
Armando Savignano
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2005
pagine: 432
In questa storia della filosofia spagnola l'Autore colma una lacuna, un oblio ingiustificato verso gli autori ispanici che si può cogliere semplicemente sfogliando i grandi libri filosofici; come sottolinea Fernando Savater, autore della prefazione a questo libro, l'attenzione è maggiormente rivolta ad autori e filosofi francesi, tedeschi, inglesi. Partendo dalla generazione del 1898, questo sintetico panorama annovera anche figure di filosofi-poeti tra cui Antonio Machado, senza trascurare la ricostruzione delle varie tradizioni culturali – catalana, basca, castigliana – le scuole (quella di Madrid e di Barcellona), la drammatica esperienza dell’esilio in paesi latinoamericani di gran parte degli intellettuali (tra cui Gaos, Zambrano, Nicol, García Bacca, Ferrater Mora) negli anni bui del franchismo, sullo sfondo degli eventi socio-politici del XX secolo.