Interesse locale, storia familiare, ricordi
Nuovi racconti e canti popolari del nuorese
Raimondo Calvisi
Libro: Libro in brossura
editore: Carlo Delfino Editore
anno edizione: 2023
pagine: 192
C’è il fosco tziu Doneddu, spietato bandito ma ci sono pure le tre Marie, tipi femminili classici come tante dell’intero cantare barbarico che questi sei libri comportano. Si parla di Mussingallone e delle sue mirabilie ma vengono pure riportati muttos de amore e de irmuju, di beffa a volte feroce, ninnidos per la nascita, attitos e contrattitos per la morte. Tutto un mondo dove il narratore è insieme cercatore sul campo e partecipe, seppur con spirito innovatore, di riti e miti della sua gente.
Elementi di toponomastica abruzzese. Nomi e cenni di storia dei comuni della provincia di Pescara
Daniela D'Alimonte
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Pescarabruzzo
anno edizione: 2023
pagine: 256
L'agricoltura e il territorio ionico-etneo (sec. XVIII-XX)
Mario C. Cavallaro
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 48
L'Agricoltura e il Territorio Ionico-Etneo (Sec. XVIII-XX) di Mario C. Cavallaro
Memorie storiche della famiglia Falcone di Acri. Origini e vicende
Luigi Falcone
Libro
editore: Apollo Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 480
Questa opera si colloca nell'alveo delle pubblicazioni di storia familiare che raccontano l'ossatura delle nostre comunità ed esprimono l'amore per la storia, associata ad una speranza: che la velocità dei tempi non cancelleranno i sentimenti e le antiche e sempre nuove passioni per le proprie radici. E' stato più volte affermato da insigni studiosi che la storia delle famiglie d'Italia non è esclusivamente quella dei grandi ed illustri casati, destinatari di tante e specifiche monografie, giacché accanto a questi ultimi è necessario far menzione anche di quelli, gentilizi e nobili, il cui ruolo - spesso inesplorato - è di fondamentale importanza per la ricostruzione del quadro storico più generale. ....
Percorrendo le scale del palazzo. Tra storia e fantasia
Luigi Mennillo
Libro: Libro in brossura
editore: La Nuova Controcorrente
anno edizione: 2023
pagine: 115
Frattapiccola nel 1753. L'antico casale San Sebastiano di Frattaminore di Napoli
Arturo Bascetta, Sabato Cuttrera
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2023
pagine: 112
È l'estratto del catasto onciario con tutti i nomi degli abitanti i mestieri, le strade e le chiese intorno alla congrega di San Maurizio, Croce, Trivio, S.Angelo, ma anche S.Simeonoe, Pomigliano di Atella e altri casali come Viggiano, Arco Parrocchia, Forno Pardinola e Forno Crispano. Il libro, inoltre riporta i nome dei preti, delle vergini, insomma di tutti gli abitanti anche delle località minori come Merola, Spagnuolo, Mandiello, Lampaì, Starze, Quattro vie, Castagno, Pizzo Mastro Aniello e Pizzo Marcangelo, Vicolo Capoziello.
Raccontando Villa Verde
Libro: Libro in brossura
editore: Documenta
anno edizione: 2023
pagine: 126
Racconti come immagini, ricordi come ritratti, storie come schegge di vita di un tempo perduto che rivive nelle testimonianze documentali, ora intense e vibranti, ora flebili e periture, degli abitanti di Villa Verde, protagonisti di un'antologia di pensieri sulla storia sociale ed economica del paese all'alba del Novecento. Brani vergati di seppia per riecheggiare, sul filo di una memoria divenuta storia, uno spaccato di vita comunitaria, sospesa tra racconto e fantasia, mito e leggenda, all'ombra di un passato che è nostalgia, malinconia, tormento, ma anche inviolabile eredità storica e spirituale, da custodire e tutelare.
Il volto francescano di Bisignano. A 800 anni dalla fondazione del Convento della Riforma
Francesco Fucile
Libro
editore: Apollo Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 304
Con questo libro, pubblicato in occasione della ricorrenza degli ottocento anni della fondazione del Convento della Riforma di Bisignano, che racchiude testimonianze inedite e alcuni saggi che personalmente reputo tra i più significativi, accessibili e didatticamente efficaci pubblicati negli ultimi cinquant'anni sul Convento di Bisignano e sulla figura di frate Umile, ho voluto rendere omaggio ai miei concittadini, ai tanti devoti di Sant'Umile da Bisignano, sparsi in tutto il mondo, e ai Frati Minori di Calabria a cui mi legano rapporti di sincera e antica amicizia. ... La fama di santità di Sant'Umile che è stata genuina, stabile, perdurante, perché ha resistito ai cambiamenti del tempo, alle mode del momento, generando sempre effetti salutari per tutti, e le antiche origini della fondazione del Convento della Riforma (XIII secolo), intitolato a San Francesco Stimmatizzato, ci ricordano che la nostra città è, senza alcun dubbio, una delle culle del francescanesimo in Calabria, a testimonianza di un radicamento profondo e di un ruolo peculiare per i francescani che rappresentano un'inestimabile risorsa, anzi un vero e proprio lievito per l'intera esperienza socio-religiosa e cenobita della regione.
Castrocielo. Le chiese medievali affrescate di Capodacqua e Monte Asprano
Filippo Calcagni, Pietro Montellanico
Libro
editore: Tipografia Arte Stampa
anno edizione: 2023
pagine: 94
Avarcurdè? Diviasoardi?
Giovanni Luisè
Libro
editore: Luisè
anno edizione: 2023
pagine: 150
La via degli antiquari.
Chianche e lo stretto di Varva: Chianca, Chianchetella, San Pietro Indelicato, Ponte Paduli di Barba
Arturo Bascetta, Sabato Cuttrera
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2023
pagine: 144
L'Ottocento si apre con i sindaci che guardano all'accorpamento dei comuni (Chianca e Chianchetella) e dei servizi (Torrioni e Petruro). Sulla Montagna di Montefusco non mancheranno nei primi decenni le vertenze sui confini, in particolare la lunga fu la contesa fra il comune di Chianca e il suo barone, specie dopo l'abolizione della feudalità. Nel 1842 usurpazioni di suoli pubblici sono poi documentate nell'Archivio di Stato di Avellino come avvenuti ad opera di Raffaele Troisi, Giustiniano Bianco e Leonardo Pizzella. Piccoli comuni che crescono e che si dotano di parroco (a Chianche c'era nel 1815), mentre le vecchie strade crollano (nel 1841 anche il ponte sul fiume Sabato necessitò di ristrutturazione) e le frazioni si accorpano. Pochi documenti attestano l'indipendenza di Chianchetella, dopo la breve esperienza del periodo francese insieme a Chianca (sotto il titolo di Comune delle Chianche), nella prima metà del 1800. Da sottolineare le continue contese fra il piccolo comune ed i privati, come la vertenza del 1817 fra l'amministrazione comunale e il marchese De Rosa, le invasioni del territorio comunale da parte del sindaco Marino del 1837 e quelle di Luca Tretola nel 1844. Sindaco di Chianchetelle nel 1824 era Maiatico. Un parroco c'era sicuramente nel 1823 quando il comune gli passava la congrua. Ma a Chianchetella si deve soprattutto l'adozione dei regolamenti civici di gran lunga in anticipo rispetto agli altri paesi. Un regolamento di Polizia urbana e rurale è già in atto nel 1846. Problemi di sicuro ne avevano creati la strada comunale, che fu accomodata nel 1830 e il ponte dello Stretto di Barba sistemato nel 1842. Nella documentazione d'Archivio si nota la controversia relativa al fondo detto Paduli, modernizzato in Le Padule, localizzato fra le proprietà demaniali e quelle dell'ex feudatario di Chianchetelle. In particolare, il fondo ricadente nelle sue proprietà, il marchese di Rosanello, insieme ad altri suoi beni lo aveva affidato a Saverio de Bianco di Chianche. Questo fondo andava così a ricadere al confine con le proprietà comunali di Chianchetelle affidate allo stesso de Bianco al prezzo annuo di 4 ducati e 75. Tutto bene finchè Bianco non si accorse di pagare due volte il censo per lo stesso fondo sia al marchese che al comune. Da qui la lite con l'amministrazione comunale di Chianchetella alla quale il de Bianco chiese di essere rinfrancato dal Comune di cinque annate, rifiutandosi di pagare quella appena trascorsa. Fatto venire l'agrimensore Don Giovanni Bocchino di Montefusco, ci si rese conto che alcuni privati vicini possedevano dei pezzi di terra del marchese al quale già pagavano annuo censo, anche perché lo stesso De Bianco aveva chiamato l'altro agrimensore della zona, Don Gaetano Leo di Torrioni. La misurazione ufficiale del fondo di proprietà del marchese di Rosa, signor Don Orazio Salerno, avvenne l'8 ottobre del 1849, accertando che il marchese riscuoteva il censo per lo stesso fondo da Saverio de Bianco e da Pasquale Ievolella di Chianca, Simone Pizzella e Carmine Iscaro, al confine col demanio comunale di Paduli. In totale il territorio di Paduli di proprietà del marchese era occupato da Simone Pizzella, Vincenzo Infantino, Pasquale, Angelantonio, Rosa, Maria, carmine e Domenico Fabrizio, carmine Iscaro, Francesco de Bianco, Saverio de Bianco, Pasquale Ievolella, Luigi Pastore, Marianna Pastore, Teresa Regina, Giuseppe Pastore e Bernardo Pizzella. Un mezzo pasticcio nacque poi sulla ricostruzione del ponte di Chianca.