La Vita Felice: Agape
Per tre lune
Elisabetta Maltese
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 72
"Elisabetta Maltese sa trovare le parole che servono fin dall'inizio, guidata dalla luce misterica delle sue "tre lune". [...] Non a caso le occorrenze più frequenti nella raccolta sono due: "parole" e "note". Perché poesia e musica nascono insieme (...) E l'attenzione di Elisabetta alla musica, il suo amore per la musica, traspare ad ogni pagina [...] Non è una musica facile. La punteggiatura è quasi assente. Dovrete cercarla voi. A una seconda e terza lettura. Non è Mozart che si dà subito. È Debussy, che vi incanta a poco a poco: e poi non vi lascia. Come non vi lasceranno certe immagini, certi pensieri. Vi rimarranno dentro, vi scaveranno con la difficoltà della comprensione, come una risacca, fino al lascito dell'illuminazione: della luccicanza. Una luccicanza angelica: perché non ha sesso. L'autrice rivela cose che solo una donna può sapere, ma lo fa con la brusca evidenza di un uomo, senza sentimentalismi, come farebbe la bambina terribile dei fumetti. Vi troverete in un inverno pieno di attese e rivelazioni (...) Troverete poche rime, ma quelle che ci sono, sono baciate dalle labbra di un aforisma; verità crudeli come una lama, come certe fiabe nordiche, asciutte come proverbi ebraici; poesie che iniziano con il genitivo perché 'Delle donne è la pazienza': di dire e generare; ripetizioni, perché certe parole bisogna ripeterle (la lezione di Sereni agisce nel profondo) per arrivare a dire le cose come stanno." (dalla presentazione di Rodolfo Cernilogar)
Nessuno ripara la rotta
Paolo Agrati
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 80
"Dopo 'Quando l'estate crepa', opera d'esordio (splendido settenario), ecco 'Nessuno ripara la rotta' (splendido novenario), seconda e convincente prova di un autore polivalente e complesso per formazione e personalità. Dai titoli, posti in soluzione di continuità, di discorso mai interrotto, emerge l'idea di una precisa poetica, fatta di rammendi e cure: un mastice, dissacrante e liberatorio, come nella migliore tradizione dello slam poetry, che vede in Agrati una delle voci più convincenti, istrioniche e accattivanti del panorama italiano, e, nel contempo, vulnus, scossa tellurica profonda e incisiva, quando il poeta tralascia idealmente l'oralità per destinare il luogo della comunicazione alla matrice scritta della poesia [...] È un'odissea, quella di Agrati, che abbraccia luoghi in un viaggio fisico e, nel contempo, metafisico, tutto mentale [...] Il poeta, però, ben si tiene lontano dal rischio del solipsismo, di bolla lirica dell'Io, spostando il piano narrativo sulla dimensione ironica, spesso deformante, comunque liberatoria [...]e cerca il contatto con ogni aspetto della realtà vivente, anche nei punti più bassi, di deiezione nel mondo senza alcun progetto." (dalla prefazione di Ivan Fedeli)
La baia immaginata. Poesie 1988-2010
Claudio Bondì
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 72
"Se dovessi individuare nelle liriche di Bondì non un tema conduttore, ma un vero e proprio protagonista, direi che è il mare. Non l'acqua in generale, abusata metafora esistenziale, mezzo per realizzare suggestivi momenti estetizzanti piuttosto il mare come sfondo paesaggistico di cui vengono illuminati i tratti attraverso rapide pennellate [...] Per tale presenza il testo si pone sul filone della modernità sulle orme di poeti quali Gozzano, Montale, Ungaretti, le cui voci sembrano di continuo potenziare quella del nostro autore, in un insieme polifonico, mescolandosi e producendo qualcosa di rinnovata, seducente suggestione.[...] La serenità del poeta nell'affrontare i grandi temi della vita nasce, io credo, dalle molte letture degli auctores greci e latini che ogni tanto sembrano emergere da un mare di voci con cui peraltro non creano alcuno stridente contrasto tanto profonde sono le radici della memoria classica. [...] L'aver tanto letto e con passione traspare da ogni verso della raccolta per cui mi viene spontaneo chiudere questa pagina introduttiva con la citazione di Costantino Kavafis posta in esergo da Bondì al suo libro, parafrasandola leggermente: "guardò così fissa la bellezza/ che se n'è riempito lo sguardo." (dalla prefazione di Marisa Squillante)
Gli scorpioni delle langhe
Tiziano Fratus
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 136
Inversi panici (foglie del terzo millennio)
Maurizio A. Molinari
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 72
"La raccolta di Maurizio A. Molinari affronta il rapporto tra parola poetica e immagine, già esperito in precedenti progetti editoriali: il volume contiene quattordici fotografie in bianco e nero, scattate dallo stesso autore, elaborate in poesia visiva con parole e frasi sovrapposte, scritte in inglese o francese e a seguire, il testo poetico a fronte, in italiano e inglese. Il progetto si sviluppa in un sinergico e osmotico dialogo continuo tra immagini e parole dove le due forme simboliche interagiscono tra loro quasi a fondersi, pur nel rispetto della loro peculiarità e identità, senza che l'una mai prevarichi l'altra e, in qualche modo, ne stemperi il significato e il senso. Immagini in cui dominano alcuni elementi della natura come soggetti che raccontano, attraverso il loro esistere di per se stessi, la realtà e la verità del tempo, della storia, del mondo. Parole-chiave sovrapposte alle immagini, sintesi e ponte con il testo poetico. Perché noi siamo fatti di suoni, immagini, colori, odori ed è solo così che... "Sentiero/ - sembra -/ è la casa". Per ognuno di noi, altro, uomo o donna, sempre e comunque." (dalla prefazione di Cristina Balzaretti)
Studi lirici (solo parole d'amore)
Francesco Palmieri
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 104
Non è facile parlare d'amore. E soprattutto è difficilissimo scrivere poesie d'amore. Non è facile dopo Prévert, Neruda, Salinas, Hikmet ed altri ancora. Ma l'amore non appartiene all'esclusivo sentire - per quanto raffinato - dei grandi poeti, l'amore non è circoscrivibile all'interno del linguaggio di poesie che pur hanno saputo toccare i vertici del sublime o la dimensione abissale e seduttiva della tragedia erotica; l'amore è un sentimento originario, primario, archetipico, che attraversa tutta la Storia umana, tanto è radicato a fondo in ogni uomo e donna; ed è per questa ontologia dell'amore che se ne è scritto, se ne scrive e, presumibilmente, se ne scriverà. Gli "Studi lirici" si inseriscono idealmente in questa immaginaria filogenesi, forse con l'intento di testimoniare al presente, nell'ora e qui, come ancora oggi agisca, incida e funzioni la fisica e la metafisica dell'amore, quell'Eros così universalmente provato, vissuto e patito, seppure attraverso il filtro - e non potrebbe essere altrimenti - di un Io che vi si pone di fronte, armato unicamente di ascolto di sé e di parola. Non a caso il sottotitolo della silloge è "solo parole d'amore".
L'essenziale curvatura del cielo
Adriana Gloria Marigo
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 72
"'L'essenziale curvatura del cielo' è l'espressione di una ricerca rigorosa, tanto dal punto di vista linguistico quanto concettuale, un viaggio che consente all'autrice di approdare a una dimensione sospesa, uno spazio aperto in cui la natura diventa una delle possibili risposte.[...] Mai intesa come puro sfondo, la natura si configura in quanto elemento centrale, capace di proteggere attraverso lo stupore." (dalla postfazione di Eros Olivotto)
Mancina nello sguardo
Floriana Coppola
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 88
"L'io narrante di Floriana Coppola si muove in uno spazio modale tanto semantico che concettuale, offrendo al lettore sequenze di immagini poetiche e di segretezze intime con slanci lirici e decifrabili. Con il suo agire sensibile ed esperto, il suo fraseggio ebbro di ingegno immaginifico, ci prende e ci apre alla trasformazione lenta e meticolosa dei nostri conflitti quotidiani al fine di ampliare il divenire possibile del mondo. Attraverso la trattazione di percorsi familiari, dolorosi e soggettivi, fa riemergere la spigolosità di drammi sociali dai plurimi significati. La denuncia del mondo assente e indifferente non si rinchiude in un irrigidimento di tecniche consolidate: la limpidezza della forma sottende una spiritualità che comporta la solidarietà patita/condivisa. Diverse sono le intonazioni stilistiche in cui si percepisce la coscienza dell'utilità del tormento rivalutato come strumento di ricostruzione dell'ispirazione poetica Coppola non intende perfezionare il campo intorno all'Ego inteso come cellula centrale, ma al contrario, parte dal senso muto e sotterraneo delle parole per avanzare costruzioni sulla a-normalità dell'interiorità soggettiva spingendosi a denudare l'emozione. I versi di Floriana Coppola fanno scattare il transfert e l'empatia che comprova la necessità di imitare, e fare propri, i codici della coscienza poetica per non sentirsi giudicati da modelli limitanti legati esclusivamente alla scrittura di genere." (dalla prefazione di Rita Pacilio)
Solo minuscola scrittura. Poesie
Silvia Rosa
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 76
"Silvia Rosa scrive poesie bellissime, inquiete e inquietanti per una costante contraddittorietà fra visioni, scatti di vita, alacrità del tempo, indugi negli anfratti e nelle astuzie dell'età, e fulminee precipitazioni nell'abisso dell'ansia, del dubbio, della parola e delle esperienze inceppate, d'improvviso volte a rivelare la frantumazione del discorso dell'esistenza Non si tratta più di versi, bensì di sequenze di prosa tuttavia fortemente misurate due sono i nuclei su cui si raggruma il discorso di Silvia: l'autoanalisi, l'estrinsecazione di pensieri, di domande, di situazioni interiori che ora sembrano risolte, ora rimettono in gioco al tempo stesso la vita e la parola appena pronunciate; e l'invenzione d'amore, rapido, mutevole, avventuroso sia negli eventi sia soprattutto nelle trasformazioni e negli imprevedibili stupori della scrittura. Silvia intrica e districa la propria contraddittoria e spesso drammatica verità. L'aspirazione è l'estrema chiarezza che rileva la tensione continua delle affermazioni, delle confessioni, delle indagini interiori nella speranza di arrivare ogni volta, in ogni "capitolo", alla luce, e tanto spesso invece il groviglio diventa più complesso e più inquietante nell'ultima riga." (dalla prefazione di Giorgio Bàrberi Squarotti)
Pertiche
Alberto Cellotto
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 80
"Nei luoghi dove vive Cellotto la pertica è un'unità di misura geometrica che riguarda gli appezzamenti di terra. Misura orizzontale, quindi, rasoterra, a cui si contrappone la verticalità di una pertica che invece sta infissa nella terra di quel tanto che occorre a sorreggersi e a reggere, a marcare un confine o stabilire un punto notevole dal quale traguardare altre distanze. Il sempre rinnovato punto di partenza di queste poesie credo sia proprio qui, e da qui detti il suo passo versuale e verbale: riconoscere, definire uno spazio, con questo singolare sistema di misurazione orizzontale/verticale, entro il quale catturare un tempo che moltiplica e confonde i suoi contorni. Prevale [...] il senso di una fatica, di una spossatezza, inoltre, nel costante sforzo di collocarsi, di indovinare una geometria di punti che, collegati, tengano insieme parole e cose, volti, alberi, animali. E quasi scompare la dimensione del passato, inteso come qualcosa di certo, che si possiede individualmente e si condivide con altri. [...] nel respiro più ampio del poemetto (ultima sezione), nel procedere delle concentratissime stanze di sei versi, si riassumono i tratti stilistici salienti della parola di Cellotto. [...] Da qui, dal recupero di una voce che ha bisogno di corporeità vera e di vero silenzio, si può rileggere dall'inizio, cogliendo con maggiore intensità il dramma di una voce che sfugge nella mente, in quella dimensione che sta sul limite del risveglio." (dalla prefazione di G. M. Villalta)