Il Mulino: Icone. Pensare per immagini
La Passione secondo Maria
Massimo Cacciari
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 136
Due Angeli aprono il sipario e disvelano la Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi. Una Madonna che mostra da quale ferita si generi Dio: una Donna sta al centro del mistero dell'incarnazione. Non un semplice mezzo attraverso cui si incarna lo spirito. Nella potente icona di Piero, Maria sostiene il suo grembo pieno, e si slaccia la sua veste per rendere manifesto l'enigma: la sua figura ci appare così naturale e divina al tempo stesso. È un cosmo che genera e che dona. Il grido che Ella pronuncia partorendo si ripeterà sotto la Croce, e poi di nuovo ‒ ma forse di gioia ‒ al momento dell'Assunzione. Nell'immagine di questa Donna, attesa e promessa, angoscia, speranza, abbandono, si uniscono senza confondersi e senza età. E il Figlio è il suo bimbo, suo fratello e il suo sposo.
Arcadia sacra
Monica Ferrando
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 136
Un grande quadro a olio del giovane Tiziano che raffigura la Fuga in Egitto: Monica Ferrando ne sente tutta la fascinazione e ne coglie la forza provocatrice, muovendo dall'ipotesi secondo cui il luogo verso il quale il gruppo sacro si dirige sarebbe, più che un improbabile Egitto, un'Arcadia ideale. Ma perché sarà proprio Venezia - apparentemente così lontana dall'ambiente pastorale - a ispirare Tiziano nella pittura di quel paesaggio? Quale significato voleva attribuire all'Arcadia? Non certo quello di un rifugio per passatisti, e nemmeno di una semplice meta di fuga. Piuttosto quello di una terra promessa: a Venezia, in pieno Umanesimo, l'Arcadia poteva rappresentare un paradigma politico, una terra da abitare in cui i rapporti tra gli uomini potevano essere radicalmente diversi.
Profughi
Arianna Arisi Rota
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 124
Quel pensiero non sarebbe venuto alla sua luce, o alla sua ombra, senza essere provocato da quella immagine, che diviene essa stessa sintesi sensibile di una dimensione dell'umano. Da Mantegna a Kiefer, una sequenza di incontri ravvicinati e rischiosi con icone irrinunciabili della nostra civiltà. Donne, bambini, anziani: sono gli attori di un dramma ormai al centro di una nuova attenzione, protagonisti di un fermo-immagine che comunica rassegnazione e dignità. Quadro-icona dell'esilio ottocentesco, I Profughi di Parga di Francesco Hayez racconta il trauma dello sradicamento. È la vicenda di una piccola città greca, ceduta nel 1819 dagli inglesi all'impero ottomano, un caso internazionale che monopolizza anche l'interesse di Ugo Foscolo. Ma i gesti, gli sguardi smarriti che ci catturano in questo dipinto, coinvolgono lo spettatore dei nostri giorni come quello di allora, poiché sono gli stessi, per noi familiari e recenti, dei profughi afghani e ucraini, e di coloro che a centinaia sbarcano sulle coste delle nostre isole.
Il potere o la vita
Nadia Fusini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 168
Un doppio ritratto, un affascinante enigma: i due ambasciatori, protagonisti di questo quadro, ci fissano con sguardo pensoso, diretto e al tempo stesso interiore. Ci affascina l'inquietante e indefinibile aria di mistero dei loro occhi seri, gravi, assorti in qualche segreto pensiero. Questo dipinto di Hans Holbein il Giovane mette in scena un'ossessione particolarmente forte nella corte scintillante di Enrico VIII, quella del potere e del comando, rivelandone il lato più oscuro. Cos'è quell'oggetto-macchia, lì in basso, che ingombra la scena? Un inciampo per lo sguardo, un pozzo di tenebra, a ricordarci la debolezza e la caducità della vita umana.
La morte del tempo
Umberto Curi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 140
Due occhi sbarrati, braccia e gambe rinsecchite, mani violentemente serrate intorno a una preda, la sagoma di un corpo mutilato, una bocca spalancata che sembra accompagnare con un urlo il pasto cannibalico. È «Saturno che divora suo figlio», una delle 14 pinturas negras realizzate da Francisco José Goya intorno al 1820, dove Saturno è l'immagine del tempo che per sopravvivere consuma e distrugge, rincorrendo forsennato la propria stessa fine. Siamo davanti a una delle opere più influenti sugli sviluppi successivi dell'arte moderna, intorno alla quale molto resta ancora da chiarire. Un incubo denso di misteri che evoca potentemente il legame inscindibile fra il tempo e la morte.
La bellezza abbandonata
Giuseppe Di Giacomo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 136
Siamo a Parigi all'inizio del Novecento, la pittura si è liberata di molte delle vecchie regole: figure edificanti, consonanze, equilibrio dei colori. Ora tocca alla bellezza essere messa fuori gioco. Tutto ciò che era tradizionalmente associato al nudo - grazia e compiacente sensualità - è stato spazzato via. Le demoiselles di Picasso ci guardano minacciose, come per affermare il crollo di ogni convenzione; il carattere teatrale della scena accresce la carica provocatoria del dipinto. L'armonia delle forme svanisce del tutto nel bordello delle Demoiselles d'Avignon. Un'icona che segna un cambiamento irreversibile nella storia dell'arte.
Le sette parole di Cristo
Riccardo Muti, Massimo Cacciari
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 140
Masaccio e la «Crocifissione», con il suo fondo dorato che ferisce gli occhi, con la Maddalena prostrata ai piedi della croce; Haydn e la musica delle «Sette ultime parole del nostro Redentore in croce», espressione straziante del sacrificio di sé. Masaccio e Haydn si fondono in un'unica immagine, come ci svela questo dialogo d'eccezione. Le parole di Cristo morente si fanno suono e senso universale che trascendono l'immagine stessa, divenendo pura astrazione.
Desiderio
Angela Vettese
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 141
Se dovessimo raffigurare qualcosa di sfuggente ma violento come può esserlo il desiderio, che immagine sceglieremmo? Forse quella che più di tutte ci parla dell'ambivalenza erotica, la Marilyn di Warhol: un volto statico e mobile, popolare e raffinato, tenero e provocante, angelico e carnale, in cui trova espressione quell'impulso verso l'oggetto che sempre è doppiato dall'impossibilità di raggiungerlo. Con le sue palpebre abbassate è noi che chiama, ci vuole ma sembra dire «non mi avrai», come quegli amori che credevamo di avere ma non abbiamo avuto, farfalle che entrano nel retino per uscirne un secondo dopo.
Il colore del buio
Alessandro Carrera
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 125
Una cripta ultraterrena dalla quale si esce più vivificati che mai, una camera oscura dove la luce si fa oscurità e l'oscurità si fa luce: la Rothko Chapel è dedicata a nessuna religione, a tutte le religioni, ma soprattutto celebra il credo dell'artista che l'ha concepita, la religione della luce in ogni suo apparire, inclusa la sua assenza, incluso il nero. Nel percorso interiore tracciato dalla geometria ottagonale del luogo essa insegna a riconoscere il colore del buio, cogliendo quella che è l'altra faccia dell'ossessione occidentale per lo splendore del sole: il mistero potente dell'ombra.
Follia e salvezza
Maurizio Ghelardi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 137
«Siamo tutti imbarcati», dirà Pascal. Dove? Sulla Nave dei folli, risponde Hieronymus Bosch. A inseguire vanità delle vanità, dominati dalla «maledetta lupa» dell'invidia e dell'avarizia. Ci salveremo dalla perdizione e dal naufragio? Sarà la misura dell'ironia e la ragionevole fede dell'umanista Erasmo a offrirci una speranza? O soltanto la follia della fede nel Cristo deriso e crocefisso potrà riscattarci? Ma negli inverni e nei sinistri carnevali di Bruegel il Vecchio regnano unicamente la violenza e la lotta per sopravvivere, in un gioco tremendo e crudele che nessuno ormai ha la forza di trascendere.
Per sguardi e per parole
Patrizia Valduga
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 125
Quel pensiero non sarebbe venuto alla sua luce, o alla sua ombra, senza essere provocato da quella immagine, che diviene essa stessa sintesi sensibile di una dimensione dell'umano. Da Mantegna a Kiefer, una sequenza di incontri ravvicinati e rischiosi con icone irrinunciabili della nostra civiltà.
Simboli della fine
Federico Vercellone
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 143
Di che cosa ci parlano i Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer? Che cosa additano, se non il fallimento di una modernità che ha ormai perduto la sua energia di Età nuova per eccellenza? Edifici solidi e pericolanti ad un tempo, quelle torri sembrano riflettere un'ansia arcaica nel rimandarci l'immagine della nostra epoca, alle prese con la sua forza distruttiva, con il terrore che la dilania e la frustra. La molteplicità di immagini senza misura che oggi popola il mondo produce sconcerto e disorientamento, ma proprio in un tale semi-barbaro proliferare di immagini - sembra dirci Kiefer - possiamo scoprire la traccia di nuove risorse simboliche, o forse addirittura una chance di salvezza.

