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Libri di Alessandro Carrera

Chronicles Vol. 1. Ediz. 70° anniversario

Chronicles Vol. 1. Ediz. 70° anniversario

Bob Dylan

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 272

2016. Il premio Nobel per la letteratura viene assegnato a un musicista, ed è subito scandalo nei circoli letterari. La discussione è inevitabile e accesa, e il campo si divide presto fra chi approva e chi critica la premiazione di Bob Dylan. Ma per capire il significato di questo riconoscimento, bisogna tornare indietro di dieci anni, a quel 2005 che vede l’esplosione dell’iPod. Intere discografie scivolano direttamente nelle tasche delle persone e musica e letteratura iniziano a confondersi. Feltrinelli pubblica i libri di Guccini, Jovanotti e Capossela, mentre da oltreoceano arrivano autobiografie di musicisti che sono come affondi nella loro anima: Patti Smith, Keith Richards, Neil Young. Poi, Chronicles. Volume 1 di Bob Dylan. Inizialmente pensato come l’esordio di una trilogia, Chronicles racconta l’arrivo a New York di un cantautore ventenne che, armato solo del suo sogno, entra nella “Terra dei giganti” della musica. Dylan rievoca un’epica urbana fatta di locali fumosi e studi di registrazione, ma anche di nomi che sono diventati icone e di letture che sostengono tutta la sua produzione. Nelle sue canzoni c’è la nostalgia dell’Odissea e la furia del Capitano Achab. E la sua scrittura unisce la profondità sulfurea delle poesie di Rimbaud alla sincope del blues. Tutto questo è ciò che ha permesso a Dylan di conquistare il Nobel, insegnandoci a un tempo che musica e parola hanno lo stesso compito: quello di essere vive nella terra dei vivi.
14,00

L'americano tranquillo

L'americano tranquillo

Graham Greene

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2024

pagine: 368

«Qualsiasi altra cosa sia stato, in letteratura Greene è stato un agente doppiogiochista», scrive Zadie Smith nella nota introduttiva, e L'americano tranquillo è forse il suo romanzo più equivocabile: ambientato a Saigon durante la prima guerra d'Indocina, può essere letto come un thriller politico-spionistico - racconto di intrighi, violenza, attentati - e, allo stesso tempo, come il resoconto struggente di un triangolo amoroso. Fowler, il narratore, è un cronista inglese cinico e disimpegnato: coinvolto nella guerra solo come osservatore, ha una relazione con una ragazza vietnamita, Phuong, forse l'unica cosa a cui tenga davvero. Pyle è un giovane americano, inviato in Vietnam per manovrare gli eventi a vantaggio degli interessi USA e promuovere la democrazia attraverso una ambigua «Terza Forza»: un «americano tranquillo», pericolosamente innocente e ferocemente idealista, che si sente in dovere di portare salvezza: al Vietnam come a Phuong. Giovane e bellissima, Phuong è un personaggio indimenticabile, misterioso, schiettamente venale. Quando Fowler, di fronte agli attentati che insanguinano Saigon, si decide ad intervenire, non è più in grado di dire se sta agendo per amore o per la propria coscienza: ed è «un colpo da maestro calibrare la situazione in modo tale che non possiamo mai emettere sui personaggi quel giudizio definitivo e compiaciuto con cui si potrebbe considerare concluso il lavoro di chi legge» (Zadie Smith). Scritto all'inizio degli anni Cinquanta, ispirato all'attività di Graham Greene come agente dei servizi segreti britannici durante la Seconda guerra mondiale e agli inverni trascorsi in Vietnam come corrispondente, L'americano tranquillo - «un titolo sarcastico, da immaginarselo bofonchiato con disprezzo, o ringhiato per esasperazione, o soffiato fuori senza suono in una calma disperata», scrive Domenico Scarpa nella sua illuminante Postfazione -è un libro spietatamente profetico, che ha presagito con anni di anticipo la guerra del Vietnam, e ostinatamente attuale. Subito dopo la pubblicazione, Greene fu accusato di antiamericanismo, criticato dal «New Yorker» per aver ritratto gli Stati Uniti come assassini, infine dichiarato «persona non grata» dal governo americano. A distanza di settant'anni, questo romanzo continua implacabile a chiamarci in causa tutti, nessuno escluso, come solo la letteratura può e deve fare perché, scrive Greene: «Prima o poi bisogna scegliere da che parte stare. Se si vuole restare esseri umani». Presentazione di Zadie Smith.
16,00

Fine di una storia

Fine di una storia

Graham Greene

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2024

pagine: 376

Sarah Miles e Maurice Bendrix sono stati amanti durante la guerra. Il loro è un amore clandestino, rabbioso, quasi feroce. Una passione così assoluta che perfino i terribili bombardamenti tedeschi su Londra sembravano solo un sottofondo rumoroso. Il marito di lei, Henry, alto funzionario, non aveva mai dato segno di sospettare. Poi, Sarah aveva troncato di netto la relazione, improvvisamente e senza nessuna spiegazione. Dopo quasi due anni, finita la guerra, un incontro casuale tra Bendrix e Henry Miles riaccende la gelosia dell'ex amante: Bendrix non crede che Sarah sia semplicemente tornata dal marito; «l'odio, il sospetto e l'invidia», mai realmente sopiti, lo spingono ad assoldare un investigatore privato che pedini Sarah alla ricerca di un «terzo uomo». Ma che cosa ha capito Bendrix, che di mestiere scrive romanzi, ricordando il passato amore e inseguendo, attraverso i resoconti del detective, il presente di Sarah? Che cosa ha capito della «fine di una storia»? Il diario di Sarah svela un'altra verità. Non è solo l'ossessione, a volte selvaggia e spietata, di Bendrix che ha distorto la sua versione dei fatti. È anche che la storia di Sarah ha intrapreso una strada incommensurabile dove si incontra l'assurdo della fede, come desiderio di non essere soli nel deserto. Pubblicato nel 1951, Fine di una storia - da Greene definito il suo «Great Sex Novel» - è un romanzo lancinante, il resoconto di un amore carnale, immenso, crudele, in cui, per via dell'enormità della guerra, irrompe il divino. Ma è un divino diviso, tragicamente incerto, rischioso. Alla fine di questa storia, al di là dello scandalo e delle censure, resta - ha scritto Scott Spencer nella sua introduzione - la «convinzione che anche nelle circostanze più squallide ci sia qualcosa che non si vede, qualcosa che resiste e nobilita».
16,00

Il treno d'Istanbul

Il treno d'Istanbul

Graham Greene

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2024

pagine: 360

"Il treno per Istanbul" fu il primo grande successo di Graham Greene. Pubblicato nel 1932, rientra tra le storie che l'autore definiva «divertimenti». È ambientato sull'Orient Express, un treno dal fascino esotico diventato mito grazie a scrittori come Agatha Christie e Ian Fleming e consacrato dal cinema. Durante un viaggio da Ostenda a Istanbul, si intrecciano le vite di un gruppo di passeggeri, esistenze tragiche riflesso di «un'umanità spaventata - scrive Antonio Manzini nella Nota - insicura, dubbiosa, tragica e dolente». Coral, la dolce ballerina di fila; il dottor Czinner, comunista e sognatore; il signor Myatt, ricco ebreo in viaggio d'affari; Mabel Warren, cinica giornalista a caccia di uno scoop; il ladro Grünlich che approfitta dell'altrui bontà solo per salvarsi la pelle. Ognuno di loro custodisce un segreto e corre sui binari incontro al proprio destino in un giallo ad altissima tensione che fotografa l'Europa tra le due guerre mondiali. Ma in viaggio sui vagoni si intravede anche l'umanità di oggi e i suoi tormenti, l'antisemitismo, la povertà, la frustrazione sessuale, il fallimento politico. Ed è questo che rende sempre attuale l'opera di Graham Greene.
12,00

Filosofia della canzone moderna

Filosofia della canzone moderna

Bob Dylan

Libro: Libro rilegato

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 352

"Filosofia della canzone moderna" è il primo nuovo libro di Bob Dylan da Chronicles Vol. 1 del 2004 e da quando ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 2016. Dylan, che ha iniziato a lavorare a questo libro nel 2010, offre qui la sua straordinaria interpretazione riguardo alla natura della popular music. Allinea oltre sessanta saggi dedicati a canzoni di altri artisti, da Stephen Foster a Elvis Costello nonché, tra di loro, da Hank Williams a Nina Simone. Analizza quella che chiama la trappola delle rime facili, fa capire come l’aggiunta di una singola sillaba possa indebolire una canzone e spiega anche in che modo il bluegrass sia il parente più prossimo dell’heavy metal. Scritti nell’inimitabile prosa dylaniana, questi saggi sono misteriosi e imprevedibili, intensi e profondi, e spesso divertenti fino all’aperta risata. E mentre in apparenza parlano di musica, in realtà meditano e riflettono sulla condizione umana. Il libro comprende circa 150 foto scelte con estrema cura nonché una serie di “riff onirici” che, considerati nella loro totalità, formano quasi un poema epico che aggiunge spessore alla qualità trascendente dell’intero lavoro. Nel 2020, con l’uscita del suo eccezionale album Rough and Rowdy Ways, Dylan è diventato il primo artista a collocare un suo album nella Top 40 di “Billboard” in ogni decennio, dagli anni sessanta a oggi. Filosofia della canzone moderna contiene molto di ciò che ha imparato sulla sua arte in tutti questi anni e, come tutto ciò che Dylan fa, è un risultato artistico di eccezionale importanza.
39,00

Il treno per Istanbul

Il treno per Istanbul

Graham Greene

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2019

pagine: 352

Graham Greene, lo scrittore spia, scelse il treno per Istanbul, rievocante il fascino luccicante dell'Orient Express, per mettere in azione il suo campionario di tipi umani. Il romanzo – un divertimento, come recita il sottotitolo – è del 1932 ed è il primo grande successo di vendite dell'autore. Precede di un anno il giallo allestito sullo stesso mezzo da Agatha Christie con Hercule Poirot. Ma quanto diversi dagli eleganti signori vendicativi della scrittrice sono i passeggeri del treno di Greene: «un'umanità spaventata – scrive Antonio Manzini nella "Nota" a questo volume – insicura, dubbiosa, tragica e dolente». Uomini e donne in viaggio attraverso l'Europa e attraverso le proprie vite: chi per la prima volta di fronte a una specie di amore, chi alle prese con un ultimo riflesso di idealismo; tutti, però, vittime e carnefici di un cinismo generale. Coral, la piccola dolce ballerina di fila, è attesa da una traballante compagnia inglese in Turchia, e intreccia durante il viaggio una relazione sentimentale carica di illusione. Il dottor Czinner, comunista e sognatore, non crede più che la miccia che vuole accendere prenderà e spera solo che il suo sacrificio ambito abbia degna risonanza. Il signor Myatt, ricco ebreo in viaggio d'affari, ha un conto da regolare con un funzionario infedele della ditta, ma sente il vigore del disprezzo razziale che gli cresce intorno. Mabel Warren, cinica giornalista a caccia di uno scoop cannibalesco, sa che la sua amante mantenuta Janet la tradirà definitivamente. Il ladro Grünlich approfitta dell'altrui bontà solo per salvarsi la pelle. E via così in un ingarbugliarsi di vite dentro lo spazio affollato degli scompartimenti, mentre il treno scorre sui binari «simile al movimento di una macchina da presa» (Domenico Scarpa, nella Postfazione). E in questo romanzo dall'umorismo impassibile il manovratore di destini Greene è come se leggesse la profezia oscura di quello che accadrà in Europa; nella naturale ineluttabile crudeltà delle persone, nel crescente antisemitismo incontrastato, nel disprezzo esibito dai conformisti verso ogni solidarietà. Chi soccombe del tutto alla fine sono i benintenzionati. "Il treno per Istanbul" è un classico romanzo entre-deux-guerres. Ma in quei vagoni potrebbe viaggiare benissimo un campione della spaesata umanità di oggi. Lo scavo etico-psicologico, la rappresentazione di una società, costituiscono l'attualità senza tempo dell'opera di Graham Greene.
14,00

Il principe e il giurista. Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Salvatore Satta
13,00

Il corpo tra volontà e rappresentazione. Schopenhauer, Nietzsche, Bloch

Il corpo tra volontà e rappresentazione. Schopenhauer, Nietzsche, Bloch

Alessandro Carrera

Libro: Libro in brossura

editore: Greco e Greco

anno edizione: 2015

pagine: 174

In questo seminario viene tracciata una "filosofia del corpo" ripercorsa attraverso la medicina del Settecento rivisitata da Foucault e seguita poi nelle sue trasformazioni nel pensiero di Schopenhauer, Nietzsche ed Ernst Bloch.
10,00

Musica e pubblico giovanile. L'evoluzione del gusto musicale dagli anni Sessanta agli anni Ottanta

Musica e pubblico giovanile. L'evoluzione del gusto musicale dagli anni Sessanta agli anni Ottanta

Alessandro Carrera

Libro: Libro in brossura

editore: Odoya

anno edizione: 2014

pagine: 320

"Musica e pubblico giovanile", pubblicato per la prima volta nel 1980, fu il primo studio a offrire un panorama vasto e documentato dell'impatto della musica rock, folk, jazz sulla cultura giovanile nei suoi rapporti con la società, le istituzioni e la politica. Frutto di cinque anni di indagini, viaggi e incontri, è rimasto un modello di ricerca appassionata e partecipe, imitato da molte pubblicazioni successive ma rimasto ineguagliato per l'ampiezza di prospettiva. Tra le pagine rivive un'intera stagione di dibattiti appassionati, grandi figure musicali, scoperte culturali che hanno segnato la vita di intere generazioni, e soprattutto il sogno che un'arte rinnovata, senza più barriere a separare la cultura alta da quella popolare, potesse fare da preludio a un rinnovamento sociale. Questa riedizione, arricchita da una nuova introduzione dell'autore, comprende quattro capitoli inediti sul folk revival e la canzone d'autore e si presenta quindi come la prima pubblicazione completa di un'opera che ha segnato un momento cruciale della critica musicale e dell'analisi sociale in Italia. Carrera racconta come la musica abbia contribuito a costruire uno spirito identitario nelle generazioni degli anni Sessanta e Settanta, uno spirito di ribellione e riconoscimento che è uscito dalle balere per arrivare nelle piazze e cambiare il mondo!
20,00

Il ricatto del godimento

Il ricatto del godimento

Alessandro Carrera

Libro

editore: QuiEdit

anno edizione: 2012

pagine: 162

Questi dispacci sull'Italia contemporanea vista dall'America possono essere letti come un piccolo trattato di sessuopolitica, visto che è stato l'incrocio istituzionale di politica e piacere, o di politica del piacere, ad aver caratterizzato la situazione italiana degli ultimi anni. Ma che gli italiani abbiano vissuto sotto l'ingiunzione a godere vicariamente della sessualità del loro capo, che insomma siano stati soggetti a una sorta di dittatura del godimento altrui, non è un fenomeno nuovo nella loro storia, e non solo in quanto era già accaduto durante il fascismo, ma perché affonda le radici in un edonismo cattolico-pagano il cui segreto consiste nel ricreare, all'interno della matrice cristiana, un godimento fantasmatico, una proiezione ingigantita di ciò che il cristianesimo avrebbe soppresso. Che l'Italia abbia voluto difendere fino allo stremo questa fantastica religione del piacere fa forse onore alla coerenza del suo carattere, ma ha impedito agli italiani di elaborare una morale della responsabilità individuale in assenza della quale non è possibile affrontare le crisi della modernità.
15,00

La distanza del cielo. Leopardi e lo spazio dell'ispirazione

La distanza del cielo. Leopardi e lo spazio dell'ispirazione

Alessandro Carrera

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2011

pagine: 275

Pitagora sosteneva che la ragione per cui siamo nati è la contemplazione del cielo. Più di duemila anni dopo, Leopardi ammette di non sapere quale sia il senso della nostra vita, ma non per questo cessa di contemplare la volta stellata, dal balcone di Recanati o dalle falde del Vesuvio. Lo fa da poeta, ed è forse nella sua poesia che è andata a rifugiarsi l'antica cosmologia, forma del sapere che narrava l'universo in un mito per farci sentire il più possibile a casa nell'immensità degli spazi. Se da adolescente aveva studiato la storia dell'astronomia, divenuto poeta progetta la propria opera come una descrizione dell'universo, lavoro di una soggettività eroica che misura se stessa rispetto alla distanza del cielo. Riconosce la piccolezza dell'uomo, con sincerità e senza ricorrere a consolazioni, ma cerca anche di stabilir quale sia la misura che ci è data, e come viverla con dignità. Utilizzando ampie prospettive di filosofia, mitologia e psicanalisi, questo libro ripercorre il cammino di Leopardi come poeta dello spazio, vicinanza e lontananza, infinito e indefinito. Ma in Leopardi esiste anche uno "spazio dell'ispirazione" che non si misura in termini fisici, e che il poeta attraversa nella sua duplice estensione: lo spazio "paterno", espresso dal desiderio omerico di gloria, e lo spazio "materno", acustico e orfico, ascolto di una lingua primordiale che ancora non distingue tra suono degli affetti e voce della ragione.
18,00

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