Sensibili alle Foglie
SOS camminos della differenza. Due storie di vita, in Sardegna, in Brasile, nel carcere del 2000
Annino Mele, Valdimar Andrade Silva
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2018
pagine: 152
«Era una mattina molto fredda. Nel cortile a fianco a quello in cui entrai c’era Valdimar, con una maglietta mezze maniche, tutto infreddolito. Che un ragazzo abituato a un clima caldo venisse al passeggio in mezze maniche, col freddo che faceva, mi stupì. Gli chiesi allora perché fosse senza maglione e lui rispose che lo aveva lavato e stava asciugando sul termosifone. “Non ne hai un altro?”. Aveva solo quello, mi rispose timidamente. A quel punto, rompendo la disciplina che pretendeva ch’io non parlassi con anima viva gli chiesi cosa gli servisse oltre al maglione. Aveva bisogno di tutto. Tutto». Così l’incontro, nel cortile dell’aria del carcere di Bergamo, fra Annino, pastore sardo condannato all’ergastolo, e Valdimar, omosessuale brasiliano. Questo libro narra i ricordi dei sentieri (sos camminos) sardi e delle vie brasiliane, narra l’incontro tra due differenze, e lancia una sfida, apre una breccia nel muro. Chiede a tutti di non rimuovere quella breccia, e di guardare dentro.
Stati modificati e transe
Georges Lapassade
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2018
pagine: 224
Lo studio degli stati modificati di coscienza (SMC) si è sviluppato specialmente negli USA a partire dagli anni sessanta del Novecento. Esso si occupa di quegli stati generati spontaneamente in certe condizioni di stress, di isolamento, di deprivazione e di bombardamento sensoriale, oppure indotti (ipnosi, effetti di LSD e delle sostanze psichedeliche in genere), che nel linguaggio corrente, per opposizione allo stato ordinario di coscienza, vengono chiamati secondi. La parola transe, invece, deriva dal latino transire e in origine designava il passaggio tra il mondo qui in basso e l’altro mondo. Nella riflessione scientifica più recente, laddove gli psicologi hanno utilizzato il concetto di “stati di coscienza”, gli etnologi, nelle loro ricerche sullo sciamanesimo, sui riti di possessione e sulle danze estatiche, generalmente hanno preferito la nozione più antica di transe. In realtà, come Georges Lapassade chiarisce nei saggi qui proposti, le due espressioni sono complementari, poiché in definitiva ogni transe è uno stato di coscienza non ordinario ritualizzato, socializzato e collettivizzato.
Il mito dell'identità. Apologia della dissociazione
Patrick Boumard, Georges Lapassade, Michel Lobrot
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2018
pagine: 136
Questo libro propone una lettura non patologica della dissociazione identitaria, che viene presentata da molte angolazioni disciplinari come un comportamento universale e ordinario. Patrick Boumard colloca in questa prospettiva generale e con un taglio micro-sociologico l’analisi dell’esperienza pedagogica. Insegnanti ed educatori si trovano molto spesso di fronte a comportamenti di allievi che potrebbero dirsi “dissociati” (distrazione, chiacchiericcio, ecc) ma che non presentano alcuna patologia. Rifiutando di racchiuderli nelle etichette della “devianza”, Boumard mostra come queste pratiche siano al contrario strategie di sopravvivenza o vere e proprie risorse. Georges Lapassade propone uno sguardo antropologico sulla dissociazione e illustra, discutendo molte pratiche sciamaniche, la loro analogia con le fenomenologie dissociative degli Stati Modificati di Coscienza messi in luce da Mesmer e Puységur nel XVIII secolo. Michel Lobrot infine propone una teoria della coscienza in termini psicologici e argomenta la tesi secondo cui la dissociazione psicologica, ben lungi dall'essere un fenomeno straordinario, è il regime normale della nostra vita psichica, il nostro pane quotidiano.
La guarigione sociale. Il tecnico della riabilitazione psichiatrica nel sistema dei servizi di assistenza alla persona
Alessandra Cirincione
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2017
pagine: 80
Questo libro si propone di colmare una lacuna. Con la chiusura dei manicomi e la dislocazione dei servizi sul territorio è stata istituita la figura del Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica. Il suo ruolo, tuttavia, resta poco conosciuto e poco valorizzato. È qui analizzata la sua formazione e il suo inserimento all’interno delle équipes multiprofessionali che prendono in carico l’assistenza alla persona, portando l’attenzione sulle metodiche d’intervento e sulla necessità di una buona supervisione. Poiché il malessere e le sue disabilità sono spesso frutto delle dinamiche proprie della società in cui viviamo, tutti possono un giorno aver bisogno di questo tipo di aiuto, e pertanto sono i cittadini stessi a essere chiamati ad assumere una responsabilità sociale sul tema della riabilitazione psichiatrica. Rafforzando e coltivando l’empatia quale risorsa per tutte le relazioni umane, verrebbe superata quella separazione che continua a stigmatizzare i soggetti più deboli, che vengono psichiatrizzati. La guarigione non può che essere sociale.
Funamboli sulla strada. L'infanzia che resiste a Città del Guatemala
Andrea Genzone
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2017
pagine: 128
Città del Guatemala. Venti giovani raccontano in prima persona la loro vita in strada e l’ostinata lotta per uscirne. Rifiutati dalle famiglie, o in fuga dalla violenza che li minaccia tra le mura di casa, si trovano in tenerissima età a fare i conti con il freddo, con lo sguardo ostile della gente e con una libertà difficile da gestire. Storie di droga, agguati, stupri, omicidi. Ma anche di amicizia, orgoglio, speranza per un futuro luminoso e per un mondo diverso. Cambiare vita è un’impresa quasi impossibile: i giovani di strada camminano in equilibrio su una fune, sono protagonisti di un continuo cadere e rialzarsi. Dipendenza, mancanza di autostima e solitudine tornano ad afferrare anche il più abile dei funamboli. L’unica soluzione è fare fronte comune, organizzandosi nel Movimento dei Giovani di Strada del Guatemala (Mojoca), di cui fanno parte i protagonisti di questo libro. A raccogliere le testimonianze è un educatore della provincia milanese, che nell’ambito di un viaggio intorno al mondo durato due anni ha trascorso alcuni mesi con i giovani del Mojoca. Brevi racconti della sua esperienza nel Guatemala accompagnano il lettore nel contesto e introducono i personaggi.
I bianchi, gli ebrei e noi. Verso una politica dell'amore rivoluzionario
Houria Bouteldja
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2017
pagine: 128
"Perché scrivo questo libro? Perché condivido l’angoscia di Gramsci: Il vecchio mondo è morto. Il nuovo è di là da venire ed è in questo chiaro-scuro che sorgono i mostri. Il mostro fascista, nato dalle viscere della modernità occidentale. Da qui la mia domanda: che cosa offrire ai Bianchi in cambio del loro declino e delle guerre che questo annuncia? Una sola risposta: la pace. Un solo mezzo: l’amore rivoluzionario! In questo testo folgorante, Houria Bouteldja fa una critica minuziosa alla storia. Dal punto di vista dell’indigena, ci invita a guardare con altri occhi il patto repubblicano, la Shoah, la creazione di Israele, il femminismo e il destino dell’immigrazione in Occidente. Spazzando via le certezze e la buona coscienza della sinistra, è da Baldwin, Malcom X e Genet che attinge le parole per ripensare i nostri rapporti politici. Alle grandi narrazioni razziste dei nuovi fascismi, oppone un potente antidoto: una politica di pace che disegna i contorni di un “noi” decoloniale, il “noi dell’amore rivoluzionario”.
Dal ghetto del paradiso. La pedagogia sociale antidiscriminatoria di Fabrizio De André
Sylva Batisti
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2017
pagine: 72
La nostra società non se la passa così bene dal punto di vista relazionale e umano, ha bisogno di rinforzi utopistici da reinventare, di nuovi orizzonti da immaginare e per cui camminare, di sentieri luminosi da ritrovare insieme alle grandi ombre che li accompagnano inevitabilmente. Mi auguro sempre che in ogni famiglia e in ogni scuola si ascoltino “i segni” lasciati da Fabrizio De André, auspico che docenti ed educatori lungimiranti possano accompagnare e supportare le nuove generazioni alla ricerca delle sue tracce; sperando che la bellezza della sua musica e delle sue parole possa nutrire le coscienze e lo spirito del mio tempo e dei più giovani, lasciati in pasto a un mondo molto virtuale. Nel cuore e nella mente credo che la poesia e la musica possano tornare a corroborare le anime con tracce di libertà e autenticità, senza le quali non esiste felicità alcuna.
La via che danza
Yumma Mudra
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2016
pagine: 296
Il 4 settembre 1981, dopo una settimana di suspense, Myriam mantiene le promesse pubblicitarie dell’agenzia Avenir, nella quale è indossatrice, e “toglie il sotto”. Ma la giovane diciannovenne, sprofondata in un infernale vortice mediatico, sceglie di scomparire… in una comunità buddista per meditare tutto l’anno. Ribelle e totalmente libera, Myriam traccia il percorso della sua vita, alla ricerca di una convivenza con il mondo e con le sue musiche affascinanti. Eterna nomade, la-ragazza-dalle-mille-vite porta le sue valigie negli Stati Uniti, in India, in Portogallo, condivide la vita degli artisti di strada nelle vie di Parigi, si impegna per le vie dei gitani, guarisce dalla tubercolosi, incontra il Dalai Lama, studia ancora e ancora il buddismo. Tutto questo, senza smettere di danzare. Diventata Yumma Mudra, mostra ad ognuno di noi che un bel giorno si può scegliere di abbandonare le apparenze per vivere nella consapevolezza di se stessi. Un racconto inebriante che ci fa sentire la meravigliosa musica della libertà.
Le marocchinate
Stefania Catallo
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2015
pagine: 80
Questo libro propone le testimonianze di sei delle quasi ventimila donne che durante la Seconda Guerra mondiale subirono, nella zona del Basso Lazio, stupri e vessazioni da parte dei goumiers al seguito della V armata del generale Juin. I racconti sono stati raccolti dalla voce diretta delle interessate, sia in forma orale, quando non dialettale, sia in forma scritta. Il destino delle donne che subirono queste aggressioni fu quello di essere emarginate all'interno delle loro comunità. Molte morirono per le malattie contratte, alcune si suicidarono, altre furono psichiatrizzate, altrettante emigrarono per sfuggire a un contesto diventato insostenibile. Così come questi atti vennero definiti "marocchinate", con una generalizzazione che ha gettato uno stigma sui marocchini per prendere le distanze da una violenza che storicamente fu avallata dai comandi alleati, "marocchinate" divennero pure le donne della Ciociaria che quella violenza avevano subìto. Si vuole con questo libro commemorarle, restituendo la dignità della loro esperienza, come si vuole, proponendo gli atti parlamentari relativi a queste vicende, ristabilire la memoria di una parte taciuta della storia del nostro Paese.
Aspettando il 9999. Poesie e scritti dall'ergastolo e dal 41 bis
Giovanni Farina
Libro: Copertina morbida
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2015
pagine: 128
Questo libro vuole essere testimonianza e denuncia del sistema giuridico e penale italiano, attraverso la voce di un uomo il cui fine pena è indicato nel sistema informatico con il codice 9999 nella casella che contempla l'anno di scadenza della carcerazione. La disumanità del "fine pena mai" e del trattamento in regime di 41 bis emerge da questi scritti che inducono ciascuno di noi a confrontarsi con questi istituti e ci invitano a prendere posizione in prima persona.
La critica psichiatrica nelle opere di Szasz e Foucault
Gabriele Crimella
Libro: Copertina morbida
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2015
pagine: 104
La lettura delle opere di Foucault e di Szasz viene qui proposta per aprire una riflessione sulla teoria e soprattutto sulla pratica psichiatrica. L'attenzione è posta sulla critica delle basi epistemologiche di questa scienza, che a differenza delle altre branche della medicina opera in assenza di riscontri biologici nella maggior parte delle sue diagnosi, e sulle istituzioni psichiatriche. Di queste ultime, luoghi come i manicomi e gli ospedali psichiatrici giudiziari o dispositivi come il trattamento sanitario obbligatorio e la contenzione farmacologica, viene messo in evidenza il carattere meramente coercitivo, a partire dal "grande internamento" analizzato da Foucault. Si considera inoltre il ruolo della psichiatria, come denunciato da Szasz, nella tendenza a patologizzare l'intera gamma dei comportamenti umani a scopi di controllo sociale. A fronte di queste analisi, l'Autore prospetta una visione olistica del problema della malattia mentale, promuovendo all'interno della psichiatria un dialogo che apra ad una concezione bioetica dell'individuo.
La voce delle donne nella colonizzazione e postcolonizzazione italiana in Africa
Adriana Benvenuto
Libro: Copertina rigida
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2015
pagine: 176
Si intende qui colmare una lacuna degli studi sulla letteratura coloniale italiana, che tuttora risente dei pregiudizi relativi allo stereotipo degli "italiani brava gente". È presentato il contesto storico delle diverse fasi della colonizzazione italiana dell'Africa dal tardo Ottocento alla metà del Novecento in Libia, Eritrea, Somalia ed Etiopia, e si analizzano i racconti di scrittrici italiane che sono state in Africa durante queste diversi fasi. La voce di autrici come Annamaria Mòglie, Rosalia Pianavia e Irma Arcuno narra l'esperienza diretta dal punto di vista dell'uomo occidentale colonizzatore e quella di Erminia dell'Oro costituisce l'anello di collegamento fra il colonialismo e il postcolonialismo. Accanto ad esse sono presentate quelle che, nel presente, devono lottare per essere riconosciute come scrittrici italiane del canone. La teoria femminista viene analizzata insieme al discorso periferico delle scrittrici d'origine non bianca, come Cristina Ali Farah, Gabriella Ghermandi, Igiaba Scego e Carla Macoggi, per poter capire meglio il fenomeno del colonialismo attraverso la voce delle donne ed esplorare la costruzione di un immaginario coloniale italiano.