Libri di Annino Mele
Probòmines. Per una giustizia riparativa
Annino Mele
Libro: Libro in brossura
editore: Alfa Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 112
Il marchio del bandito. Voglio riprendere il mio posto nella vita
Annino Mele
Libro: Libro in brossura
editore: Alfa Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 208
Il male dell'ergastolano. Ovvero il tarlo della morte
Annino Mele
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2018
pagine: 88
L’ergastolo è sentito da chi lo sconta come una condanna a morte, perciò l’uscita dal carcere resta un miraggio durante i lunghi anni di detenzione. Ma quando, per la decisione discrezionale di un giudice, si muovono i primi passi fuori dalle mura, ci si accorge subito che niente è come lo si era immaginato o desiderato. Anche una cosa di poco conto, una delusione, una promessa disattesa, può evocare l’ombra della morte. Ci si affaccia a un mondo che non si conosce più e da cui non si è riconosciuti. Elaborare questo passaggio diventa allora indispensabile per non perdersi. Da qui l’urgenza di raccontare le esperienze, proprie e di altri, per mettere a fuoco quel momento delicatissimo in cui il detenuto si trova rigettato nel mondo senza alcuna preparazione per ciò̀ che lo attende. La corazza che lo aveva protetto per molti anni può allora incrinarsi. E la soglia del passaggio dal carcere all'esterno può̀ rivelarsi un momento di dolore.
Quando si vuole. Boschi, banditi, progetti e carceri
Annino Mele, Giulia Spada
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2016
pagine: 128
Il testo è diviso in due parti. La prima concerne la tematica ambientale, la seconda il carcere. Entrambi sardi, sulle problematiche specifiche della loro terra - in particolare la salvaguardia del patrimonio boschivo e la tradizione di allevamento di suini allo stato brado - gli autori propongono anche indirizzi di orientamento, corredati da progetti dettagliati. Riguardo al carcere, essi presentano la situazione delle nuove strutture costruite in Sardegna sia dal punto di vista delle loro speculari esperienze dirette l'uno dentro e l'altra in visita - sia le inchieste giornalistiche prodotte dall'Associazione Socialismo Diritti e Riforme. Attingendo alla loro fantasia, immaginano una riqualificazione del Buoncammino di Cagliari e, rifacendosi alla loro esperienza personale, ci portano dentro alle dinamiche istituzionali attuali delle moderne prigioni. E infine ci chiedono di mettere un poco della nostra volontà per portare cambiamenti che restituiscano dignità alla terra e agli esseri umani che la abitano.
Strabismi. Dove si racconta del carcere e del senso delle cose
Annino Mele, Giovanni M. Bellu
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2009
pagine: 128
"Chi frequenta il proprio ovile sa quanto valore può avere una cosa da niente. Anch'essa è stata creata perché c.è posto per tutti". Così l'autore inizia la sua narrazione e ci accompagna con mano leggera fra i boschi e le lande solitarie della sua latitanza come fra le mura delle carceri in cui è ristretto. Là dove "Franco, in un angolo della cella, appendeva bottiglie vuote. Vuoti di plastica del Coccolino, della Coca-cola, insomma tutto quello che gli capitava. Con un filo appendeva queste bottiglie al soffitto. Lo chiamava l'angolo degli impiccati". Narrazione sul filo dell'ironia e dell'amarezza, questo libro richiama i lettori ad una riflessione non superficiale sulle questioni sociali sollevate dalla cronaca quotidiana, come la droga, la scuola, il rapporto con l'ambiente, e chiede attenzione per il mondo carcerario. Un mondo che rischia sempre più di essere seppellito, con tutti i suoi abitanti, in una terra di nessuno ai margini non soltanto delle città ma anche della coscienza civile.
Mai. L'ergastolo nella vita quotidiana
Annino Mele
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2005
pagine: 112
“L’assenza di un fine pena certo può essere considerato il primo basilare dispositivo su cui si fonda l’istituto dell’ergastolo, ed è questa durata infinita della pena che la rende specifica nella sua quotidiana esecuzione. Si potrebbe dire che se con la pena di morte lo Stato toglie la vita a una persona, con l’ergastolo se la prende”. Così Nicola Valentino introduce alla lettura di questo libro nel quale Annino Mele racconta l’esperienza quotidiana del carcere, vissuta da un uomo il cui fine pena è fissato al 99/99/9999. Mai. Una narrazione che svela senza reticenze il falso mito della funzione rieducatrice del carcere e quello della presunta virtualità dell’ergastolo nel sistema penale e giudiziario attuale. Come se questa pena non fosse realmente scontata dagli ergastolani. Un libro che descrive i dispositivi del carcere, le sue banali violenze quotidiane (che si possono tradurre in un dispetto o in un suicidio), i suoi misteri irrisolti (come l’epidemia di febbre Q nel carcere del Bassone e le voci che sotto a quelle fondamenta sia stata sepolta la diossina di Seveso). L’interrogativo che questo libro vuole porre è se non sia giunto il momento di abolire la pena dell'ergastolo.
SOS camminos della differenza. Due storie di vita, in Sardegna, in Brasile, nel carcere del 2000
Annino Mele, Valdimar Andrade Silva
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2018
pagine: 152
«Era una mattina molto fredda. Nel cortile a fianco a quello in cui entrai c’era Valdimar, con una maglietta mezze maniche, tutto infreddolito. Che un ragazzo abituato a un clima caldo venisse al passeggio in mezze maniche, col freddo che faceva, mi stupì. Gli chiesi allora perché fosse senza maglione e lui rispose che lo aveva lavato e stava asciugando sul termosifone. “Non ne hai un altro?”. Aveva solo quello, mi rispose timidamente. A quel punto, rompendo la disciplina che pretendeva ch’io non parlassi con anima viva gli chiesi cosa gli servisse oltre al maglione. Aveva bisogno di tutto. Tutto». Così l’incontro, nel cortile dell’aria del carcere di Bergamo, fra Annino, pastore sardo condannato all’ergastolo, e Valdimar, omosessuale brasiliano. Questo libro narra i ricordi dei sentieri (sos camminos) sardi e delle vie brasiliane, narra l’incontro tra due differenze, e lancia una sfida, apre una breccia nel muro. Chiede a tutti di non rimuovere quella breccia, e di guardare dentro.