Imprimatur
La treccia di Ines
Rosa Lobato de Faria
Libro
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
Rinchiuso in un ospedale psichiatrico, all'alba del XXI secolo, Pedro rivive il suo amore per Ines in tre epoche diverse. Nel presente Pedro, dirigente d'impresa con la passione per la pittura e la poesia, ama alla follia la segretaria Ines, bellissima tentatrice, forse emissaria di una famiglia concorrente temuta fortemente dal padre, uomo d'affari con poteri di vita e di morte. La sua mente lo porta nel XIV secolo: è il futuro re del Portogallo, Pedro I, detto il Giustiziere, innamorato di Ines de Castro, a corte come dama di compagnia. Un amore contrastato per le origini spagnole della famiglia Castro e temuto dal re Afonso IV, suo padre, che cede alle pressioni dei consiglieri e ordina l'assassinio della dama. Pedro, sconvolto, scatena una guerra civile ma attenderà di salire al trono per vendicarsi. Svelerà di aver segretamente contratto matrimonio e incoronerà la regina in una macabra processione entrata nel mito. In una percezione del futuro Pedro, immerso nel nuovo ordine sociale del XXII secolo, lotterà contro le logiche di una società che tutto subordina al bene del pianeta, ma nulla può contro la forza dell'amore. Ancora una volta Pedro e Ines supereranno ogni sofferenza nella catarsi finale. Un intreccio di amori e di tempi che riportano un evento storico ormai divenuto leggenda al comune ed eterno fiorire del sentimento che guida e sorregge l'umanità. Un romanzo sulla capacità dell'amore di trascendere tempo e spazio...
Il treno della memoria. Viaggio nel presente di Auschwitz
Antonio Rinaldis
Libro
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
pagine: 192
Un insegnante e i suoi studenti compiono un viaggio della memoria da Torino ad Auschwitz e Birkenau con tappe a Budapest e a Cracovia, nei luoghi segnati dalla violenza nazista. Un romanzo corale, che si esprime nella forma del frammento, dell'impressione immediata e dell'emozione, dove momenti di riflessione e impegno si alternano con il divertimento e la voglia di comunicare, di essere e di giocare propri dei giovani. Le testimonianze dei ragazzi, rese in forma di scritti sintetici e immediati, costituiscono il controcanto della visione del viaggio del professore: due mondi a confronto, quello dei giovani e quello dell'adulto, due sguardi su un doloroso passato e sui campi di sterminio, ma in generale sull'esperienza dei totalitarismi che hanno straziato il Novecento europeo. Al di là delle analisi e delle considerazioni più documentate che sono state fornite sulla Shoah, le sensazioni visive, le emozioni che scaturiscono spontaneamente nel corso di quest'opera ci restituiscono un'idea più contemporanea e meno vaga dei campi di concentramento nazisti, come monito perché non accada più. "Il Treno della Memoria" è nato nel 2005 da un'iniziativa dell'Associazione Terra del Fuoco per dare ai giovani un'opportunità di riflessione e di crescita.
A Enea Finzi non sparano in fronte
Vittorio Orsenigo
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
Questa volta Orsenigo racconta in prima persona una storia che gli è stata raccontata da più narratori fedeli e infedeli in un luogo di Milano amato anche da chi ha il vizio dello scrivere: la Pasticceria Marchesi, in fondo a via Meravigli, di recente comperata da un couturier internazionale. Enea Finzi il superstite, lo scampato alle camere a gas, nato in famiglia ebraica da tempo "non osservante", dopo aver vissuto gli orrori di Treblinka, tornato nel suo paese, invece di uccidersi gettandosi a capofitto in un precipizio urbano o extraurbano per allontanare da sé troppe, insopportabili immagini, si lascia docilmente plasmare dal nuovo stato delle cose e corre la sua banale avventura di smorto e quasi eccellente integrato nella società del dopoguerra. Sopravvive nel sopravvissuto il prodigio di due forme d'estasi solo in apparenza opposte, quella affiorante nei diari di antiche monache tedesche scrutati da Martin Buber, e quella innervata nel comportamento di Klaus, aguzzino nel Campo di sterminio, e del suo feroce cane d'assalto che l'hanno inspiegabilmente, e come in coppia, graziato.
Il carteggio segreto del Duce
Marco Iacoponi
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
Il 12 settembre 1943 un gruppo di paracadutisti tedeschi compie un audace blitz su Campo Imperatore, dove Benito Mussolini è stato imprigionato per ordine del re Vittorio Emanuele III, riuscendo a liberarlo e a trasferirlo a Berlino, in quella che passerà alla storia con il nome di Operazione Quercia. Mussolini è in possesso di un carteggio segreto, una serie di lettere inviategli poco prima dell'entrata in guerra dell'Italia dall'allora primo ministro inglese Sir Winston Churchill. Tali lettere costituiscono, a detta del Duce, una sorta di salvacondotto da mostrare in seguito agli Alleati: è dunque fondamentale che non cadano nelle mani di Hitler. Un romanzo in cui la narrazione colma i vuoti della storia in un susseguirsi di azione e colpi di scena, non privo di momenti di profonda commozione.
E comunque non sei Kate Moss. I tuoi prossimi quarant'anni
Roberta Lippi
Libro
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
pagine: 208
"Questo non è un libro sullo stile. E non è neanche un libro sugli anni che passano. E certo non è un bilancio. Dei bilanci personali importa molto poco a tutti. E non è una lista di buoni propositi. Figuriamoci, sei arrivata fino a qui senza neanche accorgertene, sparata da una fionda temporale, mica possiamo distruggerti la vita con sport e dieta o togliendoti dalle mani quel bicchiere di vino. Sono i tuoi prossimi quarant'anni. Ed è inutile che ce la raccontiamo: col cazzo che saranno come i primi. Perché nei primi c'era un po' di tutto: l'infanzia, l'adolescenza, la bellezza, le speranze, il gioco, la moda, lo studio, il lavoro, le leggerezze, gli amici, l'eternità. Ora nella tua testa c'è una marea di altre cose che terminano tutte con la parola fine. Ma non sarà così. Saranno quarant'anni bellissimi. Saranno quelli che hai aspettato per quarant'anni."
Roma brucia. Mafia, corruzione e degrado. Il sistema di potere che stritola Roma
Pietro Orsatti
Libro
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
Dopo le inchieste sul sistema di Mafia Capitale... la città è in ginocchio. Tutti i servizi primari sono al collasso: dal trasporto pubblico fino alla gestione dei rifiuti, dalla manutenzione della città ai cantieri aperti e mai chiusi. Ed è al collasso la politica, alla sbarra nei processi e incapace di rinnovarsi. Intanto le consorterie criminali si stanno riorganizzando, stringendo la città in una morsa, anche con la violenza. Ci sono tutte, dalla 'ndrangheta alla camorra, da Cosa nostra siciliana alle organizzazioni straniere... E poi la minaccia delle organizzazioni eversive di destra... Tornano le ombre di un passato, quello della strategia della tensione, dove mafia, eversione, massoneria coperta, pezzi della politica e apparati deviati dello Stato giocarono sulla pelle della Repubblica e della democrazia. Ci vorrebbe una Primavera di Roma, un movimento che metta insieme le energie migliori della società e della politica, della cultura e dell'arte, per affrontare la drammatica situazione della Capitale. Ma tracce di questa Primavera non se ne vedono. Prefazione di Marco Damilano.
Kintsugi. Terra di mezzo
Cinzia Lacalamita, Igor Damilano
Libro
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
Lui non ricordava cos'era avvenuto in quell'attimo a preludio del loro primo intimo contatto. Lei, al contrario, aveva bene in mente l'istante esatto in cui, per la prima volta, aveva sentito la consistenza della sua pelle. Da lì in poi, la sua vita avrebbe assunto una piega diversa e, anche nella solitudine, nelle assenze, si sarebbe sentita completa e appagata, perché era tornata come narrato nel mito dell'androgino del platonico Simposio all'antica perfezione. Eppure, continuavano a vagare in una masochistica terra di mezzo: né amici, né amanti. Andavano in cerca di qualcosa che li cambiasse: lui di un porto sicuro nella sua incerta stabilità interiore. Lei aveva volontà più ambiziose: lo pretendeva felice.
Sulla mia pelle. Il caso Divania-Unicredit
Francesco S. Parisi, Giovanni Longo
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
Un'azienda del Sud, sana e in crescita, viene dichiarata fallita nel 2011: il più grande stabilimento della zona industriale di Bari diventa preda dei vandali e più di quattrocento dipendenti perdono il lavoro. I salotti della Divania non attraverseranno più l'oceano per arrivare nelle case degli americani. La causa della rovina di Divania per gli inquirenti è da ricercare tra gli algoritmi della finanza e nei prodotti derivati che avrebbero dovuto mettere al riparo la società dai rischi di cambio e invece l'hanno esposta a perdite di milioni di euro. Secondo la guardia di finanza Unicredit ha espropriato il legale rappresentante della conduzione finanziaria e si è impadronita della gestione della liquidità della società distruggendone l'attività produttiva. Il fatturato di Divania è crollato da 70 milioni di euro a zero e la società, priva di ricavi, non ha più potuto far fronte alle obbligazioni assunte ed è quindi fallita. Un default per il quale a vario titolo sono imputati dei reati di bancarotta fraudolenta ed estorsione aggravata gli amministratori delegati di Unicredit Alessandro Profumo e Federico Ghizzoni insieme ai più alti dirigenti della banca all'epoca dei fatti. Tutto questo sulla pelle del presidente di Divania, Francesco Saverio Parisi, e dei suoi dipendenti.
Lezione di greco. Alla ricerca di una rotta per la politica italiana
Corradino Mineo
Libro
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
"Quattro dirigenti politici, Cofferati, Cuperlo, Fassina, Tocci, che vengono dalla stessa storia ma oggi si collocano in modo diverso: due nel Partito democratico; due convinti che la battaglia possa meglio proseguire fuori e a sinistra di quel partito. [...] Idee su cui riflettere, a tratti una ricchezza d'analisi e di proposta che sorprende, abituati (o rassegnati) come ormai siamo a leggere sui giornali o a seguire in televisione una polemica politica quotidiana semplificata, propagandistica, ridotta a slogan gridati. [...] Quello che consegno al lettore sono appunti di lavoro. Di un lavoro - noi cinque ne siamo certi - che può e deve diventare impegno comune. Perciò serve uno sforzo di chiarezza, servono umiltà e capacità di ascoltare. Una discussione all'aperto, che coinvolga l'operaio e lo studente, l'insegnante e l'artigiano, il giovane precario e il pensionato. La democrazia octroyée, concessa da un sire illuminato e gestita al riparo da occhi indiscreti da una tecnocrazia che sola si pretende efficiente ed efficace, non è libera né feconda."
Pino Daniele. Una storia di blues, libertà e sentimento
Salvatore Coccoluto
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
Si è spento il 4 gennaio 2015, in un momento bello e intenso della sua carriera. Come già per il suo grande amico Massimo Troisi vent'anni prima, è stato il cuore a tradirlo. Quel cuore che ha battuto per la musica, per la famiglia, per Napoli e tutti i Sud del mondo. Dai primi successi che l'hanno consacrato leader del Naples power alle collaborazioni internazionali con grandi artisti come Eric Clapton, Chick Corea, Pat Metheny, Gato Barbieri e tantissimi altri, il suo è un percorso contrassegnato dalla ricerca continua di nuovi linguaggi, senza mai inseguire il successo facile. Un artista che si è speso con una generosità e una dedizione costanti - portate anche sul palco, in quei live sempre diversi, unici - e che ha vissuto lontano dalla mondanità, ma vicino alla gente. Nonostante il cuore malandato, Pino Daniele ha saputo mantenere una eccezionale freschezza di ragazzo che conquistava. Un musicista vero, più che un uomo di spettacolo, uno che fino all'ultimo giorno della sua vita ha continuato a svegliarsi la mattina per studiare la chitarra.
Spregiudicate. Grandi donne che hanno usato il loro potenziale d'amore
Adriana Schepis
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
Mentre le figure dei grandi seduttori, Casanova fra tutti, sono entrate nella leggenda, ammirate e invidiate da uno stuolo di emulatori, le donne che sono diventate famose per il numero dei loro amanti sono state di volta in volta etichettate come "libertine" nelle migliori delle ipotesi, "prostitute" - per non utilizzare termini ben più volgari - nelle peggiori. Una prospettiva limitata che è giunta l'ora di ribaltare, o per lo meno di illuminare secondo una nuova luce. Chi ha preso in mano questo volume con l'intenzione di nutrire lo stigma e il pregiudizio nei confronti delle donne seduttrici e libertine, ha sbagliato libro: se volete puntare l'indice contro di loro, quanto segue vi farà piuttosto cambiare idea. Perché le donne che Adriana Schepis racconta sono a modo loro delle rivoluzionarie, accomunate da una caratteristica imprescindibile che si accompagnava alla loro bellezza, anzi ne era la componente determinante: una acuta, profondissima intelligenza. È grazie a essa che la Bella Otero, Ninon de l'Enclos, Frida Kahlo e le altre sono riuscite a sedurre uomini tra i più colti del loro tempo, incantati dalla loro presenza di spirito e dalla loro brillantezza forse più che dalle loro forme armoniose. Ed è grazie a queste qualità che sono riuscite a cambiare quel piccolo o grande pezzo di storia di cui hanno fatto parte.
Che fai... li cacci? I dissidenti e la fine della democrazia
Alberto Di Majo
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2015
Nella diciassettesima legislatura, cominciata nella primavera del 2013, i passaggi di deputati e senatori da un movimento a un altro hanno segnato un record: più di duecento solo nei primi due anni. In questa epoca dei partiti personali non restano che due atteggiamenti possibili: acclamare il leader o ribellarsi. Ma la "ribellione" può avere tante motivazioni, può nascere da un sincero disaccordo politico o può costituire un utile mezzo per ottenere visibilità e importanza. Può essere, nel peggiore dei casi, un vendersi al migliore offerente. Chi sono i dissidenti? Perché lo fanno? Come parlano? Che cosa vogliono? Sono difensori della democrazia o sono il sintomo del suo deterioramento in una egocrazia? Per rispondere a queste domande, l'autore ha parlato con i "ribelli" stessi, con sociologi, psichiatri, linguisti, con esponenti della Prima Repubblica e con il presidente emerito della Corte costituzionale Antonio Baldassarre. Ne emerge il quadro di una politica e una società che cambiano a ritmo di social, ma si rivelano ogni giorno sempre più individual.