Cronopio
Lacan politico
Bruno Moroncini
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2014
pagine: 199
"La cura lacaniana, benché sia totalmente apolitica nel suo esercizio proprio, propone al pensiero una specie di matrice politica. Stabilisco una continuità tra il pensiero di Lacan e un cammino di tipo rivoluzionario, che riapre una disponibilità collettiva infossata nella ripetizione o barrata dalla repressione statale". Prendendo spunto da questa affermazione di Alain Badiou, il libro s'interroga sul contributo che la psicoanalisi lacaniana può dare alla pratica politica. Lo fa cercando di cogliere il significato socio-politico della teoria dei quattro discorsi, ricostruendo la lettura lacaniana di Marx, tematizzando il rapporto fra angoscia e politica, e dialogando con i più importanti esponenti del lacanismo politico, ossia Laclau, Zizek lo stesso Badiou. E chiudendo su una domanda: se non si tratti soltanto di estrarre da Lacan concetti e strategia per la politica, ma anche e soprattutto di quale politica abbia bisogno la psicoanalisi per sopravvivere in un ambiente ostile.
In posa. Abu Ghraib 10 anni dopo
Pierandrea Amato
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2014
pagine: 74
Nella primavera del 2004 diventano di dominio pubblico le immagini del carcere irakeno di Abu Ghraib, dove i soldati americani si lasciano fotografare - sono in posa e allegri - mentre torturano i prigionieri. Nessuno può aver dimenticato l'orrore di quelle scene. Questo breve saggio, però, non insiste sul valore politico e culturale degli scatti di Abu Ghraib, ma segnala, nella loro composizione, un indice estetico in grado di svelare la condizione normalmente catastrofica della nostra quotidianità democratica.
Che cosa significa insegnare?
Eleonora De Conciliis
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2014
pagine: 172
Che cosa vuol dire essere un insegnante? Qual è stato e quale potrebbe essere oggi il ruolo politico dei docenti nel sistema d'istruzione superiore? L'autrice tratteggia una spietata genealogia delia professione docente, e rilanciando a un livello filosoficamente radicale la questione del potere-sapere esercitato dagli insegnanti, propone di innescare nuovi processi di soggettivazione che sostituiscano all'obbedienza e al conformismo il conflitto e l'ironia: si può insegnare a non obbedire.
Il caso Wilson
Sigmund Freud, William C. Bullitt
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2014
pagine: 286
Pubblicato nel 1966, il libro è frutto di una intensa collaborazione tra Sigmund Freud e William C. Bullitt, diplomatico americano che a metà degli anni Venti entra in contatto col maestro viennese. Che Bullitt si sia rivolto inizialmente a Freud per intraprendere un percorso terapeutico oppure no Bullitt smentirà di aver mai fatto un'analisi con Freud - la cosa non ha importanza. Fatto sta che i due stringeranno amicizia in quel periodo e continueranno a incontrarsi nel corso degli anni, tanto da decidere a un certo punto di scrivere assieme questo libro. Si frequenteranno fino alla morte di Freud, dopo il trasferimento di quest'ultimo a Londra, di cui Bullitt sarà uno dei principali artefici. Nella Prefazione, lo stesso Bullitt ci racconta a grandi linee la storia della loro relazione, senza per altro gloriarsi del suo personale contributo al salvataggio di Freud dalla minaccia nazista.
Music-hall-Del lusso e dell'impotenza
Jean-Luc Lagarce
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2014
pagine: 130
"Music-hall" è una storia semplice per tre personaggi: una donna, La Ragazza, forse una vedette di music-hall, e due uomini, i suoi due Boys, che tentano di ridare vita ad uno spettacolo interpretato molte volte. Provano uno spettacolo di cui non ricordano più i dettagli, in una sala buia e irrimediabilmente vuota. Dal fondo dei loro ricordi logorati da anni di tournée nei luoghi più desolati possibili, raccontano cosa è stata e, tristemente, cos'è e cosa ancora sarà la loro vita. Music-hall fa parte di quei testi di Lagarce che evocano una vita che egli stesso, uomo di teatro, conosceva molto bene: quella delle tournée in teatri troppo piccoli, quella delle grandi aspirazioni con pochi spettatori persi da qualche parte nell'oscurità della sala. "Del lusso e dell'impotenza" è invece una raccolta di scritti risalenti ai primi anni '90. Un lavoro ininterrotto e appassionato, nato all'interno dell'universo del teatro, grazie al quale Lagarce ha inventato una lingua.
Clic. Grillo, Casaleggio e la demagogia elettronica
Alessandro Dal Lago
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2013
pagine: 150
Con l'ascesa e il successo di Beppe Grillo alle elezioni del 23 e 24 febbraio 2013 è avvenuto qualcosa di inaudito (e non solo in Italia): il prepotente ingresso della rete nella scena politica. Naturalmente, la rete era già una dimensione politica ampiamente sfruttata da anni (si pensi solo alla vittoria elettorale di Obama nel 2008). Ma con Grillo si assiste all'invenzione e al successo di un partito-sito, che considera il movimento un'emanazione del blog www.beppegrillo.it. Il saggio ricostruisce il fenomeno Grillo a partire dalle sue idee, dalla struttura del suo movimento e dalla sua azione concreta nelle istituzioni.
Giornale notturno (1978-1984). Volume Vol. 1
Jan Fabre
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2013
pagine: 224
Le installazioni, i disegni, le sculture, il teatro, i film e le performance di Jan Fabre fanno da tempo il giro del mondo. Ma il "Giornale notturno", scritto tra il 1978 e il 1984, ci consegna l'autoritratto di un ventenne, insonne e in rivolta, mosso da un'irresistibile volontà di creare, di mettere in scena e di sperimentare in ogni direzione, che ha deciso di diventare un grande artista contro il conformismo e la meschinità che incontra nel mondo. Negli spostamenti da Anversa a Parigi, da New York a Napoli, da Amsterdam a Venezia, per citare solo alcune delle città di questo giornale, Fabre è anche alla ricerca di compagni di lotta per l'espressione. E la notte sembra essere il momento più propizio, più lacerante e perciò più furiosamente creativo, ora tempo di meditazione, ora letteralmente di 'sanguinamento', per restare fedeli, al di là di ogni tabù, con ogni zona del corpo, alla volontà di affermazione, di eccesso, di danza e di guerra per la bellezza.
Persone del seguito
Clio Pizzingrilli
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2013
pagine: 165
Se, come è scritto in "Persone del seguito", "la lingua non parla" e, si potrebbe aggiungere, la letteratura non pensa, impegnata com'è a inventare storie accattivanti, conformiste proprio perché mirano allo shock, la scrittura di Clio Pizzingrilli è un tentativo, davvero singolare nel panorama italiano, di far parlare la lingua e di pensare con la letteratura. Far parlare la lingua: nel testo risuonano le voci, i gesti, di una strana moltitudine di individui che, chiusi in una comunità oppressiva, sul modello di Icaria, e in un istituto di pena, ora ne subiscono il fascino, ora tentano di sottrarsi al progetto autoritario. Ma sottrarsi significa innanzitutto contestare l'esperienza comune della lingua e dei gesti: appare così, attraverso diversi e strani fili narrativi, il profilo di una comunità di outsider che osano, con l'inserzione di frammenti linguistici incongrui o la scelta del silenzio, interrompere il discorso e la gestualità correnti, veicoli del dominio. La scrittura di Pizzingrilli, in questo consiste la sua tensione politica, contribuisce - con l'invenzione di un incredibile intreccio di parlate, suoni, parabole, riflessioni filosofiche, teologiche, finanche elementi di critica dell'economia politica - alla ricerca di una nuovo senso comune che ci sottragga al mondo così com'è.
Il bel rischio. Conversazione con Claude Bonnefoy
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2013
pagine: 88
Tra l'estate e l'autunno del 1968 Foucault e il critico Claude Bonnefoy progettano una serie d'incontri per realizzare un libro di conversazioni/interviste. In questa trascrizione del primo di tali incontri, Foucault si abbandona a un esercizio della parola molto diverso da quello a cui ci ha abituato. In un clima di grande libertà, egli affronta per la prima e unica volta il suo rapporto con la scrittura, intrecciando in maniera mirabile elementi autobiografici e riflessione filosofica. "Per me scrivere è avere a che fare con la morte degli altri, è essenzialmente avere a che fare con gli altri in quanto sono già morti. In un certo senso parlo sul cadavere degli altri". (Michel Foucault)
La cosa e l'ente. Verso l'ipotesi ontologica
Nicola Russo
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2013
pagine: 156
Che cosa si nasconde nella differenza tra la cosa e l'ente? In che modo tale diseguaglianza tra ciò che è lo stesso, istituita ogni volta che diciamo una parola e che rimane perciò indicibile, ha a che fare con l'ontologia, la teologia, la tecnica e il nichilismo? Qual è il solvente che finisce per rendere ogni cosa, ogni essente, in fondo un bel niente? Sono queste le domande che istradano lungo un percorso a ritroso, dalla riesumazione heideggeriana della questione dell'essere, indietro verso la prima filosofia greca, la teoria della verità di Platone e la fisica di Aristotele, alla ricerca di cosa ne è della "cosa" nel gioco di specchi del logos, che la può dire sempre e solo come ente. Nel solco dell'antica massima di Misone di Chene: "Che non vengano le cose dalle parole, ma dalle cose le parole".
Politica ebraica
Hannah Arendt
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2013
pagine: 306
"I popoli che non fanno la storia ma la subiscono soltanto tendono a considerarsi le vittime di un accadere superiore, insensato, inumano; tendono a starsene immobili aspettando miracoli che non arriveranno mai. Se nel corso di questa guerra non ci sveglieremo da questa apatia, non ci sarà più posto per noi in un mondo futuro; forse i nostri nemici non riusciranno a sterminarci completamente, ma ciò che resterà di noi sarà poco più di un cadavere vivente. Gli ideali politici dei popoli oppressi possono essere soltanto la libertà e la giustizia; la loro forma organizzativa può essere soltanto democratica. Che quegli ideali e quella forma appaiano oggi compromessi nel mondo della nostra cultura e che siano stati trascinati nel fango da una bohème priva di radici è uno degli ostacoli più seri alla costruzione di una politica ebraica - e non solo ebraica. Da quasi cinquant'anni una generazione dopo l'altra manifesta apertamente il proprio disprezzo per le idee 'astratte' e la propria ammirazione per la bestialità 'concreta'". (Hannah Arendt). I saggi e gli interventi raccolti in questo volume, tutti inediti in italiano tranne uno, costituiscono la testimonianza della genesi del pensiero politico di Hannah Arendt durante l'esilio parigino e i primi anni del soggiorno in America. Come reagire in quanto ebrea a un avversario che ha fatto dell'antisemitismo l'assioma del suo potere assassino? È questa la domanda che viene posta nelle forme e nei toni più diversi.
Valutare e punire
Valeria Pinto
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2012
pagine: 190
Qui si mette in opera una critica della cultura della valutazione: dei suoi presupposti ideologici, della sua retorica e delle sue pratiche concrete. Interrogazione filosofica e analisi del presente concorrono a portare allo scoperto le tecnologie invisibili, la rivoluzione silenziosa che sta cambiando il significato della conoscenza nella "società della conoscenza". Parole familiari come qualità, eccellenza, merito, la stessa valutazione assumono valori inediti, risemantizzano l'ethos della scienza in un nuovo governo delle condotte.