Aragno
Décadence. Saggi di psicologia contemporanea
Paul Bourget
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2007
"Uno stile di decadenza è quello in cui l'unità del libro si decompone per lasciare posto all'indipendenza della pagina, dove la pagina si decompone per lasciare posto all'indipendenza della frase, e la frase per lasciare posto all'indipendenza della parola. Quali germi di morte errano invisibili nell'atmosfera della nostra civilizzazione, perché i migliori tra noi presentino così il fenomeno di un appetito del niente pari a quello dei seguaci delle più cupe dottrine dell'estremo oriente?" (Paul Bourget). Da che cosa è caratterizzata ogni décadence letteraria? Dal fatto che la vita non risiede più nel tutto. La parola diventa sovrana e spicca un salto fuori dalla frase, la frase usurpa e offusca il senso della pagina, la pagina prende vita a spese del tutto, - il tutto non è più tutto. Décadence: una parola che tra gente come noi, s'intende, non giudica ma definisce.
Johann Sebastian Bach. Manuale di navigazione
Alberto Basso
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2007
A oltre trent'anni di distanza dalla pubblicazione di "Frau Musika. La vita e le opere di J. S. Bach", 2 voll. (Torino, 1979-1983), Alberto Basso riprende, aggiornandolo e integrandolo sotto la forma di un dizionario atipico, l'incandescente materiale di composizioni, persone, luoghi, ambienti, situazioni, eventi e altro ancora che fanno del sommo Maestro di Eisenach il supremo rappresentante dell'ars musica. Nell'esposizione degli oggetti e dei soggetti costituenti il corpus del lavoro, l'autore ha adottato la dispositio cara alla retorica classica. La sezione dell'exordium è riservata a una cronologia sommaria degli eventi che riguardano la vita di Bach e dei suoi famigliari e a una articolata esposizione dei numerosissimi membri della famiglia Bach (una novantina) che dalla metà del XVI secolo ai giorni nostri, a vario titolo, hanno avuto contatti con il mondo della musica. La narratio è costituita da un complesso di circa duemila voci, la maggior parte delle quali consacrate a singole composizioni o a raccolte e a personalità dell'universo bachiano, tanto di antica età quanto a noi contemporanee. L'ultima parte del lavoro (egressus) presenta una serie di undici appendici, in forma di tabelle o di elenchi, alla scopo di fornire al lettore una mappa di orientamento generale. Completa l'opera un vistoso Indice dei nomi, ivi compresi quelli relativi ai riferimenti bibliografici.
Il secolo dei manifesti. Programmi delle riviste del Novecento
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2006
pagine: 593
Il mestiere di uomo
Giorgio Scerbanenco
Libro: Copertina morbida
editore: Aragno
anno edizione: 2006
pagine: 154
Questa eccezionale opera di Giorgio Scerbanenco, sorprendente e inattesa, inedita in volume, è stata ritrovata da Andrea Paganini nel Fondo di Don Felice Menghini, sacerdote e uomo di cultura ticinese, amico di molti rifugiati italiani in Svizzera nei primi anni Quaranta: oltre a Scerbanesco, Piero Chiara, Indro Montanelli, Giancarlo Vigorelli e Aldo Borlenghi. Il testo, di quarantasette capitoli, scritto da Scerbanenco durante l'esilio svizzero per sfuggire al regime fascista, fu pubblicato a puntate, tra il giugno del 1944 e il maggio del 1945, su un periodico di Poschiavo. Saggio antropologico-filosofico sulla condizione umana - alla maniera, per dichiarazione dello stesso Scerbanenco, delle meditazioni del settecentesco Nicolas de Chamfort - l'opera indaga su speranza, felicità, libertà, dignità, coscienza morale, intelligenza, convivenza, tolleranza e destino. Scerbanenco, con passione etica non moralistica, ha costruito con un linguaggio spigliato, icastico, discorsivo e insieme narrativo, di vivace intelligenza psicologica una meditazione di eccezionale intensità etica.