Accademia University Press
Cercatori di felicità. Luci, ombre e voci dello schermo yiddish
Antonio Attisani, Alessandro Cappabianca
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 520
Quali possibilità di "riconoscersi" ha un popolo che ha perduto la propria patria, che è sul punto di perdere la propria lingua e che ovunque si stabilisca, in Europa, è considerato straniero, vessato e trattato in modo ostile, oppure, in America, costretto a un traumatico processo di omologazione? La letteratura, certo, la narrativa, i romanzi, i racconti: ma questo varrà solo per pochi acculturati. Bisognerà, quanto meno, che tale messe di ricordi, memorie, documenti e affabulazioni, trovi il modo di farsi spettacolo, di rappresentarsi sui palcoscenici, offrendosi prima di tutto nella vivezza concreta dell'invenzione teatrale; poi, successivamente, nel cinema, nei film. Questo volume a più voci racconta per la prima volta con cura l'avventuroso rapporto tra il teatro yiddish e il cinema, intendendo con ciò il dialogo tra le due arti e le rispettive prospettive critiche. Il tutto con riferimento ad alcune decine di film che oggi si possono vedere in edizione restaurata.
I viaggi di Veniamin. Vita, arte e destino di un attore ebreo
Ala Zuskin Perelman
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 336
"Il libro di Ala Zuskin Perelman sul padre è particolarmente importante perché sfida i miti che per lungo tempo hanno costituito la comprensione occidentale della cultura sovietica. Con il proprio tributo al padre, l'autrice ha creato una forma letteraria del tutto nuova; il protagonista, Veniamin Zuskin - semplice attore e uomo modesto e affascinante - incarna i tratti salienti della sua epoca, della sua arte e della sua gente." (Joshua Rubinstein, Harvard University). "L'autrice è riuscita a trovare l'equilibrio ideale tra l'attenzione meticolosa ai dettagli tipica dello studioso e la sensibilità commovente di una figlia. Il tema del teatro yiddish è noto tra gli studi accademici e da oggi nessuno studio sull'argomento potrà fare a meno di questo testo." (Gennady Estraikh, New York University). "Una efficace e commovente biografia del padre, l'attore Veniamin Zuskin, basata sui ricordi, la storia famigliare e un'ammirevole ricerca documentaria." (Jeffrey Veidlinger, University of Michigan)
La malattia dell'anima e il romanzo antropologico. Medicina e pedagogia nella «Unsichtbare Loge» di Jean Paul e nelle sue fonti
Elisa Leonzio
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 264
Elisa Leonzio ripercorre in questo volume il nesso che lega il problema pedagogico, il riferimento antropologico, il tema religioso, allo sviluppo della forma narrativa tardo-settecentesca, concentrandosi su alcuni nodi tematici presenti nella Unsichtbare Loge di Jean Paul, osservato come uno dei migliori esempi di romanzo in cui sia possibile misurare la portata della svolta cruciale dei modi della narrazione in lingua tedesca dell'ultimo trentennio del XVIII secolo, interpretabile come "messa in questione", come "dialettica" dell'Illuminismo.
Il teatro gay in Italia. Testi e documenti
Antonio Pizzo
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 272
La messa in scena della Traviata Norma a Milano nel 1976 apre la breve stagione del "teatro gay" in Italia. Dieci anni dopo, con Fascistissima del KGB&B al Cassero di Bologna, si chiude il periodo del teatro omosessuale militante: le tematiche elaborate in quegli anni, così come gli stili e i codici scenici consolidati nell'ambito culturale LGBT, continueranno a esercitare la loro influenza negli anni a venire, non solo a teatro ma anche nel cinema e nei media. Questo volume raccoglie otto testi che formano una sorta di "canone" del teatro omosessuale in Italia e aggiunge due importanti testimonianze coeve, apparse sulla rivista «Scena», che restituiscono il clima culturale nel quale nacquero quelle opere. L'inquadramento storico è agevolato da brevi schede che precedono ogni testo e da una larga introduzione che descrive lo sviluppo della tematica omosessuale negli anni precedenti, focalizzando l'attenzione su quattro importanti lavori: La governante, Anima Nera, L'Arialda, Persone naturali e strafottenti.
Intorno al ritratto. Origini, sviluppi e trasformazioni Studi a margine del saggio di Enrico Castelnuovo, «Il significato del ritratto pittorico nella società»
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 360
Il volume trae il titolo dal convegno svoltosi a Torino nel dicembre 2016, promosso e organizzato da un gruppo di dottorandi e dottori di ricerca del Corso di Dottorato in Scienze Archeologiche, Storiche e Storico-Artistiche del Dipartimento di Studi Storici dell'Ateneo torinese. L'idea di incentrare l'iniziativa sul tema del ritratto è scaturita da un ciclo di incontri seminariali in cui si è riflettuto sull'approccio metodologico seguito da Enrico Castelnuovo nel saggio Il significato del ritratto pittorico nella società (1973). Sulla base di questo studio e a partire dalle relazioni esposte, si sono voluti riunire i contributi di giovani studiosi e di studiosi di consolidata esperienza. All'articolazione del convegno corrispondono le quattro sezioni che scandiscono la sequenza degli oltre quaranta testi: Antichità, Medioevo, età moderna e contemporanea. Dalle rappresentazioni arcaiche del Vicino Oriente antico si passa alle forme dell'arte classica, per attraversare il Medioevo e pervenire alle espressioni del ritratto moderno e contemporaneo, con le loro più riconoscibili implicazioni. Calato nel contesto storico, sociale, politico e religioso, il ritratto è indagato sotto differenti profili e in una prospettiva multidisciplinare, che non manca di considerare le fonti scritte nelle loro valenze storica e letteraria.
La grande trasformazione. Il teatro italiano fra il 1914 e il 1924
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 208
Il convegno La grande trasformazione. Il teatro italiano fra il 1914 e il 1924, di cui qui pubblichiamo gli atti, ha inteso indagare l'evoluzione della scena italiana durante gli anni del primo conflitto mondiale a cento anni dalla sua conclusione. L'attenzione si è concentrata non solo sul periodo che ha preceduto l'avvio delle ostilità, ma anche, e per certi versi soprattutto, sulle eredità degli anni successivi. Di qui la periodizzazione indicata nel titolo, che può forse apparire sorprendente a un primo sguardo. Eppure è in questo decennio, segnato fra l'altro da violente e profonde trasformazioni politico sociali - dalla Grande Guerra appunto, agli echi della Rivoluzione d'Ottobre, all'avvento del Fascismo - che il teatro comincia, da un lato, a mostrare le crepe che si stanno aprendo dal punto di vista della sua eredità ottocentesca e dall'altro lato a evidenziare alcuni primi elementi di discontinuità.Il convegno ha approfondito questi temi sia osservandoli analiticamente sia intrecciandoli fra loro, entrando nel vivo di un tempo teatrale di estremo interesse, di cui non erano stati forse ancora esplorati a fondo i gangli principali.
L'Ottobre delle arti
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 312
Uno degli eventi più importanti e decisivi della storia del Novecento, la Rivoluzione d'Ottobre, ha avuto, come è noto, ripercussioni cruciali anche nel mondo delle arti. Anzi, si potrebbe forse affermare che proprio l'Ottobre sia stato uno di quei momenti della storia della modernità in cui diversi ambiti della vita si sono in effetti mescolati, modificandosi e influenzandosi a vicenda: la politica, la cultura, l'arte, la morale, persino gli affetti. Il Convegno di cui qui pubblichiamo gli Atti - organizzato dalla Sezione Media Musica e Spettacolo del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino - ha inteso discutere tanto del ruolo delle arti durante gli anni della Rivoluzione (in particolar modo del cinema, della musica e del teatro) quanto delle eredità che quelle opere e quei maestri hanno consegnato al Novecento maturo, attraverso la discussione di casi specifici ma anche grazie ad alcuni interventi di artisti, preziosissimi come sempre.
A lonely road. Collective reflections on political solitude
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 128
Men and bears: morphology of the wild
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 304
Forme e metamorfosi della rappresentanza politica 1848 1948 1968
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 376
Nei percorsi del mondo moderno e contemporaneo le discussioni sulla rappresentanza, sui suoi vantaggi e sui suoi limiti, sono divenuti punti focali nello sviluppo dei sistemi democratici. In questo volume si ricostruiscono i contesti sociali, politici e culturali di tre fasi storiche particolarmente emblematiche in tale itinerario: il 1848, epoca di discussioni sulla rappresentanza, che modellano ipotesi di nuove statualità; il 1948, quando nei paesi europei e in Italia si ricercano nuove soluzioni istituzionali che fanno balzare in primo piano le differenze tra le culture politiche; il 1968, nel momento in cui contestazione e controcultura mettono radicalmente in discussione rappresentanza, democrazia e la politica stessa.
Learning through others. Natural pedagogy and mindreading: a possible cooperation
Emiliano Loria
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 344
La figura di Gaudenzio Ferrari nella storiografia artistica ottocentesca: le ricerche di Gaudenzio Bordiga e le stampe di traduzione di Silvestro Pianazzi
Simone Amerigo
Libro: Copertina morbida
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 448
Nel 1821 il valsesiano Gaudenzio Bordiga pubblica la prima monografia moderna su Gaudenzio Ferrari dal titolo Notizie intorno alle opere di Gaudenzio Ferrari pittore e plasticatore. Nel 1835 lo stesso Bordiga e il conterraneo Silvestro Pianazzi danno alle stampe il primo fascicolo de Le opere del pittore e plasticatore Gaudenzio Ferrari, lavoro rimasto incompiuto nel 1846 che può essere inteso come l'edizione illustrata della monografia del 1821. Attraverso l'analisi di questi due testi, il volume mira a ricostruire il contesto culturale che a inizio Ottocento riporta all'attenzione del dibattito critico le scuole piemontesi e lombarde del Rinascimento, trovando in Gaudenzio Ferrari uno dei maestri di riferimento, degno di entrare nel canone della storia dell'arte italiana del suo tempo. Si tratta di uno snodo fondamentale negli studi gaudenziani: tutti gli autori che successivamente si sono occupati del Ferrari, tra XIX e XX secolo, hanno infatti dovuto fare i conti con i testi di Bordiga e le incisioni di Pianazzi.