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Libri di Antonio Attisani

Cercatori di felicità. Luci, ombre e voci dello schermo yiddish

Cercatori di felicità. Luci, ombre e voci dello schermo yiddish

Antonio Attisani, Alessandro Cappabianca

Libro

editore: Accademia University Press

anno edizione: 2020

pagine: 520

Quali possibilità di "riconoscersi" ha un popolo che ha perduto la propria patria, che è sul punto di perdere la propria lingua e che ovunque si stabilisca, in Europa, è considerato straniero, vessato e trattato in modo ostile, oppure, in America, costretto a un traumatico processo di omologazione? La letteratura, certo, la narrativa, i romanzi, i racconti: ma questo varrà solo per pochi acculturati. Bisognerà, quanto meno, che tale messe di ricordi, memorie, documenti e affabulazioni, trovi il modo di farsi spettacolo, di rappresentarsi sui palcoscenici, offrendosi prima di tutto nella vivezza concreta dell'invenzione teatrale; poi, successivamente, nel cinema, nei film. Questo volume a più voci racconta per la prima volta con cura l'avventuroso rapporto tra il teatro yiddish e il cinema, intendendo con ciò il dialogo tra le due arti e le rispettive prospettive critiche. Il tutto con riferimento ad alcune decine di film che oggi si possono vedere in edizione restaurata.
34,00

Teatro come differenza

Teatro come differenza

Antonio Attisani

Libro

editore: Essegi

anno edizione: 1988

pagine: 128

12,00

A ce lha mo. Studio sulle forme della teatralità tibetana

A ce lha mo. Studio sulle forme della teatralità tibetana

Antonio Attisani

Libro

editore: Olschki

anno edizione: 2001

pagine: XIV-602

45,00

L'invenzione del teatro. Fenomenologia e attori della ricerca
23,00

Un teatro apocrifo. Il potenziale dell'arte teatrale nel Workcenter of Jerzi Grotowski and Thomas Richards

Un teatro apocrifo. Il potenziale dell'arte teatrale nel Workcenter of Jerzi Grotowski and Thomas Richards

Antonio Attisani

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 259

Jerzy Grotowski (1933-1999) è considerato unanimemente l'ultimo grande protagonista del teatro contemporaneo di statura universale. La sua grandezza viene ogni giorno di più riscoperta da critici e spettatori, e tanto sulla scena quanto negli studi emerge la centralità delle sue concezioni non solo relative al teatro. Al cuore del suo lavoro c'è l'attore e l'essere umano, il corpo nelle sue manifestazioni visibili (la persona) e invisibili (l'essenza). I suoi testi sono stati spesso fraintesi, e per lungo tempo la sua opera (svolta per quindici anni in Italia, prima di passare il testimone al giovane Thomas Richards) è stata praticamente ignorata. Questo libro indaga il suo pensiero alla luce dell'esperienza del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards che opera a Pontedera dal 1986. Il saggio organico esamina in particolare la dimensione antropologica di un teatro inteso all'insegna dell'"Arte come veicolo", il cui esempio emblematico resta la messa in scena del Dies Irae. Il legame con gli aspetti esoterici e misterici in cui il tantrismo e l'universo kafkiano si fondono, mette in luce il nucleo portante di un'esperienza teatrale che si definisce come "filosofia a piedi nudi".
22,50

Smisurato cantabile. Note sul lavoro del teatro dopo Jerzy Grotowsky

Smisurato cantabile. Note sul lavoro del teatro dopo Jerzy Grotowsky

Antonio Attisani

Libro

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2009

pagine: 224

"Il lavoro di Grotowski è unico: ciò che ha lasciato è un tesoro, e come ogni tesoro deve essere amato, rispettato e trattato con grande, grande cura" (Peter Brook). In apertura del "2009 Anno di Grotowski" proclamato dall'Unesco, il regista inglese Peter Brook ha posto tre questioni principali da prendere in considerazione circa l'opera di Grotowski: l'importanza e l'attualità di Grotowski; l'accertamento della consistenza del tesoro che ha lasciato nonché dei modi di conservarlo e utilizzarlo; l'indicazione del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards come suo principale depositario. Quello di Peter Brook è un auspicio, probabilmente formulato pensando a una situazione ben più problematica. Infatti la maggior parte di coloro che celebrano Grotowski mettono in primo piano se stessi, scordando che le domande e le strategie proposte dal regista polacco sono centrate sulla questione dell'arte scenica e dell'attore, di una eccellenza che dev'essere prima raggiunta e poi superata. Il volume, attraverso i saggi del massimo specialista di Grotowski in Italia, fa il punto sull'insegnamento e la ricezione dell'opera di uno degli ultimi maestri del teatro contemporaneo.
18,00

L'invenzione del teatro. Fenomenologia e attori della ricerca

L'invenzione del teatro. Fenomenologia e attori della ricerca

Antonio Attisani

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 256

Il teatro non è stato inventato una volta per tutte, lo è ogni volta che un’opera si imprime nella vita di uno spettatore. Quando ciò accade, i materiali, le tecniche e le funzioni che sembravano costituire una solida tradizione sono rimessi in gioco, mentre forme e temi inediti creano nuove soglie della percezione. Questo saggio, uscito per la prima volta nel 2003, si interroga sull’essere contemporaneo del teatro, ovvero sull’arte scenica di alcuni degli autori più significativi del ventesimo secolo. Le loro poiesis e le loro praxis inimitabili, viste sullo sfondo dello sviluppo e dei malesseri che caratterizzano la modernità, offrono preziosi spunti di riflessione per il presente e il futuro delle arti performative, presente che suggerisce tra l’altro di rivisitare la storia. Lo studente, l’operatore o il semplice appassionato che si vogliano confrontare con la vicenda teatrale intesa non come un coacervo di nozioni ma come una inappagabile ricerca di senso, tanto dell’arte scenica quanto della vita stessa, possono trovare in queste pagine qualche spunto di riflessione.
32,99

Atto secondo. Nel mare del teatro (1966-1993)

Atto secondo. Nel mare del teatro (1966-1993)

Antonio Attisani

Libro

editore: CELID

anno edizione: 2018

pagine: 272

"Atto secondo", titolo di questo libro e unico superstite di una commedia che, nelle sue altre parti, non verrà mai scritta. Una narrazione che si snoda dal sogno adolescenziale del teatro (chi sa perché?) ai primi passi sulla scena, dalle avventure della formazione al successo professionale, dal Piccolo Teatro al Teatro del Sole e alla cooperazione teatrale. E ancora, nell'Italia degli anni non solo di piombo, il passaggio all'editoria militante, poi alla critica e all'organizzazione culturale. La contrastata direzione di un festival conclude l'atto e prelude al seguente, quello dell'insegnamento universitario. Sempre guidato dall'amore per il teatro. Un amore che non smette di interrogare.
18,00

Solomon Michoels e Veniamin Zuskin. Vite parallele nell'arte e nella morte

Solomon Michoels e Veniamin Zuskin. Vite parallele nell'arte e nella morte

Antonio Attisani

Libro

editore: Accademia University Press

anno edizione: 2020

pagine: 200

Vite parallele, quelle dei due grandi attori Solomon Michoels e Veniamin Zuskin, immerse nella speranza suscitata dal nuovo regime che per la prima volta nella storia riconosceva parità di diritti agli ebrei. Il primo Stato socialista del mondo attribuiva al lavoro culturale e artistico un ruolo fondamentale e gli ebrei progressisti contavano su questo presupposto anche per emanciparsi dal conservatorismo che caratterizzava gran parte della loro tradizione. Per quei giovani, moderni e formati in ambienti fortemente permeati dallo "spirito della musica", l'arte e il teatro si incontravano con le istanze della Rivoluzione d'Ottobre. Purtroppo l'utopia defluì nel giro di pochi anni in una violenta reazione opposta, destinata a seppellire sotto la pesante cappa del realismo socialista il critico, gioioso e trascendente grottesco del teatro yiddish, nonché provocando uno scontro che volse in tragedia e si concluse con la morte, l'esilio e il silenzio di quasi tutti gli interpreti russi della cultura yiddish. I due protagonisti di questo libro avevano scelto il teatro come ricerca della verità e ne subirono le amare conseguenze.
18,00

La nudità dell'anima. Un'etica del teatro
16,00

La vita povera. Album della Piccola Accademia

La vita povera. Album della Piccola Accademia

Antonio Attisani, Florinda Cambria, Tommaso Di Dio, Francesco Emmolo, Enrico Redaelli

Libro

editore: Accademia University Press

anno edizione: 2020

pagine: 128

"Piccola Accademia" è il nome che i sei coautori della presente pubblicazione presero a usare, con reciproca canzonatura e molta autoironia, per definire i loro incontri, nati dal comune desiderio di avviare una ricerca formativa multidisciplinare nelle competenze ma unitaria nel metodo e negli scopi. Problema condiviso era quello di ritrovare, al di là delle specializzazioni, una scrittura dei saperi che toccasse i fondamenti della formazione in senso generale; un modo, cioè, di orientare l'esposizione e la ricerca entro i diversi contenuti disciplinari, ma in grado, allo stesso tempo, di ricostituire una base comune: quel fondamento universale della cultura che l'attuale istruzione scientifica e umanistica ha sempre più disperso in campi separati. Occasione per avviare i lavori fu la nozione di povertà francescana così com'era affrontata in un libro molto innovativo. Da questo tema di partenza la ricerca prese vie imprevedibili, sino a condurre i sei autori ad una serie di esperienze, di proposte, di risultati sempre problematicamente provvisori, dei quali il presente album ricostruisce in sintesi il cammino e documenta le tracce. Non una pubblicazione tradizionale, dunque, ma appunto qualcosa come un album di famiglia che raccoglie testi, figure, scritture, schemi di ricerca, appunti e ripensamenti, suggestioni e proposte.
24,00

Tutto era musica. Indice sommario per un atlante della scena yiddish

Tutto era musica. Indice sommario per un atlante della scena yiddish

Luca Valenza, Marida Rizzuti, Veronica Belling, Antonio Attisani

Libro

editore: Accademia University Press

anno edizione: 2020

pagine: 416

Il teatro yiddish è una fiorente anche se breve civiltà teatrale fiorita tra l'Otto e il Novecento, che ha accompagnato milioni di ebrei dell'Europa centrale e orientale nelle nuove dislocazioni in tutto il mondo. Era un popolo in fuga da persecuzioni e miseria, alla ricerca di benessere e felicità, un popolo che si chiedeva se e come fosse possibile conciliare tradizioni e valori millenari con la modernità. Il teatro yiddish si è sviluppato in dialogo con l'operetta, il melodramma e il teatro borghese del tempo, creando proprie forme del tutto originali, soprattutto il cosiddetto grottesco yiddish. Popolare e sperimentale, attraversato dalla musica e dal canto, soprattutto espressione di grandi attrici e attori che ispiravano i drammaturghi e si confrontavano spregiudicatamente con i grandi autori del passato, il teatro yiddish ha poi cessato di esistere soltanto in apparenza, perché - come qui si dimostra - ha irradiato con le proprie invenzioni recitative, drammaturgiche e registiche il teatro e il cinema di oggi nelle sue migliori espressioni sia popolari che d'avanguardia.
29,00

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