Accademia University Press
Lavoro flessibile e percorsi lavorativi. Un'indagine esplorativa
Zanetti Massimo Angelo
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 288
Il volume presenta i risultati di una ricerca qualitativa tesa ad analizzare i percorsi lavorativi di un campione di lavoratori flessibili impiegati nell'area metropolitana torinese in diversi settori economici, con lo scopo di indagare le logiche che ne caratterizzano le traiettorie, attingendo a elaborazioni teoriche sviluppate nell'ambito dei career studies, dell'analisi dei corsi di vita, della network analysis (rapporto tra reticoli, risorse sociali e ricerca di lavoro) e degli studi sulla relazione tra costruzione dell'identità e occupazione.
Enzo Frateili, un protagonista della cultura del design e dell'architettura
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 208
Artista, architetto, storico e studioso del design e dell'architettura, Enzo Frateili è stato un protagonista della cultura del progetto della seconda metà del Novecento. Il volume, che prende le mosse dal convegno tenutosi nel 2014 al Politecnico di Milano in occasione del centenario della nascita, mette in evidenza l'attualità delle sue idee e la vastità dei suoi interessi, dagli esordi come sensibile artista, fino alla sua predilezione per gli aspetti più innovativi e tecnologici della professione di architetto e designer. Tracciando il profilo di Enzo Frateili, il libro illumina alcune vicende del mondo dell'architettura e del design, delle scuole e della formazione, della storia e del dibattito culturale in un periodo fra i più significativi e interessanti del nostro recente passato.
Aspettando il Sessantotto. Continuità e fratture nelle culture politiche italiane dal 1956 al 1968
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 424
Nei contributi qui presentati, vengono analizzati alcuni momenti e figure della vita e del dibattito politico in Italia, nel dodicennio che precede l’esplosione del 1968. Sono evidenziati – nella continuità delle diverse culture politiche – gli elementi di discontinuità, le incrinature, i dissensi, le eterodossie, le polemiche: tutto ciò che in qualche modo, può essere considerato un dato “preparatorio” del sommovimento di fine decennio.
Tracciare piani, disegnare carte. Architettura, cartografia e macchine di progetto-Sketching plans, drawing maps. Architecture, cartography and architectural design machines
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 224
Questo libro presenta i risultati di un percorso di ricerca collettivo - svolto sotto la guida di Giancarlo Motta e Antonia Pizzigoni prima presso il Politecnico di Milano e poi presso il Politecnico di Torino - che riguarda i rapporti tra progetto di architettura e cartografia. Il libro, che si compone di saggi teorici e di una selezione delle ricerche svolte in un arco di tempo che va dal 1974 al 2014, propone un nuovo genere di dispositivo progettuale: le carte orientate al progetto di architettura. La proposta, che mira ad inserirsi nel dibattito sul ruolo degli elementi geografici nel disegno degli insediamenti, si appoggia sulla natura costruttiva della carta e sulla capacità della cartografia di mettere in scena la forma architettonica della Terra.
Sfumature di rosso. La Rivoluzione russa nella politica italiana del Novecento
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 352
Nel corso del XX secolo l'Italia è stato uno dei paesi dell'Occidente in cui il confronto politico e la dialettica fra le classi sociali ha assunto la più marcata connotazione ideologica. Questo alto livello di ideologizzazione ha fatto sì che nelle culture politiche italiane si stratificassero molteplici concezioni e rappresentazioni della rivoluzione, all'interno delle quali occupano un ruolo centrale quelle della Rivoluzione russa e, in particolare, di quella bolscevica dell'ottobre 1917. Questo volume raccoglie una serie di ricerche sulle rappresentazioni della Rivoluzione russa nella politica italiana del Novecento. Le rappresentazioni del 1917, e quelle della forma di Stato e di governo nata dalla Rivoluzione rappresentano un punto di osservazione sull'evoluzione delle culture politiche, delle loro relazioni e contrapposizioni, della circolazione di idee e delle influenze reciproche. Dalla metà degli anni Venti fino al crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, gli eventi russi del 1917 e il "modello sovietico" diventano un termine di confronto, un esempio a cui ispirarsi o, comunque, un elemento imprescindibile per tutte quelle correnti politiche e culturali che cercano di elaborare una lettura (positiva o negativa, ideologica o più orientata all'analisi reale) della società di massa, del capitalismo fordista, del rapporto fra Stato e classi sociali e di quello fra interessi economici individuali e collettivi.
Re Lear. Storia di uno spettacolo yiddish sovietico
Claudia D'Angelo
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 320
Il Re Lear di William Shakespeare andato in scena al Teatro Ebraico di Stato di Mosca (Goset) nel 1935 è un episodio fondamentale quanto poco conosciuto della cultura del Novecento. Gli attoriautori del Goset, in particolare Solomon Michoels nella magistrale interpretazione del vecchio re e Veniamin Zuskin, un Fool straordinario, guidati dal regista Sergej Radlov, realizzarono uno spettacolo da porre al vertice dell’arte scenica e attorica yiddish nella sua versione sovietica. In queste pagine si propone ai lettori di oggi la ricostruzione e l’analisi di una messinscena che ci permette di riflettere su un atto creativo e poetico talmente potente, per quanto basato su un “classico” inoffensivo, da innescare la feroce reazione del regime stalinista. L’esito della vicenda qui raccontata fu tragico, ma “rivedere” e riflettere su questa peculiare messinscena del testo shakespeariano permette di cogliere a distanza di tanti anni la straordinaria vitalità e attualità del “mistero del teatro”. In appendice è presentato in traduzione italiana il testo di Solomon Michoels Il mio lavoro sul “Re Lear” di Shakespeare, testimonianza di una cultura teatrale che a un secolo di distanza sembra prefigurare un teatro poetico ancora da venire.
Il laboratorio di Lucio Ridenti. Cultura teatrale e mondo dell'arte in Italia attraverso «Il Dramma» (1925-1973). Atti del Convegno
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 288
Bollato spesso dalla nuova critica teatrale come passatista e nostalgico, «Il Dramma» (periodico fondato nel 1925 da Pitigrilli insieme a Lucio Ridenti, che ne fu il vero animatore e il direttore fino al 1973) e il suo archivio, prodotto in decenni di lavoro redazionale "sul campo", costituiscono oggi una vera e propria riscoperta storica, offrendosi come uno strumento imprescindibile per chiunque voglia penetrare la cultura teatrale del nostro Paese. Esso risente fortemente della poliedrica personalità di Ridenti, già attore, fotografo, consigliere d'eleganza (e dandy egli stesso), giornalista, editorialista, intenditore d'arte. Il convegno di studi "Il laboratorio di Lucio Ridenti. Cultura teatrale e mondo dell'arte in Italia attraverso «Il Dramma» (1925-1973)", di cui vengono pubblicati in questo volume gli Atti, rappresenta la prima iniziativa di esplorazione sistematica e organica del Fondo Lucio Ridenti, avvalendosi di competenze e sguardi incrociati, nel solco di quel laboratorio di sapere, mestiere e passione che è stato appunto «Il Dramma».
Memorie sotterranee. Storia e racconti della Borsa di Arlecchino e del Beat 72
Livia Cavaglieri, Donatella Orecchia
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 416
Il primo volume della collana "Il teatro della memoria" è dedicato a due esperienze preziose per la memoria del teatro di ricerca italiano: la Borsa di Arlecchino di Genova e il Beat 72 di Roma, teatri sotterranei nel senso reale dell'aggettivo e luoghi di una memoria del sotterraneo per indicare, in un senso metaforico, pratiche artistiche lontane dai percorsi più consueti e ufficiali. Nel volume storia e memoria partecipano a un comune racconto, in cui la stratificazione dei vissuti e la polifonia delle voci si intrecciano con la molteplicità dei dati e danno conto della complessità del processo con cui la narrazione storica è elaborata: alla narrazione cronologica e dettagliata della storia delle due sale si accompagnano le voci dei testimoni con i loro racconti in soggettiva, le cronache pubblicate sui quotidiani del tempo e ancora fotografie di scena o dei fuori scena, locandine, approfondimenti critici su singoli episodi, figure, spettacoli. Il volume è pensato nell'ottica di una fruizione plurisensoriale: oltre alle pagine da leggere e sfogliare, voci, fotografie e immagini si possono ascoltare e vedere sul web. Come un'ouverture, al principio del volume, i dialoghi con due fra gli studiosi più attenti al rapporto fra fonti orali e teatro, Alessandro Portelli e Laura Mariani, aprono le porte ai sotterranei della memoria teatrale.
Maurice Schwartz e i teatri d’arte yiddish
Antonio Attisani
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 280
La vita nell'arte di Maurice Schwartz, sommo attore yiddish, è stata un continuo combattimento su più fronti, un combattimento pieno di episodi drammatici e comici, di tragedie e di incidenti farseschi, condotto a capo di un piccolo esercito di attrici e attori impegnati nella "ricerca della felicità" attraverso la creazione teatrale e cinematografica, sempre alle prese con appassionanti sfide artistiche e fatidiche questioni economiche o politiche. La vicenda si svolge dall'inizio del secolo scorso in Russia, a Londra e in America, continua con la Prima guerra mondiale e l'"Età dell'oro" del teatro yiddish, si protrae fino alla Seconda guerra mondiale e la Shoah, per concludersi con il sogno di un teatro yiddish in Israele. Schwartz e tutti gli altri protagonisti di quest'avventura - che per fortuna è ben documentata in tutti i suoi aspetti - sono qui presentati in un grande affresco epico.
Indiani d'America, incontri transatlantici
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 208
L'incontro degli indiani d'America con il mondo europeo viene qui studiato nelle molteplici declinazioni che li vedono entrare in un discorso globale i contatti transatlantici e nelle dinamiche del colonialismo e del cosmopolitismo. I saggi raccolti nel volume affrontano l'argomento in una ricerca interdisciplinare che abbraccia storia, letteratura e antropologia delle Americhe. Da un lato studiando l'incontro con esploratori, viaggiatori e missionari italiani che si recarono in Nord America tra gli anni Venti dell'Ottocento e gli anni Venti del Novecento nella zona compresa tra le sorgenti del Mississippi nel Minnesota e i Grandi Laghi del Nord Est, come anche in Sud America, nel Mato Grosso, Patagonia e Terra del Fuoco. Dall'altro studiando i viaggi di nativi americani nel continente europeo come missionari, attori del Wild West di Buffalo Bill, soldati nel primo conflitto mondiale e le riletture di queste storie da parte di scrittori e artisti nativi contemporanei, che formano un complesso e stimolante discorso letterario, artistico e politico sulla globalizzazione.
La passione e l'assenza. Forme del mito in poesia da Shakespeare a Rilke
Chiara Lombardi
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 120
La passione non ricambiata di Venere per Adone in Shakespeare; lo sciogliersi in acqua di Aretusa nel momento culminante della fuga e le metamorfosi impossibili di Ofelia e Amleto; il miraggio dell'Atlantide platonica nei romantici; la costellazione inesistente del Cavaliere, figura di poesia, nei "Sonetti a Orfeo" di Rilke: questa raccolta di saggi analizza alcune presenze e funzioni del mito classico nella poesia europea tra Cinquecento e Novecento. Il filo rosso è costituito dal motivo dell'assenza, che si intreccia alla passione non tanto in senso tematico quanto come costruzione retorica e filigrana narrativa e concettuale.
Crescere nell'assurdo. Uno sguardo dallo Stretto
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 160
In che modo può l'arte affiancarsi alla crescita e stimolare l'immaginario mantenendo una funzione critica? "Crescere nell'Assurdo. Uno sguardo dello Stretto" indaga queste domande, formulate da Altre Velocità all'interno del progetto "Crescere spettatori", e le relaziona allo Stretto di Messina, dove processi contraddittori di simbolizzazione e di erosione dell'identità storica convivono con strascichi di un patrimonio popolare ancora vitale e con forme di resistenza culturale. Coniugando un ricco apparato iconografico con le parole di studiosi, critici e prestigiosi artisti del panorama messinese, il volume ripercorre le tracce di un tempo perduto di cui pensiero e arte rinnovano la memoria e la capacità di azione, andando incontro al territorio. Propone, così, un cammino che ci interroga sulle forme, oltre che sui contenuti, di un'educazione al pensiero critico dentro e fuori dalle istituzioni scolastiche e universitarie.