Crocetti: Poesia
Cerimoniale
Eugenio Mazzarella
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2023
pagine: 180
Poesia di “visioni”, questa di Eugenio Mazzarella. Visioni che si accendono a farsi parola, “sopra pensiero”, nella “cosa che pensa” – “che dubita, che concepisce, che afferma, che nega, che vuole, che non vuole, che immagina anche, e che sente”. Cartesio che si fa Abacuc, il profeta che aspetta che cosa gli dia da scrivere il Signore. In una lunghissima calma, poesia che guarda il sorgere e il perire delle cose, il loro andare per il mondo che va via, a cominciare dagli occhi di chi guarda; che trascrive il dettato del “Golgota delle cose” che la coscienza ha voluto vedere scalando le mura del giardino della natura, per vedere fuori. E trovando fuori – dalla fisica, dalla natura – solo la fisica che muore, cioè noi, l'unica meta-fisica conosciuta. E tuttavia un'illusione – “che l'anima potesse essere casa/ presidio di qualcosa” – in cui tenere campo con dignità in un “cerimoniale” di presenza, “perché nella vita/ il posto è/ dove trovi posto”. Cerimoniale che chiude Opera sesta, silloge che considera ai settanta della vita “il grande Sistema del Silenzio” davanti alla Sapienza – il Poemetto di chiusura – che perdona.
2040
Jorie Graham
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2025
pagine: 304
In questa lettera aperta al 2040, Jorie Graham evoca un futuro probabilmente inevitabile. Come una storica o una cartografa, disegna un mondo apocalittico dove la pioggia deve essere tradotta, il silenzio canta più forte delle parole, gli uccelli sono artificiali e l’America come la conosciamo è finita nel 2030. È raro trovare un intero skyline in fiamme e subito dopo la calma per seguire un singolo verme, per sentire respirare il suolo: la quindicesima raccolta della poetessa americana ci mostra che è possibile. Con una voce che riflette sulla propria mortalità immersa in un profondo silenzio, nella memoria di un paesaggio scomparso, 2040 non può che renderci sempre più consapevoli della bellezza di questo mondo che potremmo distruggere.
E questo cielo, e queste nuvole. 28 poesie russe e una italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2025
pagine: 128
«Io, tutte le volte che vado in Russia, una delle prime cose che faccio è guardare il cielo e mi vien sempre in mente una breve poesia di Velimir Chlebnikov: “Poco, mi serve./ Una crosta di pane,/ Un ditale di latte,/ E questo cielo/ E queste nuvole”. E quando penso alle due donne della mia vita, mia figlia e sua mamma, mi vien sempre in mente un’altra poesia di Chlebnikov che inizia dicendo: “Le ragazze, quelle che camminano,/ Con stivali di occhi neri/ Sui fiori del mio cuore”. E quando sto male, ma male, mi viene in mente quella poesia di Pasternak che finisce dicendo: “Vivere una vita non è attraversare un campo”. Oppure quella di Mandel’štam che comincia dicendo: “Ho imparato la scienza degli addii, nel piangere notturno a testa nuda”. E allora, quando Crocetti mi ha proposto di scegliere e di commentare un certo numero di poesie russe che mi piacciono, io gli ho risposto di sì, che lo facevo. E adesso bisogna farlo. E lo facciamo. Cominciamo pure.» (Paolo Nori)
Nel principio infondato
Temperini Blu
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2025
pagine: 144
Blu Temperini è nata a Pisa nel 2000 e vive a Torino. Suoi articoli sono apparsi su “Poesia” e sulla rivista online “Pangea”. Questa è la sua prima raccolta poetica. Nel principio infondato è il sorprendente esordio di Blu Temperini, “un poeta primigenio, senza lignaggio. Un poeta senza paladini né palafreni né padrini in parata. Un poeta, cioè, che comporta l’abbandono delle norme ortografiche, delle grammatiche cattedratiche, di ogni forma di subdola tattica; alieno all’abbondanza dei retori del quieto vivere e del quieto amare” (D. Brullo). Nella poesia di Blu Temperini, profondamente ispirata alla tradizione metafisica, il fare dei morti è un fare misterioso, quasi una ragione del futuro, perché essi muoiono e progettano di morire ancora; la vittima innocente è scossa dal lume, si cimenta col suo Cuore virile e solo la vera umiliazione farà risorgere la forza. Finché da tutti i paesaggi non emerge la Parola che, con un canto tanto simile alla ricomparsa, giudica e lamenta. Possibile ci sia un principio al culmine della parola? Possibile trovarlo o esserne scovati? Solo nella poesia le parole possono l’insoluto, l’effimero, e non vi è nulla di ultimato nella lettera; a sostegno della frase c’è un disordine buono, una sfiducia nella realtà. Da falce e creta è nutrito il tuo corpo in questo abbraccio e vedi solo il prestito del cuore compiere un arco nel risveglio. Una colomba trasvola nella stanza: migrano da parete a parete – vuote – le coordinate del miracolo.
Elegie. Testo originale a fronte
Carol Ann Duffy
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2025
pagine: 112
Nel 2023 Carol Ann Duffy ha pubblicato quattro volumi antologici dedicati ai temi più importanti nella sua poesia: Love, Elegies, Nature, Politics. I testi raccolti in Elegies, composti in più di quarant’anni e ordinati cronologicamente, rendono omaggio a persone care non più in vita e a luoghi e avvenimenti di un tempo perduto. Nel cupo dolore di chi resta, ciò che è irrimediabilmente finito rivive in immagini nitide, provenienti dai ricordi o da altre, misteriose dimensioni, ma è subito pronto a svanire. Non ci sono facili consolazioni, infatti, e Carol Ann Duffy riconosce che chi ha amato è “irraggiungibile”, “inaccessibile/ alla vista, nonostante le anime siano stelle”, e nella notte scura, “immensa, muta” la lontananza non è colmabile e il freddo della morte è assoluto. Eppure, grazie ai versi, e alla rappresentazione del tempo in maniera non lineare, il passato ritorna, l’assenza si trasforma in presenza invitta e indimenticabile e la nostalgia, la perdita diventano soprattutto celebrazione dell’amore. La verità, certe notti, seppure non abbiamo fede, ci entra nel cuore, quel lieve dolore che conosciamo; e un uomo attonito ode la sua giovinezza nella nenia latina d’un treno che passa lontano.
Poesia dal silenzio
Tomas Tranströmer
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2025
pagine: 208
Quando vince il premio Nobel per la letteratura, nel 2011, Tomas Tranströmer è da tempo un autore di culto e le numerose opere critiche sulla sua poesia, uscite non soltanto in Svezia, ne dimostrano “la straordinaria potenza lirica e la prepotente fecondità delle immagini” (M. C. Lombardi). Fin dal suo esordio con la raccolta "17 Dikter" (1954), infatti, Tranströmer si afferma come il miglior poeta svedese della sua generazione. Il suo metodo compositivo, originale e riconoscibile, si manifesta nella creazione di nuove formazioni linguistiche e di immagini inconsuete, nell’accostamento di elementi appartenenti a diverse aree semantiche, nella semplicità formale soltanto apparente, in realtà sintesi di complesse riflessioni concentrate in un conciso schema metrico, e soprattutto nell’uso sorprendente di metafore, che diventano anche proiezioni di processi inconsci. In "17 Dikter" compare anche uno dei temi più ricorrenti in tutta la sua opera: il superamento e il dissolversi dei confini di ogni genere, geografici, politici, tra elementi, tra morte e vita, tra poesia e prosa. Grandi temi e significati, dunque, compressi in una notevole concisione espressiva, in cui emergono la rete di nessi che si stabiliscono tra le parole e, soprattutto, il silenzio. Stupendo sentire come la mia poesia cresce mentre io mi ritiro. Cresce, prende il mio posto. Si fa largo a spinte. Mi toglie di mezzo. La poesia è pronta.
Poesie d'amore. Testo originale a fronte
Carol Ann Duffy
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 112
In un’intervista rilasciata al giornale “The Guardian” nel 2009, Carol Ann Duffy ha dichiarato: “Dire qualcosa che è stato detto in precedenza rende la poesia d’amore uno dei generi letterari più difficili ed eccitanti da comporre”. Fin dalla sua raccolta d’esordio, Standing Female Nude (1985), l’autrice ha accettato questa sfida: le liriche d’amore costituiscono, infatti, buona parte della sua produzione poetica. Nel 2023 Duffy ha pubblicato quattro antologie dedicate ai temi più importanti nella sua poesia: Love, Elegies, Nature e Politics. Love, Poesie d’amore, comprende una scelta soggettiva dei testi, scritti in quasi quarant’anni, in cui l’autrice esplora i molteplici volti dell’amore, nelle sue diverse manifestazioni di passione, brama e struggimento. E questi aspetti si tramutano in stati di sofferenza, separazione, perdita, giocando sull’elemento dell’ambiguità nei confronti dell’oggetto del desiderio, che spesso non ha nome né identità specifica. Del resto, ci suggerisce Duffy, siamo sempre “alla ricerca/ della prima luce, la disposizione della luce/ quella volta, prima di sapere di chiamarla luce” e viviamo in un mondo di ombre, desiderando disperatamente “un quando, un dove, un cosa”, dove ritrovare la nostra identità perduta.
Le più belle poesie di Emily Dickinson
Emily Dickinson
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 96
Harold Bloom ha scritto che “con l’eccezione di Shakespeare” Emily Dickinson dimostra più originalità cognitiva di qualsiasi altro poeta occidentale dopo Dante, e che i critici quasi sempre sottovalutano la sua sorprendente complessità intellettuale. Forse anche per questa complessità, quasi un prisma che moltiplica immagini, luci, sensi, la poetessa che dalla sua stanza ha inviato una “lettera al mondo” colma di verità distillate in solitudine, continua ad attirare ovunque “biografi, filologi, docenti, studiosi, traduttori, critici” (Vivian Lamarque). E soprattutto lettori, catturati e conquistati dall’enigma di Emily, “piccola come lo scricciolo” e vestita sempre di bianco. I suoi versi concisi, intensi e misteriosi ritraggono ciò che la circonda: animali, fiori, piante, voci di una poesia spesso definita oracolare. Da un isolato punto di osservazione lo sguardo acutissimo di Emily ha saputo individuare e ampliare i limiti dell’espressione e della comprensione, indicare nuovi significati, vedere oltre la vita. Ha saputo creare un linguaggio nuovo per suggerire sensi inediti, pause come improvvise deviazioni nel volo degli uccelli: forse indecifrabili, ma ipnotiche, libere.
Romanticismo illuminato. Testo originale a fronte
Luis Garcia Montero
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 400
Nel suo volume Poesía (1980-2005) Luis García Montero scrive che l’intera opera poetica di un autore “è un tracciato di cammini e di frontiere” e che rileggere le proprie poesie scritte in un lungo arco di tempo “richiede un esercizio di memoria e di coscienza”. Da questo esercizio nasce l’antologia "Un romanticismo illuminato", con testi e titolo scelti dall’autore. Nello svolgersi degli anni, seguiamo le tappe di un itinerario esistenziale e poetico i cui temi ricorrenti sono l’amore e il privato sullo sfondo della vita quotidiana, soprattutto cittadina, colma di contatti umani e di riflessioni letterarie e politiche. La poesia di García Montero, infatti, “esplora la presenza dell’io” nel quotidiano e “guarda al viaggio esistenziale che muta” con il tempo “e trasforma la stessa realtà soggettiva” (Gabriele Morelli). E su tutta questa “poesia nuda, stringente” (Octavio Paz) si staglia la fede nel valore delle parole, portatrici di vita e “Più costanti dell’odio e l’avarizia,/ più forti del rancore e delle prigioni,/ più eroiche del sogno di un esercito,/ più flessibili del mare”.
Le più belle poesie di Dino Campana
Dino Campana
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 96
Nell’erranza e nel tormento, nella solitudine e nella follia che segnano tutta la sua vita, Dino Campana compone versi tra i più alti e disperati della letteratura italiana. È irta di ostacoli anche la strada che porta alla pubblicazione della sua raccolta, Canti Orfici, nata da una prima versione, Il più lungo giorno, che Campana consegna a Giovanni Papini nel dicembre 1913. Papini la passa per un parere ad Ardengo Soffici, che la smarrisce nel corso di un trasloco. Campana chiede più volte la restituzione del manoscritto, poi si rassegna: nel 1914 fugge sui monti vicino a Marradi e in qualche mese scrive i Canti Orfici. Grazie a una colletta, nell’agosto 1914 stampa il libro, che non è “una semplice ricostruzione, ma il ripensamento più intenso e originale del poeta di Marradi” (G. Cacho Millet), destinato a diventare un testo capitale della lirica del Novecento. Molti anni dopo, nel 1971, il manoscritto de Il più lungo giorno sarà ritrovato in un baule dalla figlia di Soffici, Valeria, e venduto all’asta nel 2004 per 213.000 euro.
Le più belle poesie di Edgar Lee Masters
Edgar Lee Masters
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 96
Nella primavera 1914 l’avvocato Edgar Lee Masters riceve una visita della madre a Chicago. Con lei, come ricorderà tempo dopo, rievoca il passato “facendo rivivere personaggi ed eventi che avevo dimenticato... […] Dopo averla accompagnata al treno […] tornai a casa stranamente soprappensiero. […] Andai nella mia stanza e scrissi subito La collina e due o tre dei ritratti dell’Antologia di Spoon River”. Nasce così quest’opera corale, perfetta miscela di narrativa e lirica, nuova nella forma e senza tempo nell’essenza, a cui ancora oggi è legata la fama internazionale di Masters. I protagonisti sono i morti di un immaginario villaggio dell’Illinois, voci che ancora “continuano ad avvincere il lettore” (Daniele Piccini) per la straziante sincerità con cui rileggono le loro vite e rivelano amori, tradimenti, fallimenti, corruzione, ingiustizie, pregiudizi e debolezze umane e, dall’oltre dove ora sono, sembrano finalmente comprendere il senso dell’esistenza.
Le più belle poesie di Ghiannis Ritsos
Ghiannis Ritsos
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 96
“Nulla dies sine linea”: nessun giorno senza aver scritto almeno un verso. A questo motto Ghiannis Ritsos sembra aver improntato l’intera sua vita. Perfino nei dieci anni trascorsi in carcere, al confino o nei campi di prigionia delle isole-lager come Makrònissos, Ghiaros, Aghios-Efstratios, Ikarià, Leros. È così che è riuscito a mettere insieme e a pubblicare 150 raccolte di poesia, senza contarne altre cinquanta da lui volontariamente distrutte. Una produzione sterminata, decine di migliaia di versi, che testimoniano una dedizione totale, assoluta alla poesia. […] Il quaderno, il taccuino, una busta, perfino il retro del pacchetto di sigarette, arabescati dalla sua scrittura da calligrafo, sono la tela infinita del disegno prodigioso che nello scheggiato frammentarsi del canto persegue un tema armonioso e compatto: la vita e la dignità dell’uomo. La sua smisurata produzione, essenzialmente di natura lirica, è un’appassionata affermazione di speranza, un ardente atto di fede nel potere di riscatto e di immortalità della poesia. (Nicola Crocetti)