Libri di Eugenio Mazzarella
Colpa e tempo. Un esercizio di matematica esistenziale
Eugenio Mazzarella
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 112
Colpa e tempo: l'essere esposti alla finitezza, alla fragilità dell'esistenza, al suo carattere mortale, e al sentimento di colpa che si accompagna a questa esposizione, è ciò che costituisce il tema proprio della riflessione contenuta in queste pagine. Per Eugenio Mazzarella, prima del commercio col mondo, prima di nominare le cose, prima di percepire tutto ciò che ci circonda, la scoperta della propria finitezza è ciò che noi conosciamo in anticipo, è la nostra condizione per eccellenza, la condizione umana come esposizione al bene della vita e, a un tempo, alla sua fallibilità e possibilità estrema: il massimo male, la morte, autentica contropartita della vita saputa, della coscienza. Lungi dal paralizzare la nostra esistenza, questa condizione, in cui si schiude per noi il rapporto tra essere e sapere, è il modo in cui noi ci affacciamo all'esistenza, ci costituiamo come esistenti, cominciamo costantemente la nostra vita. Non c'è, infatti, autentico inizio della nostra vita, in cui sentiamo davvero di esistere, che non sia segnato dal nesso indissolubile di colpa e tempo, dalla coscienza della finitezza del nostro essere al mondo.
Cerimoniale
Eugenio Mazzarella
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2023
pagine: 180
Poesia di “visioni”, questa di Eugenio Mazzarella. Visioni che si accendono a farsi parola, “sopra pensiero”, nella “cosa che pensa” – “che dubita, che concepisce, che afferma, che nega, che vuole, che non vuole, che immagina anche, e che sente”. Cartesio che si fa Abacuc, il profeta che aspetta che cosa gli dia da scrivere il Signore. In una lunghissima calma, poesia che guarda il sorgere e il perire delle cose, il loro andare per il mondo che va via, a cominciare dagli occhi di chi guarda; che trascrive il dettato del “Golgota delle cose” che la coscienza ha voluto vedere scalando le mura del giardino della natura, per vedere fuori. E trovando fuori – dalla fisica, dalla natura – solo la fisica che muore, cioè noi, l'unica meta-fisica conosciuta. E tuttavia un'illusione – “che l'anima potesse essere casa/ presidio di qualcosa” – in cui tenere campo con dignità in un “cerimoniale” di presenza, “perché nella vita/ il posto è/ dove trovi posto”. Cerimoniale che chiude Opera sesta, silloge che considera ai settanta della vita “il grande Sistema del Silenzio” davanti alla Sapienza – il Poemetto di chiusura – che perdona.
Contro l'Occidente. Trascendenza e politica
Eugenio Mazzarella
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 182
Un diario di guerra “domestico”, scritto all’indomani dei conflitti che, dal 2022, hanno scosso profondamente anche le nostre coscienze: Ucraina e Palestina non sono più guerre lontane, ma eventi che ci riguardano direttamente, che bussano alle porte dell’Europa e interrogano l’Occidente sul suo ruolo nel mondo globale. Eugenio Mazzarella affronta questi scenari con la lucidità del filosofo e l’urgenza del cittadino, proponendo una riflessione pubblica che intende rompere l’indifferenza e contrastare l’inerzia morale e politica. Contro l’Occidente denuncia l’illusione persistente dell’Occidente – generata dopo la caduta del muro di Berlino – di poter mantenere un ordine mondiale unipolare, fondato sulla supremazia americana. Un’illusione che oggi mostra tutte le sue crepe, mentre nuove potenze rivendicano legittimamente spazio e voce. Un invito a ripensare nel profondo le basi culturali e geopolitiche dell’Occidente, nella consapevolezza che solo un nuovo equilibrio potrà restituirgli una leadership legittima nel mondo interdipendente della globalizzazione.
Anima madre 2004-2013
Eugenio Mazzarella
Libro: Libro rilegato
editore: ArtstudioPaparo
anno edizione: 2015
pagine: 176
Opera media. Poesie
Eugenio Mazzarella
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2004
pagine: 95
"Opera media, mezzeria della vita, meridiano centrale del prima e del dopo, fuso orario ordinatore o disordinatore del di qua e del di là. Ma in quanto opera media potrebbe essere anche intermedia tra le "opere vive" che nel linguaggio della teologia indicano quelle compiute in grazia di Dio, dunque meritorie, e le "opere morte" compiute indipendentemente dall'ispirazione della fede, per puri motivi umani e perciò prive di merito soprannaturale." (dalla prefazione di Daniele Del Giudice)
Vie d'uscita. L'identità umana come programma stazionario metafisico
Eugenio Mazzarella
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2004
pagine: 187
Oggi la vita non è più un presupposto indiscusso. È oggetto di biopolitica. Il che vuol dire che si tratta di decidere se e quale forma della vita si voglia tutelare o promuovere. La sussistenza dell'identità della vita, la sua resistenza a se stessa, non è più un dato dell'agire ma un compito per il pensiero. La filosofia non può sottrarsi a questa sfida, se vuole continuare ad essere azione storica, storia, sapere che se ne intende di un fenomeno e lo prosegue. D'altro canto una specie che si è posta al vertice della creazione o al centro della scala naturae perché dovrebbe evolvere fuori di sé? E pure è proprio questo paradossale voler trascendere la propria essenza, che talora abita l'immaginario dell'uomo tecnologico.
Memini. Piccole storie di storia delle musica
Franco Pavan
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2017
pagine: 128
Dolori, gioie, inizi e fini. Memorie. La storia del nostro tessuto musicale non è esente dal dramma e dal gioco ironico della storia della nostra esistenza occidentale. Piccoli e grandi momenti del passato tentano di rivivere in queste pagine attraverso gli occhi di compositori, osservatori, musicisti e semplici testimoni che vivono o tentano di ricordare particolare a volte del tutto dimenticati, a volte vissuti con passione dolorosa o con gli occhi ilari di chi ha compreso la povertà e al contempo la grandezza dell’animo umano. Melanconia che si associa alla potenza del ricordo, in una serie di brevi racconti che cercano, in fondo, di descrivere mondi persi e che al contrario dovremmo sempre cercare di portare con noi. Introduzione di Eugenio Mazzarella. Prefazione di Rinaldo Alessandrini. Postfazione di Vittorio Moroni
Europe, christianisme, géopolitique. Le rôle géopolitique de l'«espace» chrétien
Eugenio Mazzarella
Libro: Libro in brossura
editore: Éditions Mimésis
anno edizione: 2025
pagine: 94
L'uomo che deve rimanere. La «smoralizzazione» del mondo
Eugenio Mazzarella
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 224
Tema di questo libro è "l'ospite più inquietante dei prossimi due secoli", vaticinato da Nietzsche: il nichilismo. Qui alla volta del suo secondo secolo come "nichilismo etico". Come sfida, all'uomo della tecnica nell'età della globalizzazione, della "smoralizzazione" del mondo; ovvero della perdita dell'autorità direttiva della "natura", in qualsivoglia senso, per l'autodefinirsi della cultura umana. Una perdita, nel titanismo della scienza-tecnica, già pericolosa sul piano tecnico-naturale, dove però ha un freno interno nel fatto che anche per "aggirare" la natura bisogna imitarla, vincolandosi ad essa; a pena della non riuscita dell'esperimento. Ma che sul terreno propriamente sociale - nell'inedito panorama sociale della "biografia-fai-da-te" -non trova freni nel venir meno dei tradizionali fondamenti biosociali a base naturale - nei nessi etici comunitari - della costruzione dell'identità individuale. Nessi etici rimessi ad una loro pura (auto) posizione biopolitica, che produce l'ossimoro sociale di una "comunità contrattata", dove l'identità umana è tutta de iure condendo. Sottratta come "cultura" al suo vincolo olistico alla natura, nella pretesa di poterla dedurla - produrla a sé stessa - dal puro immateriale della decisione di come deve essere la vita dello spirito.
Il mondo nell'abisso. Heidegger e i Quaderni neri
Eugenio Mazzarella
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2018
pagine: 110
Con la pubblicazione nel 2014 dei tre volumi dei "Quaderni neri" si è di nuovo proposta una querelle classica della vicenda di pensiero di Martin Heidegger: «Heidegger e la politica». Più precisamente: «Heidegger e il nazismo». E più ancora «Heidegger e gli ebrei». Al di là, tuttavia, della evidente operazione di marketing editoriale che ruota attorno a questa riproposizione, i "Quaderni neri" pongono una serie di questioni rilevanti sul rapporto tra Heidegger e il suo tempo storico e sull'ultima fase della sua riflessione filosofica. Oggetto di questo libro sono esattamente tali questioni, strettamente connesse al grande tema heideggeriano della modernità e della tecnica. Eugenio Mazzarella mostra come dopo l'esplicita adesione al nazismo, attestata chiaramente dal celebre discorso del rettorato del 1933, Heidegger avviò un vero e proprio disimpegno dalla politica e dalla realtà storica del suo tempo. Disimpegno che assume un tono sempre più apocalittico man mano che, nell'inoltrarsi negli anni Trenta, diviene sempre più chiara, per il filosofo tedesco, la deriva di mera potenza del Reich «millenario»; da contropotenza politico-spirituale alla crisi dell'Europa a mera variante del mondo moderno, del calcolo della «tecnica». Un giudizio che consegna l'intero presente - il mondo, la vita, la storia, e l'umanità che vi è coinvolta - al puro abisso di un anatema gnostico, di fronte a cui non c'è scampo se non quello di un'altra possibile storia dell'Essere a venire, sancita dalla celebre espressione: «Soltanto un dio ci può salvare». La storicità concreta, esistenziale e storica, così come si offriva in Essere e tempo, viene in tal modo completamente abbandonata.
Scritti su Hegel
Giuseppe Cantillo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 176
Il volume raccoglie una selezione di recenti scritti di Giuseppe Cantillo che attraversano con acutezza e profondità alcune delle questioni più complesse della filosofia hegeliana: la costituzione del soggetto, la violenza, la comunità religiosa, il rapporto tra pensiero e vita. Come in un caleidoscopio, nel confronto con Hegel, prendono forma le complesse figure del romanzo della coscienza, le pagine della storia e della cultura, restituendo la stratificazione della forma umana della vita. Così facendo, questi testi raccolgono ermeneuticamente i nodi hegeliani in vista di un pensiero in grado di attraversare l’infinitizzazione immanente all’esperienza nel limite che si ripresenta di continuo all’uomo. Nella fedeltà all’appello hegeliano a “pensare la vita”, Giuseppe Cantillo ci invita e sollecita perciò a pensare con Hegel, oltre Hegel.
Perché i poeti. La parola necessaria
Eugenio Mazzarella
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2020
pagine: 220
Nel 1946 Martin Heidegger tenne una conferenza, Perché i poeti?, pubblicata poi nei saggi di Holzwege. Negli scritti di Heidegger, è tra quelli che segnano il grande confronto del pensiero heideggeriano con il dire dei poeti, e la cosiddetta svolta nel pensiero del filosofo tedesco dall'analitica esistenziale di Essere e tempo alla riflessione sul senso dell'essere come evento del linguaggio custodito nella poesia. Passaggio che avviene soprattutto attraverso un'interrogazione sull'essenza della poesia in Hölderlin. In questa piccola opera, Eugenio Mazzarella ritorna sui temi propri del confronto di Heidegger con la poesia, e la domanda sulla sua essenza, in una prospettiva, però, in cui l'analitica esistenziale non è affatto abbandonata. Il senso dell'essere, la verità dell'essere, schiusa dalla poesia, appare come un "fatto di parola", come l'evento stesso del linguaggio, ma è, ad un tempo, anche un'esperienza esistenziale. Lo "strano fatto" della poesia è "l'istituzione linguistica del mondo" prima che ci siano le singole cose, è l'apertura stessa del mondo. Ma questa "istituzione linguistica" è imprescindibile dall'Esserci, dall'Io che nomina il mondo e, nominandolo, ritrova sé stesso. Di qui il ruolo, centrale e fondativo, come insegnerà Leopardi, dell'Io lirico. In un attraversamento, dell'esperienza della grande lirica moderna, del "nichilismo" poetico di Leopardi, del suo presupposto spirituale nell'Ecclesiaste, e in un confronto con la stessa lettura di Heidegger di Hölderlin, Mazzarella mostra in queste pagine la parola necessaria della poesia e la sua insostituibilità come fenomeno peculiare dell'esistenza umana.