Bompiani: Studi Bompiani
La coscienza e il romanzo
David Lodge
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2011
pagine: 314
Qual è la funzione della letteratura? Perché amiamo così tanto i romanzi e cerchiamo nelle nostre letture modelli, sogni, alternative ed esempi per la nostra vita reale? Quello che Lodge in questo libro sostiene è che la letteratura può offrire un tipo di conoscenza essenziale e complementare (non opposta) a quella scientifica; essa offre a noi lettori un tipo di consapevolezza che è di fondamentale importanza per la comprensione delle nostre umane vicende. Per dimostrarcelo, propone una serie di saggi che toccano per lo più la narrativa inglese e americana, classica e contemporanea: da Dickens, Waugh e Henry James a Martin Amis e Philip Roth. Come sempre, con uno stile brillante e ironico, che unisce la competenza critico-letteraria alla godibilità della lettura.
L'illusione difficile. Cinema e serie tv nell'età della disillusione
Federico Di Chio
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2011
pagine: 310
Illusione è vedere un mondo al posto delle semplici immagini sullo schermo: sentirsi dentro di esso, partecipare a ciò che vi accade, condividere prospettive ed emozioni con i soggetti che vi abitano, in una condizione intermedia tra abbandono e presenza di sé, adesione e consapevolezza. illusione è vivere un'esperienza, dunque: vicaria, proiettiva, immaginaria; e tuttavia reale, diretta, personale, al punto che da essa traiamo non solo piacere, ma anche risorse simboliche importanti per la costruzione della nostra identità. Da oltre ottant'anni questa esperienza è il cuore dello spettacolo moderno: attraversando gran parte della produzione cinematografica e televisiva, essa si è progressivamente rinnovata nelle forme, adattandosi allo spirito dei tempi; ma ha conservato la propria natura e ha mantenuto un'assoluta centralità nelle pratiche della produzione culturale e nelle diete mediali degli spettatori. Il volume, seguendo l'evoluzione dell'illusione dal cinema classico americano fino alle serie tv contemporanee, analizza le strategie testuali e le forme di fruizione che la caratterizzano, con le persistenze, ma anche le più significative mutazioni. Inoltre, si interroga sul ruolo che l'illusione può avere oggi, a fronte delle trasformazioni apportate dalle tecnologie e dai media digitali e, più in generale, in ragione dei cambiamenti culturali introdotti dalla mentalità postmoderna.
Il sospetto. Per una fenomenologia dei media
Boris Groys
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2010
pagine: 400
L'uomo d'oggi non ha alcun anelito d'infinità - o per lo meno ne ha molto poco. Per lo più si accontenta del finito. Tutte le sue esigenze intellettuali sono soddisfatte dalla cultura di massa che fluisce, che è immediatamente comunicabile e che si diffonde al di là degli archivi. Rispetto a questo flusso mediale, però, l'osservatore nutre un sospetto: che ci sia sempre qualcosa dietro ciò che vede. A partire da questo sospetto, nell'osservatore nasce il desiderio di venire a sapere che cosa si nasconde "in verità" dietro la superficie mediatica costituita dai segni - un desiderio mediologico, ontologico, metafisico.
Henry James e altri saggi
David Logde
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2010
pagine: 320
La semiotica del XIII secolo. Tra arti liberali e teologia
Costantino Marmo
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2010
pagine: 252
Il XIII secolo, il secolo d'oro della Scolastica medievale, che ha visto tra i suoi protagonisti teologi e filosofi del calibro di Tommaso d'Aquino, Alberto Magno, Bonaventura da Bagnoregio e Ruggero Bacone, è anche il secolo in cui la riflessione sui segni assume un ruolo centrale non solo negli ambiti tradizionali delle arti del trivio (grammatica e logica, in particolare), ma anche in altri ambiti da quello teologico a quello medico e della filosofia naturale. Le tradizionali riflessioni sulla teoria del segno che si erano sviluppate da Agostino di Ippona si incontrano con gli spunti che vengono dall'Aristotele della logica nova (Analitici Primi e Secondi, Topici, Confutazioni sofistiche e Retorica), producendo una revisione della definizione e della classificazione dei segni. In diversi ambiti (dalla riflessione grammaticale sulle figure retoriche alla teologia sacramentale o all'angelologia) emerge con grande forza una particolare attenzione all'uso dei segni e del linguaggio che permette di parlare, per la prima volta dopo l'illustre precedente di Anselmo di Aosta, di una vera e propria pragmatica medievale, che si affianca alle originali elaborazioni della semantica e della sintassi grammaticali (in particolare dei Modisti) e della semantica logica della suppositio (dei terministi della prima metà del secolo).
La narrativa europea in età moderna. Da Defoe a Tolstoj
Renato Barilli
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2010
pagine: 499
Una passeggiata condotta lungo due interi secoli della migliore narrativa europea, fra Inghilterra, Francia, Germania, Russia, ripercorrendo le due linee principali che la attraversano: quella dell'epica dell'individuo borghese, fiero delle sue virtù, e quella della contestazione, della ribellione di un soggetto che scopre tutte le ragioni della sua fragilità. Defoe, Balzac, Dickens, Thackeray, Tolstoj, Zola da una parte; Goethe, Stendhal, Dostoevskij, Joyce, Proust, Kafka dall'altra. Un affresco che, senza avere la scolasticità di un manuale, sa definire i contesti storici, gli sviluppi, le personalità dei grandi romanzieri europei dell'800 e del '900.
Strutturalismo e interpretazione
Claudio Paolucci
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2010
pagine: 529
La semiotica si è definita in questi anni attraverso una serie di prese di posizioni condivise: il testo come modello di qualsiasi interpretazione, l'idea che il senso si dia sempre per opposizione a qualcos'altro, la convinzione che ogni atto semiotico possa essere visto come un'enunciazione. Poco a poco, però, in questo modo, la semiotica ha perso la sua vocazione filosofica (fin dall'inizio affermata invece da Eco, ispiratore di questo libro), avvicinandosi via via alla sociologia, all'antropologia, al marketing e, più in generale, alle scienze sociali. Questo libro vuole riaffermare la natura filosofica della semiotica, tornando a riflettere in modo inedito ed apertamente polemico su alcune categorie centrali della semiotica: quella di valore, di enunciazione, di differenza, di relazione, denunciando una serie di dimenticanze della teoria più diffusa e reinterpretando in modo originale l'approccio strutturalista.
Del postmoderno. Crisi e cultura in America all'alba del Duemila
Peter Carravetta
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2009
pagine: 615
Secondo l'autore, il postmoderno è la chiave di lettura per comprendere l'America della seconda metà del '900, in particolare dagli anni 70 al 2001, e proprio per questa sua centralità è necessario capirne meglio le definizioni e le conseguenze sul nostro presente. Riannodando studi e interventi che coprono l'arco di un quindicennio, Carravetta ripercorre in modo sistematico e metacritico le tante definizioni che di postmoderno sono state date da molte figure di rilievo, e alcuni movimenti teorici che l'hanno alimentato: la complessa eredità delle avanguardie, il femminismo, i Cultural Studies, il decostruzionismo, il neostoricismo, la globalizzazione, l'ermeneutica (a ciascuno dei quali è dedicato un capitolo). Una verifica, dunque, di cosa ha significato il postmoderno in maniera pluriprospettica, comparativa e interdisciplinare, con in aggiunta una sezione dedicata all'America "vista dall'interno", in una serrata esposizione, descrittiva e insieme spassionata, in cui vediamo un paese che cerca di capire se stesso, in particolare nel modo di ripensare il proprio passato, le sue istituzioni educative e religiose, il rapporto con le culture altre, il ruolo che vorrebbe svolgere sullo scacchiere mondiale, l'impasse che segue la fine della guerra fredda, fino all'anno e all'evento che - almeno per l'America - mette tutte le discussioni a tacere, soprattutto quelle moderniste e segnate dall'ironia.
Per un nuovo illuminismo
Jean Petitot
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2009
pagine: 395
Considerato uno dei massimi filosofi della scienza viventi, sempre in linea e in dialogo sia con un gigante della filosofia come Husserl sia con la semiotica e con Umberto Eco, Jean Petitot ci offre una riflessione approfondita su alcuni dei temi emergenti, i più importanti, delle scienze contemporanee. Attraverso il ripensamento di alcune assunzioni della filosofia trascendentale di Kant, Petitot arriva a un ripensamento radicale del trascendentalismo attraverso una decisa storicizzazione delle scienze. In questo preciso contesto la tradizione italiana del razionalismo critico, variamente sviluppato da pensatori come Antonio Banfi, Giulio Preti e Ludovico Geymonat, costituisce una preziosa fonte di ispirazione e un momento di confronto irrinunciabile.
Il timpano dell'occhio
Gianfranco Bettetini
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2009
pagine: 135
Il linguaggio multimediale è uno degli ambiti più stimolanti e studiati dalle scienze della comunicazione negli ultimi anni. In questo volume l'autore - fra i maggiori esperti italiani del linguaggio filmico e televisivo - ha scelto di concentrarsi sugli effetti psicovisivi e psicoacustici che l'audiovisivo induce nello spettatore e, di conseguenza, sull'universo estetico ed estesico, emotivamente composito, al quale essi danno vita. Innanzitutto, egli riflette sugli effetti visivi e acustici sollecitati dalla fruizione del testo filmico o televisivo; poi, sulla dimensione narrativa prodotta contemporaneamente dall'immagine e dal suono; ancora, sulla prospettiva della comunicaione insita nei testi audiovisivi, intesa come complesso di atti, capaci di produrre situazioni di illocuzione e di perlocuzione; sugli effetti psichici ed estetici sullo spettatore; sulla dimensione estesica, antecedente a ogni presa di coscienza contenutistica o estetica dei testi audiovisivi. A fare da riferimento, per dare concretezza all'analisi, tre film: "Caterina va in città" di Paolo Virzì (2003), "Notturno bus" di Davide Marengo (2007), "Il flauto magico" di Kenneth Branagh (2007), e un mediometraggio girato dall'autore stesso per la televisione nel 1969, il cui argomento è la storia della musica dal Medioevo ai giorni nostri.
Doppio sguardo. Cinema e arte contemporanea
Marco Senaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2008
pagine: 330
Il cinema costituisce una disciplina sia nel senso culturale del termine, sia in senso visivo. Ha infatti influenzato non solo tutti gli altri media ma anche la percezione che abbiamo del mondo, disciplinando i nostri sensi. In quest'ottica, il cinema si è progressivamente apparentato all'arte, soprattutto l'arte contemporanea. Solitamente ci si è limitati a pensare la relazione tra cinema e arte in termini di citazione (rilevando la presenza di opere d'arte nel cinema e di immagini filmiche nell'arte), ma essa è molto più complessa. Spesso la commistione di cinema e arte è una vera e propria sfida ai linguaggi del proprio tempo. Di fatto, oggi il cinema non è più pensabile fuori dalle arti. Se all'inizio esso cercava di imitare l'arte, di sottrarle il primato estetico e culturale e di ricrearne filmicamente le atmosfere e le immagini, oggi accade in qualche modo il contrario, è il cinema a costituire il "repertorio" culturale dell'arte contemporanea.
Storia della ontologia
Maurizio Ferraris
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2008
pagine: 814
Con il nuovo secolo, la vecchia scienza dell'essere, l'ontologia, è ritornata in auge nell'informatica e nelle scienze cognitive, nella giurisprudenza e nelle scienze biomediche, ovunque si senta la necessità di organizzare le conoscenze in forma efficace, e di orientarsi in una società sempre più complessa, e radicalmente trasformata dall'avvento della cultura digitale. Scritto in cinque anni di lavoro dai ricercatori del Laboratorio di ontologia della Università di Torino in collaborazione con i massimi esperti internazionali, il volume fornisce sia una presentazione storica dell'ontologia dalle origini ai giorni nostri, sia lo stato dell'arte nel panorama contemporaneo.