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Arcana: Musica

Giorgio Gaber, Gaber, Sandro Luporini e la fine del secondo millennio. Gli ultimi spettacoli (1991-2003)

Fabio Barbero

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 472

Questo libro racconta gli ultimi spettacoli di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, dal 1991 fino alla morte di Gaber avvenuta nel gennaio 2003. Dal Teatro Canzone (1991-1994) a “E pensare che c’era il pensiero” (1994-1997) e a “Un’idiozia conquistata a fatica” (1997-2000) fino agli ultimi due CD, “La mia generazione ha perso” (2001) e “Io non mi sento italiano” (2003), pubblicato postumo. Si tratta del volume finale di una trilogia cominciata nel 2022, con “Giorgio Gaber, Sandro Luporini e la generazione del 68” e continuata nel 2023 con “Giorgio Gaber, Sandro Luporini e gli anni Ottanta”. Dall’estate 1991 all’aprile 2000 i due autori ritornano a proporre il loro Teatro Canzone, dopo essersi dedicati maggiormente a un teatro di prosa nel decennio che precede. Malgrado restino ancora poco conosciuti dal grande pubblico, si tratta di spettacoli molto densi, marcati da tematiche ancora oggi di grande attualità. Sono stati studiati poco e, sicuramente, sottovalutati. Si ricordano pezzi ormai celebri come “Qualcuno era comunista”, “Destra-Sinistra”, “La mia generazione ha perso” e pochi altri. Tutto il resto è passato al dimenticatoio. Ed è un vero peccato perché il ritratto artistico di Giorgio Gaber e di Sandro Luporini resta necessariamente incompleto senza i loro ultimi spettacoli che si potrebbero chiamare, a giusto titolo, “gli spettacoli della maturità”.
24,00

Mina. Le canzoni, la leggenda

Mina. Le canzoni, la leggenda

Federico Pistone

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 232

La più bella voce di una cantante bianca secondo Louis Armstrong, l’unica con cui Frank Sinatra vorrebbe duettare, progetto mai realizzato per pudore di lei (e un po’ per la paura di volare), la più deliziosa interprete mai ascoltata da Paul McCartney quando sente Michelle nella sua sconvolgente versione vocale dodecafonica, la Callas della musica leggera secondo Franco Migliacci, firma di pezzi a loro modo rivoluzionari come “Nel blu dipinto di blu” ma anche “Tintarella di luna”. Non un libro su Mina, non ce n’è bisogno, ma sulle canzoni che lei ha trasformato in canzoni bellissime, attraverso quasi settant’anni di carriera ininterrotta e 1.500 brani senza mai andare fuori tempo, dall’esordio discografico nel 1958, appena maggiorenne, con la napoletana Malatia, fino all’ultimo album del novembre 2024, alla soglia degli 85 anni. Una donna “dalla fortuna schifosa”, come dice lei, audace, sincera, scomoda, appassionata, timida ed esuberante insieme, con un’estensione vocale stupefacente dal timbro di soprano “maleducato” e quell’intima genialità nell’interpretazione: ha saputo sfidare e anticipare le mode, non solo quelle canore, restituendo dignità al genere femminile ma soprattutto gioia e profondità agli spartiti, quelli classici rivisitati (meglio dire “rigenerati”) senza limiti di epoche, armonie e latitudini, o quelli inediti, composti per lei da grandi autori, ma anche da giovani talenti che ascolta e seleziona uno per uno, insieme al figlio produttore Massimiliano Pani. Un percorso entusiasmante da seguire canzone per canzone, in un brillante e rigoroso racconto storico, per scoprire e riscoprire le incisioni della più grande voce della nostra musica.
16,50

Consorzio Suonatori Indipendenti, una storia. Indipendenti oltre la storia

Consorzio Suonatori Indipendenti, una storia. Indipendenti oltre la storia

Alessio Barettini

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 120

Dopo la fine dei CCCP (1990), con la caduta del muro di Berlino, quel che rimaneva dei CCCP originali (Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, il “nucleo emiliano”) si incontra con il “nucleo toscano” in uscita dai Litfiba, composto da Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli, che già avevano collaborato all’ultimo album dei CCCP – Fedeli alla Linea, epica etica etnica pathos, insieme al loro tecnico del suono, Giorgio Canali. Con questa formazione, a cui si aggiunge Ginevra Di Marco alla voce, i C.S.I. a metà degli anni Novanta pubblicano tre album, per i quali, una volta tanto, vale la pena di spendere l’attributo “seminali”: ko de mondo, linea gotica, tabula rasa elettrificata. Il ruolo del Consorzio Suonatori Indipendenti è stato fondamentale non solamente all’interno del ricco panorama culturale di fine Novecento, ma ha costituito un punto di riferimento culturale ineluttabile anche per tutto ciò che è venuto dopo. Protagonisti di un’epoca di grande trasformazione, in bilico fra epoca bipolare e il caos del nuovo millennio, i C.S.I. hanno saputo costruire un’identità straordinaria e compatta fatta di ricerca artistica, desiderio, sperimentazione musicale e intelligenza politica da cui ancora oggi possiamo trarre spunto alla luce delle criticità e delle problematiche che sono venute dopo, del grande vuoto che loro hanno saputo prevedere e interpretare con largo anticipo.
13,50

Nascono da sole e sanno chi sei. Vasco e Ligabue nelle loro canzoni

Nascono da sole e sanno chi sei. Vasco e Ligabue nelle loro canzoni

Fabrizio Brignone

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2019

pagine: 235

"Nascono da sole e sanno chi sei" è un viaggio tra gli album e le parole di Vasco Rossi e Luciano Ligabue, un confronto dedicato ai due nomi più amati del rock italiano, un approfondimento originale e libero attraverso i testi delle canzoni. Dopo l'introduzione e i cenni biografici, viene presentata un'analisi degli album. La parte centrale, a metà tra la nuvola di parole e il dizionario di citazioni, seleziona elementi (condivisi e non) tra i due canzonieri, con richiami e curiosità. Una raccolta elaborata utilizzando anche strumenti dell'analisi testuale, con l'informatica a sostegno di anni di ascolto, nel rigore delle parole e con la passione per le canzoni, per le emozioni che sanno suscitare. La terza parte si sviluppa intorno a "canzoni allo specchio", con confronti su temi che spaziano dall'amore all'universo femminile, dalla famiglia al soprannaturale, dalla rabbia al dolore e alla voglia di vivere. Il volume si conclude con "contaminazioni", accostando frasi dei due a quelle di altri cantautori. Fin dal titolo il libro affianca citazioni per accompagnare il lettore nel viaggio dentro i brani dell'uno e dell'altro, dai pezzi più duri alle ballate romantiche. Tra la vita spericolata e i sogni di rock'n'roll, il Roxy Bar e il Bar Mario, Sally e la piccola stella senza cielo. Dai palchi di provincia agli stadi e ai record internazionali, da "La nostra relazione" a "Luci d'America". Un omaggio a due artisti di primissima grandezza nel nostro panorama musicale, alle parole che i due rocker emiliani hanno regalato a ciascuno di noi negli ultimi quattro decenni. Un modo nuovo per ascoltarli e per amarli, accarezzando le suggestioni e le emozioni che si colgono nelle loro canzoni. Circa 2000 citazioni da 324 canzoni di Vasco e Ligabue.
16,00

La grande attesa. Storia romanzata degli Oasis

Roberto Oliva

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 176

“Le armi sono state deposte. Le stelle si sono allineate. La grande attesa è finita. Venite a vedere. Non sarà trasmesso in televisione”. Con queste parole, nell’agosto del 2024, un post su Instagram ha annunciato ciò che sembrava impossibile: la reunion degli Oasis. Fratelli e nemici, talento e caos, creazione e autodistruzione: la storia della band comincia nelle case popolari di Manchester e finisce, temporaneamente, nel camerino di un festival parigino, tra chitarre sfasciate e prugne scagliate contro il muro. Ma cosa è successo dopo? Dallo scioglimento del 2009, Liam e Noel Gallagher hanno seguito strade opposte ma parallele, lasciandoci canzoni indimenticabili, polemiche feroci e tweet esilaranti, tra fragorose cadute e sorprendenti rinascite. Attraverso una narrazione romanzata ma fedele ai fatti, che parte da Burnage e arriva fino al ricongiungimento, “La grande attesa” è una bussola per orientarsi nel mito degli Oasis, tra capolavori noti e meno noti, litigi leggendari e aneddoti memorabili. Nonostante le rotture, i rancori e le ferite non cicatrizzate, l’attesa di un ritorno si è fatta sempre più forte con il passare degli anni. Il libro racconta l’eco di un sogno che non è mai veramente svanito, il desiderio di una reunion che, oltre a essere l’evento musicale del decennio, è un atto simbolico di redenzione per due uomini e di ritorno a un’epoca più ingenua, naïf e sicuramente più felice per milioni di fan. E allora si ritorna a quella prugna sul muro. Dall’altra parte del muro, un’intera generazione che non ha mai smesso di aspettarli.
16,00

Ars obscura. Esplorazioni nell'Italia metal, rock e dark folk

Lisa Deiuri, Nicola Furlan

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 234

“Ars Obscura” è un viaggio nei territori estremi dell’underground musicale italiano, che affonda le proprie radici in ritualità antiche e arcane con ispirazioni letterarie e cinematografiche, e offre una fotografia alternativa del nostro paese, spesso associato, per quanto riguarda la musica, a generi considerati appannaggio esclusivo del Nord Europa. Dal Veneto alla Sicilia, dal Piemonte alla Puglia, passando per la Lombardia, l’Emilia-Romagna, l’Abruzzo e il Molise, questo libro vi accompagnerà alla scoperta di un panorama musicale rigorosamente improntato su tematiche “dark”, mentre le band intervistate raccontano la loro storia e ricostruiscono la genesi dei dischi presi in esame. Chi è il Salbégo? Dove si trova la città delle Cento Torri? Qual è la formula magica per far passare il singhiozzo? Dove vivono gli Scurtchin? Nella prima parte del libro, denominata “Black Folk”, Anguana, Ticinum, Roma Amor e Selvans esplorano il folk horror italico attraverso leggende popolari dai toni terrificanti e aprono le porte alla seconda sezione, “Dark Visions”, interamente dedicata a temi più occulti, legati a stregoneria, esoterismo e negromanzia, dove la musica di Mater a Clivis Imperat, L’Impero delle Ombre, Incantvm e Malauriu officia oscuri riti nel profondo dei boschi e delle nostre anime. A conclusione, l’intervista in esclusiva a Nequam, al secolo Flavio Domenico Porrati, ex Mortuary Drape e The Magik Way, due cult act della scena oscura italiana.
17,50

E in mezzo alla nebbia ci scoprimmo commossi. Storie e personaggi nella canzone antifascista italiana

Renato Paganotto

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 296

Canzoni come strumento per preservare la “memoria” e per mantenere vivi i valori della Resistenza, che hanno raccontato, e raccontano tuttora, storie che hanno segnato l’antifascismo in Italia. Storie di ribellione al fascismo, di stragi e di eroismo partigiano. Storie di esponenti politici uccisi dai fascisti o morti in stato di detenzione, di partigiani protagonisti di gesta eroiche o caduti durante la Resistenza, di donne, uomini e bambini che hanno fornito un valido sostegno alla lotta partigiana. In un arco temporale che inizia con gli anni Cinquanta e si conclude ai giorni nostri. Diverse sensibilità, svariati stili. Dagli anni Cinquanta con figure chiave come i Cantacronache agli anni Sessanta con alcuni tra i protagonisti della musica italiana come Ornella Vanoni, Milva e Sergio Endrigo. Gli anni Settanta e Ottanta con le canzoni politiche di cantautori simbolo come Ivan Della Mea e Claudio Lolli o di gruppi iconici come gli Stormy Six e i Nomadi o con le significative produzioni di Pierangelo Bertoli e Ivano Fossati. Gli anni Novanta e il primo decennio del Duemila che si caratterizzano grazie a gruppi come Modena City Ramblers o Gang (dai quali è tratto il titolo del libro) o come i musicisti di “Materiale resistente” e di altri gruppi genericamente più vicini allo ska e al punk. E infine gli anni che partono con il 2011 e finiscono con il 2025, anni segnati da una forte eterogeneità, dai cantautori classici come Francesco Guccini e Claudio Lolli ai cantautori di massa come Ligabue e a figure poliedriche come Vinicio Capossela.
19,50

The Cult. Tutte le facce del culto

The Cult. Tutte le facce del culto

Cosimo Darino

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 272

Fondati nel 1984 in Inghilterra da Ian Astbury e Billy Duffy, i Cult si sono imposti come uno dei gruppi più amati e iconici di quel decennio compiendo un’audace trasformazione musicale, evolvendosi dal sound gotico delle origini per abbracciare elementi di blues, psichedelia e riff di chitarra potenti, culminando in una svolta definitiva verso l’hard rock. Sopravvissuti al trascorrere del tempo, alle mode passeggere e a innumerevoli cambi di formazione sono ancora qui, testimoni di una storia travagliata e di una resilienza fuori dal comune. Questo volume, primo del suo genere in Italia, ripercorre la loro straordinaria parabola attraverso le gesta di Ian Astbury e Billy Duffy, mente e braccio di questa iconica band inglese. Il libro è arricchito da numerose immagini che includono le copertine dei dischi ufficiali, i singoli e cofanetti in edizione limitata, ognuno con relativo numero di catalogo. Inoltre, un’ampia sezione è dedicata a tutte le date dei tour della band, dai primi anni Ottanta ad oggi. L’obiettivo è offrire un quadro completo e dettagliato che possa servire come punto di riferimento per ogni studio futuro sui Cult.
19,50

Anima tradita. La grande opera incompiuta di Mogol-Battisti

Anima tradita. La grande opera incompiuta di Mogol-Battisti

Francesco Patrizi

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 384

“Un amore israelita, l’attrice di ieri, il quadro immacolato, il grande salto, il sole rosso…” tutti abbiamo cantato le canzoni di Battisti senza chiederci cosa significassero certi versi o a cosa alludessero certi simboli. Mogol ha sempre detto di essersi ispirato alla sua vita e che non c’è nulla da scoprire, ma questo libro non segue la vulgata e si addentra nei testi per ricostruirne la genesi. Parole chiave, simboli, metafore ricorrenti suggeriscono che c’è stata una fonte di ispirazione ben precisa: il lavoro portato avanti con Battisti è ricalcato sulla Grande Opera, l’Opus Magnum degli alchimisti. È un percorso iniziatico che comincia con una metamorfosi interiore (“Emozioni”), conduce alla scoperta dell’anima (“I giardini di marzo”), del Dio nascosto di Niccolò Cusano (“Anche per te”), dell’uomo nobile di Meister Eckhart (“Sì, viaggiare”), dell’eros neoplatonico di Marsilio Ficino (Amarsi un po’). È un’educazione spirituale che ripudia i falsi dèi (il Dio israelita in “Pensieri e parole”) e gli antichi lasciti pagani (il mito di Demetra ne “I giardini di marzo”) ed esalta le nozze alchemiche del sole e della luna (“La canzone del sole”). Solo così è possibile compiere il grande salto verso l’ignoto (“Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi…”) e liberarsi dal mondo-prigione affidandosi alla Vergine (“Il mio canto libero”). Il percorso prevedeva una morte simbolica (“Una giornata uggiosa”) a cui doveva seguire una rinascita spirituale, ma a cantarla sarà Cocciante (“Cervo a primavera”), perché Lucio volta le spalle alla Grande Opera e fa un passo fuori dal sacro recinto, come scrive allusivamente lui stesso. Per Mogol è come se il cantante avesse tradito la sua anima, non glielo perdonerà mai. Analizzando le canzoni secondo questo prisma emerge la dimensione spirituale in cui erano immersi i due artisti, il profondo legame che li ha uniti e il progetto che ha guidato sottotraccia la loro discografia.
22,00

Il jazz e la critica. 80 interviste a giornalisti, docenti, musicologi

Il jazz e la critica. 80 interviste a giornalisti, docenti, musicologi

Guido Michelone

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 600

È la sera del 15 gennaio 1935 quando Louis Armstrong tiene un concerto a Torino, tra i mugugni del regime e l’entusiasmo della folla: un giovane musicologo antifascista, Massimo Mila, ne scrive in termini entusiastici. È forse il primo atto fondativo della critica in Italia, per quanto concerne il jazz, a sua volta totalmente libero di poter essere ascoltato, discusso, recensito solo dieci anni e mezzo più tardi. Il 25 aprile della Liberazione favorisce infatti nuove figure intellettuali, quasi subito in lotta contro le due parrocchie (Dc e Pci) che moralisticamente osteggiano il jazz sia pure da credi differenti. Il jazz ne uscirà vincente e rafforzato, così come lo studio di una musica che entra nelle università e nei conservatori quale effetto del Sessantotto. È il boom del jazz in quanto musica giovanile, per merito anche di una fresca critica che, dalle radio libere alle riviste rock e folk, rilancia la storia della black music. Attraverso ulteriori slanci cognitivi sull’approccio a un fenomeno ormai parte della cultura del XX secolo a livello internazionale, molta critica jazz italiana è apprezzata pure all’estero. Ma politica e ideologia – assi portanti della jazzologia tricolore – cedono il passo, nel nuovo millennio, a un ricambio generazionale di giornalisti, docenti, musicologi, alla riscoperta dei valori estetici, formali, comunicativi, di un’arte – si chiami essa hot, swing, bebop, cool, free, fusion – ormai consolidata nell’immaginario collettivo, grazie a una critica sempre più dotta, matura, interdisciplinare, come mostrano queste 80 interviste effettuate da Guido Michelone nel corso del tempo e di recente dalla collaboratrice Valentina Voto.
30,00

La pagina spar(t)ita ovvero 15 modi in cui la grande letteratura ha parlato di musica dal Cinquecento a noi

La pagina spar(t)ita ovvero 15 modi in cui la grande letteratura ha parlato di musica dal Cinquecento a noi

Massimo Padalino

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 224

Ci sono libri che hanno più pagine di quante ne contengano in volume. Ad esempio, i libri di quegli scrittori che hanno nascosto nei loro tomi, siano essi romanzi moderni o postmoderni, racconti per bambini, saggi in forma dialogica, o narrativa d’avanguardia tout court, l’ingrediente segreto che olia gli ingranaggi della loro arte: la musica. Lo certificano autori di grandezza assoluta, quali il Tolstoj de La Sonata a Kreutzer, che attraverso le note di una celeberrima opera beethoveniana ci fa rivivere nientemeno che un uxoricidio; o ancora l’Italo Calvino autore di canzoni “leggere”, il Denis Diderot filosofico del Nipote di Rameau, lo Shakespeare giullaresco e ilare di certi suoi capolavori intrinsecamente musicali, come anche l’Henry Miller in vena di polemiche antiamericane a suon di note futuristiche, il Joyce dell’Ulisse con la polifonia delle/nelle sue tante voci, Proust e la mastodontica investigazione musical-interiore di À la recherche du temps perdu, e dulcis in fundo narratori dall’afflato avventuroso e popolare quali Balzac o Stendhal, per non parlare poi di Pynchon e della sua passione per il jazz e per la miriade di personaggi fittizi che lo riportano a galla nella sua scrittura incredibilmente stimolante a più livelli. Tutto questo è "La pagina spar(t)ita", un viaggio verso la dimensione musicale della pagina scritta e delle vicende musicali vere e proprie che in essa si celano.
17,50

Wendy Carlos. Da pioniera a madrina della musica elettronica

Wendy Carlos. Da pioniera a madrina della musica elettronica

Anna Giulia Di Panfilo

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2025

pagine: 160

Nata nel 1939, Wendy Carlos è una figura pionieristica sotto i diversi aspetti in cui si intrecciano la donna Wendy e la compositrice Carlos. Il doppio titolo in Composizione e Fisica è un preludio a quella che sarà una vita caratterizzata dalla costante ricerca dell'innovazione, a partire da SWITCHED-ON BACH (1968). Carlos però sembra rifiutare la fama, è introversa, affronta la transizione di genere in un periodo storico complesso per la comunità LGBTQ+ e teme delle ripercussioni sulla sua neonata carriera. Con il coming out pubblico (Playboy, 1919), inizia per lei una nuova fase, in cui da una parte si fa ancora pioniera sperimentando con la sintesi digitale e dall'altra, approfittando delle occasioni che via via le si presentano, accetta il suo essere figura di riferimento. Vent'anni dopo la pubblicazione dell'album che l'ha resa famosa, Carlos raggiunge lo status di madrina della musica elettronica e, attraverso il pubblico e i colleghi più giovani, lo accetta e se ne appropria. Ripubblicando la maggior parte degli album precedenti e usando il suo sito Internet, crea una narrazione di sé con l'esplicito intento di continuare a essere d'esempio per le prossime generazioni.
16,50

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