Accademia della Crusca: Scrittori italiani e testi antichi
Il quinto libro della Somma del Maestruzzo
Maria Fortunato
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2023
pagine: 285
La Somma del Maestruzzo è la traduzione in volgare fiorentino della Summa de casibus conscientiae del frate domenicano Bartolomeo da San Concordio (1262-1347), testo di dottrina teologica e morale e, al tempo stesso, compendio di diritto canonico e civile. Il volgarizzamento, eseguito sul finire del Trecento, è attribuito a Giovanni dalle Celle, monaco vallombrosano e abate di Santa Trinita a Firenze. L'opera, ben nota alla tradizione lessicografica in quanto assunta, attraverso alcuni manoscritti, tra i citati del Vocabolario della Crusca, è divisa in cinque libri: i primi quattro incentrati su aspetti teologici, mentre l'ultimo costituisce la prima trattazione dottrinale di diritto in volgare. Questo volume, a cura di Maria Fortunato, propone l'edizione critica appunto del quinto libro del Maestruzzo, sostenuta da un ampio studio filologico, al quale si affianca un approfondito commento linguistico e un glossario. Il testo, finora inedito, riveste un notevole interesse dal punto di vista lessicale, anche per la ricca serie di termini giuridici che trasmette, spesso qui in prima attestazione.
Volgarizzamento degli Atti degli Apostoli
Domenico Cavalca
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2019
pagine: 405
Il "Volgarizzamento degli Atti degli Apostoli", eseguito da Domenico Cavalca intorno al 1330, rientra nella produzione in lingua volgare che si realizzò attorno allo Studium del convento domenicano di S. Caterina d'Alessandria a Pisa. L'opera s'inserisce in effetti nell'alveo del vasto programma di traduzioni promosso dai Fratres Praedicatores per contrastare le numerose eresie che si erano diffuse in tutta Europa a partire dall'anno Mille. La tradizione dell'opera, composta da sedici codici cronologicamente distribuiti dalla metà del Trecento fino ai primi anni Settanta del Quattrocento, è stata per la prima volta oggetto di uno studio sistematico grazie all'escussione di tutti i testimoni (comprese le stampe), dei quali sono state individuate le relazioni genealogiche, e la cui varia lectio, anche per la sua importanza storico-linguistica, viene puntualmente documentata in apparato. Il testo critico, improntato al rispetto di una moderna prassi ecdotica, restituisce il volgarizzamento a quella che doveva essere la sua dimensione originaria, a partire dalla facies fonomorfologica pisana, dai precedenti editori obliterata in favore di una veste linguistica fiorentinizzante.
Lo specchio della vera penitenza
Iacopo Passavanti
Libro: Copertina morbida
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2014
pagine: 610
Lo "Specchio della vera penitenzia" del domenicano Iacopo Passavanti (1302c.-1357) s'inserisce nel filone della trattatistica medievale ("summae" e manuali di confessione) sul sacramento della penitenza. Lo "Specchio" è un manuale destinato ai laici, e perciò in volgare, che si colloca a fianco di opere generalmente in latino. L'opera è la traduzione in forma di trattato di prediche tenute dall'autore nel corso di più anni, in specie nel 1354. Essa si rapporta con l'evoluzione della pietà dei laici nel tardo Medioevo, e per questo, nel quadro di nuovi orientamenti della storiografia, risulta di notevole interesse per la ricostruzione della mentalità dell'epoca. La presenza di un raffinato tessuto linguistico, punteggiato da numerosi "exempla", gli ha ritagliato anche uno spazio solido nella storia della lingua e della letteratura italiane: coevo del "Decameron", lo "Specchio" è stato, ed è, oggetto di apprezzamento per il sapore "novellistico" di tali raccontini, alcuni dei quali (ad es., del Carbonaio di Niversa, accostabile alla celebre novella boccacciana di Nastagio) sono divenuti famosi. Più volte stampato, non ne era tuttavia mai stata realizzata l'edizione critica.
Libro d'amore attribuibile a Giovanni Boccaccio. Volgarizzamento del «De Amore» di Andrea Cappellano
Libro: Copertina morbida
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2013
pagine: 459
Il trattato della dilezione d'Albertano da Brescia nel codice II IV 111 della Biblioteca nazionale centrale di Firenze
Arrigo Castellani
Libro
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2012
pagine: 318
Canti e poesie disperse
Giacomo Leopardi
Libro
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2009
pagine: 1381
Il primo tomo contiene l'edizione dei "Canti", con la documentazione della genesi ed evoluzione dell'ultima edizione progettata da Leopardi, sulla quale apportò le ultime correzioni e inserì gli ultimi celebri testi, la "Ginestra" e il "Tramonto della Luna". Il secondo tomo accoglie tutte le prose autografe e a stampa che a vario titolo sono legate alla storia dei "Canti". Il terzo tomo presenta in edizione critica le "Poesie disperse", ovvero quei testi che Leopardi non incluse nei "Canti", o che appartennero solo a una fase del libro, tra i quali l'"Inno a Nettuno", i "Sonetti in persona di Ser Pecora fiorentino beccaio", i componimenti giovanili "La dimenticanza" e "Le rimembranze". Al volume è allegato un DVD che raccoglie le immagini di tutti i manoscritti e di tutte le stampe: il dossier più completo oggi esistente dei testimoni del capolavoro leopardiano.
Annotazioni sopra Giovanni Villani
Vincenzo Borghini
Libro
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2001
pagine: 637
Nuovi testi pratesi. Dalle origini al 1320
Libro
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2000
pagine: 974
Il Cesano de la lingua toscana
Claudio Tolomei
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 1996
pagine: CXXXIII-117
Il trattato de' colori de gl'occhi di Giovan Battista Gelli. Con l'originale latino di Simone Porzio
Giovan Battista Gelli, Simone Porzio
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2022
pagine: 242
Per la prima volta si ripubblica il "Trattato de' colori de gl'occhi" (1551) del letterato fiorentino Giovan Battista Gelli (1498-1563), con a fronte l'originale latino De coloribus oculorum (1550) del coevo filosofo napoletano Simone Porzio. Il volgarizzamento si inserisce nel vasto programma dell'Accademia Fiorentina che, in seno alla questione della lingua, promosse l'adozione del fiorentino dell'uso cinquecentesco, in opposizione sia al classicismo bembiano, sia alla teoria italianista del Trissino. Il testo è preceduto da un'ampia introduzione, divisa in due parti. La prima tratta della vita e le opere dei due autori, presenta il contesto storico e culturale e illustra la prassi traduttoria di Gelli, sempre molto fedele al testo latino. La seconda parte è dedicata alla lingua del volgarizzamento, analizzata in relazione alle indicazioni fono-morfologiche delle grammatiche di Bembo, Trissino e Giambullari, esponenti delle tre principali correnti della questione della lingua. Nella sezione finale, dopo il commento di alcune singole voci, sono analizzati i numerosi cromonimi riferiti ai diversi colori degli occhi umani, non tutti presi in considerazione dalla lessicografia storica.
«L'alitare di questa terestre machina». Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci. Edizione e studio linguistico
Andrea Felici
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia della Crusca
anno edizione: 2020
pagine: 434
Il Codice Leicester (già noto come Hammer) si colloca in un momento cruciale del percorso leonardiano, quando il geniale artista e studioso avverte la necessità di mettere «ordine» nel labirinto caotico delle proprie ricerche. Sperimentazioni e studi prodotti nell'arco di circa un ventennio (principalmente sul tema dell'acqua e del moto dei fluidi) vengono indicizzati e trascritti in questo manoscritto di 36 carte, concepito agli inizi del XVI sec. come un primo contenitore di materiali per la stesura di un ipotetico «Libro delle acque» che non vedrà mai la luce. Il volume curato da Andrea Felici presenta una nuova edizione del Codice, condotta secondo criteri filologici aggiornati e attenta a cogliere e a restituire anche visivamente il rapporto simbiotico tra scrittura e immagine, tipico degli studi vinciani. Il testo è preceduto da una sezione introduttiva, specificamente rivolta all'analisi delle modalità di redazione e di assemblaggio del manoscritto, nonché da un ampio studio linguistico in merito a lessico, grafia, fono-morfologia e, specialmente, testualità e sintassi (con rilevanti nuove acquisizioni sulla lingua di Leonardo).