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Abscondita: Carte d'artisti

Su Rodin

Su Rodin

Rainer Maria Rilke

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2009

pagine: 145

"Prima di essere celebre, Rodin era solo. E la celebrità, una volta sopraggiunta, lo ha reso forse ancora più solo. Giacché la celebrità è in fondo soltanto la summa di tutti i malintesi che si addensano attorno a un nome nuovo. Quelli che circondano il nome di Rodin sono moltissimi; dissiparli sarebbe un compito lungo e faticoso. D'altronde non è necessario; si assiepano attorno al nome, non attorno all'opera, che è cresciuta a dismisura ben oltre il suono e i limiti di quel nome, fino a cancellarlo e a rendersi anonima come una pianura o un mare, abbreviato in un appellativo sulle carte, nei libri e tra gli uomini, ma in realtà fatto di spazio, moto e abisso. L'opera di cui mi accingo a parlare è andata crescendo attraverso gli anni e cresce ogni giorno come una foresta, incessantemente. Ci si aggira tra i suoi mille oggetti sopraffatti dalla ricchezza dei reperti e delle invenzioni che la compongono, e istintivamente si cercano le mani che hanno dato forma a questo mondo. Ci si rammenta quanto piccole siano le mani dell'uomo, come si stanchino presto e quanto sia breve il tempo loro concesso per agire. E nasce il desiderio di vedere le due mani che hanno vissuto come cento, come un popolo di mani destatesi prima dell'alba per incamminarsi sulla lunga via che conduce a quest'opera. Ci si chiede chi sia il dominatore di quelle mani. Che uomo è mai? ".
19,00

Scultura negra

Scultura negra

Carl Einstein

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2009

pagine: 166

"A nessuna arte l'europeo si accosta con altrettanta diffidenza come all'arte africana. La sua prima reazione è di negare che si tratti di arte, ed egli mostra la distanza che separa le creazioni dell'arte negra dal quadro mentale europeo con un disprezzo che non manca di formarsi una terminologia negativa. Tale distanza e i pregiudizi che ne derivano rendono difficile ogni giudizio estetico, anzi lo rendono impossibile, in quanto un tale giudizio presuppone in primo luogo un processo di avvicinamento. Il negro peraltro è considerato a priori come un essere inferiore che va trattato senza riguardi, e ciò che esso propone è condannato immediatamente come manchevole. Per giudicarlo si è ricorsi sommariamente a ipotesi evoluzioniste assolutamente vaghe. Alcuni se ne servivano per esemplificare un falso concetto di primitività, altri rivestivano quest'oggetto senza difesa con frasi false, parlavano di popoli venuti dalla profondità dei tempi, e cose simili. Si sperava di rintracciare nell'africano una testimonianza delle origini, di uno stato che non si era mai evoluto. La maggior parte delle opinioni espresse sugli africani si fonda su tali pregiudizi formulati per giustificare una comoda teoria. Nei suoi giudizi sui negri l'europeo rivendica un postulato, ossia quello di una sua superiorità assoluta, del tutto irrealistico."
19,50

Beato Angelico. Figure del dissimile

Beato Angelico. Figure del dissimile

Georges Didi-Huberman

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2009

pagine: 325

Un giorno, in un corridoio del convento di San Marco a Firenze, dove Beato Angelico dipinse uno dei più grandi cicli di affreschi mai realizzati, Georges Didi-Huberman fu colpito da qualcosa che tutti gli storici dell'arte avevano ignorato. La "Madonna delle ombre", uno degli affreschi del cielo, poggiava su quattro pannelli stranamente dipinti a vaste chiazze multicolore con una pioggia di pigmenti spruzzati sulla parete e in apparenza privi di soggetto, informali, come in un dripping di Jackson Pollock. Da questa scoperta prende avvio questa indagine di Didi-Huberman in cui la storia delle idee, gli strumenti dell'estetica, della semiologia e della psicoanalisi convergono per delineare un'interpretazione originale e approfondita di questo artista mirabile le cui opere, come scrisse il Vasari, sono "tanto belle che paiono veramente di paradiso", al punto di procurare al suo autore lo pseudonimo di "Beato Angelico".
33,00

Piero della Francesca

Piero della Francesca

Henri Focillon

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2008

pagine: 158

Questo volume dedicato a Piero della Francesca uscì postumo, a Parigi, nel 1952. Lo scritto che Focillon dedicò a Piero contiene la vita dell'artista e una sommaria traccia della sua attività, non priva di alcune proposte anche a riguardo di opportunità cronologiche e di stile. Analisi come quelle dedicate all'ossessione del pittoresco, del romanzesco e del contenuto; individuazioni di metodo come quella della nozione di evento; assaggi appena suggeriti in direzione di classificazioni tipologiche o psicologiche; oppure, infine, l'offerta didattica di ciò che lega architettura, paesaggio e senso del tempo; sono solo brevi appunti che ognuno potrà meglio attivare e colmare. [...] Il folto succedersi di acquisizioni e di nozioni che si è addossato negli anni su un tema fondamentale come quello di Piero rende disagevole dire in quale positivo luogo sosti, quanto a filologia stretta, il vantaggio di questo scritto. La ricchezza dei moduli di questa materia imponente si propone in maniera spontanea, e in fondo la chiarezza dell'impianto conoscitivo è già essa materia sufficiente per un alto ingresso critico nel problema. Alla fine di una serie di ore di lavoro passate insieme a Henri Focillon tra le opere di Piero, ci si accorge che la qualità delle informazioni è insolitamente elevata e che il passo del maestro, la sua stessa pacata parola, si sono appena allontanati da noi, lasciandoci immersi in una consistente ammirazione. (Dallo scritto di A. Emiliani)
19,50

Scritti. Volume Vol. 1

Scritti. Volume Vol. 1

René Magritte

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2008

pagine: 400

"Mi si rimprovera di presentare nei miei quadri oggetti situati in posizioni in cui non li vediamo mai. Si tratta nondimeno della realizzazione di un desiderio reale, se non propriamente cosciente, per la maggior parte degli uomini. In effetti già il pittore banale cerca, nei limiti prefissati, di modificare l'ordine in cui vede gli oggetti. Si permetterà timide audacie, vaghe allusioni. In considerazione della mia volontà di far urlare il più possibile gli oggetti più familiari, l'ordine nel quale gli oggetti solitamente si collocano doveva essere evidentemente sconvolto; le crepe che noi vediamo nelle nostre case e sul nostro volto, mi sembravano più eloquenti in cielo; le gambe di un tavolo in legno tornito perdevano l'innocente esistenza che si attribuisce loro se apparivano dominare d'improvviso una foresta; un corpo di donna librantesi al di sopra di una città sostituiva gli angeli che non mi apparvero mai; trovavo molto utile vedere il di sotto della Vergine Maria e la mostrai in questa nuova luce; i sonagli di ferro appesi al collo dei nostri mirabili cavalli preferivo credere che spuntassero come piante pericolose al bordo di abissi... Quanto al mistero, all'enigma rappresentato dai miei quadri, dirò che era questa la prova più convincente della mia rottura con l'insieme delle assurde abitudini mentali che generalmente sostituiscono il sentimento autentico dell'esistenza". (René Magritte)
34,00

Scritti

Scritti

Alberto Giacometti

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2008

pagine: 359

"Pur perseguendo senza tregua nella sua fatica di Sisifo in quell'atelier miserabile che era la tana da cui nemmeno il successo materiale progressivamente sopravvenuto mai lo allontanò, Alberto Giacometti non era comunque un taciturno. Non lo sentii forse dire una volta che gli sarebbe stato indifferente essere ridotto allo stato di uomo-tronco senza braccia né gambe purché lo si posasse sul caminetto dall'alto del quale avrebbe potuto continuare a discutere con gli amici nella stanza in cui si sarebbero trovati riuniti? [...] Conversatore impenitente come altri sono ferventi giocatori di carte o di scacchi, Giacometti non era meno portato al soliloquio come testimoniano, redatte in quella lingua francese che ben più dell'italiano dialettale del suo cantone originario dei Grigioni va considerata la matrice del suo pensiero di uomo maturo, le note sparse in numerosi taccuini in cui le si trova gettate come per caso, senza che nulla possa far pensare a un diario che l'interessato avrebbe ritenuto utile tenere. [...] La mente costantemente desta e la mano sempre attiva, Giacometti non smetteva mai di coprire di scarabocchi le cose più diverse che si trovavano alla sua portata: tovaglie di carta di ristoranti senza pretese, margini di libri della "Sèrie noire", fino ai muri decrepiti del suo atelier. Come se avesse voluto vivificar tutto con il suo segno e non soltanto produrre per l'altrui sguardo atemporale immagini a tre o a sole due dimensioni." (Dallo scritto di Michel Leiris)
33,00

Il Neoplasticismo

Il Neoplasticismo

Piet Mondrian

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2008

pagine: 110

Nel novembre del 1925, dopo molti rinvii, esce per la collana dei quaderni del Bauhaus il numero dedicato agli scritti teorici e programmatici di Piet Mondrian (1872-1944). Un testo fondamentale per comprendere il maturare della posizione " neoplastica " e per la scoperta di una " via astratta " nella pittura del primo Novecento. Mondrian dava molta importanza agli scritti qui raccolti. Vi scorgeva il lento e progressivo articolarsi di un realismo più profondo rispetto a quello, meraviglioso e incantato, degli anni giovanili. In un certo senso, attraverso di essi, la svolta verso l'astrazione e una nuova modalità figurativa si poneva come necessaria agli occhi di Mondrian, non per fuggire in una dimensione altra rispetto alla realtà, ma per arrivare all'essenza stessa del reale, a ciò che permane oltre il cangiare delle figure. Per l'appunto, una nuova plastica della realtà.
18,50

Il nudo e norma

Il nudo e norma

Jean Clair

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2008

pagine: 129

"Durante il 1907, a Vienna, Gustav Klimt finiva il più bello dei suoi ritratti a fondo oro, senza dubbio uno dei pili bei quadri che l'arte occidentale abbia prodotto. Il Ritratto di Adele Bloch-Bauer. Lo stesso anno, all'altra estremità dell'Europa, in quel cuore del continente che era Parigi, un altro pittore destinato a diventare famoso, Picasso, decideva di lasciare definitivamente incompiuta la grande tela a cui aveva lavorato per lunghi mesi, e che sarebbe stata più tardi conosciuta come "Les Demoiselles d'Avignon". A Vienna, lusso, calma e voluttà; a Parigi, orrore, bruttezza e disarmonia. L'intelligenza prova una certa difficoltà a cogliere la contemporaneità di fenomeni che sembrano avere avuto luogo su pianeti diversi, non appartenere alla stessa storia. Eppure, se si osasse l'avventura... Cosa può significare la nascita, nello stesso anno, di queste due opere, oggi considerate, in virtù del distacco del tempo, di pari importanza e ugualmente ammirate? Cosa ha prodotto il mutare, in quel preciso momento, di quel che si suole definire il corso della storia? ".
18,50

L'arte dell'Islam

L'arte dell'Islam

Titus Burckhardt

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2008

pagine: 171

"Se alla domanda "cos'è l'Islam?" si rispondesse indicando semplicemente uno dei capolavori dell'arte islamica, come ad esempio la moschea di Cordoba, quella di Ibn Tûlûn al Cairo, una delle mederse di Samarcanda o anche il Taj Mahal, questa risposta, per quanto sommaria, sarebbe peraltro valida, poiché l'arte dell'Islam esprime senza equivoci quel che denomina. [...] Non è stupefacente né assurdo che la manifestazione più esteriore di una religione e di una civiltà come quelle dell'Islam rifletta a suo modo quel che vi è di più interiore in questa stessa civiltà. La sostanza dell'arte è la bellezza; la bellezza è una qualità divina e comporta in quanto tale un duplice aspetto: nel mondo essa è apparente; riveste, per così dire, le creature e le cose belle. Mentre in Dio, o in se stessa, è beatitudine inferiore; tra tutte le qualità divine che si manifestano nel mondo, la bellezza è quella che più direttamente richiama il puro Essere. Questo significa che lo studio dell'arte islamica, come di qualsiasi arte sacra, può condurre, quando viene intrapresa con una certa apertura di spirito, verso una comprensione più o meno profonda di verità spirituali che sono alla base di tutto un mondo al tempo stesso cosmico e umano. Considerata in tal modo, la 'storia dell'arte' supera il piano della storia pura e semplice, fosse solo per porre queste domande: da dove proviene la bellezza del mondo di cui stiamo parlando?" (dall'introduzione)
22,50

La vita di un pittore

La vita di un pittore

Gino Severini

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2008

pagine: 334

"Le città a cui mi sento più profondamente affezionato sono Cortona e Parigi: nella prima sono nato fisicamente, nella seconda intellettualmente e spiritualmente". È questo l'incipit de "La vita di un pittore" di Gino Severini (1883-1966), non solo un documento indispensabile per conoscere uno tra i più importanti pittori del Novecento, ma soprattutto un affascinante, vivissimo affresco della irripetibile stagione artistica che si visse a Parigi nei mitici anni Venti e Trenta. Severini, uno degli animatori di quella stagione, amico dei più grandi artisti allora operanti, da Picasso a Modigliani, da Apollinaire a Matisse, dipinge quei protagonisti e quell'atmosfera in pagine appassionanti, che hanno la tensione narrativa e la forza stilistica di un grande romanzo.
32,00

Manifesti del futurismo

Manifesti del futurismo

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2008

pagine: 252

L'opera riunisce un'estesa selezione di documenti del movimento, in genere "manifesti", ordinati cronologicamente, sino a coprire l'intera stagione della sua fioritura e del suo sviluppo, dal 1910 al 1921. Questi testi, rappresentativi dell'attività di tutti i principali animatori del movimento - Boccioni e Balla, Marinetti, Palazzeschi, Russolo e Severini, Sant'Elia e altri - intendono restituire l'ampiezza di temi e di orizzonti pratico-poetici affrontati dal Futurismo, dall'iniziale carattere letterario all'apertura alle arti plastiche, alla musica, all'etica, alle problematiche sociali e politiche. La veste tipografica dei testi, il più possibile aderente agli originali, le note analitiche di accompagnamento a ogni manifesto, l'estesa cronologia del movimento, il saggio critico, la sezione iconografica, rendono questa raccolta uno strumento per lo studio degli sviluppi e del respiro internazionale della discussa stagione futurista. Dalla loro lettura appare inoltre evidente l'influsso che il movimento ha avuto su buona parte dell'arte contemporanea: happening, provocazione e contestazione pubbliche, utilizzo di materiali di recupero, sperimentalismo tecnico.
24,00

La sfera dei colori e altri scritti sul colore e sull'arte

La sfera dei colori e altri scritti sul colore e sull'arte

Philipp Otto Runge

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2008

pagine: 185

Era inevitabile che l'opera figurativa di Philipp Otto Runge (1777-1810) - con Caspar David Friedrich tra i più grandi pittori romantici - mettesse in ombra i suoi fondamentali scritti sul colore. Era altrettanto inevitabile che tali scritti fossero messi in ombra dalla contemporanea "Teoria dei colori" di Goethe (che peraltro deve molto alle tesi di Runge) e alle riflessioni sullo stesso tema di Arthur Schopenhauer (in questa stessa collana, nel volume "La vista e i colori e carteggio con Goethe"). Era infine inevitabile che la reazione al romanticismo mettesse in ombra tali ricerche, e non solo quelle di Runge. Solo nel Novecento, e soprattutto in quella grandiosa fucina che fu il Bauhaus, le problematiche sul colore vennero riprese e approfondite, e l'opera teorica di Runge trovò il pieno riscatto. "Noi pittori" scrive Paul Klee "non siamo un'industria coloristica né una tintoria chimica. Dobbiamo essere liberi e disporre di tutte le possibilità. La teoria di Philipp Otto Runge, la sua meravigliosa 'Sfera dei colori', la sua visione simbolica, altamente spirituale, rappresentano un insegnamento per noi e per tutta la pittura a venire".
22,00

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