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Abscondita: Carte d'artisti

Hieronymus Bosch: le nozze di Cana

Hieronymus Bosch: le nozze di Cana

Wilhelm Fraenger

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 160

Lo studio di Wilhelm Fraenger (1890-1964) sul capolavoro di Hieronymus Bosch, forse la più enigmatica fra le sue opere, "Le nozze di Cana". Fraenger in questo saggio offre un esempio di rigore esegetico e di sapienza pedagogica. Introducendo progressivamente alla lettura dei contenuti biografici, gnostici e storici di un capolavoro dell'arte, e sempre abbracciando nella sua analisi l'intera opera di Bosch, guida alla riscoperta e alla comprensione di questo affascinante pittore.
19,00

Rembrandt. Un saggio di filosofia dell'arte

Rembrandt. Un saggio di filosofia dell'arte

Georg Simmel

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 232

Partendo da una libera indagine su alcuni aspetti centrali dell'estetica di Rembrandt, Simmel sviluppa una riflessione sul rapporto tra individuo e religione. L'arte del pittore olandese è vista come caso emblematico di affermazione dell'essere dell'individuo, non in opposizione alla pietà tradizionale, ma come capacità di ricondurre il religioso nella sfera del destino soggettivo. "La religione viene concepita da Rembrandt" scrive Simmel "nel suo senso spiritualmente funzionale come religiosità, prescindendo da qualsiasi tradizione ecclesiastica e dal suo contenuto terreno; e questo soggettivismo radicale si manifesta ovunque come valore oggettivo."
22,00

L'arco di Costantino o della decadenza della forma

L'arco di Costantino o della decadenza della forma

Bernard Berenson

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 136

Dopo questo saggio di Bernard Berenson (1865-1959), pubblicato nel 1950, pochi anni prima della morte del grande studioso, non v'è saggio sulla fine dell'arte antica che non ponga in apertura l'arco di Costantino. È infatti divenuto d'obbligo indicare nei fregi scultorei dell'arco gli incipienti sintomi di una narrazione plastica popolaresca, per così dire "plebea", che si affermerà nell'arte declinante dei secoli successivi, insofferente o indifferente alle plastiche e aggraziate volumetrie del linguaggio classico e alle sue complesse articolazioni spaziali. Berenson, che del Quattrocento italiano fu uno dei massimi conoscitori, ha messo qui a frutto le letture dei "Commentari" di Ghiberti, che con notevole acume critico individuava nell'arco di Costantino "la fine dell'arte antica".
18,00

Storia dell'arte nell'antichità

Storia dell'arte nell'antichità

Johann Joachim Winckelmann

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 368

J.J. Winckelmann (1717-1768), celebre storico dell'arte, tende a vedere nell'arte non l'espressione dell'individuo, ma la ricerca dell'assoluto. L'arte aspira all'ideale, e l'ideale è l'oggettività dal punto di vista dell'eterno. A una storia dell'arte come catena di biografie, quale era stata sino ad allora condotta - da Plinio a Vasari - Winckelmann sostituisce per la prima volta una storia dell'arte come sequenza di opere. E le opere sono indizi non tanto della personalità del loro autore, quanto del mistero senza nome della bellezza, e come indizi vanno considerate. All'arte come intimismo, come diario privato dell'artista, Winckelmann oppone l'arte come suprema impersonalità.
32,00

Frammenti sull'arte

Frammenti sull'arte

Edvard Munch

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 160

Edvard Munch (1863-1944) è stato troppo spesso consegnato al mito di "artista dell'angoscia", di "artista dell'urlo", sempre sul ciglio dell'abisso, tra continui lutti familiari, tumultuose relazioni sentimentali, alcolismo e ossessioni demoniache. Tutto questo ha rischiato di mettere in ombra le infinite pieghe del suo stile pittorico, che ha aperto la strada non solo all'espressionismo, di cui Munch è cruciale iniziatore, ma a tutta l'arte contemporanea. La sua creatività complessa quanto lineare, istintiva quanto raffinata non è ovviamente soltanto lo specchio autobiografico di un esistenza divenuta emblema: è il frutto di un incessante, tormentoso tentativo di trasformare le proprie esperienze personali in intuizioni figurative di valore universale. Di questa straordinaria tensione è testimone, e fonte primaria, un vasto e tumultuoso corpus di scritti. Lettere, minute, appunti diaristici, opere narrative sono infatti la fucina in cui riversava le sue molteplici e feconde intuizioni, per decantarle e da lì far nascere le sue opere pittoriche.
19,00

Per un'architettura totale

Per un'architettura totale

Walter Gropius

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 192

Sono qui raccolti i principali saggi che Walter Gropius (1883-1969) compose durante gli anni di insegnamento alla Facoltà di architettura di Harvard. Nella prolusione ai corsi così Gropius riassume il suo programma: "Non desidero trasmettere un dogma già stabilito, ma un atteggiamento aperto, originale ed elastico verso i problemi del nostro tempo". Il cardine di tutta la sua opera - e degli scritti qui raccolti - è la necessità di coordinare, di "integrare" tra loro arte e mestieri, creazione artistica e produzione industriale, come testimonia il Bauhaus, il mirabile istituto da lui fondato e diretto. Solo in virtù di questa "integrazione" e attraverso un'appassionata aderenza ai problemi sociali e intellettuali, sarà possibile una ricostruzione unitaria dei valori, un nuovo "umanesimo". Gropius affronta questo capitale problema dal punto di vista dell'architetto e dell'urbanista, che alla "caotica bruttezza dell'ambiente umano che l'età moderna ha modellato" deve sostituire "un ordine nuovo di valori atti a generare un'espressione integrata del modo di pensare e di sentire del nostro tempo".
21,00

Introduzione al metodo di Leonardo da Vinci. Nota e digressione

Introduzione al metodo di Leonardo da Vinci. Nota e digressione

Paul Valéry

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 128

Questo volume raccoglie "L'Introduzione al metodo di Leonardo da Vinci", del 1848, e la "Nota e Digressione" che la prolunga, del 1919. A esse si aggiungono le preziose annotazioni e i commenti a margine che Valéry redasse nel 1930 e che figurano oggi nelle "Opere" della Plèiade, su cui la presente edizione è stata condotta. Così Paul Valéry tratteggia il ritratto di uno dei più grandi geni di tutti i tempi: "Leonardo, questo essere simbolico, custodisce la più vasta collezione di forme, un tesoro perennemente disponibile delle attitudini dell'uomo e della natura, una potenza sempre imminente. È abitato da una folla di esseri, di visioni, di ricordi e dalla forza inaudita di riconoscere, entro la distesa del mondo, un numero infinito di cose distinte e di ricrearle in un ordine che gareggia con la creazione divina. Leonardo è l'assoluto maestro dei volti, delle anatomie, delle macchine. Sa come nasce un sorriso, e sa scapigliare, arricciare i filamenti delle acque, le lingue di fuoco. Adora il corpo dell'uomo e della donna, misura ogni cosa. In una parola Leonardo è l'uomo universale, l'artista stesso del mondo".
18,00

Giovanni Bellini

Giovanni Bellini

Roger Fry

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 144

"In Giovanni Bellini la resa delle emozioni non è quella di un drammaturgo in grado di dar corpo con l'immaginazione all'intero spettro delle passioni umane; né, d'altra parte, egli manifesta alcun interesse per l'evento. Ciascuno dei suoi dipinti rende un singolo stato emozionale; e nelle prime opere si tratta quasi sempre di sentimenti di pietà e di amore. In tutte le versioni della Madonna con il Bambino la sfumatura e la varietà del sentimento sono perfettamente chiare e quasi sempre distinte; inoltre, la ricchezza della capacità inventiva di Bellini è dimostrata dalla perfetta armonia tra il sentimento particolare manifestato dalla madre, e la posa e l'espressione del bambino. Nelle prime opere il pathos è l'emozione dominante; e anche negli ultimi dipinti, nonostante l'amabile serenità, fluisce nel profondo una vena dello stesso sentimento. Ma il pathos delle figure non è mai melenso o sentimentale; è piuttosto, per come Bellini lo sente, l'approdo inevitabile della loro condizione di esseri umani; e se ci sono parole in grado di definire quello che Giovanni Bellini più intimamente di ogni altro artista ha saputo esprimere, sono le seguenti, di Virgilio: 'Sunt lachrymae rerum et mentem mortalia tangunt'."
18,00

La prospettiva come «forma simbolica»

La prospettiva come «forma simbolica»

Erwin Panofsky

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 176

"Attraverso la trasposizione dell'oggettività artistica nel campo del fenomenico, la concezione prospettica sbarra ogni accesso per l'arte religiosa alla regione del magico, nel cui ambito l'opera stessa compie il miracolo, e nella regione del dogmatico e del simbolico, nel cui ambito l'opera testimonia, o preannuncia, il miracolo. Ma dischiude per essa una regione completamente nuova, la regione del visionario, nel cui ambito il miracolo diventa un'esperienza immediatamente vissuta dello spettatore, poiché gli eventi soprannaturali irrompono nello spazio visivo apparentemente naturale che gli è proprio e gli permettono così di "penetrare" realmente la loro essenza soprannaturale; inoltre la concezione prospettica dischiude all'arte religiosa la regione dello psicologico nel senso più alto, nel cui ambito il miracolo avviene ormai nell'anima dell'uomo raffigurato nell'opera d'arte; non soltanto le grandi fantasmagorie del barocco, ma anche le tarde opere di Rembrandt non sarebbero state possibili senza la concezione prospettica dello spazio, la quale, trasformando la "realtà" in "apparenza", sembra ridurre il divino a un mero contenuto della coscienza umana, ma insieme amplia la conoscenza umana sino a renderla capace di accogliere e contenere in sé il divino".
19,50

Il Rinascimento

Il Rinascimento

Walter Pater

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 240

"È in Italia, nel Quattrocento, che risiede principalmente l'interesse della Rinascenza - in quel solenne Quattrocento, che non si studierà mai abbastanza non solo pei suoi resultati positivi nel campo dell'intelletto e della fantasia, le sue concrete opere d'arte, le sue tipiche figure eminenti, col loro profondo fascino estetico, ma pel suo spirito e pel suo carattere in genere, per le qualità etiche di cui esso offre un modello perfetto. Le varie forme d'attività intellettuale che insieme costituiscono la cultura di un'età, muovono per la maggior parte da punti di partenza differenti, e seguono cammini distinti. Come prodotti d'una medesima generazione esse invero partecipano d'un carattere comune, e inconsciamente s'illustrano a vicenda; ma quanto agli artefici stessi, ogni lor gruppo è solitario, e consegue quei vantaggi o subisce quegli svantaggi che possono esserci nell'isolamento intellettuale. Il Quattrocento in Italia è una di queste epoche felici, e quel che talora si dice dell'età di Pericle è vero per quella di Lorenzo il Magnifico: è un'epoca fertile di personalità, multilaterale, accentrata, completa. Qui artisti e filosofi e coloro che l'azione del mondo ha elevato e reso acuti, non vivono nell'isolamento, ma respirano un'aria comune, e ricevono luce e calore gli uni dai pensieri degli altri. L'unità di questo spirito conferisce unità a tutti i vari prodotti della Rinascenza".
21,00

L'arte classica. Introduzione al Rinascimento italiano

L'arte classica. Introduzione al Rinascimento italiano

Heinrich Wölfflin

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 312

"L'arte classica" di Heinrich Wölfflin è il capolavoro al quale si sono ispirate generazioni di studiosi, uno dei fondamenti della moderna critica d'arte sul Rinascimento, il canone di un metodo e di una sensibilità ai quali ancor oggi ci si può riferire per cogliere l'opera d'arte nel suo reale processo creativo. Molti dei giudizi ormai patrimonio comune della nostra cultura, WöIiffIin li ha pronunciati per primo, li ha fatti circolare, li ha corretti e precisati attraverso la sua interpretazione formalistica, sempre sorretta da un vigile senso dell'unità dello stile. Si condivida o meno la teorica di WöIifflin, che esalta l'arte italiana come pura gioia visiva, la sua opera è uno dei pochissimi libri che avvicinano il lettore ai capolavori del Rinascimento; che lo aiutano, in nome di una mutua confidenza, a godere dell'arte quattrocentesca e cinquecentesca come del frutto più miracoloso di una meravigliosa stagione dell'umano creare.
29,00

Hieronymus Bosch: le tentazioni di Sant'Antonio

Hieronymus Bosch: le tentazioni di Sant'Antonio

Wilhelm Fraenger

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2007

pagine: 160

È proprio dei grandi spiriti sollecitare indagini e interpretazioni talvolta antitetiche tra loro, soprattutto quando, come nel caso di Hieronymus Bosch, la loro opera è enigmatica e la loro vicenda umana rimane avvolta in un alone di leggenda impenetrabile. Wilhelm Fraenger, che ha dedicato la propria vita di studioso all'opera di Bosch, approfondisce qui le tesi già esposte nel Regno millenario (pubblicato in questa stessa collana) secondo cui l'arte del "Virgilio della pittura olandese" sarebbe una proiezione del messaggio religioso e rituale della comunità adamitica dei "fratelli del Libero Spirito", ai cui misteri il pittore sarebbe stato iniziato. Secondo questa tesi, enigmatica e affascinante, Bosch non è dunque soltanto uno straordinario inventore di immagini: la sua è una visione del mondo che in ogni particolare obbedisce a un disegno allegorico di vaste dimensioni, in cui fonti teologiche, tradizione ermetica e metamorfosi alchemiche sono evocate con immagini di eccezionale pregnanza figurativa.
18,00

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