Skira: Fotografia
Zohar. Viaggio fotografico nei luoghi della cultura ebraica in Italia
Francesco Maria Colombo
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 168
In Italia esistono numerosi luoghi testimoni di una presenza ebraica che risale all'epoca romana. Di questa secolare storia sono rimaste tracce significative nelle città e nei piccoli centri, nei quali gli ebrei hanno avuto un particolare radicamento. "Viaggiatore incantato", Francesco Maria Colombo ha percorso per sei anni le strade d'Italia alla ricerca dei luoghi che hanno testimoniato la cultura ebraica nel nostro Paese: sinagoghe, cimiteri, memoriali. In questo itinerario fotografico ha scelto non la strada della documentazione sistematica e oggettiva, ma quella, più segreta e complessa, di un'interrogazione intima, come se la fotocamera volesse captare atmosfere, presenze, silenzi, echi. L'esito è un ricchissimo repertorio di immagini, ma anche un cammino dentro il labirinto di spiritualità che questi luoghi compongono serbando memorie secolari, talvolta con riflessi drammatici e tragici.
Panorama of contemporary italian fashion photography. Ediz. italiana e inglese
Pablo Arroyo
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 440
Questo volume nasce dal desiderio di celebrare la fotografia di moda italiana attraverso le immagini dei professionisti più interessanti del panorama contemporaneo. Il processo di selezione ha voluto mettere in luce il lavoro non solo di fotografi affermati, ma anche di artisti emergenti, che contribuiscono a creare una cultura visiva poliedrica, sofisticata e distintamente italiana. L’obiettivo di questo libro è dar vita a un archivio cartaceo da utilizzare come strumento di consultazione per creativi e appassionati del settore, nonché un valido supporto per la promozione del lavoro dei fotografi selezionati, così come della fotografia italiana di moda in generale. Tra oltre 200 nomi, sono stati selezionati circa 130 fotografi, di origine italiana, in base alle loro qualità, carriera e notorietà. A ogni fotografo sono dedicate due doppie pagine contenenti quattro fotografie rappresentative con didascalie, biografia e contatti (sito web e instagram).
Hiroshi Sugimoto Opera House. Una selezione per Bergamo
Filippo Maggia
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 40
Hiroshi Sugimoto (Tokyo, 1948) è un artista poliedrico tanto da divenire nel corso degli anni acclamato architetto e designer oltre che fotografo. Sin da giovane indaga diverse discipline artistiche, fra le quali teatro e cinema. Intorno alla metà degli anni settanta, si domanda se sia possibile raccogliere l'intero flusso di fotogrammi di cui è composta la pellicola cinematografica in un solo scatto fotografico. Una compressione di tempo e realtà fittizia (il film) in un'unica esposizione che riprodotta su carta assume la forma di un'esplosione di luce bianca abbagliante. Nella raccolta di immagini Opera House, l'attenzione dell'artista giapponese si concentra in particolare sul nord e centro Italia dove, tra il 2013 e il 2016, realizza una nuova serie di fotografie in teatri di grandi città come di piccoli centri di provincia. E di alcuni teatri, oltre alla visione frontale del palco con schermo, viene offerta anche una veduta della platea e della galleria. I teatri fotografati dall'artista sono tra le più innovative e affascinanti architetture dello spettacolo, la cui ideazione impegnò capaci architetti da Andrea Palladio a Giovan Battista Aleotti, da Vincenzo Scamozzi a Francesco Tadolini e Leopoldo Pollack. Dagli straordinari scatti di Sugimoto emerge un tempo in apparenza sospeso, annegato nel bianco dello schermo posto al centro dell'immagine, un bianco abbacinante dentro al quale si è consumata la narrazione cinematografica. Uno spazio metafisico, lo scheletro del teatro vuoto, senza pubblico che appare come una visione più che una rappresentazione.
La natura della scultura contemporanea. Il Parco Internazionale di Banca Ifis: storie, idee, visioni
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 144
La scultura internazionale contemporanea e il Parco di Banca Ifis a Villa Fu¨rstenberg. Il volume presenta, per la prima volta nel panorama editoriale, una disamina sullo stato della scultura contemporanea internazionale che parte dal case history del Parco Internazionale di Scultura contemporanea di Banca Ifis, ospitato in una grande area verde di oltre 22 ettari che circonda Villa Fu¨rstenberg a Mestre. Un luogo di grande suggestione artistica e naturalistica che dal punto di vista storico è noto per essere stato, nel 1848, il quartier generale del maresciallo Radetzky durante l’assedio di Venezia e l’attacco a Forte Marghera. Partendo dalla presentazione della collezione di Banca Ifis dedicata alla scultura moderna e contemporanea con opere di artisti italiani e internazionali tra cui Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Jan Fabre, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, il volume ripercorre attraverso saggi e un ricco apparato iconografico il ruolo e l’importanza della scultura nelle pratiche artistiche contemporanee, il suo rapporto con la natura e il territorio, con l’ambiente costruito e la sfera pubblica. Introdotto dai saggi di Sebastien Egon Fu¨rstenberg, Gottardo Bonacini e Mariagrazia Dammicco, il volume prosegue con il contributo di Cesare Biasini Selvaggi che, attraverso le opere della collezione di Banca Ifis, mette in evidenza quanto sia eterogeneo il linguaggio della scultura; seguono quindi i saggi Sculture in luce. Un nuovo paradigma per l’arte contemporanea dell’architetto Alberto Pasetti Bombardella e Fotografare Villa Fu¨rstenberg e il suo parco di Andrea Garuti che illustra come la fotografia, per sua natura votata a disegnare con la luce e a lavorare sulla profondità di campo, offra un’ulteriore visione e interpretazione plastica dell’opera scultorea, che va oltre la semplice documentazione. Chiudono il volume i saggi Architettura, arte e parchi di scultura. Nuovi valori e prospettive del collettivo Fosbury Architecture, curatore del Padiglione Italia Biennale Architettura di Venezia 2023) e Corporate collection: inclusione, creatività e sviluppo sostenibile di Chiara Paolino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Max Vadukul. Through her eyes timeless strenght. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 76
Quaranta ritratti di donna in bianco e nero, con un'unica protagonista, raccontano il caleidoscopico universo femminile e le sue infinite sfaccettature. Through Her Eyes è un viaggio nell'eterno femminile. Lo sguardo attento dell'artista attraversa secoli e tradizioni per offrirci una rappresentazione poliedrica della donna, che si relaziona costantemente con i ruoli che ricopre nella società e con il suo mondo interiore. La musa ispiratrice e protagonista unica di questa ricerca artistica è l'eterea Ludmilla Voronkina Bozzetti. Il progetto artistico Through Her Eyes ha preso forma nel 2021, quando Vadukul incontrò Ludmilla durante uno shooting per la Zero Collection di Roberto Cavalli e ne rimase folgorato. Ludmilla, soggetto di questa affascinante narrazione, è molto più di una modella. La sua presenza magnetica e la sua forza la rendono l'anima portante di questa mostra che si integra perfettamente con la straordinaria arte di Max Vadukul. Scattate nell'intramontabile Villa Gattoni, a Meleti in Lombardia, le fotografie immortalano l'evoluzione di Ludmilla in un incantevole viaggio che costituisce il cuore della narrazione di Vadukul. Ludmilla, nella visione del fotografo, è dalle mille sfaccettature: figlia, moglie, madre, seduttrice, lavoratrice. Lei è allo stesso tempo assorta e distaccata, triste e riflessiva, ma anche forte, sicura di sé e trionfante. Vadukul dimostra che la donna è un caleidoscopio infinito di prospettive e mondi diversi, un mondo femminile infinito che non può essere immortalato in un unico scatto. Ogni immagine risveglia nel pubblico la consapevolezza dell'impossibilità di etichettarla: lei è contemporaneamente tutto, racchiude nel suo grembo la vita e nelle sue mani il futuro. L'arte di Max Vadukul diventa un tributo alla storia della donna, al suo cammino nel corso dei secoli. L'energia e la forza femminile di Ludmilla, che attraversa la storia e si manifesta nelle fotografie dell'artista, richiamano nel cuore di chi osserva il rispetto eterno che si deve alla donna.
Wildlife photographer of the year 2023. Le più belle fotografie della natura
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 160
Il catalogo della nuova edizione di Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica Il Wildlife Photographer of the Year è un concorso internazionale annuale di fotografia naturalistica organizzato dal Natural History Museum di Londra e considerato uno dei concorsi fotografici più prestigiosi al mondo. Dalla sua prima edizione nel 1965, ha incoraggiato la creatività nella visione fotografica premiando gli autori dei migliori scatti della natura, così come l'utilizzo di queste immagini per promuovere l'ambiente, la sua tutela e la sua importanza vitale per tutti noi. Questo volume presenta le cento immagini finaliste del Wildlife Photographer of the Year 2023, il concorso che quest'anno ha registrato 49.957 scatti da novantacinque paesi e circa trenta paesi rappresentati nelle cento immagini finaliste. Sedici le categorie, che coprono il mondo naturale e il rapporto con l'uomo; alcune di esse e un premio speciale sono riservati ai giovani. Le foto finaliste sono protagoniste di una grande esposizione internazionale itinerante, amatissima dal pubblico, che si inaugura a ottobre al Natural History Museum di Londra. Anche in occasione di questa nuova edizione, le immagini sono state selezionate da una giuria internazionale di esperti in base a creatività, valore artistico e complessità tecnica, e celebrano la flora e la fauna del nostro pianeta attraverso lo sguardo sensibile di fotografi provenienti da tutto il mondo. Il volume costituisce una spettacolare finestra sulle meraviglie della natura e insieme una fonte di riflessione sulla fragilità del nostro pianeta, oggi più che mai da difendere e preservare.
Luca Locatelli. The circle. Soluzioni per un futuro possibile. Ediz. italiana e inglese
Elisa Medde
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 144
L'importanza della circolarità negli scatti del celebre fotografo contemporaneo. The Circle affronta due delle questioni più urgenti del nostro tempo - l'economia circolare e la transizione ecologica - attraverso le suggestive fotografie di Luca Locatelli, la cui ricerca è volta a documentare soluzioni che salvaguardino la sopravvivenza del pianeta e dell'umanità. Negli ultimi anni al suo lavoro sono stati attribuiti premi internazionali, tra cui il World Press Photo nella categoria Ambiente, il Leica Oskar Barnack Award e il World Photography Organisation. Su committenza delle Gallerie d'Italia, tra il 2021 e il 2023, Locatelli ha intrapreso un viaggio in Europa, traducendo in straordinarie immagini le esperienze più virtuose nell'ambito della circular economy, meritorie di avere perseguito un modello economico sostenibile che, con il supporto della tecnologia e dell'innovazione, riesce a coniugare in modo armonioso ed equilibrato l'attività produttiva con il rispetto dell'ambiente, delle risorse naturali e con il progresso sociale. La ricerca dell'artista spazia dall'Italia all'Islanda, Norvegia, Romania, Germania, Svizzera, fino alla Galizia; dai pannelli solari galleggianti sul Lac des Toules al riciclo di tessuti a Prato, alla miniera di carbone in Sassonia convertita in luogo di cultura. Ne è nato un importante progetto di fotografia documentaria di respiro internazionale che questo volume, che accompagna l'esposizione torinese, documenta nell'auspicio che il lavoro di Locatelli susciti emozioni e riflessioni capaci di favorire la trasformazione culturale necessaria ad accompagnare la nascita di nuovi e più sostenibili paradigmi di sviluppo.
Jimmy Nelson. Humanity
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 200
Jimmy Nelson. Humanity è incentrato sul viaggio personale e artistico del celebre fotografo inglese Jimmy Nelson attraverso il mondo. Il viaggio è infatti il filo conduttore di un percorso di riflessione più profondo sulla propria identità come parte della famiglia universale degli esseri umani. I suoi viaggi sono simili a spedizioni sul campo, ricchi di preparativi e imprevisti; possono durare settimane, mesi. Per Nelson, viaggiare è parte del suo processo artistico, che incarna una ricerca risoluta di ciò che significa essere umani, profondamente, al centro delle nostre origini condivise da una stessa fonte nel continente africano. Nel corso di questo processo, si è riconnesso con il proprio io più profondo e ha capito che l’umanità è una sola. In Jimmy Nelson. Humanity, il fotografo condivide con passione la sua continua ricerca di una forma d’arte che abbracci ciò che sperimenta sul campo, quando trova l’armonia perfetta con le persone, la natura, la luce; un senso di equilibrio che crea una sinfonia di esperienze che la fotografia analogica, sotto forma di grandi negativi 10x8, si avvicina a esprimere e che gli permette di incanalare e cristallizzare visivamente in un solo istante tutte le emozioni. E così, attraverso i suoi spettacolari scatti, il viaggio di Jimmy Nelson diventa anche il nostro viaggio e le popolazioni indigene fotografate diventano i protagonisti di una storia di “bellezza senza fronzoli” che permette a chi li guarda di percepire l’intera umanità.
Mimmo Jodice. Senza tempo
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 126
La magia della realtà "sospesa" e senza tempo negli scatti del grande fotografo Mimmo Jodice (Napoli, 1934) è uno dei fotografi italiani più noti a livello internazionale. "La finalità del mio lavoro è l'intensità", ha dichiarato in un'intervista. Sin dagli anni sessanta l'artista si dedica alla fotografia come ricerca e come professione, e nei lunghi decenni di attività, rigorosamente in bianco e nero analogico, ha realizzato immagini straordinarie, conducendo una vita intensa tra viaggi, importanti committenze, impegni accademici, prestigiosi riconoscimenti, collaborazioni con studiosi e artisti, presenze in collezioni e mostre nei maggiori musei italiani ed esteri: in Europa, Stati Uniti, Canada, Giappone, Brasile, Nordafrica, Libano, Israele. «Mimmo Jodice. Senza tempo» offre una significativa sintesi della produzione di Jodice, ripercorrendo i principali temi ispiratori della sua arte (Anamnesi; Linguaggi; Vedute di Napoli; Città; Natura; Mari) attraverso oltre ottanta fotografie realizzate dal 1964 al 2011, tra cui alcune delle opere iconiche che hanno definitivamente attestato la grandezza del maestro napoletano. Dagli scatti che immortalano statue e mosaici, vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, a un interesse di tipo sperimentale e concettuale per il linguaggio fotografico; dalle vedute urbane di Napoli e di altre metropoli contemporanee, cariche di assenza e silenzio, nelle quali, come scrive l'autore, "la realtà e la mia visione interiore coincidono", alle trasfigurazioni del paesaggio naturale; fino alla struggente malinconia dei suoi mari. Curato da Roberto Koch insieme ad Angela e Barbara Jodice, con il prezioso contributo del regista Mario Martone, «Mimmo Jodice. Senza tempo» restituisce, come evoca il titolo, quella dimensione rarefatta e metafisica, cifra essenziale della ricerca di Mimmo Jodice, in cui ogni fotografia appare sospesa, "senza tempo", e diventa per l'osservatore una soglia aperta sull'eterno.
Vette di luce. Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 224
Curato da Filippo Maggia e M. Cristina Rodeschini e realizzato in collaborazione con il CAI, Club Alpino Italiano Bergamo, «Vette di luce» mette in dialogo la pittura di paesaggio di tradizione ottocentesca con la fotografia di Naoki Ishikawa (Tokyo, 1977). L'arte ha da sempre interrogato la montagna come tema ricorrente generando un confronto continuo che, nei secoli, non ha mai smesso di alimentarsi. Quella tra gli artisti e la montagna è una storia fatta di osservazioni dirette, di innamoramenti, appunti, disegni, scritti, taccuini, scoperte, studi e memorie e che ha trovato nell'Ottocento e nella pittura di paesaggio, così come nella fotografia dal Novecento a oggi, le sue massime espressioni. Le Alpi Orobie sono state immortalate nei dipinti di pittori come Costantino Rosa (1803-1878), Andrea Marenzi (1823-1891) ed Ermenegildo Agazzi (1866-1945) che hanno descritto con minuzia le bellezze e le particolarità della Val Taleggio, la Valle Brembana, la Val Seriana, le Cascate del Serio e tutta la spettacolarità della cima Presolana. A queste sorprendenti traduzioni per immagini pittoriche del paesaggio alpino, viene affiancata la campagna fotografica realizzata dal fotografo-alpinista giapponese Naoki Ishikawa in un'originale rilettura delle Alpi Orobie con l'obiettivo di documentare in forma esperienziale il paesaggio. Le fotografie di Ishikawa non solo documentano le tappe di un viaggio sentimentale e al tempo stesso antropologico, ma sono la testimonianza di uno sguardo nuovo, diverso, che si è posato sulle Alpi bergamasche. Gli artisti contemporanei, Matteo Rubbi e MASBEDO (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni) invitano infine a considerare la montagna, le Orobie in particolare, come orizzonte possibile nella costruzione di una comunità in osmosi tra monti e pianura.
Mario Giacomelli. Una retrospettiva. La raccolta di Lonato del Garda. Ediz. italiana e inglese
Filippo Maggia
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 144
Un tributo a uno dei fotografi italiani più significativi e conosciuti a livello internazionale del Novecento Curata da Filippo Maggia, questa monografia intende celebrare un maestro della fotografia italiana attraverso una selezione delle opere che il Comune di Lonato del Garda ha avuto in dono dall'artista dopo l'esposizione ospitata nella sede municipale, nel 1984. Si tratta di immagini che appartengono ad alcune delle sue più importanti serie fotografiche, che coprono un arco di tempo compreso tra il 1955 e i primi anni ottanta e ci restituiscono lo sguardo poetico e anarchico di un autodidatta che, attraverso il riscatto del lavoro, quello tipografico, lo stesso che tra Otto e Novecento aveva costituito una vera e propria élite proletaria, è percorso anche da molteplici riferimenti colti: il cinema neorealista e i temi del quasi conterraneo Cesare Zavattini, la pittura postimpressionista di Paul Gauguin del periodo bretone (Scanno), quella espressionista (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi), fino alle suggestioni informali di Alberto Burri (Presa di coscienza sulla natura). Mario Giacomelli (Senigallia 1925-2000) a soli tredici anni inizia a lavorare nella tipografia locale. Nel 1953 acquista la sua prima macchina fotografica, una Bencini Comet S del 1950, sostituita nel 1955 dalla celebre Kobell Press, che utilizzerà, con diverse e ripetute modifiche, per tutta la vita. Da allora si dedicherà alla creazione delle sue intense serie fotografiche: la vita d'ospizio, Lourdes, Scanno, i paesaggi e il mondo contadino. In particolare, a Scanno, un piccolo paese abruzzese in provincia de L'Aquila, Giacomelli realizza un'importante serie fotografica che riscuote ampio successo, tanto che nel 1964 viene esposta con la cura di John Szarkowski al MoMA di New York, nella celebre mostra "The Photographer's Eye". Da allora ottiene importanti riconoscimenti internazionali ed espone in Italia e all'estero. Oggi le sue fotografie sono nelle collezioni permanenti dei maggiori musei internazionali, il suo linguaggio inedito è d'ispirazione, allora come oggi, tra i fotografi nel mondo, e le sue fotografie continuano a emozionare.
Villa Margon. Il Rinascimento a Trento
Michelangelo Lupo
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 224
Un volume fotografico dedicato alla celebre residenza nobiliare suburbana del Cinquecento. Frutto di una apposita campagna fotografica realizzata da Massimo Listri, "Villa Margon. Il Rinascimento a Trento" illustra la storia, l'architettura e i tesori d'arte della celebre residenza del XVI secolo. Piccolo gioiello fra le dolci colline che affacciano su Ravina di Trento, questa dimora estiva nobiliare venne costruita dalla famiglia bergamasca dei Basso alla metà del Cinquecento. Una struttura a pianta rettangolare ispirata alle ville veronesi del Rinascimento e corredata da una cappella della Natività di Maria Vergine in stile neogotico, un giardino all'inglese, una riserva naturale di 135 ettari e un grazioso rustico merlato con torretta. Un luogo di villeggiatura i cui interni sono affrescati da sequenze pittoriche che raffigurano un ciclo dei dodici mesi, una serie di scene dell'Antico e Nuovo Testamento e le imprese militari dell'imperatore Carlo V. Immersa nei vigneti da cui nascono le bollicine Ferrari Trentodoc, Villa Margon è oggi di proprietà della famiglia Lunelli e sede di rappresentanza del Gruppo Lunelli. La Villa, riportata all'antico splendore dalla nuova proprietà, è aperta al pubblico e offre un originale viaggio storico-artistico ed enogastronomico.

