Skira: Fotografia
Richard Avedon. Relationships
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 194
Oltre sessant'anni di carriera di uno dei grandi maestri della fotografia del Novecento Un omaggio a Richard Avedon (1923-2004), il fotografo statunitense che ha legato il suo nome e i suoi scatti a riviste iconiche come Harper's Bazaar, Vogue e The New Yorker. Celebre ritrattista, Avedon fu tra i primi padri della fotografia di moda di cui rivoluzionò lo stile quando, già dal 1945, tralasciò le pose statiche per collocare le modelle in ambientazioni reali. Quelle di Avedon sono immagini quasi cinematografiche che portano chi le osserva a immaginare i racconti e le storie che sembrano evocare. Davanti all'obiettivo di Avedon non sono transitate solo le modelle più famose dell'epoca, ma anche una ricca compagine di personaggi tra i quali attori, danzatori, celebrità, artisti, musicisti, scrittori, attivisti per i diritti civili, fino ai capi di stato. Inoltre, non di rado il medesimo soggetto veniva ritratto più volte e in periodi diversi, creando vere e proprie relazioni fotografiche che rivelano aspetti differenti sia della persona ritratta, sia del suo rapporto con il fotografo. Realizzato in collaborazione con il Center for Creative Photography e la Richard Avedon Foundation (con main partner Versace e media partner Vogue Italia), Richard Avedon. Relationships presenta oltre cento fotografie di moda e ritratti iconici, appartenenti alla vasta collezione del Center for Creative Photography: dagli artisti Jasper Johns, Andy Warhol e Louise Nevelson a Ezra Pound e Truman Capote, da John Ford e Michelangelo Antonioni a Humphrey Bogart e Marilyn Monroe, da Jimmy Carter e George Bush a Malcom X e Kofi Annan, da Bob Dylan, John Lennon e Paul McCartney alle modelle Dovima, Veruschka e Linda Evangelista. Da questi straordinari ritratti emerge la capacità di Avedon di catturare espressioni del volto, gesti del corpo, momenti, cambiamenti, stili e tensioni che hanno attraversato la nostra società. Qualità messe ancora più in evidenza dai ritratti in bianconero che lo hanno reso celebre. Queste foto, dove sono riprese personalità che hanno segnato la storia del Novecento, modelle o persone comuni, regalano emozioni a ogni sguardo curioso sull'uomo.
Lisetta Carmi. Suonare forte
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 144
La figura e l'opera di Lisetta Carmi, la grande interprete della fotografia sociale nella seconda metà del Novecento recentemente scomparsa Lisetta Carmi (1924-2022) è stata una delle interpreti più significativa del panorama fotografico italiano; in vent'anni di intensa attività - negli anni sessanta e settanta - ha documentato, con sguardo coraggioso e anticonformista, le realtà più difficili ed emarginate del suo tempo. Curato da Giovanni Battista Martini - amico di Lisetta Carmi e curatore dell'archivio della fotografa - e pubblicato a corredo della mostra torinese, Lisetta Carmi. Suonare forte è un tributo postumo all'importante autrice, recentemente scomparsa, che con le sue immagini ha saputo proporre un'analisi lucida di due decenni cruciali del secolo scorso. I suoi reportage colpiscono per forza poetica e valore documentaristico: dalle condizioni dei lavoratori del porto di Genova alle scene di parto, dallo stabilimento dell'Italsider alla comunità di travestiti nell'antico ghetto ebraico di Genova, dall'alluvione di Firenze alla guerra civile in Irlanda, fino ai ritratti di artisti e intellettuali quali Ezra Pound, Edoardo Sanguineti, Jacques Lacan, Lucio Fontana, Leonardo Sciascia, Claudio Abbado. Nata a Genova nel 1924 in un'agiata famiglia borghese, Lisetta Carmi a causa delle leggi razziali è costretta nel 1938 ad abbandonare la scuola e a rifugiarsi con la famiglia in Svizzera. Tornata in Italia, prosegue lo studio del pianoforte e, dopo il diploma, si dedica all'attività di concertista fino al 1960. In questi anni si avvicina in modo casuale alla fotografia accompagnando l'amico etnomusicologo Leo Levi in Puglia, quindi esegue per il Teatro Duse di Genova una serie di reportage nei quali descrive, con sguardo personalissimo, le diverse realtà e problematiche sociali della città, come, ad esempio, gli ospedali, l'anagrafe, il centro storico e le fogne cittadine. Della sua carriera di fotografa degli anni successivi si ricordano l'ampia indagine fotografica sul porto di Genova, il reportage sulla Sardegna, il libro d'artista Métropolitain con gli scatti realizzati nella metropolitana parigina e il suo progetto più noto, che nel 1972 diventerà tra molte difficoltà un libro, dedicato ai travestiti genovesi, oltre alla serie di ritratti di artisti e personalità del mondo della cultura del tempo.
Fotografare l'architettura. Il monumentale collage di albumine di Giacomo Rossetti tra innovazione tecnica e tutela del patrimonio
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 120
Il volume documenta il complesso restauro del grande collage di albumine (300 × 250 cm - oltre 200 pezzi) che riproduce la facciata della Chiesa dei Miracoli a Brescia, realizzata dal fotografo bresciano Giacomo Rossetti (1807-1882), esempio unico dell'utilizzo del mezzo fotografico per la documentazione dell'architettura. Il grande collage della facciata dei Miracoli - composto dagli scatti ottenuti servendosi di una impalcatura e con particolari accorgimenti per garantire il rispetto dell'esatta scala di riduzione - fu composto incollando su una tela le stampe fotografiche all'albumina tratte da negativi al collodio umido. I punti di giunzione furono risolti con parziali sovrapposizioni e attraverso l'uso del ritocco pittorico.
Paolo Pellegrin. La fragile meraviglia. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 160
Un reportage fotografico d'autore dedicato al tema del cambiamento climatico La monografia, che accompagna la mostra inaugurale del nuovo museo di Intesa Sanpaolo in Piazza San Carlo a Torino, presenta il lavoro del fotogiornalista italiano Paolo Pellegrin, attraverso i reportage fotografici che l'autore ha dedicato al tema del cambiamento climatico. Paolo Pellegrin (1964) è uno dei maestri indiscussi della fotografia contemporanea internazionale. Nel corso della sua lunga carriera, ha saputo documentare la realtà della nostra epoca con una rara consapevolezza del duplice ruolo della fotografia: da un lato testimonianza del reale e dall'altro strumento di indagine della soggettività. Questo corpus di immagini è dedicato a uno dei temi centrali della contemporaneità: il rapporto tra l'uomo e la natura. Paolo Pellegrin ha viaggiato per oltre un anno alla ricerca di immagini che immortalassero la grandiosità della natura: dall'Islanda alla Groenlandia, dalla Sicilia al Trentino Alto-Adige, dalla Namibia al Costarica, i suoi scatti si raccolgono attorno alla presenza dei quattro elementi naturali (terra, acqua, aria e fuoco), sui quali l'umanità si interroga da sempre, in una sorta di interpretazione metaforica e spirituale che scavalca le rigidità delle conoscenze scientifiche. Un viaggio per il mondo che accomuna il vicino e il lontano nelle implicazioni che derivano dal cambiamento nel nostro ecosistema. Se in uno dei suoi lavori precedenti, un reportage pubblicato sulla rivista "Time" nel 2018, Pellegrin puntava l'obiettivo sui ghiacciai dell'Antartide in via di scioglimento, affrontando in maniera diretta il tema del cambiamento climatico, questa volta il fotografo si rivolge alla natura con uno sguardo memore delle poetiche del "sublime", dove il fascino nasce dalla dismisura, il bello dalla paura. Nei suoi scatti ne coglie le diverse manifestazioni, individuando come caratteristica primaria e costante quella "fragile meraviglia" che dà il titolo all'intero progetto. Allontanandosi dunque dall'idea di reportage classico, cui Pellegrin è stato fedele per molto tempo, la sua fotografia si traduce in visioni di superfici e paesaggi che celebrano la forza dirompente dell'elemento naturale, provocando nell'osservatore una reazione ambivalente: in bilico tra fascino e timore, è inevitabile che esso si trovi a riflettere sul proprio ruolo nel mondo e sul proprio rapporto con l'ambiente.
World Press Photo 2022
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 240
Il catalogo della nuova edizione del più famoso premio internazionale di fotogiornalismo Dal 1955, il concorso annuale World Press Photo rappresenta l'eccellenza del giornalismo visivo. Il libro World Press Photo 2022 riunisce le foto vincitrici dell'ultima edizione, che offrono gli scatti più singolari e raccontano le storie più avvincenti del 2021. Selezionate fra quasi 80.000 immagini realizzate da fotogiornalisti e fotografi documentaristi di oltre 100 paesi, le foto vincitrici mettono in luce in questo documento toccante, e talvolta sconvolgente, il meglio del giornalismo visivo dell'ultimo anno. Suddivise in categorie tematiche, le immagini raccontano la profondità e la complessità del lavoro fotogiornalistico, mettendo il lettore a diretto contatto con fotografie sensazionali, a volte scioccanti, che raccontano il nostro mondo. Destinato a tutti i fotografi e i fotoamatori, World Press Photo 2022 è un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo e insieme fonte di informazione, ispirazione e riflessione sul mondo contemporaneo.
Dalla guerra alla luna 1945-1969
Giovanna Calvenzi, Aldo Grasso
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 80
Un ritratto per immagini dell'Italia dal dopoguerra agli anni dell'espansione economica dall'Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo Attraverso una selezione di circa ottanta immagini, il volume - che accompagna la mostra inaugurale del nuovo museo di Intesa Sanpaolo in Piazza San Carlo a Torino - racconta l'Italia che rinasce dalle macerie del secondo conflitto mondiale, il piano Marshall con cui l'America l'aiuta a ripartire, il boom degli anni '60 e l'avvento della televisione, la motorizzazione di massa e i sogni legati alla conquista della luna. Per capire l'Italia di oggi è quanto mai opportuno un tuffo nel passato, che illustri passo a passo quel che il Paese è stato ed è diventato nella seconda metà del secolo scorso. Nel 1945 l'Italia è un Paese in ginocchio: esce da vent'anni di fascismo e da cinque di guerra. È un Paese letteralmente "a terra": bisogna ricostruire il tessuto sociale, l'economia, ma anche le istituzioni politiche dopo la dittatura e il vuoto di potere, creatosi con l'armistizio, durato due anni. Nelle immagini presentate si vedono le baracche che costellano le periferie delle grandi città e le prime case popolari, costruite grazie al progetto Ina Casa. C'è palpabile l'euforia di quegli anni, con la nascita di nuovi giornali e il desiderio che accomuna tutti di ripartire. Tra gli anni '50 e '60 avviene la grande trasformazione del nostro Paese: è il periodo della costruzione dell'Autostrada del Sole e della motorizzazione di massa, che si realizza prima con la Vespa e poi con la Topolino e con la Cinquecento. Sono gli anni delle Olimpiadi di Roma, del Concilio Vaticano II, dei primi consumi di massa: le case si affollano di elettrodomestici, dal frigorifero alla lavatrice, dalla cucina economica al tostapane. Il boom economico e l'industrializzazione, appannaggio soprattutto del Settentrione, costrinsero a una gigantesca migrazione interna dalle campagne meridionali alle città del Nord che cambiò profondamente il volto dell'Italia. Nata nel 1954, la televisione diviene l'elettrodomestico più desiderato di quegli anni, quello che più di tutti favorisce la diffusione di consumi di massa e l'unificazione culturale del Paese, che inizia con la signora che ascolta la radio mentre sferruzza e si chiude con la magica serata dello sbarco sulla luna nel luglio 1969.
Fulvio Roiter. High-Rise New York
Victoria Noel-Johnson
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 128
Pubblicato in occasione della mostra organizzata per il ventesimo anniversario dell'11 settembre 2001, "Fulvio Roiter. High-rise New York" è una celebrazione della città e della gente di New York. Il volume presenta 35 fotografie a colori che ritraggono New York prima dell'attentato, scattate tra il 1984 e il 1998 dal fotografo italiano di fama internazionale Fulvio Roiter e caratterizzate da un senso di struggente immediatezza ed eleganza senza tempo; immagini che ricordano una New York che fu, il cui skyline immediatamente riconoscibile è stato irrimediabilmente alterato dalla tragedia avvenuta solo qualche anno dopo. Il volume non è, tuttavia, un cenno nostalgico a quel passato: le bellissime fotografie di Roiter sono infatti un omaggio e un ricordo, ma prima di tutto un inno a New York, con la sua bellezza mutevole, la sua resistenza unica e la straordinaria capacità di rialzarsi dopo ogni caduta. Un ritratto intimo di New York e dei suoi abitanti che si erge come un ricordo stoico della vita dopo la morte, della luce dopo il buio.
Weston. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 128
Progettato direttamente in collaborazione con la famiglia Weston, questo volume riunisce per la prima volta le opere di Edward Weston, dei suoi due figli Brett e Cole Weston, e della nipote Cara. Le immagini di Edward Weston - i ritratti plastici, i nudi che esaltano forme e volumi, le dune di sabbia, gli oggetti trasformati in sculture, i celebri vegetables e le conchiglie riprese in primissimo piano - hanno segnato la storia della fotografia del secolo scorso, traghettandola dalla rappresentazione della realtà in chiave pittorialista di fine Ottocento e primo Novecento verso un'innovativa interpretazione modernista e surrealista. Accanto alle foto di Edward, uno dei maestri assoluti della fotografia mondiale, una selezione di immagini del figlio Brett, il più determinato nel cercare una possibile declinazione degli insegnamenti del padre (indubbiamente trovata nel paesaggio, studiato e restituito con geometrie che ricordano l'astrattismo in pittura), del figlio Cole, distanziatosi dal padre (di cui è stato fedele stampatore) attraverso l'utilizzo del colore, e della nipote Cara, fotografa ancora in attività e raffinata interprete del bianco e nero, vicina ai temi classici riletti secondo un codice contemporaneo. Lungi dall'essere considerato come un ritratto di famiglia per opere, il volume - pubblicato in occasione dell'esposizione bresciana - si configura come un racconto di esperienze artistiche che attraversa oltre un secolo di fotografia, di storia e di immagini di un mondo in costante cambiamento.
L'illusione di una storia senza futuro
Maurizio Galimberti
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 76
Fotografo e artista di fama internazionale, Maurizio Galimberti è celebre per lavorare quasi esclusivamente con la Polaroid, con la quale ha sviluppato una personalissima tecnica di manipolazione con cui scompone e ricompone l'immagine. Così, in questo libro, la disinfestazione di Wuhan nel 2020, dopo l’esplosione pandemica del COVID-19, diventa nella riedizione di Galimberti quasi un’immagine di fantascienza distopica, con una figura umana in mascherina e tuta blu al centro di una composizione che svanisce ai bordi nel biancore accecante dei fumi e delle sostanze disinfestanti spruzzate dagli operatori sanitari, mentre la prima pagina di un quotidiano che invoca “Fate presto” dopo il trauma del terremoto dell’Irpinia del 1980 diventa un pastiche in cui la parola perde quasi la propria leggibilità accanto al maelstrom delle immagini in bianco e nero delle macerie causate dal sisma. Sono quasi sempre immagini dolenti quelle selezionate da Maurizio Galimberti e da Paolo Ludovici per muoversi tra i ricordi impressi nel labirinto della Storia: se si escludono la foto che ritrae l’incontro fra Nelson Mandela e Muhammad Ali, o l’immagine di Papa Wojtyla accanto a una colomba bianca, o ancora quella che ritrae Madre Teresa di Calcutta con un bimbo tra le braccia, le altre immagini fanno riemergere nella nostra memoria il massacro di Srebrenica del 1995 o gli attentati di Nassiriya del novembre 2003, ma poi anche i cadaveri dello tsunami del 2004 in Thailandia e nell’Oceano Indiano, l’attacco chimico a Halabja perpetrato dall’esercito iracheno contro la popolazione curda nel 1988, o le grida disperate dei bimbi nel campo profughi di Balukhali nel Myanmar ritratti negli scatti brutali e potenti di Kevin Frayer via via fino alle strazianti immagini che documentano i tentativi di fuga da Kabul riconquistata dai Talebani nell’agosto del 2021.
Fotografia. Due secoli di storia e immagini
Walter Guadagnini
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 352
Il grande racconto della fotografia mondiale, dalle origini ai giorni nostri La fotografia è stata uno dei linguaggi principali della modernità e, a partire dalla rivoluzione digitale, è divenuta anche quello più utilizzato nella comunicazione quotidiana, privata e pubblica. Al contempo, è una delle arti che hanno segnato il XIX e il XX secolo, assumendo nel ventunesimo un ruolo sempre più centrale nel panorama della creazione contemporanea, in ogni parte del mondo, all'interno di ogni sistema sociale e culturale. Questo volume mostra gli infiniti volti della fotografia ed è allo stesso tempo un affascinante racconto: tre atlanti visivi di grande impatto ne scandiscono il ritmo "a ritroso" - dalle più recenti sperimentazioni con l'Intelligenza Artificiale di Trevor Paglen alla prima immagine fissata da Joseph Nicéphore Niépce ormai due secoli fa -, intervallando i sedici capitoli illustrati che, con stile narrativo tanto accessibile quanto preciso, espongono la storia di questa disciplina, rivolgendosi agli esperti del settore ma soprattutto ad amatori e appassionati dello strumento fotografico. Completano il libro sedici approfondimenti tematici e una ricca bibliografia.
Photographing art. Franz Egon von Fürstenberg. Ediz. italiana, inglese e francese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 248
Egon von Fürstenberg non ha fotografato opere d'arte o artisti: ha fotografato l'Arte Photographing Art presenta una selezione di fotografie scattate dal fotografo messicano-tedesco Franz Egon von Fürstenberg tra il 1974 e il 2018. Una memoria imperdibile del mondo dell'arte contemporanea, delle emozioni, dei rapporti, dei momenti di gioia e di fatica, degli incontri, delle relazioni, del senso di appartenenza a una comunità e al contempo della solitudine creativa dell'artista. Sono queste le espressioni e i temi che emergono in questo libro, testimone del tempo, delle arti e delle tendenze che cambiano. Sono momenti spesso sfuggiti alle cronache, ai media, ai cataloghi e alla storia dell'arte, ma catturati da un osservatore che ha seguito da vicino l'evoluzione della ricerca contemporanea grazie al rapporto con sua moglie, la curatrice Adelina Cüberyan von Fürstenberg che ha dato vita ad alcuni dei momenti più belli dell'arte internazionale. Egon ha testimoniato con la sua macchina fotografica quel che accade in quel mondo dell'arte, non l'ufficialità, non la facciata delle cose, ma lo spirito che ha fatto fiorire l'arte e gli artisti. Tenendo d'occhio ogni idea, dettaglio o movimento, ogni attimo atteso o imprevisto, la macchina fotografica di Franz Egon von Fürstenberg riprende l'istante, la fluidità del momento in cui la persona reale è libera e naturale, non inquadrata o in posa come un personaggio famoso. Le fotografie presentate nel volume includono tantissimi artisti, molti dei quali rappresentano alcune delle personalità più interessanti del nostro tempo, da Andy Warhol a Joseph Beuys, da Marina Abramovic a Jannis Kounellis, da Mario e Marisa Merz a Chen Zhen. Nato nel 1939 a Berlino, Franz Egon von Fürstenberg ha lavorato come assistente del designer Pierre Cardin a Parigi e poi del fotografo Alain de Ferron a Ginevra, dove conobbe e sposò Adelina Cüberyan, la sua inseparabile compagna di vita. Nel corso degli anni ha collaborato con un gran numero di artisti e sedi espositive in tutto il mondo e ha pubblicato le sue fotografie su riviste, giornali e cataloghi d'arte. I suoi archivi fotografici rappresentano una memoria imperdibile, poiché contribuiscono alla comprensione delle origini di quegli incontri, mostre e connessioni, e al contempo degli sviluppi nelle generazioni successive degli ultimi quarant'anni, che hanno creato il mondo dell'arte contemporanea.
Carabinieri. La bellezza di un'Arma senza tempo. Un'identità nei secoli fedele
Carlo Mari
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 604
Il nuovo progetto fotografico di Carlo Mari racconta la bellezza di una divisa e i valori che essa rappresenta Nel febbraio del 2020 Carlo Mari chiese al Comando dei Carabinieri di essere autorizzato alla realizzazione di un servizio fotografico sulla città di Milano durante il lock-down per testimoniare come i Carabinieri stessero vivendo e accompagnando la città nel momento storico della pandemia. Così è nato il libro fotografico Io Milano e la mostra presso le Gallerie d'Italia, che hanno ottenuto un incredibile successo. Il nuovo progetto di Carlo Mari coinvolge sempre l'Arma dei Carabinieri, ma in modo diverso, più personale. L'intenzione del volume è quella di raccontarne la distintiva bellezza attraverso una rappresentazione capace di evidenziare aspetti, qualità e valori in modo forte ed emozionante, con una chiave di lettura che rimanda alla migliore immagine dell'Arma. I Carabinieri sono un punto di riferimento fermo e rassicurante sul quale ogni cittadino sa di poter contare: la loro divisa nera, la bandolina bianca, la fiamma sul cappello e la striscia rossa sui pantaloni vengono immediatamente riconosciuti. Si tratta di donne e uomini che vestono ogni giorno l'uniforme perché credono nei valori che essa rappresenta, nel servizio alla comunità e nella sua difesa. Il filo conduttore di ritratti contenuti nel volume è la bellezza delle uniformi e delle personalità che la indossano. Carlo Mari è un fotografo eclettico e si occupa di fotografia di reportage, soprattutto di viaggio e natura, ma lavora anche con la fotografia di moda e di pubblicità. Le sue immagini sono state esposte in mostre personali e collettive di livello internazionali e i suoi lavori sono stati pubblicati sulle principali riviste di tutto il mondo.

