Il De vita beata è un dialogo apologetico che Seneca scrisse per difendersi dalle accuse di incoerenza che gli erano state rivolte. "Aliter loqueris, aliter vivis", lo apostrofa l'interlocutore immaginato nel dialogo: "dici una cosa, ne fai un'altra". Seneca non nega le sue colpe, ma controbatte che nei suoi scritti parla in generale della virtù, non della propria vita personale. Lui si definisce infatti un semplice aspirante alla saggezza (adsectator sapientiae): "non sum sapiens [...] nec ero", cioè "non sono un saggio, né lo sarò"; non ritiene quindi di appartenere alla categoria dei "sapientes", gli unici che hanno raggiunto la virtù. Afferma inoltre che il conseguimento della virtù è uno dei mezzi per giungere alla felicità; la virtù è dunque un valore da ricercare ed esercitare.
La vita felice. Testo latino a fronte
| Titolo | La vita felice. Testo latino a fronte |
| Autore | Lucio Anneo Seneca |
| Introduzione | Maurizio Shoepflin |
| Traduttore | Annalisa Zanotti Fregonara |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | Piccola biblioteca della felicità, 7 |
| Editore | La Vita Felice |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 125 |
| Pubblicazione | 04/2010 |
| ISBN | 9788877993038 |
Libri dello stesso autore
De tranquillitate animi. La tranquillità dell'anima. Testo latino a fronte
Lucio Anneo Seneca
Demetra
Per conoscersi serve mettersi alla prova. L’ira. La costanza del saggio. La provvidenza
Lucio Anneo Seneca
Bompiani
Edipo. Variazioni sul mito
Sofocle, Lucio Anneo Seneca, John Dryden, Nathaniel Lee, Jean Cocteau
Marsilio