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Dante. Orizzonti dell'esilio-Landscapes of exile

Dante. Orizzonti dell'esilio-Landscapes of exile
Titolo Dante. Orizzonti dell'esilio-Landscapes of exile
Autore
Traduttori ,
Argomento Arti, cinema e spettacolo Fotografia e fotografi
Editore Olschki
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Lingua inglese
Pagine 152
Pubblicazione 09/2022
ISBN 9788822268471
 
60,00

 
0 copie disponibili
presso Libreria L'ippogrifo (Piazza Europa, 3)
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presso L' Ippogrifo Bookstore (C.so Nizza, 1)
Ordinabile
Si possono rappresentare i luoghi di un esilio, quand'esso non ha - per l'esule - niente di "proprio"? Quando - soprattutto per Dante - i nomi che sono il paesaggio della memoria affiorano ormai in dolente litania: «Sacchetti, Giuochi, Fifanti e Barucci / […] Sizii e Arrigucci» (Par., XVI, 104 e 108). Alberto Manguel e Nicola Giuseppe Smerilli ci accompagnano nella Ravenna che gli occhi di Dante poterono contemplare negli sguardi eterni che lo fissavano dalle icone musive dei monumenti bizantini nella città dell'ultimo rifugio. L'appello che discende da quelle pareti azzurre e oro non detta soltanto le luminose tessere del Paradiso ma rimuove altresì dal "qui" ogni parvenza: «In Dante ci sono immagini che si allontanano e si accomiatano. È difficile scendere le valli del suo verso dai mille addii». La formula di Osip Mandelstam ci accompagna in questo viaggio di parole e immagini, pronte a svanire dalla vista per imprimersi nella mente, in un delicato incidersi del sempre: «[…] sì come cera da suggello, / che la figura impressa non trasmuta» (Purg., XXXIII, 79-80). Un libro che raccoglie, come ha scritto Alberto Manguel, «il respiro dell'universo nel respiro della parola».
 
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