Quodlibet: Lavoro critico
Nuvole sul grattacielo. Saggio sull'apocalisse estetica
Giuseppe Frazzetto
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 196
Questo saggio descrive e analizza la cerimonia del me/mondo, così come si rivela nell'arte, nella gamification, nei film, nei videogiochi, nelle serie televisive, nella post-fotografia, nei social network, nei meme, negli NFT. La cerimonia quotidiana in cui siamo gettati è simultaneamente esito e disperato revulsivo d'una strisciante crisi della presenza. «Estetizzazione generalizzata» nei fatti è un eufemismo per estraneità del mondo. La vita spiazzata e familiare nell'apocalisse estetica ci rende stranieri al nostro mondo; il lontano e il vicino, la traccia e l'aura, tutto ci fronteggia e ci coinvolge, senza mediazioni, tanto più quanto più in apparenza ne abbiamo il controllo. Trasformati in produttori e collezionisti di immagini e di storie, tentiamo di trasformarle in strumenti per riconoscerci nella complessità della grande crisi attuale. Riflettendo sulla residua possibilità d'un punto di vista, questo saggio cerca di seguire alcuni percorsi delle formazioni culturali che ci determinano e ci inquietano: «nuvole» velocissime, che scrutiamo dall'«abisso del grattacielo». Prefazione di Monica Ferrando.
Andar di notte. Viaggio nella movida delle città medie
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 196
Negli anni Ottanta del Novecento l'Europa si connota per un particolare incremento della vita notturna delle città, ben presto definita movida, con il termine che in Spagna aveva salutato la fine della dittatura franchista. Un fenomeno collettivo che rinnova il clima di effervescenza e vivacità sociale, estendendolo alle ore notturne. Un tempo specifico, proprio della società del benessere, libero dagli impegni quotidiani e dedicato, in primis dai giovani, agli incontri con amici. Un tempo che, ben presto, ha assunto i caratteri della festa, fatta di uno stare-insieme-per-stare-insieme, accompagnata da grandi calici, che invade il cuore dei centri storici, animandoli di una socialità particolare, trasformata in inedito rito collettivo. Un fenomeno individuale, collettivo e territoriale per i processi di rigenerazione urbana innescati nei centri storici, rinforzando la configurazione delle città come luogo pubblico per eccellenza. Aperto a tutti, predisposto agli incontri, premessa e palestra a cielo aperto di democrazia ma insieme anche luogo di una complicata, nuova governance dell'uso della città. Il lavoro è il prodotto di una lunga attività di riflessione e ricerca sul campo, condotta da sociologi, psicologi, urbanisti che hanno cercato di raccontare le opportunità, le criticità e i conflitti che l'andar di notte ha recentemente innescato.
La scommessa psichedelica
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 320
È possibile immaginare un mondo in cui la depressione è risolta (in due sedute, con l’ayahuasca), anche quella resistente a trattamenti (grazie alla ketamina); dove le dipendenze sono un ricordo: la psilocibina ha lavato via quelle da alcol e tabacco, e l’ibogaina quelle da eroina e cocaina; in quel posto, la paura della morte dei malati terminali è dissolta dall’LSD; mentre il DMT ha aperto le anime a una nuova idea di spiritualità. In realtà quel mondo potrebbe essere già qui, sempre che la scommessa psichedelica venga vinta. Gli autori di questo libro tentano di farlo, domandandosi come la psichedelia definisca già oggi la realtà, provando a dire non solo cosa sono queste sostanze ma indagando cosa fanno e cosa potrebbero ancora fare. In queste pagine si cerca di capire perché, anche se sottotraccia e in modo impalpabile, queste molecole ci riguardano. A scriverle è un gruppo di intellettuali – scrittori, giornalisti, politici, raver, scienziati, critici letterari e memer – che raccontano cosa si nasconde oltre la facciata del «Rinascimento psichedelico», ovvero la serie di rivoluzionarie scoperte scientifiche degli ultimi quindici anni.
Dispersione ordine distanza. L'illuminismo di Foucault, Luhmann, Blumenberg
Diego Donna
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 288
Al centro del dibattito franco-tedesco del Novecento sul ruolo e gli effetti della razionalità moderna, Michel Foucault, Niklas Luhmann e Hans Blumenberg rileggono l’Illuminismo attraverso un’idea di critica che recupera, attualizzandola e mettendola al vaglio, la radicalità del Sapere aude. L’archeologia foucaultiana dei «sistemi di dispersione», l’architettura dei «sistemi sociali» in Luhmann, l’actio per distans nella ricerca antropologica blumenberghiana sono strumenti interpretativi che superano le immagini novecentesche sul dominio tecnico e reificante della razionalità dei Lumi e operano un’indagine rigorosa del tempo presente, reinventando e riordinando la complessità del mondo.
Il lavoro e le cose. Saggio su Heidegger e l'economia
Gennaro Imbriano
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 288
Indagando per la prima volta la concezione dell'economia nascosta tra le pieghe dell'ontologia heideggeriana, questo libro restituisce l'ordito teorico che la fonda, svelandone l'implicita visione del mondo e il giudizio che essa formula sul lavoro e i suoi prodotti. Emerge che, nel forgiare le proprie categorie filosofiche, Heidegger pensa anche - inaspettatamente - in termini economici, e che le teorie economiche a lui contemporanee incidono non poco sulla sua critica della metafisica. Al centro dell'analisi si pone così il rapporto tra la filosofia, con le sue categorie e costruzioni teoriche, e l'organizzazione produttiva e riproduttiva del mondo in cui Heidegger vive e opera.
Il frammento e la parvenza. Le immagini tra memoria e oblio
Fabio Coccetti
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 250
In virtù della sua natura ambigua, in cui convivono presenza e assenza, il frammento non si limita a innescare la riflessione sul passato; come un prisma, esso presenta la capacità di "rifrangerlo", separando ciò cui è possibile accedere da quel che risulta invece inafferrabile oltre la membrana dell'oblio. Se da una parte, infatti, il frammento sembra quasi sollecitare la reintegrazione in una struttura che lo risarcisca della ferita inflittagli dal tempo, dall'altra, tuttavia, esso ostenta una singolarità in sé completa, indisponibile a ogni richiesta di ripresentificazione. A questa immagine di scostante perfezione - un fantasma che, come si svela, subito si ri-vela - si è dato il nome di parvenza. Attraverso di essa si affaccia, per negarsi, l'alterità magnifica e terribile di quella realtà, preliminare e ingovernabile, che è stata sovrascritta, in cambio di un evidente vantaggio evolutivo, da una realtà seconda, rappresentata dal compiacente mondo degli oggetti fornito e gestito dalla mente-memoria. Da qui una teoria dell'oblio secondo la quale esso non ha a che fare solo con il passato inaccessibile, con quanto è divenuto tale perché passato oltre la membrana dell'oblio stesso, ma. anche con l'indisponibilità essenziale di ciò che non è mai stato presente perché situato preliminarmente al di là di quella membrana: mentre garantisce la separatezza fra i due piani, l'oblio avvolge nella sua nebbia l'azione della mente-memoria, così dissimulandoci che, nei nostri procedimenti, elaboriamo i prodotti di una realtà posticcia.
Roland Barthes Club Band
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 224
A un quarto di secolo dalla morte e a un secolo dalla nascita, cosa resta di Roland Barthes e delle creature teoriche che ha generato? Diventato, non romanziere - come avrebbe voluto - ma personaggio romanzesco, maestro acclamato ma non capostipite di una scuola, si può dire che Barthes abbia superato la prova del tempo? Tormentato dall'ansia di auto-superarsi, di scappare dall'istituzione e dal dogma, non è però riuscito a sfuggire al suo destino di classico. Le sue categorie - piacere e godimento, studium e punctum, testo e retorica - sono ormai patrimonio comune. Ma, in questi casi, si rischia di finire nella galleria dei padri nobili, che è come dire dei libri che non si leggono più. E invece Barthes è anzitutto un autore bello da leggere e rileggere. Questa raccolta di saggi - frammenti di un dialogo amoroso con gli scritti e la scrittura di Barthes, redatti da autori che da diversi ambiti disciplinari provano a rimappare il complesso universo di un maestro dai molteplici interessi e dai molteplici disinteressi - è un contributo allo studio di una delle figure più intriganti della French Theory.
Le buste di Mimì. Cronaca di un'adozione
Venanzio Raspa
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 144
Un'adozione non è una gravidanza. I genitori adottivi non sentono cuoricini che battono, piedini che scalciano. Il bambino o la bambina vengono consegnati loro già equipaggiati. A un tratto la bambina è lì, è cresciuta con altri, ha fatto esperienze che tu non conosci né ti potranno essere raccontate per intero, perché quanti possono serbare ricordi nitidi di quando avevano tre, cinque o sei anni? Tuttavia, adottare un bambino reca con sé momenti di un'emozione inimmaginabile, se non hai per la prima volta sentito il contatto di quella mano che cerca la tua, e poi attendi, negli incontri successivi, che accada di nuovo.
Le forme sociali
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 176
Le forze sociali continuamente si compongono, scompongono e ricompongono in forme che definiscono il modo in cui il sociale organizza il sistema delle proprie relazioni. Ogni forma è, dunque, solo una delle possibilità sociali di interazione, sempre mutevole e sempre mutabile. Il CeRC - Centre for Governmentality and Disability Studies "Robert Castel" e il GRiOS - Centro studi sull'Ontologia Sociale hanno promosso un confronto fra le prospettive antropologiche, filosofiche e sociologiche per esplorare alcuni usi e declinazioni della nozione di "forma sociale", ragionare sugli strumenti della sua indagine e analizzare parte dei codici culturali che strutturano l'esperienza quotidiana dell'ordine sociale delle formazioni, delle deformazioni e dell'informe.
Ubicumque. Saggio sul tempo e lo spazio della mobilitazione
Fabio Merlini
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 156
Siamo soggetti a continue interferenze determinate dal sistema attuale della comunicazione. In ogni momento, occupazioni e attività possono essere interrotte e ridirezionate secondo esigenze provenienti da un altrove che si sovrappone al nostro qui e ora. Viviamo spazi incerti ed esposti dove non siamo mai pienamente. Dove, letteralmente, il "proprio" (proprius) è posto fuori (ex). Nell'odierno ambiente teletecnico, il fatto di essere sempre anche attesi e pretesi su altri fronti, in primis quello produttivo, agisce come uno spettro. Lo spettro dell'inefficienza, che impone alle nostre risorse operative un training ininterrotto, chiamandole a una disponibilità in cui attenzione e distrazione si rincorrono continuamente. Dobbiamo assicurare la nostra presenza sul fronte di una produttività immediatamente computabile e verificabile all'istante, sull'arco cioè di una temporalità massimamente abbreviata. "Espropriazione", qui, significa allora che l'orizzonte della vita smarrisce la durata come misura di una possibile costruzione del senso del sé e del mondo. Non solo, è anche un orizzonte menomato in ragione di una unilateralità che preordina lo sviluppo e l'educazione delle nostre facoltà e competenze, pregiudicando così altre possibili direzioni dell'essere.
L'antiziganismo
Leonardo Piasere
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 107
Un ghostbuster si aggira per l'Europa: l'antiziganismo. Come ogni razzismo, l'antiziganismo combatte un fantasma, gli "zingari", che esso stesso ha evocato. Ma, come in ogni caccia ai fantasmi sociali, esso ha bisogno di corpi materiali e tangibili su cui far presa: così, in tempi e luoghi diversi, suoi capri espiatori sono state e sono quelle persone che si addensano in una nuvola identitaria e si dicono rom, sinti, manus, calons, travellers, romanicel... Questi soggetti a volte soccombono, a volte sfuggono, a volte si adattano, a volte vincono, ma la loro vita terrena è votata all'autodifesa e la loro intelligenza deve essere quotidianamente dedicata al contenimento dell'antiziganismo che li perseguita; vi devono investire energie individuali e collettive. Quando l'antiziganismo offre loro delle pause, la tranquillità li rende finalmente cittadini.
Lungo lento. Maratona e pratica del limite
Paolo Maccagno
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 133
"Questo è un libro sull'umano e sui suoi limiti. Il suo ritmo è quello lento della maratona, che assomiglia a un'esplorazione di possibilità, assomiglia all'evoluzione. Solo due milioni di anni fa, e solo con il genere Homo, inizia la crescita dell'encefalo. Ben prima, l'innovazione che ci fece divergere da tutte le altre grandi scimmie scaturì dai piedi e dalla loro meccanica. Precisamente, dalla postura bipede: un'invenzione formidabile, ma anche imperfetta, come spesso accade nell'evoluzione. Quale sia stata la sua funzione iniziale, a noi figli della Rift Valley il bipedismo ha regalato doni preziosi come la corsa sulle lunghe distanze e l'uso libero delle mani. Dunque 'la storia dell'umanità inizia con i piedi', come scriveva nel 1964 il grande antropologo e archeologo André Leroi-Gourhan, una perfetta premessa evoluzionistica a questa originale monografia di un maratoneta e antropologo, ricercatore del limite e della diversità."