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Piemme: Varia

Il bio non è una bufala! Perché fa bene, è giusto e fa risparmiare

Il bio non è una bufala! Perché fa bene, è giusto e fa risparmiare

Stefano Genovese

Libro: Copertina morbida

editore: Piemme

anno edizione: 2018

pagine: 208

Oggi quasi tutto può essere bio: dalla cosmesi al turismo, dall'odontoiatria all'edilizia. Qualche decennio fa il biologico era una scelta per fricchettoni seguaci di qualche filosofia orientale. In seguito, è diventata una moda per radical chic. Poi il mondo si è ricordato che siamo ciò che mangiamo, si è reso conto che le risorse terrestri sono limitate, che nel nostro piatto ci finisce troppa chimica, e così il bio è parso una seria opportunità di salvezza. E allora viva il biologico! Mangio solo biologico! Voglio pure l'auto biologica! Fino allo sbarco nei supermercati. Subito dopo, però, sono nate le domande scettiche: ma se mi converto al bio non posso più mangiare carne? Neanche a Pasqua? E il latte lo posso bere? E come fa a essere biologica una fragola a Natale? E con l'affettato di seitan ci risuolo le scarpe? L'arrendevolezza di molti scettici non ha tuttavia contagiato tanti imprenditori, agricoltori e visionari che non si sono arresi in questi quarant'anni di biologico in Italia. Questo ha permesso di creare un settore vivace, diventato un business solo negli ultimi quindici anni. Proprio questi visionari Stefano Genovese è andato a incontrare di persona in tutta Italia. Da esperto e da consumatore ha voluto vedere chi c'è dietro le aziende del bio per conoscere le filiere, capire le tecniche di produzione e scoprire la filosofia che le ha ispirate sostenendole nella lotta per restare in attività. Si è visto spalancare le porte di imprese piccole e piccolissime con un'identità specifica - fra cui Libera Terra Mediterraneo, Argital, AmoreTerra, Ca' d'Andrei -, ma anche di marchi storici e giganti del bio: EcorNatura-Sì, Ki, Alce Nero, Iris, La Finestra sul Cielo, Probios, Bioalleva. Una carrellata di straordinarie avventure imprenditoriali, tante case histories, per toccare con mano che un pacchero di grano antico, un calice di rosso non trattato, una fetta di caprino di montagna con pane al tarassaco non sono bufale, ma realtà.
17,50

C'è del marcio nel piatto! Come difendersi dai draghi del made in Italy che avvelenano la tavola

C'è del marcio nel piatto! Come difendersi dai draghi del made in Italy che avvelenano la tavola

Gian Carlo Caselli, Stefano Masini

Libro: Copertina morbida

editore: Piemme

anno edizione: 2018

pagine: 213

Non tutto il cibo che arriva sulle nostre tavole è dannoso per la salute o frutto di filiere illegali, ma i draghi e i camaleonti che camuffano prodotti di largo consumo spacciandoli per genuini, buoni e giusti sono un pericolo da cui imparare a difendersi. L'agroalimentare "tira". Muove oltre 270 miliardi di euro e occupa 2,5 milioni di persone. È un pilastro dell'economia nazionale. Il principale fattore di traino è l'eccezionale appeal del made in Italy, un potentissimo ambasciatore di qualità ovunque nel mondo. E quel che "tira" logicamente "attira", per le opportunità che offre, trovando soggetti senza scrupoli pronti a sfruttare, sofisticare, adulterare. Le conseguenze sono opacità, scorrettezze e veleni che ci ritroviamo a dover consumare e avallare senza saperlo. Pur riconoscendo l'attenzione crescente riposta nel cibo buono, sano e giusto, questa autorevole e accurata indagine sul campo - condotta da Gian Carlo Caselli, oggi Presidente del Comitato scientifico dell'Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare, e da Stefano Masini, docente di Diritto Agroalimentare all'Università di Tor Vergata - denuncia l'esistenza di una vera e propria task force criminale, che allinea di volta in volta operatori prepotenti, spregiudicati e maliziosi, in grado di offendere i diritti essenziali alla salute e di deludere le lecite aspettative del consumatore in termini di gusto, natura e autenticità. Eppure sconfiggere i draghi avvelenatori del cibo è possibile. C'è bisogno di conoscerli e stanarli per riporre al centro della nostra spesa ciò che vogliamo in termini di sicurezza e qualità. Prefazione di Carlo Petrini.
17,50

Gli uomini sono bastardi. Dieci storie nere e perfettamente italiane

Gli uomini sono bastardi. Dieci storie nere e perfettamente italiane

Carmelo Abbate

Libro: Copertina rigida

editore: Piemme

anno edizione: 2018

pagine: 237

Il fidanzato premuroso, il vigile del fuoco tutto d'un pezzo, il padre amorevole, il professionista ricco e stimato, l'operaio tutto casa e lavoro, l'immigrato dalla famiglia numerosa, l'amico affettuoso... Dieci uomini così diversi e così uguali, dieci normali storie d'amore. Ma questa normalità, fatta di coppie apparentemente perfette, genera mostri, capaci ogni volta di palesarsi. Basta poco: che la donna si ribelli alla routine, che si stanchi del ruolo di casalinga soddisfatta o madre impeccabile, che rifiuti il controllo asfissiante, la gelosia, le percosse di chi in lei vede una proprietà privata: «Mia o di nessun altro». È allora che l'oggetto d'amore diventa solo cosa. E non appena teme di perderne il possesso, l'uomo, il maschio, si fa persecutore, carceriere, aguzzino, macchina per uccidere. Queste dieci storie sono, tutte, straordinarie e al tempo stesso tragicamente paradigmatiche. Alcune hanno occupato per settimane intere le pagine dei giornali e gli schermi della TV, ma qui è come se ci apparissero per la prima volta. Hanno gli occhi di Carlotta, Elena, Sara, Valentina, Hina, ma potrebbero averne mille altri. Sono dieci vicende nerissime, dieci gialli contemporanei accaduti in Italia, in questi anni, vicino a noi, potrebbero essere della porta accanto. Dieci casi che trovano tragica eco quasi ogni giorno nelle cronache, e che per questo devono metterci in guardia. Parlano di noi. La loro voce profonda e sommessa sussurra di un male radicato che alberga nel cuore di un Paese, il nostro, che ama dipingersi come modello di civiltà e invece è ancora pervaso da arretratezza e disparità. Anche quei dieci maschi vuoti, dominati da un'idea perversa dell'amore, ossessionati dal terrore di veder crollare il loro potere, ci guardano dritti in faccia. E ci riguardano. Tutti.
17,50

I sacri crimini. Delitti, scandali e crudeltà tra le mura di Santa madre Chiesa

I sacri crimini. Delitti, scandali e crudeltà tra le mura di Santa madre Chiesa

Massimo Centini

Libro: Copertina rigida

editore: Piemme

anno edizione: 2018

pagine: 236

Il corpo di Elisa Claps. Le suore aguzzine del Ruanda. I misteriosi omicidi delle guardie svizzere. L'infanzia in catene negli orfanotrofi di suor Diletta Pagliuca. Gli abusi sessuali del clero statunitense. E ancora: le sacre sette in odore di mafia, l'intreccio ambiguo di erotismo e mistica, l'abominevole castrazione dei bambini nelle corali di musica sacra... L'oggetto di questa inchiesta che abbraccia un arco temporale ampio - dall'attualità recentissima a ritroso fino al IX secolo - riguarda molti uomini e donne di santa romana Chiesa. Uomini e donne che si sono macchiati di atti ignominiosi nei quali la fede ha avuto una collocazione precisa, in alcuni casi persino ribaltata, assumendo il volto della superstizione, dell'abuso, della violenza. Il dato che più colpisce è l'inquietante assoluzione di vizi e perversioni ecclesiastiche insieme alle tante sanguinose cospirazioni consumate fra le sacre pareti. Seguendo un'impostazione rigorosamente obiettiva, giornalistica e storica, l'indagine raccoglie vicende che hanno visto i carnefici in saio e talare commettere misfatti all'ombra della croce, spesso avvalendosi di quello stesso simbolo per meglio portare a segno spietati progetti. Fondandosi su centinaia di documenti affastellati negli archivi giudiziari, ecclesiali e civili, Massimo Centini rifugge le generalizzazioni, ma resta fermo su una scrupolosa ricostruzione dei fatti; narrando con partecipazione storie criminali note, meno note e semisconosciute, si tiene lontano dai ceppi dei luoghi comuni e della retorica, per offrire un contributo significativo all'altare della verità, nella consapevolezza che - parafrasando il quarto evangelista - «la verità rende liberi».
17,50

Cuore di cobra. Confessioni di un ciclista pericoloso

Cuore di cobra. Confessioni di un ciclista pericoloso

Riccardo Riccò, Dario Ricci

Libro: Copertina morbida

editore: Piemme

anno edizione: 2018

pagine: 238

«Racconto il ciclismo, sperando che la verità, che non può cambiare ciò che è stato, possa almeno contribuire a cambiare ciò che sarà». «Pensate che i grandi che hanno scritto la storia del ciclismo e che sono stati coinvolti a vario titolo in scandali doping fossero diversi dal resto del gruppo? Che fossero migliori o peggiori degli altri? Credete che, prima di loro, di quegli anni, la situazione fosse diversa, o che possa essere cambiata negli anni successivi? Pensate che si possano fare 200 chilometri al giorno per tre settimane tra sole, gelo, pioggia, vento e neve solo a pane e acqua? Pensate che si possa davvero vincere così, o che ci sarebbe mai una TV disposta ad aspettarti al traguardo in diretta per 7, 8, 10 ore, cioè il tempo fisiologico per un tappone di montagna con 4.500 metri di dislivello? E, una volta arrivati, essere pronti già il mattino dopo a rifare la stessa cosa? Vi siete mai chiesti perché ogni tappa di un grande giro arriva d'abitudine tra le 17 e le 17,30? Perché in quell'orario si deve arrivare, se no 'non ci stiamo con il palinsesto, e addio a pubblicità e spot'. Per farci coraggio, per sopportare quella fatica immane, ci chiamiamo El Diablo, o il Killer, o il Re Leone. O il Cobra, come me. Per darci forza, perché così ci vogliono le persone che ci aspettano anche per giorni accampati su una curva. E, allora, come polli d'allevamento, ci alleniamo e ci 'curiamo', qualcuno per vincere, i più semplicemente anche solo per tenere il passo, stare a ruota. Solo col doping non vinci. Senza doping non vinci. Questa è la regola aurea del gruppo. Forse avrei dovuto rinunciare a quel soprannome, Cobra, troppo minaccioso, infido. Roba da far paura agli avversari, ma quasi anche a me. In fondo, ero soltanto uno del gruppo.»
17,90

Beata solitudine. Il potere del silenzio

Beata solitudine. Il potere del silenzio

Vittorino Andreoli

Libro: Copertina rigida

editore: Piemme

anno edizione: 2018

pagine: 288

«Osservando il mondo, così rumoroso, inquieto, e così folle, mi viene voglia di silenzio, e di guardare ai monaci, che sono scappati dal mondo per capire il mondo» (Vittorino Andreoli). In questa riflessione affascinante - che non disdegna di soffermarsi anche sulle scelte radicali del monachesimo in tutte le religioni - lo psichiatra Vittorino Andreoli ci avverte che il silenzio è l'unica azione rivoluzionaria che può riportare equilibrio al nostro vivere. L'uomo è l'unico tra i viventi ad avere la peculiarità di "guardarsi dentro". E in questa sua capacità di "introspezione" giunge alla consapevolezza di essere lo straordinario frammento di una gigantesca realtà che sconfina nell'infinito. Si rende conto non solo di essere fragile, ma di essere «un frammento di polvere fragile». In tempi di ipertrofia dell'informazione e di spreco delle parole, «il silenzio parla, proprio perché non dice, e se in esso non si conosce tutta la verità, tuttavia si giunge alla certezza che la verità esiste». Solitudine e silenzio sono dunque necessari per un'igiene della psiche, per un'ecologia dello spirito, per nutrire una relazione feconda con sé stessi, ritrovando così, nei rapporti con gli altri, quell'armonia spesso compromessa da aggressività e violenza, abusi e nevrosi. Andreoli denuncia il delirio delle metropoli contemporanee, mettendo in guardia dai danni dell'eccessiva mondanità, dell'ipocrisia delle relazioni, dell'iper-connessione virtuale. Ecco allora l'assoluta necessità di ritrovare una dimensione contemplativa della vita per riacciuffare il senso delle nostre esistenze e per dare spazio «a quel monaco che si nasconde nel profondo di ciascuno di noi, al suo bisogno di solitudine e di mistero, perché una vita pienamente umana non può fare a meno dell'invisibile».
18,50

L'Inter ha le ali

L'Inter ha le ali

Alessandro Altobelli, Giuseppe Baresi, Evaristo Beccalossi, Carlo Muraro

Libro: Copertina rigida

editore: Piemme

anno edizione: 2018

pagine: 202

Quando, nel 1978, i nerazzurri di Eugenio Bersellini sbarcano all'aeroporto di Pechino, su una pista occupata solo da velivoli militari, prima squadra occidentale a giocare in quel Paese, il destino sta già tessendo le sue trame. Con perfetta simmetria, infatti, anni dopo il FC Internazionale Milano è stata la prima società italiana ad avere un proprietario cinese. Era un altro mondo, anche nel calcio: non c'erano procuratori, i contratti erano annuali, quindi il rinnovo bisognava sudarselo ogni volta correndo come matti, tutta la squadra era italiana doc, dai giocatori ai manager, e i ruoli in campo erano ben definiti, c'erano le ali, i terzini, i mediani. Non si regalava la maglia autografata ai tifosi, perché era una sola in dotazione per tutta la stagione. E le veline erano ancora solo fogli di carta. I campioni che hanno fatto grande l'Inter degli anni Settanta e Ottanta, di cui cinque artefici del Mondiale 1982, rievocano con umorismo e nostalgia la stagione d'oro della squadra nerazzurra, quando la società era come la mamma, che ti allevava e ti faceva crescere, gli allenatori facevano anche la parte del papà severo, e la parola data aveva valore di contratto. E con lo stesso humour e lo stesso affetto, fanno i raggi X alla squadra di oggi. La verità è che il nerazzurro non si toglie con la maglia, rimane impresso sulla pelle, e infatti nessuno di loro ha mai dato l'addio alla beneamata. Quello che ancora oggi rimane invariato, e che li accomuna agli oltre quattro milioni di tifosi, è il cuore grande del popolo interista. E la sua eterna capacità di sognare.
15,90

Scusa se ti chiamo stronzo

Scusa se ti chiamo stronzo

Mirko Spelta

Libro: Copertina morbida

editore: Piemme

anno edizione: 2017

pagine: 209

Quanti stronzi avete conosciuto nella vostra vita? Tanti quanti i fili d'erba nei prati, no? "Tutti io li trovo" è la frase tipica che lo conferma: statisticamente i maschi stronzi sono molti di più di quelli "buoni". Vero? Falso! O meglio tutte e due le cose. È vero che spesso gli uomini si meritano questo giudizio, ma la verità è che l'uomo stronzo di per sé non esiste. Però ognuno di loro può esserlo, e tanto più lo è quanto meno gli piacete. Quando non vi richiama, quando vi fa aspettare, quando vi ignora non è per tenervi sulle spine o perché "vuole dirvi qualcosa". È proprio che non gli interessate. I maschi sono creature semplici, se fossero una collezione di moda sarebbero quella basic. La natura ha dotato le donne della complessità, delle capacità strategiche utili a farsi desiderare, dell'intuito. Quando li distribuivano, gli uomini erano da un'altra parte. Eppure ci sono molte cose dell'uomo che la donna non può capire, nemmeno con il sesto senso acceso. Verità scomode da accettare, ma tanto utili da sapere. Solo un uomo può svelare quello che frulla nella mente di un suo simile, i (pochi) pilastri che reggono le sue scelte e le sue decisioni in fatto d'amore. Questo libro è una miniera d'oro per entrare nella testa dell'esemplare che vi piace, per conquistarlo e per tenervelo. Il mondo è pieno di uomini interessanti e disposti ad amarvi, a capirvi e persino, entro i limiti delle loro possibilità, ad ascoltarvi. E a condividere la maggior parte della vita con voi. Basta conoscere le verità del loro funzionamento, per quanto scomode siano.
15,00

Un cuore in fuga

Un cuore in fuga

Oliviero Beha

Libro

editore: Piemme

anno edizione: 2017

16,90

Un autunno a Parigi

Un autunno a Parigi

Véronique Olmi

Libro: Copertina rigida

editore: Piemme

anno edizione: 2016

pagine: 199

Suzanne ha l'orecchio attento all'armonia della vita. È accordatrice di pianoforti da sempre, e da sempre sa ascoltare la cadenza delle giornate, il ritmo della sua stessa esistenza, le note sempre uguali dei suoi pensieri. Finché, un giorno, un incontro cambia tutto. Quel giorno di settembre, in cui Suzanne entra per la prima volta a casa di Serge, a Montmartre. È lì per accordare il piano di suo figlio. All'inizio, Suzanne e Serge non si accorgono l'una dell'altro. Ma poi una nota nuova e improvvisa sembra risuonare nell'aria. E i due, a poco a poco, pur essendo entrambi sposati, invischiati in altre vite, si innamorano. Al punto che Serge sceglierà di fare di Suzanne l'unica depositaria di un segreto terribile, legato alla sua infanzia, un segreto che gli avvelena la vita. Un amore impossibile, il loro, tormentato, destinato a finire. Eppure, un incontro che racchiuderà per entrambi il senso di una vita.
16,50

Tre sassi bianchi

Tre sassi bianchi

Lisa Genova

Libro: Copertina rigida

editore: Piemme

anno edizione: 2014

pagine: 348

È il mese di aprile, e l'isola di Nantucket si tinge di giallo acceso: milioni di narcisi fioriscono, a salutare la primavera e prepararsi per l'estate. Olivia ormai vive qui. Da quando il piccolo Anthony non c'è più, la sua vita è fatta di passeggiate sulla spiaggia, di letture, di giornate solitarie. E di ricordi. I ricordi di Anthony, un bambino che non ti guardava mai negli occhi, che non sapeva come si fa ad abbracciare qualcuno. Un bambino che adorava il numero tre. Tre erano gli anni che aveva quando gli è stata diagnosticata una grave forma di autismo; otto, quando è volato via per sempre. E adesso Olivia, sulla stessa striscia di sabbia fine su cui Anthony metteva in fila i suoi sassolini bianchi aspettando che le onde li portassero via, cerca di ricostruire ciò che è successo, di ripercorrere le tappe della breve vita di suo figlio. E di trovare, nel mistero di quel bambino che ha amato incondizionatamente, un senso. Perché, scoprirà in un modo del tutto inaspettato, se Anthony è venuto al mondo, è stato per insegnarle che l'amore può farsi sentire anche quando le porte del tuo mondo sono chiuse a chiave.
14,90

Lunedì nero per il commissario Dupin

Lunedì nero per il commissario Dupin

Jean-Luc Bannalec

Libro: Copertina rigida

editore: Piemme

anno edizione: 2014

pagine: 344

Isole Glénan: un arcipelago disteso come un miraggio al largo della ventosa Bretagna. Un paradiso di spiagge bianchissime nel Nord dell'Atlantico, dove un mattino di maggio vengono ritrovati a riva i cadaveri di tre uomini. Ignota l'identità, incerta la causa della morte. Il commissario Dupin, parigino fino al midollo spedito in quello che per lui è solo un angolo sperduto di Francia, non è esattamente un lupo di mare; e poi, se c'è una cosa che odia, è essere disturbato mentre fa colazione. Ma la notizia delle tre morti lo raggiunge a Concarneau, sulla terraferma, esattamente a metà della terza tazza di caffè bollente. E in un attimo quello che sembrava un normale lunedì diventa l'inizio di un incubo. Costretto ad affrontare le onde, arrivato a destinazione si rende conto di essere di fronte a un chiaro caso di omicidio premeditato. Perché, scoprirà presto, corruzione politica e affari sporchi ormai non risparmiano nemmeno quelle isole remote, con buona pace delle divinità che, come vuole la leggenda, le proteggono da tempo immemore. Come se non bastasse, Dupin sa di avere i giorni contati per risolvere il caso. Perché su di lui incombe un'altra minaccia: l'arrivo da Parigi di sua madre, che con perfetto tempismo ha deciso di fare visita al figlio "esiliato in provincia". La settimana è appena cominciata, ed è tutta in salita.
17,50

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