Morcelliana: Filosofia
Lo spirito della filosofia medioevale
Étienne Gilson
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 576
Chiamato al compito abbastanza difficile di definire lo spirito della filosofia medioevale, ho accettato, pensando all'opinione assai diffusa che, se il Medio Evo ha una letteratura e un'arte, non ha una filosofia propria. Tentar di sceverare lo spirito di questa filosofia, era impegnarsi a fornire la prova della esistenza, o a confessare ch'essa non è mai esistita. Cercando di definirla nella sua propria essenza, mi sono visto condotto a presentarla come la "filosofia cristiana" per eccellenza. Non si tratta di sostenere che il Medio Evo abbia creato questa filosofia dal nulla, non più di quanto abbia tratto dal nulla la sua arte e la sua letteratura. Non si tratta neppure di pretendere che nel Medio Evo non ci sia stata altra filosofia che la cristiana, non più di quanto si potrebbe pretendere che tutta la letteratura medioevale e tutta l'arte medioevale siano cristiane. Il solo problema da esaminarsi è sapere se la nozione di filosofia cristiana abbia un significato, e se la filosofia medioevale, considerata nei suoi rappresentanti più cospicui, non ne sia precisamente l'espressione storica più adeguata. Lo spirito della filosofia medioevale, quale lo s'intende qui, è dunque lo spirito cristiano, che penetra la tradizione greca, la elabora dall'interno e le fa produrre una visione del mondo, una Weltanschauung, specificatamente cristiana.
Lo spazio. Un contributo alla teoria della scienza
Rudolf Carnap
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 144
La "scoperta" delle geometrie non-euclidee e la Teoria della relatività di Einstein costrinsero scienziati e filosofi a prendere posizione e a rivedere radicalmente le loro categorie di pensiero. Ne derivò un dibattito accesissimo, al quale parteciparono gli esponenti più significativi sia della scienza sia della filosofia dei primi decenni del XX secolo. Uno dei temi al centro della discussione era la natura dello spazio. Il giovane Carnap vi si inserì con autorevolezza grazie a questo breve scritto, nel quale si proponeva di analizzare i vari significati di spazio, convinto com'era che l'inconciliabilità delle posizioni in conflitto fosse dovuta al fatto che "dalle differenti prospettive si parla di oggetti molto differenti". L'interesse di questo testo per il lettore odierno è molteplice. Da un lato esso è uno splendido esempio di come scienza e filosofia possano proficuamente incontrarsi; dall'altro ci mostra un Carnap nella sua fase di apprendistato, già padrone degli strumenti scientifici necessari ad affrontare un tema scottante come quello dello spazio, ma ancora incerto su quale prospettiva filosofica fare propria.
Trattati antichi sul destino
Marco Tullio Cicerone, Pseudo Plutarco, Alessandro di Afrodisia
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 232
Dai trattati sul destino di Cicerone, dello pseudo-Plutarco e di Alessandro di Afrodisia - gli unici che l'antichità ci ha trasmesso - emergono dei temi divenuti classici. Il conflitto fra un'ontologia "chiusa" (dove l'essere è un tutto già da sempre compiuto) e un'ontologia "aperta" (con molteplici e indipendenti fattori del divenire) all'interno del pensiero ellenistico verte sul ruolo da attribuire al principio di causalità, ed è questa la sua specificità rispetto al modo in cui l'idea del "destino" si presentava non solo in Omero o nei Tragici ma anche nei pensatori più antichi come Pitagora, Eraclito o Parmenide, dove la nozione di causa è del tutto assente. In gioco è il rapporto fra destino universale e libertà particolare, fra l'esteriore e l'interiore, fra Dio e l'uomo o fra la natura e lo spirito, e in particolare la legittimità di ritagliare all'interno di un mondo condizionato da rapporti causali necessari uno spazio vuoto tale da poter essere gestito da soggetti autonomi. Ma se l'uomo è libero nella misura in cui svolge liberamente la parte assegnatagli dal destino, come dobbiamo spiegare i comportamenti negativi?Una dialettica necessità/libertà rimasta sostanzialmente inalterata nella cultura occidentale, prolungandosi con altri linguaggi e altri autori nel pensiero cristiano e nella filosofia moderna.
Il peccato originale nel pensiero moderno
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 896
Secondo una profonda intuizione di Lev Sestov, nella tradizione occidentale, accanto alla visione biblica del peccato originale, dove il male è il risultato di una libera scelta dell'uomo, sta la visione anassimandrea: il male è una colpa inscritta nel destino del vivente. Modelli opposti che convivono, confliggono e talvolta si intrecciano nel pensiero moderno, quando l'idea di Rivelazione inizia a essere negata o trascritta in termini di pura ragione. Di qui l'idea di una ricerca sul tema del peccato originale da Cusano a Solov'ev, affidando la redazione dei contributi sui singoli momenti e figure a storici della filosofia che fossero esperti nei diversi settori. Ad emergere è una pluralità di interpretazioni del male, della libertà dell'uomo e di Dio, che ridisegna e arricchisce il profilo della filosofia moderna, offrendo spunti di riflessione per la stessa teologia.
Gli Atti dell'amore. Alcune riflessioni cristiane in forma di discorsi
Søren Kierkegaard
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2009
pagine: 416
Mai come oggi gli uomini si sono trovati a vivere tanto "prossimi" gli uni agli altri, in tempo reale, nel bene e nel male, tutti insieme. Il prossimo si è fatto a noi tanto prossimo da non consentire più di sentirci liberi di scansarlo, come allora, sulla strada da Gerusalemme a Gerico. Per riacquistare la giusta distanza e la doverosa lungimiranza può giovare l'aiuto di un grande pensatore e di un grande credente: Søren Kierkegaard. Negli Atti dell'amore, l'opera che pubblicò nel 1847, egli tratta del problema del "prossimo" a partire dalla capacità e dal dovere di ogni uomo di compiere atti vittoriosi su ogni egoismo. Il suo percorso è originale: egli non considera l'uomo come naturalmente egoista, nemmeno nel senso di egoismo come "amore di sé", che pensatori sia antichi sia moderni pongono come presupposto più che legittimo per indicare poi le vie virtuose idonee a fare evolvere in senso altruistico tale connaturato egoismo. Kierkegaard parte dall'alto, dagli atti dell'amore, e proprio in questi riscopre la presenza dell'umano-in-tutti. Queste "riflessioni" sono filosofiche, ma possono avere come oggetto gli atti dell'amore solo in quanto esse sono cristiane. Kierkegaard è convinto che solo il cristianesimo ha scoperto che esistono atti d'amore, e soprattutto che questi possono e debbono essere compiuti da ogni uomo, dunque anche dai non credenti, in ogni tempo.
Prospettive heideggeriane
Pietro De Vitiis
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2006
pagine: 256
La pubblicazione in corso della "Gesamtausgabe" di Martin Heidegger pone nuovi interrogativi agli interpreti, suggerendo loro di accostarsi al suo pensiero per colpi di sonda - quasi che un'interpretazione unitaria non possa più essere presupposta, ma debba scaturire dall'analisi di temi particolari affrontati dal pensatore tedesco in saggi e cicli di lezioni solo ora accessibili. È la via scelta in questo libro, che focalizza la sua attenzione su oggetti specifici: la politica, la civilizzazione e l'Europa, la scienza moderna, l'etica, il sacrificio, verità e ideologia, l'antropologia, la teologia e la questione del nichilismo, il postmoderno. Emergono in tal modo prospettive di lettura che mostrano non solo la pertinenza, talvolta inquietante, delle riflessioni heideggeriane (ad esempio sull'etica e il nichilismo), ma anche il loro essere al centro di buon parte della filosofia e della teologia contemporanea. Un'attualità che fa di Heidegger un classico da discutere, anche contro la sua lettera, per comprendere il nostro tempo storico.
Alvin Plantinga. La razionalità della credenza teistica
Giacomo C. Di Gaetano
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2006
pagine: 328
La prima biografia intellettuale del più importante filosofo della religione americana, di impostazione analitica. Un libro che mostra come si può argomentare razionalmente oggi per dimostrare l'esistenza di Dio. Giacomo Carlo Di Gaetano insegna all'Università di Chieti.
Michel Henry. Fenomenologia vita cristianesimo
Giuliano Sansonetti
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2006
pagine: 328
Il volume è la biografia di uno dei più importanti filosofi francesi (1922-2002) della seconda metà del '900, autore di opere ormai classiche sul cristianesimo, Gesù, la fenomenologia. Giuliano Sansonetti insegna filosofia morale alle Università di Urbino e Trento.
Quaderni della Fondazione centro studi Augusto Del Noce 2005-2006
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2006
pagine: 336
Il programma di questa pubblicazione si incentra intorno ai due punti focali dell'interesse di Augusto Del Noce: il rinnovamento delle categorie storiografiche in base a cui interpretare la storia della filosofia moderna e contemporanea con una particolare attenzione alla tanto trascurata filosofia italiana; il problema del rapporto filosofia-politica che si estende a quello fra storia della filosofia e storia etico-politica e mette in gioco l'idea della possibilità di una interpretazione filosofica della storia moderna e contemporanea. I "Quaderni" sono aperti a tutti quelli che condividono questa impostazione, nella convinzione che la convergenza su una problematica comune possa costituire un reale punto di incontro in cui mettere alla prova le proprie ricerche, quale che sia la divergenza di iniziali punti di partenza, aprendo così i partecipanti a un autentico "confilosofare".
Paul Ricoeur. Il giudizio medico
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2006
pagine: 80
Nuovi studi aristotelici. Volume Vol. 2
Enrico Berti
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2005
pagine: 608
Il secondo volume degli studi aristotelici, dedicato a metafisica, fisica e antropologia, scritto dal maggior specialista italiano di Aristotele. Un libro che è una vera e propria introduzione alla "Metafisica" di Aristotele. L'Autore insegna storia della filosofia all'Università di Padova.