Mimesis: I cabiri
La teleologia a partire da Kant
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 128
Che cos’è la natura? Quale relazione esiste tra le singole forme organiche che percepiamo e la natura nel suo complesso? È necessario o sensato rappresentarsi la natura come se fosse guidata in ogni sua parte da un fine intelligente o, forse, dobbiamo immaginarla come una grande macchina? In questo saggio del 1868, il giovane Nietzsche intraprende una profonda riflessione sul concetto di natura, confrontandosi con la filosofia kantiana e schopenaueriana, ma anche con le tesi sostenute dalla scienza contemporanea.
I sentieri dei sogni. La religione degli aborigeni dell'Australia centrale
Theodor G. Strehlow
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 152
Avendo vissuto per trent’anni tra gli Aranda, Strehlow, etnologo outsider non allineato alle direttive colonialiste, ci regala con questo piccolo libro un distillato della sua visione del pensiero religioso degli aborigeni australiani. Per primo egli ha rovesciato il pregiudizio di uomini “primitivi”, considerati tra i più arretrati della Terra, mostrando invece come il loro linguaggio, le loro usanze e i loro riti lasciassero trasparire una visione spirituale, filosofica e magica del mondo, straordinaria e affascinante. “La bellezza, la complessità e la pura poesia” della cultura dei nativi australiani è ciò che scopriamo in questo libro, a partire dalla centralità della dimensione del sogno: il “tempo del sogno”, infatti, non è una mera dimensione di fantasia, ma il fondamento di tutto ciò che profondamente è. Sognare è “vedere o sognare cose eterne”, “vedere con visione eterna”. Scopriamo inoltre un pensiero religioso in cui il divino non è contrapposto alla terra, ma generato da essa, e dove il maschile e il femminile coesistono “fianco a fianco nel paesaggio terrestre”: una visione del mondo che ha molto da insegnare all’uomo occidentale.
L'icona rivelatrice. Un processo contro i pagani
Stefano Fumagalli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 138
Edessa, Anatolia orientale, anno 578. Un periodo di crisi dopo i fasti di Giustiniano: guerra, crollo finanziario, debolezza del potere. Un governatore di provincia viene accusato di rendere culto agli dèi pagani. Da quella città si dipana la ricerca dei complici di una paventata congiura che interesserà molti altri centri (Antiochia, Costantinopoli e Ba’albeq, l’ultimo santuario del paganesimo) e ambienti assai vicini a Tiberio II, l’Augustus regnante. Un affresco che interessa la politica, l’arte, il governo dello stato e della Chiesa, nonché il potere dei simboli in quello che è molto probabilmente l’ultimo processo a carico degli Hellenes, i seguaci dell’antica religione pagana.
Gettare Heidegger. In appendice: Martin Heidegger «Il sito dell'abbandono» (1944-1945)
Luciano Parinetto
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 208
Oggi è sicuramente facile apprezzare e condividere lo spirito di questo libro assai felice e corrosivo, ma Luciano Parinetto lo fece uscire quando più o meno tutti gettavano Marx alle ortiche e si ubriacavano con Heidegger, con le sue inconcludenti oscillazioni a proposito dell'essere, il discutibilissimo intreccio di morte e temporalità, l'ideologico trattamento della tecnica, l'intima connessione fra ontologia e nazismo, l'assurdo culto delle inseità e la larvata teologia. Tutto ciò non depone a favore del "pensiero" di Heidegger, che ha fatto dell'uomo un "gettato", cioè un irresponsabile alienato per definizione, ed è dunque da gettare. Del suo misticismo mal riposto è un probante esempio "Il sito dell'abbandono", che viene pubblicato in appendice con l'originale a fronte.
Oracoli caldaici. Con appendici su Prucio e Michele Italo
Michele Psello
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 148
Michele Psello (1018 - 1078 d.C), filosofo, politico ed erudito bizantino, fornito di una eccezionale cultura enciclopedica, ha lasciato una gran mole di opere e commentari inerenti la cultura e la filosofia del mondo antico, con particolare attenzione agli Oracoli caldaici. Per quest'ultima opera fondamentale e purtroppo perduta dell'antichità, i commentatori di Psello costituiscono una fonte di conoscenza insostituibile. Il volume è completato da due appendici: una relativa al filosofo neoplatonico Proclo (410-485 d.C.) e ai suoi Estratti del commentario alla filosofia caldaica, tramandatici dallo stesso Psello, l'altra sull'Epistola XVII del dotto Michele Italo (XII sec.) relativa alla teologia dei Caldei.
De radiis. Teorica delle arti magiche. Un trattato medievale di magia naturale e astrologia fondamentale per l'Islam e l'Occidente
Ishaq al-Kindi Ya'qub Ibn
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 124
Al-Kindi (Bassora?, Baghdad 870 c.a.). filosofo e scienziato è considerato autore di 270 trattati, in gran parte perduti. Ci restano vari suoi scritti di commento a trattati aristotelici, inoltre "Il libro del sonno e dei sogni". Il suo "De Radiis", o "Teorica delle arti magiche", di cui l'originale arabo è perduto, fu tradotto in latino nel XII secolo, e divenne in Occidente insieme alla "Picatrix" - il più diffuso manuale di magia naturale del Medioevo. Nel "De Radiis", la cui matrice ermetica e neoplatonica è indubbia, sono messi in luce non soltanto i metodi, ma anche i significati filosofici e teologici del mondo magico, nelle loro relazioni con l'astrologia.
Versi aurei. Seguiti dalle «Vite di Pitagora» di Porfirio e Fozio, da testi pitagorici e da lettere di donne pitagoriche
Pitagora
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 156
Pitagora di Samo, figura liminare tra storia e mito, è all'origine del pensiero filosofico che va sotto il suo nome, nonché della setta di iniziati che operò nella Magna Grecia a partire dal VI secolo a. C, reggendo le sorti di gran parte delle sue polis, tra le quali Crotone, Metaponto e Taranto. Anche sotto l'impero romano, il pensiero pitagorico conobbe grande diffusione, dando luogo a una vasta letteratura di testi attribuiti al grande sapiente, o al suo insegnamento direttamente ispirati. Il presente volumetto fornisce alcuni dei testi pitagorici più noti, inquadrati filologicamente nel loro contesto storico d'origine.
La cura delle malattie dei soldati. Il XXII «fen» del libro III del «Canone della medicina»
Avicenna
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 160
Questo libro racconta la storia del testo più importante scritto in ambito medico. Concluso nel 1025, reso in caratteri latini a Toledo prima del 1187, fu stampato a Milano nel 1473 su commissione della comunità scientifica ducale. Studiato nelle università in forma di commenti ed esposizioni, il monumentale "Canone della Medicina" di Avicenna è stato rinvenuto nella biblioteca pavese del medico Ferrari da Grado. Traendo spunto dal testo egli rese omaggio al duca Francesco Sforza descrivendo, nell'"Expositiones super tractatum de urinis et vigesimam secundam fen tertii Canonis domini Avicennae", le principali malattie che colpivano i suoi uomini d'arme. Il testo che qui si propone permette al lettore di entrare nelle stanze degli ospedali medievali, di visionare gli ingranaggi dei torchi dei primi tipografi, di ascoltare il silenzio dei benedettini arroccati sull'abbazia di Montecassino, di sfogliare la carta dei manoscritti, degli incunaboli, delle cinquecentine e di esplorare le biblioteche mediche sullo sfondo del dialogo religioso tra cristiani e musulmani in area mediterranea.
I dialoghi. «Fabricius» «Antonius»
Lucio Fedro A. Arpeione
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 123
I Dialoghi, ritrovati dai saggista aponense V. Ireneo Filodeo Capra e dal medesimo tradotti per concessione del conte Z. (non è dato sapere di più sul possessore dei manoscritti), sono indubbiamente di origini alquanto misteriose, anche se il Capra li colloca originariamente nella biblioteca di Alessandria, per poi farli arrivare da Costantinopoli a Venezia sino alla famiglia dell'odierno possessore: appare, infatti, quantomeno singolare che il mercante che li avrebbe trafugati dalla biblioteca si chiamasse Kaddab (mentitore) e che l'unico cenno storico dei Dialoghi si abbia per una citazione fattane da Isaac Newton in alcuni suoi appunti, ormai perduti. Sembrerebbe più probabile che i Dialoghi trovino origine in ambienti rosacruciano-gnostici aponensi, allo stesso modo de "Il mistico connubio", già pubblicato in questa collana: ciò non ne sminuisce il contenuto, certamente originale e denso di spunti per la Ricerca. A. Lucio Fedro Arpeione, (540-639 d.C.), si chiamava, in realtà, Enrico da Feltria ed era allievo di Giovanni Filopono, filosofo della scuola Alessandrina. Egli visse per un lungo periodo a Carcassonne, dove venne in contatto con una enclave di cabalisti ebrei, che ebbero una certa influenza sul suo pensiero. Introduzione di Morris L. Ghezzi. Note biografiche a cura di Paolo E. De Faveri.
Breve notizia del regno del Thibet
Francesco O. Della Penna
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 88
Ancora nel Settecento del Tibet - il 'Paese delle nevi' - si avevano notizie assai approssimative: l'Enciclopédie di Diderot e D'Alembert parla di un vasto territorio asiatico assai poco conosciuto. Nella geografia immaginaria dell'uomo del Medioevo queste contrade erano un mondo di esseri favolosi, di antiche credenze, ed anche Marco Polo, descrivendo la provincia di Tenduc, vi situa non solo il regno dei successori del Prete Gianni, la cui leggenda alimentava negli Occidentali speranze escatologiche, ma anche il paese di Gog e di Magog. Nel 1703 la Congregazione di Propaganda Fide decreta lo stabilimento di una nuova missione in 'direzione delle sorgenti del Gange verso il regno del Tibet'. Nell'autunno 1712 Francesco Orazio da Pennabilli, prendeva la strada di Lhasa dove giungeva il 1° ottobre 1716. Questa edizione della "Breve notizia del Regno del Thibet", si basa sul manoscritto originale conservato presso le Archives di Mentes-la-Jolie.