Maggioli Editore: Devolution Club
Il diritto alla cittadinanza: problemi e prospettive
Maria Dicosola
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2022
pagine: 298
Vi è una stretta interconnessione tra cittadinanza, sovranità e diritti. Ed è proprio in tale interconnessione che risiedono le problematiche e le tensioni della cittadinanza negli Stati contemporanei. La comparsa, nell'ordinamento internazionale e negli ordinamenti nazionali, del "diritto alla cittadinanza" è la più plastica espressione di tali tensioni. Il volume discute dei problemi relativi all'interpretazione e all'attuazione di tale diritto, nonché delle sue prospettive future, nel contesto di costante trasformazione sociale dei Paesi della tradizione liberale. Sono oggetto di analisi i riflessi sulla dimensione costituzionale del diritto alla cittadinanza degli ordinamenti internazionale, regionale e dell'Unione Europea, le problematiche del diritto all'acquisto della cittadinanza e infine gli effetti su tale diritto della revoca della cittadinanza, che ha conosciuto un recente revival, nel quadro della crisi delle politiche del multiculturalismo e delle misure di contrasto al terrorismo. Emerge un quadro complesso e problematico, nel quale il diritto alla cittadinanza è oggetto di costante bilanciamento con la sovranità nazionale, che sollecita una riflessione sull'ammissibilità - e sull'effettività - di tale diritto negli ordinamenti pluralistici contemporanei, fondati sul riconoscimento del carattere universale dei diritti umani e della dignità quale principio giuridico fondamentale.
Vecchie e nuove minoranze: definizioni e strumenti di tutela
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2018
pagine: 158
Le relazioni raccolte in questo volume rappresentano uno degli esiti dell’attività di ricerca del PRIN (Progetto di rilevante interesse nazionale) 2010-2011 “La lingua come fattore di integrazione sociale e politica” (coordinatore nazionale prof. Paolo Caretti, coordinatore dell’unità locale prof. Giuseppe Verde). L’obiettivo è stato quello di offrire un’occasione di dialogo interdisciplinare sul tema delle minoranze, nel contesto della società multiculturale, con particolare riferimento al rapporto tra “vecchie” e “nuove” minoranze e ai pertinenti strumenti di tutela, tanto sul piano interno quanto su quello internazionale.
Il referendum Brexit e le sue ricadute costituzionali
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 394
Il 23 giugno 2016, con la vittoria del Leave nel referendum sulla Brexit, i cittadini britannici hanno preso una decisione di portata storica: l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Questo evento, che ha tenuto desta l’attenzione di tutto il mondo per lungo tempo, presenta evidenti implicazioni di carattere economico, finanziario e geopolitico. Ma altrettanto importanti e interessanti sono le questioni di carattere costituzionale aperte dal referendum Brexit. La British Constitution e, più in generale, l’intero ordinamento giuridico vengono coinvolti sotto diversi punti di vista. Questo libro si prefigge dunque l’obiettivo di fornire al lettore un’accurata analisi degli aspetti cruciali, sul piano costituzionale, di questa complessa vicenda: dagli equivoci storici che hanno caratterizzato i rapporti tra il Regno Unito e l’Europa continentale, ai presupposti politici e giuridici che si trovano alla base dell’indizione del referendum.
Il Regno è ancora Unito?
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 510
Saggi e commenti sul referendum scozzese del 18 settembre 2014.
Le trasformazioni costituzionali del secondo millennio
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 486
Il volume raccoglie i lavori e gli ulteriori spunti di riflessione emersi dal dibattito scaturito dalle giornate di studio, organizzate nell'ambito del PRIN 2010-2011 "Giurisdizione e Pluralismi", su "Le trasformazioni costituzionali del secondo millennio. Scenari e prospettive dall'Europa all'Africa", che si sono svolte presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro l'8 e 9 luglio 2013. Nei saggi si affronta la problematica delle transizioni e delle trasformazioni costituzionali in alcune aree ad alto tasso di "pluralismi culturali", quali i contesti africani, alcune esperienze dell'Europa balcanica e la federazione russa. Non può negarsi la configurazione dicotomica delle espressioni linguistiche di "transizione costituzionale" e di "trasformazione costituzionale". Da una parte, la transizione e la trasformazione sono processi, per loro natura dinamici, con la differenza che la transizione comporta il passaggio tra due regimi giuridici ben identificati nei loro elementi costituitivi e caratterizzanti, mentre la trasformazione è un concetto dinamico impiegato sovente dalla dottrina giuridica occidentale per descrivere quei mutamenti che consentono l'evoluzione degli ordinamenti giuridici pur preservandone la loro identità costituzionale. Invece il concetto di "Costituzione" indica quel complesso di regole che identificano un dato ordinamento e destinate a durare nel tempo e sovente rappresentano il punto di arrivo del processo di transizione.
Charles Dickens storico del diritto
William Searle Holdsworth
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2015
pagine: 134
La nebbia di Londra e il sudiciume dei tribunali, i parrucconi degli avvocati e l'ottusità dei giudici, la lentezza di Jarndyce v. Jarndyce e le bizzarrie di Bardell v. Pickwick. Tutta la scrittura di Charles Dickens è intessuta di riferimenti al diritto e alla procedura giudiziaria e note sono le sue corrosive opinioni sulla farraginosa macchina della giustizia inglese del suo tempo. William Holdsworth, uno dei maggiori storici del diritto del secolo scorso, prova a isolare questi singoli momenti per comporre un ritratto a tutto tondo del diritto inglese dell'Ottocento, in cui la precisione dello storico di Oxford si mescola al brio del romanziere di Londra. Attraverso la rilettura di classici come Casa desolata o Il circolo Pickwick, il libro di Holdsworth, qui per la prima volta tradotto a favore del pubblico italiano, dimostra l'importanza della narrazione letteraria per integrare la conoscenza dei fenomeni giuridici e riesce nel dichiarato intento di annoverare Charles Dickens quale autorevole membro della categoria degli storici del diritto.
Il costituzionalismo in Turchia fra identità nazionale e circolazione dei modelli
Valentina Rita Scotti
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2015
pagine: 335
Il volume analizza le evoluzioni del costituzionalismo della Turchia, a partire dalle premesse poste in epoca tardo-ottomana attraverso la redazione di carte ottriate ispirate ai coevi testi europei. Le modalità con cui, soprattutto durante l'epoca repubblicana, si è realizzato e si realizza il confronto con gli altri ordinamenti nazionali e con le organizzazioni sovrastatali sono la chiave di lettura per studiare l'originale identità costituzionale turca, che ha utilizzato i modelli giuridici europei per il proprio percorso di modernizzazione, ma che non si è mai limitata ad un mero recepimento, adattando alle peculiarità nazionali le caratteristiche dei modelli "degli altri". Accanto alla comparazione con gli ordinamenti nazionali, dunque, il volume approfondisce il rapporto tra la Repubblica di Turchia e le organizzazioni sovrastatali, Consiglio d'Europa e Unione europea in primo luogo, per proporre alcune riflessioni circa il ruolo che la Turchia potrebbe avere nella definizione di nuovi rapporti e relazioni fra queste ultime e i paesi del Mediterraneo meridionale e del Vicino Oriente.
Centri e periferie del potere nel Regno Unito. Le nuove dimensioni di un antico confronto
Pamela Martino
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2014
pagine: 470
Il volume si propone di esaminare la complessa interazione tra centri e periferie del potere nell'esperienza britannica. Le relazioni intergovernative nel Regno Unito prendono forma sul presupposto che le autonomie locali non sono mere risultanti di atti di delega centrale o di statuizioni parlamentari, ma sono comunità organizzate risalenti alla dimensione pre-statale, formazioni sociali prima ancora che enti di organizzazione, nel quadro di un'antica tradizione di spontaneo autogoverno. Ciò contribuisce a disegnare un sistema di organizzazione territoriale del potere condizionato dalla vocazione democratica delle autonomie locali, che attribuisce loro un potere di contrattazione politica trascendente le attribuzioni risultanti dal dato giuridico-formale. Il local government è dimensione di sintesi del formalismo giuridico e di uno spiccato pragmatismo che forgia un sistema di relazioni suscettibile di declinare variabilmente la forma di Stato e la forma di governo. Si tratta di una categoria storica incomparabile a qualsivoglia esperienza di governo locale altrove configuratasi; pur tuttavia, lo studio delle sue interazioni con il policentrismo britannico offre una prospettiva, utile all'osservatore straniero, di composizione della tensione tra sempre più pronunciate istanze volte all'acquisizione di maggiore autonomia da parte degli enti locali e politiche centraliste fondate sulle esigenze di contrasto della crisi economica.
La comunità di stati indipendenti a più di venti anni dalla dissoluzione dell'Urss
Caterina Filippini
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2014
pagine: 260
A più di venti anni dalla dissoluzione dell'Unione sovietica gli sviluppi delle relazioni internazionali, i processi di integrazione a geometria variabile (Comunità economica eurasiatica, Spazio economico unitario, Unione economica eurasiatica) e l'evoluzione politico costituzionale delle Repubbliche dell'ex Urss rivelano che gli Stati - che inizialmente hanno aderito alla Comunità di Stati Indipendenti - hanno operato e continuano ad operare delle scelte sulle quali in maniera sempre più differente incidono gli elementi della tradizione e/o il richiamo alle esperienze delle democrazie consolidate. La comprensione, anche sulla base di un approccio multidisciplinare, delle motivazioni che determinano la diversa combinazione di tali fattori in capo ai singoli Stati dell'ex Urss che non fanno parte dell'Unione europea, oltre che di estrema attualità, si rivela imprescindibile al fine di comprendere la loro complessa collocazione geopolitica a livello internazionale e le differenti trasformazioni istituzionali nei paesi dell'area.
I giudici di common law e la (cross) fertilization. I casi di Stati Uniti d'America, Canada, Unione Indiana e Regno Unito
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2014
pagine: 168
Il volume raccoglie le riflessioni di giovani studiosi impegnati nella realizzazione del Progetto di ricerca "IDEA Giovani Ricercatori 2011" intitolato "IurComp. Osservatorio e Portale telematico di giurisprudenza comparata: ambiti, metodi, tecniche e prassi di inte(g)razione nell'attività di Corti costituzionali, sovranazionali e internazionali" e finanziato dall'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (coordinatore: dott.ssa Pamela Martino). Muovendo dal presupposto che "comunicazione" è (v. Enciclopedia Treccani), il volume si propone di indagare il dialogo giurisprudenziale nell'area di common law - con particolare riferimento alle esperienze costituzionali che tradizionalmente hanno animato e attualmente alimentano il dibattito intorno ai benefici derivanti dall'interscambio tra giudici oltre le frontiere nazionali, ovvero Stati Uniti d'America, Canada, Unione Indiana e Regno Unito - da una prospettiva di analisi critica che approfondisce il confronto interno alle Corti e la sua incidenza sulla propensione delle stesse alla comunicazione transnazionale e multilivello (ascendente e discendente), nel tentativo di individuare nuovi itinerari evolutivi del fenomeno.
Rivoluzioni silenziose. L'evoluzione costituzionale della Gran Bretagna tra la Glorious Revolution e il Great Reform Act
Ugo Bruschi
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2014
pagine: 500
Un re che fugge gettando il gran sigillo del regno nel Tamigi, una nuova dinastia di sovrani che il Parlamento chiama da lontano saltando con disinvoltura oltre cinquanta pretendenti con maggior diritto al trono, un gruppo di ministri che si pongono al centro del sistema senza un solido appiglio normativo ed una figura di Primo Ministro che si afferma malgrado le alte grida di chi contesta l'incostituzionalità del suo ruolo, il passaggio dall'Inghilterra alla Gran Bretagna, al Regno Unito, che talvolta sembra più il frutto dell'espansione inglese che la nascita di una realtà nuova, la Corona che perde una ad una (quasi tutte) le sue gemme, mentre la rivoluzione, o almeno il precipitare nel caos, appare a più riprese dietro l'angolo. Tutto si può dire, fuor che la storia della costituzione britannica in quel secolo lungo che va dalla Glorious Revolution del 1688, con la cacciata del re cattolico Giacomo II e l'arrivo di Guglielmo d'Orange, alla grande riforma elettorale del 1832, sia monotona. In questo arco di tempo si formano le istituzioni che daranno vita all'illustre modello di Westminster, destinato a diventare quasi un mito nella storia (e nella politica) del diritto costituzionale: questo volume mira a tracciare il percorso in cui, nel silenzio quasi assoluto delle norme, si è compiuta questa metamorfosi davvero rivoluzionaria. Ugo Bruschi (Piacenza, 1972) è ricercatore in Storia del diritto medievale e moderno presso l'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, nonché membro della Royal Historical Society. Autore di vari saggi in materia di storia del diritto e delle istituzioni, si è occupato in particolar modo di notariato medievale e dei rapporti tra enti ecclesiastici e civili nel Medio Evo e nell'Età Moderna.
Il ventennale dello scioglimento pacifico della Federazione ceco-slovacca. Profili storico-politici, costituzionali, internazionali
Angela Di Gregorio, Alessandro Vitale
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2013
pagine: 226
A vent'anni di distanza, la "separazione di velluto" fra Repubblica ceca e Slovacchia, formalizzata il primo gennaio 1993, rimane un evento di grande rilevanza e di notevole attualità per gli studi giuridico-politici, geografici e storico-sociali. L'intera attuale riflessione sulla cessazione dell'esistenza di uno Stato, sulla successione legittima alla sua dissoluzione, sui possibili processi di separazione incruenta e consensuale, sulle crescenti aspirazioni all'autogoverno e al pluralismo e sulla proliferazione di nuovi attori statali - anche in Europa - non può prescindere da questo caso-studio, che continua a stimolare articolate riflessioni in tema di crisi e mutamento dello Stato territoriale moderno, della legittimità interna, di teoria federale e di relazioni interetniche. Questo avvenimento storico e politico-costituzionale, decisivo per la trasformazione dell'Europa, ha costituito un punto di riferimento nella complessa questione del riconoscimento di nuovi Stati sorti da una separazione e rimane un'utile lente per leggere anche, come hanno cercato di fare gli autori dei contributi al volume, alcune fra le più controverse e attuali questioni giuridico-politiche all'ordine del giorno nel contesto europeo e internazionale contemporaneo.