Interesse locale, storia familiare, ricordi
Pubblica utilità e interessi privati. Le élites messinesi e la gestione della cosa pubblica tra appalti, espropriazioni e rendite immobiliari dalla rivoluzione del 1847 al terremoto del 1908
Dario De Pasquale
Libro: Libro in brossura
editore: ABC Sikelia
anno edizione: 2025
pagine: 308
Dalle prime analisi delle borghesie agrarie alle più recenti riflessioni sul rapporto tra rendita immobiliare e potere, questo volume ripercorre la trasformazione urbana e sociale di Messina tra Otto e Novecento. Utilizzando fonti notarili, catastali e strumenti digitali, la ricerca indaga l’intreccio tra interessi privati e bene pubblico, tra speculazione edilizia e gestione amministrativa, in parte base delle fortune finanziarie di alcune famiglie messinesi. Un’analisi microstorica e prosopografica restituisce volti, strategie e relazioni delle élites di Messina, oltre i paradigmi del “familismo amorale”.
La carta da sücar dal Guglielmo. I Bolchi-Tre secoli di storia di una famiglia vittuonese
Elvio Carnaghi, Monica Bolchi, Patrizia Masetti
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2025
pagine: 148
Come in famiglia, ogni personaggio ha un proprio ruolo, un proprio carattere, e un proprio percorso di vita che lo lega indissolubilmente a tutti gli altri personaggi in gioco nell'universo famiglia. Il libro è pieno di foto per far venire al lettore la voglia di guardare una fotografia e poi un'altra, e un'altra ancora. Anche in questa saga famigliare c'è un ceppo d'origine molto lontano nel tempo, dai primissimi Bolchi o Beolchi documentati, per arrivare a piccoli passi ai più recenti bisnonni e nonni, da cui discendiamo. Lo sfondo storico e sociale è in continua evoluzione e viene raccontato come insieme di individui, ognuno mosso dalle proprie ambizioni, paure, desideri. L'evoluzione dei personaggi è sicuramente uno degli aspetti più affascinanti di questo libro e più si va avanti con la lettura e più ci sente parte di una grande famiglia. In conclusione la storia della nostra famiglia è il bene più prezioso che ognuno di noi possiede, tra aneddoti e racconti tramandati di generazione in generazione. Ricerca storica a cura di Andrea Balzarotti.
365 cronache ferraresi raccontate giorno per giorno. Almanacco della nostra storia recente
Gian Pietro Zerbini
Libro: Libro in brossura
editore: Faust Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 446
Trentacinque anni spalmati in cinque decenni, dove sono avvenuti moltissimi accadimenti, alcuni dei quali hanno anche lasciato un segno indelebile nella nostra storia recente. Pagine con articoli che sono comparsi su “la Nuova Ferrara” e altri dove l’autore ha riassunto a posteriori la notizia. Lunghe interviste, ma anche notizie secche come flash di agenzia, non per questo meno importanti. Il giornalista Gian Pietro Zerbini ha voluto raccontare queste cronache ferraresi giorno per giorno, ma giocando sul fattore tempo. Dal 1° gennaio al 31 dicembre ha selezionato 365 storie avvenute quel giorno, però non in ordine cronologico. Come nel film “Ritorno al futuro”, il lettore effettuerà un viaggio nel tempo non lineare, saltando in avanti o a ritroso alla riscoperta di fatti e personaggi ferraresi.
Racconti in boccio. Fiori, ricette e tradizioni di anzi per conoscere e ritrovarsi
Rossana Andriuzzi, Anna Pompea Buchicchio
Libro: Libro in brossura
editore: Scorpione
anno edizione: 2025
pagine: 160
"Racconti in boccio" è un volume che raccoglie descrizioni di fiori, ricette, tradizioni della cultura contadina della Lucania e della Basilicata, ed in particolare della cittadina di Anzi in provincia di Potenza, con evidente estensione all'intera area meridionale. Riccamente illustrato a colori.
Trame di vita. Viaggio nell’Ottocento nei documenti degli Archivi Storici di Montepulciano
Libro
editore: Ali&No
anno edizione: 2025
pagine: 214
Diari di Napoli, il manoscritto di Zazzera e gli omissis inediti svelati. Storie vere di streghe, fattucchiere, poveri carcerati, femminicidi (1 gennaio-31 agosto 1616)
Francesco Zazzera, Micco Spadaro
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2025
pagine: 152
Sono le storie di falsari di monete, feste insanguinate, Scioglimento del sangue di San Giovanni in San Ligorio, veleno al Conte di Casalduni, arrestati i Cavalieri di Malta... «Dalla cortesia del virtuoso gentilhuomo Don Antonio Savastano si è ottenuta la presente copia nel 1667 per op[e]ra dell'Ecc[ellen]za pittore Domenico Gargiulo seu Micco Spataro». Ha così inizio il manoscritto, si presume inedito non essendo stata trovata alcuna copia a stampa dell'intera versione originale, ma solo alcuni stralci che vengono messi in discussione e comparati. Gli errori e le cronache trasformate in sunti dagli storici vengono così smascherati e riportata alla realtà la sola cronaca, vera, che è poi quella copiata dallo Spadaro, grazie alla quale crealizzò dipinti fedeli ai fatti pur non avendoli tutti vissuti. Come nello stile di ABE abbiamo lasciato inalterate le cronache, riavviando la collana che descrive cosa successe, anno per anno, a far data, in questo caso dal 1616, senza manipolazioni di sorta. Migliaia di noi, luoghi e fatti sconosciuti che tornano a vivere in queste pagine di storia pura, ma anche quelli noti, arricchiti di particolari inediti, sposalizi, omicidi, banchetti, feste, sconti, sommosse, pianti e risi del popolo napoletano. Questo primo volume tratta: premessa storica di Gregorio Leti: il vicere' che sapeva tutto di tutti, le nove regole da rispettare; introduzione ai ms del copista «A» Diario del signor Francesco Zazzera, il primo anno del duca di Ossuna - ms integro; Introduzione ai ms del copista «B», le narrazioni di Francesco Palermo: L'edizione tronca, monca e modificata; introduzione ai ms del copista «C» L'istoria di Napoli dell'anonimo; gli inserti tratti dal manoscritto inedito, prologo sul 1616 I diurnali monchi di Scipione Guerra e Aspettando un governo pieno di travagli: i sei mesi precedenti di Tommaso Costo, frontespizio del copista di Micco Spataro, nota dell'autore di Francesco Zazzera: Diarij del governo del duca d'Ossuna descritti da Francesco Zazzera. Il sangue di San Giovanni alle monache di San Ligorio, pre grazia a Comite, il grano fradicio spacciato da Michel Vaaz, ricordo di Tristano Caracciolo, arresto di Ferrante Venato, banchetto regale, panegirico del Marchese di Cusano, arrivo del generale de Else e del Maqueda comandanti della compagnia spagnola, l'arcivescovo Ludovico di Bologna inviato a frenare la guerra coi Savoia, ammanco degli ufficiali del Tribunale, Vittoria de Mendoza amante del Viceré. Monete d'argento per le donne di Chiaia che si scompigliano, in gondola a Posillipo, Michele Vaaz sostenitore del vecchio Viceré, tre tempeste sul ponte del molo, successi di Milano con Toledo in Piemonte, Lorenzo de Franchi avvocato fiscale della Vicaria al posto di Gasparo Saluzzo, la morte del vescovo di Nardò, lezione al comune di Brienza, le guardie regie lasciano Posillipo e tornano a Somma, sacco del ponte donato a marinai e alabardieri.
Diari di Napoli, il manoscritto di Zazzera e gli omissis svelati. II parte 1612. Volume Vol. 2
Francesco Zazzera, Micco Spadaro
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2025
pagine: 152
Sono le storie di liti per chi porta l'oro e il cappello di san gennaro, femminicidi dell'avaro col genero e di portocarrero, il tagliateste a corrotti cassieri di reliquie e gioielli poi tutti imbarcati per liberare vercelli dai savoia dei Seggi delle Piazze, liberato Ferrante Venato, Malore del Cardinale Sforza, negozi di Vaaz e del Marchese di Cusano scolare dei Gesuiti, che misero le mani sul panegirico di questo genero di Lazzaro mercante di veli, la vedova di Vicedomini rimaritata al Reggente Barionovi, salumi e formaggi nella dispensa dei galeotti, nozze calabresi alla figlia di Fabrizio Gonzaga col giudice Francesco d'Ocampo, querela fra i fratelli Minutillo per la nipote goduta dal cavalier Contessa con morte per veleno del Conte Sarriano di Casalduni, Marcello Lanfranco commissario di campagna favorito dalla Duchessa di Maddaloni, Cardinal Carafa va a trovare Sforza, il dottore Ottavio Stinca carcerato dal capitan Modarra, festa di Piedigrotta e ballo a palazzo coi Cardinali, ordine per Don Ottavio d'Aragona di far tagliare le orecchie a chi fece fuggire i turchi dalla galea... «Dalla cortesia del virtuoso gentilhuomo Don Antonio Savastano si è ottenuta la presente copia nel 1667 per op[e]ra dell'Ecc[ellen]za pittore Domenico Gargiulo seu Micco Spataro». Ha così inizio il manoscritto, si presume inedito non essendo stata trovata alcuna copia a stampa dell'intera versione originale, ma solo alcuni stralci che vengono messi in discussione e comparati. Gli errori e le cronache trasformate in sunti dagli storici vengono così smascherati e riportata alla realtà la sola cronaca, vera, che è poi quella copiata dallo Spadaro, grazie alla quale crealizzò dipinti fedeli ai fatti pur non avendoli tutti vissuti. Come nello stile di ABE abbiamo lasciato inalterate le cronache, riavviando la collana che descrive cosa successe, anno per anno, a far data, in questo caso dal 1616, senza manipolazioni di sorta. Migliaia di noi, luoghi e fatti sconosciuti che tornano a vivere in queste pagine di storia pura, ma anche quelli noti, arricchiti di particolari inediti, sposalizi, omicidi, banchetti, feste, sconti, sommosse, pianti e risi del popolo napoletano. Questo primo volume tratta: premessa storica di Gregorio Leti: il vicere' che sapeva tutto di tutti, le nove regole da rispettare; introduzione ai ms del copista «A» DIARIO DEL SIGNOR FRANCESCO ZAZZERA, IL PRIMO ANNO DEL DUCA DI OSSUNA - MS INTEGRO; Introduzione ai ms del copista «B», le narrazioni di Francesco Palermo: L'EDIZIONE TRONCA, MONCA E MODIFICATA; introduzione ai ms del copista «C» L'ISTORIA DI NAPOLI DELL'ANONIMO; GLI INSERTI TRATTI DAL MANOSCRITTO INEDITO, prologo sul 1616 I DIURNALI MONCHI DI SCIPIONE GUERRA e ASPETTANDO UN GOVERNO PIENO DI TRAVAGLI: i sei mesi precedenti di tommaso costo, frontespizio del copista di micco spataro, nota dell'autoredi francesco zazzera: DIARIJ DEL GOVERNO DEL DUCA D'OSSUNA DESCRITTI DA FRANCESCO ZAZZERA Il sangue di San Giovanni alle monache di San Ligorio, pre grazia a Comite, il grano fradicio spacciato da Michel Vaaz, ricordo di Tristano Caracciolo, arresto di Ferrante Venato, banchetto regale, panegirico del Marchese di Cusano, arrivo del generale de Else e del Maqueda comandanti della compagnia spagnola, l'arcivescovo Ludovico di Bologna inviato a frenare la guerra coi Savoia, ammanco degli ufficiali del Tribunale, Vittoria de Mendoza amante del Viceré. Monete d'argento per le donne di Chiaia che si scompigliano, in gondola a Posillipo, Michele Vaaz sostenitore del vecchio Viceré, tre tempeste sul ponte del molo, successi di Milano con Toledo in Piemonte, Lorenzo de Franchi avvocato fiscale della Vicaria al posto di Gasparo Saluzzo, la morte del vescovo di Nardò, lezione al comune di Brienza, le guardie regie lasciano Posillipo e tornano a Somma, sacco del ponte donato a marinai e alabardieri. Imbarco di 200 moschettieri col Di Maqueda, 300 nobili cavalieri fra i principi di Stigliano Bisignano, Conca e Avellino.
Diari di Napoli, il manoscritto di Zazzera e gli omissis inediti svelati. I parte 1617. Volume Vol. 3
Francesco Zazzera, Micco Spadaro
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2025
pagine: 178
Sono le storie de: l'Accademia degli Oziosi del Mansi, la spia del Papa, naufragio della flotta, la lite sui resti di Bona Sforza 1200 soldati a Pavia, epidemia dalla Grecia: niente carne, il piano dei Savoia per svaligiare la banca di Amalfi. La briga di Don Carlo Caracciolo con la cortigiana Runnella frea le cause del Di Costanzo, e scontro poi per Donna Eugenia e Rotolina, poi l'infame Bambace, alias Cicco Capano, e i giochi messi al bando dal Viceré per i troppi guai commessi da Pentio Cava, Giovancarlo Magro, Tonno Prota, Costanza d'Afeltro, fra' Nastaro e l'Urbetano. Ma il carnevale di S.Antuono, mentre i Napoletani combattono con Milano su Novara, entra nel vivo con nuovi invitati ai festini regi; il dottor Ortenzio del Pozzo, il Cardinal Farmese, mentre l'avvocato del popolo Carmillo della Marra, nulla poté per salvare fra' Orazio Minutolo della scomunica e l'invenzione fasulla di Giuseppe Milano per salvare Napoli dai debiti. I regenti della Vicaria, Costanzo e Lopes aveva già sotto torchio dei consigliei Patigno e Palazzo la povera Donna Eufrasia, mentre si era pronti per far giudici il figlio del consigliere Rovito e quello del presidente Saluzzo. Ma era già Carnevale per tutti, con marchesi, principi e duchi, da Cammarota a Pompeo Brancaccio, da Camillo delli Monti a Madaluni, Conca, San Donato e Avellino, pronti a giostrare, evitando la scaramuccia di Caracciolo e Mariconda contro uno spagnolo, mentre con altri cavalieri come Saripando andavano dal Papa, applauditi dal Cardinale Borghese. Ma al pro regente Santo Iacono non stava simpatico il capitano Carlo Carafa di Bitetto. Feste, balli e canti a Palazzo, presero il sopravvento sulle messe. Ma non mancò il Cardinal Carrafa di favorire Lucio Piscicello a giudice della Vicaria al postyo di Martino, pronto alle cause di Geronimo de Guevara e Alfonso Acquaviva, e a capire meglio la rissa fra il dottore Funicella e Giacomo Di Bologna che litigò con Panarella, difensore dell'avversario. Così, mentre il Duca si godeva la Tragedia del Re Gordiano, il capitano spagnolo Francesco de Leon cadde nell'imboscata dei Maddalonesi e l'eletto di Montagna, Orazio Muscetta faceva carcerara il panettiere liberato da Golino eletto del popolo. Gennaio si chiudeva col Fra' servente de Ferraris, e gli intrecci di Sora, Mantova e Firenze per la famiglia a lutto, e Sergio Muscettola e il Barocello d'Aponte che pretendevano il prestito fatto a Luis de Toledo dal genero Conte di Pacentro corso dal Viceré, giudice supremo. Il Marchese di Cusano fa fare il panegirico al fratello e non vuole essere disturbato dal Viceré impegnato alla festa nel monastero di San Ligorio e al festino in casa del consigliere Iancono de Franchis e del consuocero Francesco Acquaviva. Obbligo di maschera e di riempire i carri di carnevale per la sfilata al Mercato con la giostra messa su da Cillo del Tufo in coppia mascherata col Duca di Torre Maggiore, ma il Cardinale Sforza arriva in carrozza fra 200 cavalieri mascherati come Peppe Milo, con la Viceregina a guidare il corteo per Via della Loggia. la festa non fermò Mastrillo e gli altri giudici contro gli arrendatori per le frodi sul vino, Gabriele de Martino, Giovan Tomase Borrello, Giovan Battista de Rinaldo, né Don Eufrasia condannata all'esilio mentre l'arcivescovo di Spalatro si dichiara antipapa in Inghilterra contro il Re con sediziosi ingegni e eresie. La Napoli è tutta presa dai canestri di galanterie, ricchi di porchette, capretti, frutti, correndo tutti, come Giacomo de Franco, a vedere la commedia e il Cavaliero del Travaglio in cartellone con l'incamiciata dei cavalli, prima delle quarant'ore di Quaresima e della causa di Giovan Vincenzo Sebastiano. Così mentre a Milano i Capitani Napoletani combattono feriti per soccorrere Crevacore, vi muore il castellano Sancio de Luna e finisce prigioniero Carlo de Sangro. Il giudice Piccolella, spinto da Giulio Mastrillo.
Conversando con Alvaro Selva. Aspetti della vita di Serravalle dalla seconda metà degli anni '50 alla fine degli anni '60
Alba Montanari
Libro: Libro in brossura
editore: Aiep Editore
anno edizione: 2025
pagine: 260
Alvaro Selva racconta la sua esperienza giovanile ricordando persone che hanno segnato la vita del Castello, come Don Peppino, Giorgio Veronesi, la signora Agar detta 'la Gara', Giannetto Galassi, Ferruccio Piva, Stelio Montironi, Lino Celli e Gustavo Conti. Emerge un ambiente dinamico e solidale in cui si sono sviluppate attività sportive come la Juvenes, gli spettacoli teatrali, la partecipazione alle iniziative dell'Azione Cattolica e delle organizzazioni politiche dei partiti, i campeggi estivi. Una Serravalle solidale che non nascondeva il piacere d'essere utile ... e c'era tanta complicità: perciò in ogni angolo del Paese ci si sentiva a casa.
Das flüstern der mauern. Geschichten hinter den fenstern der zeit
Martina Theiner
Libro: Libro in brossura
editore: Effekt
anno edizione: 2025
pagine: 256
Una città contro. I tedeschi e le Quattro Giornate di Napoli
Paolo De Marco
Libro: Libro in brossura
editore: La valle del tempo
anno edizione: 2025
pagine: 224
Napoli è stata la prima metropoli in Europa a ribellarsi agli occupanti nazisti e a costringerli a ritirarsi dopo giornate di dura e sanguinosa guerriglia. Eppure per anni si è tentato di ridimensionare il ruolo svolto da Napoli nella guerra di Liberazione, in particolare la pubblicistica di destra ha presentato quella rivolta come una pura e semplice sommossa urbana, priva di un qualsiasi contenuto politico. Il ruolo svolto dalle Quattro Giornate nella lotta al nazifascismo è stato, di fatto, ridimensionato per lungo tempo persino da parte di studiosi della Resistenza, che le ritenevano prive di un preciso programma politico, una condizione che caratterizzerebbe la «vera» Resistenza. L'analisi che qui si presenta è realizzata attraverso una sistematica ricerca su documenti di parte germanica. I diari dei generali, gli ordini di servizio, i rapporti inviati dagli ufficiali ai propri comandi testimoniano come le sanguinose rappresaglie, le violenze di ogni tipo, le esecuzioni sommarie, la puntigliosa spoliazione della città, la sistematica opera di devastazione fossero frutto di una precisa, feroce scelta dei più alti vertici della Wehrmacht. Il libro segue passo passo questa politica di terra bruciata, che comporta anche lo sterminio di civili, portata avanti dai tedeschi, fino alla ribellione napoletana, ma con il doloroso epilogo delle stragi compiute dai tedeschi in ritirata in molte località della Campania nell'ottobre.