LEG Edizioni: Le guerre
Uomini sotto il fuoco. Il problema del comando in battaglia
Samuel Lyman Atwood Marshall
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 208
Addestramento ed efficacia nel combattimento della fanteria americana: l’introduzione di nuove tecniche migliorative dopo la Seconda guerra. S.L.A. “Slam” Marshall fu un veterano della prima guerra mondiale e uno storico delle operazioni durante la seconda guerra mondiale. Nel 1947 fece sussultare il mondo militare e civile annunciando che, in una compagnia di fanteria media, non più di un soldato su quattro sparava effettivamente mentre entrava in contatto con il nemico. Le sue considerazioni si basavano su interviste condotte immediatamente dopo i combattimenti durante il secondo conflitto, sia in Europa che nelle zone di guerra del Pacifico. Per rimediare a questo squilibrio, Marshall propose modifiche all’addestramento di fanteria per garantire che i soldati americani nelle guerre future riuscissero a sparare di più sul nemico. I suoi studi durante la guerra di Corea dimostrarono che gli spari furono più che raddoppiati rispetto alla seconda guerra mondiale. Ma soprattutto, in questa prima edizione italiana di un classico della Seconda guerra mondiale, anche grazie al saggio introduttivo di Vittorio Andreoli, emerge il volto più crudele della guerra e il testo si trasforma in un inno ai valori della pace.
La divisione paracadutisti «Folgore». Operazioni in Nord Africa 1942-1943
Paolo Morisi
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 341
Illustrato con fotografie rare e mappe dettagliate, il volume offre un resoconto del ruolo svolto dalla Divisione Paracadutisti "Folgore" nelle operazioni militari in Nord Africa durante il biennio 1942-43. Lo studio attinge da fonti archivistiche sia dell'Asse sia degli Alleati.
La guerra russo giapponese. 1904-1905
Francesco Dei
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 523
Lo scontro tra impero giapponese e impero russo scoppiò mentre le due potenze stavano affrontando un processo di mutamento. La guerra per la contesa della Manciuria e della Corea, paesi nei quali si combatté, provocò un’accelerazione di tale moto in maniera del tutto irreversibile e imprevedibile. Il Giappone, da poco uscito proprio dalla fase feudale, si stava finalmente avviando a divenire una grande potenza asiatica; viceversa in Russia si iniziava a manifestare una crescente opposizione al regime zarista che sfocerà nella rivoluzione del 1905, prodromo di quella ben più drammatica del 1917 e della successiva guerra civile. Il conflitto russo-giapponese del 1904-1905 si rivela particolarmente importante anche per comprendere le dinamiche e le problematiche strategiche e tattiche che saranno proprie delle guerre mondiali successive. Il conflitto sembra fare da spartiacque con le esperienze belliche precedenti segnando un punto di svolta nella storia militare. Così, se rimanevano validi i principi della guerra ottocentesca, con divise sgargianti, attacchi a ranghi serrati ed estremo senso dell’onore, questi dovettero fare i conti con la modernità e i suoi potenti mezzi di distruzione. La guerra ebbe all’epoca una risonanza globale, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione (telefono e radio). La comunicazione di massa fu dunque una caratteristica di questa guerra a cui si aggiunse la nuova capacità industriale di condurre il conflitto su una scala senza precedenti. In conclusione il libro si pone lo scopo di gettare un nuovo sguardo ad un conflitto oscurato dalle successive guerre mondiali, ma che per un decennio (1904-1914) fu invece considerato il più importante evento militare per uomini, mezzi e strategie impiegate.
1942. L'arresto della Wehrmacht
Robert M. Citino
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 448
Per Hitler e l’esercito tedesco, il 1942 fu un punto di svolta fondamentale della Seconda guerra mondiale, poiché la Wehrmacht, ancora efficiente e letale, sostituì alle brillanti vittorie e alle enormi conquiste territoriali stalli e ritiri strategici. In questa importante rivalutazione di quell’anno cruciale, che segnò la morte di un modello antichissimo e tradizionale di fare la guerra perché incapace di affrontare le sfide del ventesimo secolo, l’autore spiega che le difficoltà emergenti dell’esercito tedesco erano radicate tanto nella sua dipendenza dalla “guerra di movimento”, quanto nella gestione profondamente sbagliata della guerra da parte di Hitler. Il Terzo Reich passò quindi dalle travolgenti vittorie operative di Kerch e Kharkov in maggio alle catastrofiche sconfitte di El Alamein e Stalingrado. Nel volume sono esaminate tutte le principali campagne e battaglie nei teatri russi e nordafricani per tutto l’anno, al fine di valutare in che modo un esercito, votato a vittorie veloci e decisive, non ha saputo adattarsi e reagire di fronte a inaspettate difficoltà. Citino ricostruisce anche la visione della guerra dei generali tedeschi e di come abbiano sofferto sotto il controllo di Hitler e del capo dello stato maggiore generale Franz Halder.
Venezia, guerra senza fine. Candia 1645-1669
Federico Moro
Libro
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2020
Vietnam in guerra. Dispacci dal fronte
John Steinbeck
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 288
John Steinbeck parte alla volta del Vietnam in guerra nel dicembre 1966 per rimanervi fino al maggio 1967. E l'inviato d'eccezione del "Newsday" e una volta giunto a destinazione annota nei suoi dispacci: «Non credo molto a ciò che ho letto dell'Estremo Oriente. Le cose io le conosco sempre vedendo, ascoltando, annusando, toccando. Non guarirò mai da questa curiosità esagitata. Mi sento ancora come quando da bambino andavo da Salinas a San Francisco, addirittura a cento miglia di distanza!». Animato da questo spirito romantico lo scrittore inizia a muoversi sul territorio da Sud a Nord con ogni mezzo, partecipando ad azioni militari, documentando la vita quotidiana con rara lucidità. «Questa guerra in Vietnam lascia molto confusi non solo i vecchi osservatori come me, anche quelli che a casa leggono e cercano di capire. E una guerra di sensi, senza fronti e senza retrovie. E dappertutto come un gas finissimo e onnipresente». Ma la riflessione centrale non può che essere quella relativa al senso di una guerra che sta lacerando la mitologia e l'anima stessa dell'America contemporanea. Se all'inizio l'intento è quello di celebrare il coraggio e le virtù dei soldati americani impegnati nel terreno melmoso di un conflitto feroce in cui vengono risucchiati giorno dopo giorno senza comprenderne la vera natura, poi il dubbio si insinua e alla fine Steinbeck non si sottrae a un ripensamento inaspettato: «Credimi, ti prego, se ti dico che se tornando in Vietnam potessi accorciare questa guerra anche solo di un'ora partirei con il primo volo, con un biglietto di sola andata». Libro di genere a cui l'Autore aderisce senza riserve, Vietnam in guerra è anche l'ultima opera di uno scrittore che incanta ancora per il connubio sorprendente di umanità e alta ispirazione letteraria.
Le guerre d’Italia. Dalla spedizione di Carlo VIII in Italia alla battaglia di Fornovo
Massimo Predonzani, Vincenzo Alberici
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 180
Il 6 luglio 1495 un improvviso colpo di pistola si udì dalla riva destra del fiume Taro, nella valle del Gerola, vicino a Fornovo, non lontano da Parma; poco dopo, un cielo pieno di nuvole scatenò la sua furia su un miserabile campo di battaglia. Quel colpo di pistola ha dato il via a una battaglia che ha cambiato il modo di fare la guerra e ha rappresentato il punto di partenza di una serie di battaglie note come le Guerre d’Italia. Francesco II Gonzaga, un coraggioso comandante e leader della Lega antifrancese, sfidò la furia dell’inondazione del fiume Taro e ingaggiò uno scontro diretto con Carlo VIII, un re sprezzante che aveva devastato la penisola italiana, dal Piemonte alla Campania, e aveva diffuso terrore ovunque con i suoi terribili mercenari. Il risultato dello scontro fu incerto, entrambi gli eserciti ne uscirono logorati ed entrambi ne rivendicarono la vittoria. Carlo VIII, dopo essersi rifugiato ad Asti, tornerà in Francia più malconcio che mai, senza alcun guadagno. La sua discesa aveva aperto la strada alle altre potenze europee per tentare di conquistare un territorio ricco e diviso e quindi appetibile e facilmente conquistabile. Per la penisola fu l’inizio di una serie di guerre, le guerre d’Italia. Questo libro offre un’analisi accurata di ogni fase frenetica della battaglia di Fornovo, come se si stesse svolgendo davanti ai nostri occhi. Gli autori descrivono dettagliatamente la composizione degli eserciti, delle armi e dell’armatura, nonché dell’araldica portata dai capitani e mostrata sugli stendardi. Tale analisi si basa su una ricerca accurata di documenti e immagini dell’epoca, sia italiani che francesi. Grafici e illustrazioni colorate offrono una visione immediata e chiara degli uomini e dei colori sul campo di battaglia.
Fronte Montenegro. Occupazione italiana e giustizia militare (1941-1943)
Federico Goddi
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 400
Un fronte della guerra italiana oggi dimenticato, un sistema di un'occupazione militare sinora ignorato dagli studi. Eppure l'Italia fascista Iin Montenegro fra 1941 e 1943 sperimentò l'antiguerriglia come non fece altrove nei Balcani durante tutto il secondo conflitto mondiale. Nel quadro della guerra fascista il controllo di quel territorio - incastonato fra la Serbia occupata dai nazisti, lo Stato indipendente croato e l'Albania occupata dall'Italia fascista - rappresentava uno snodo importante. Inoltre il pur piccolo Montenegro offriva agli occupanti risorse economiche cui l'Italia fascista guardava con attenzione. C'era però un problema: i montenegrini mal sopportavano il dominio italiano e nelle montagne della loro regione venne a nascondersi, e ad operare, il cuore della resistenza antifascista e antinazista di tutta la Jugoslavia, compreso Josip Broz Tito. Federico Goddi ricostruisce tutto questo grazie a un'assai ampia ricerca, dragando i più diversi archivi fascisti e traendo spunti dalla storiografia montenegrina. Ne scaturiscono le scelte del Governatorato militare italiano e l'impatto della quotidianità d'occupazione sulla società locale. Emerge distintamente come l'azione repressiva degli occupanti fu segnata da un complesso conflitto fra autorità militari con aspirazioni egemoniche e autorità civili.
Agrippa. Il braccio destro di Augusto
Lindsay Powell
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 456
Marco Agrippa fu la personificazione dell'espressione "braccio destro". Come uomo di fiducia di Augusto condusse guerre, pacificò province, adornò Roma e giocò un ruolo cruciale nello stabilire la Pax Romana dei successivi due secoli: tutto ciò nella consapevolezza che non avrebbe mai governato di persona. Per secoli gli storici si sono interrogati sulla sua apparente mancanza di ambizione, sul rapporto di amicizia che dalla giovinezza lo legò a Caio Ottavio, nipote di Cesare. Già dalla lotta contro i cesaricidi Agrippa si rivelò necessario per la vendetta di Ottaviano, acquisendo la reputazione di ottimo ammiraglio nella lotta contro Sesto Pompeo e nell'epica battaglia di Azio che segnò la fine di Marco Antonio e Cleopatra nel 31 a.C. Condusse le legioni nel Bosforo Cimmerio, in Gallia e in Illiria. Sempre in Gallia Agrippa estese la rete via ria abozzata da Cesare, in Giudea consolidò i rapporti con Erode e stabilizzò la regione. Si occupò del restauro di Roma e di vitali opere pubbliche, fino alla costruzione di un monumento simbolo come il Pantheon. Agrippa fu insomma un alter ego dell'imperatore, che gli diede in sposa la figlia Giulia e adottò i tre figli della coppia, sperando di farne eredi al trono. La morte precoce di Agrippa il 12 d.C. privò Augusto del suo miglior collaboratore, ma il sangue di Agrippa continuò a scorrere nelle vene di esponenti della dinastia più ambiziosi, come Caligola e Nerone.
Guerra segreta nel medioevo. Operazioni speciali al tempo della cavalleria
Yuval Noah Harari
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 284
Le operazioni segrete tra XI e XVI secolo sono oggetto dell'analisi condotta da Harari in questo libro, che tra strategia e politica esamina sei casi di studio: il tradimento di Antiochia nel 1098, il tentativo di liberazione di Baldovino II dalla prigione di Khatpert nel 1123, l'assassinio di Corrado di Monferrato nel 1192; l'assalto fallito a Calais nel 1350, la "guerra sporca" tra Francia e Borgogna fra 1467 e 1483, la distruzione del mulino di Auriol nel 1536. Al di là delle note battaglie campali, degli assedi e delle manovre su vasta scala, il ruolo fondamentale di assassinii, rapimenti, tradimenti e sabotaggi nella storia militare medievale viene finalmente messo in luce in un'esposizione lucida e completa, tra le prime ricerche del più affermato storico della scena contemporanea.
Isonzo 1915
Josef L. Seifert
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 192
Un anno di guerra raccontato con accenti jüngeriani: la memorialistica della Grande Guerra, "Isonzo 1915" è una delle testimionianze più crude sulla realtà della guerra di trincea, di quell'ordinario e quasi quotidiano olocausto di giovani vite scandito dal fuoco delle granate o della "voce arrabbiata della mitragliatrice, la terribile raganella che canta, mai sazia, nei temporali di fuoco", come la poetò Vittorio Locchi. Non meno sconvolgente risulta la descrizione degli assalti italiani a ondate successive che si infrangevano contro le barriere di filo spinato e del momento supremo della lotta in cui, esaurita la funzione dell'arma da fuoco e della baionetta, l'uomo ritrovava alla fine il proprio ancestrale istinto di sopravvivenza nel belluino corpo a corpo con coltelli, badili, picozze e anche semplici pietre. La quota 383 di Plava, il Monte Kuk, Zagora il minuscolo villaggio abbarbicato sulle sponde pietrose del medio lsonzo, divennero i simboli dell'eroisimo delle brigate di fanteria "Ravenna" e "Forlì", così come di quello dei difensori, soprattutto i commilitoni dell'Autore, appartenenti al IV battaglione del 4° reggimento Deutschmeister di Vienna, dei dalmati e di altre nazionalità ancora. Il crogiolo di popoli che caratterizzava le unità impegnate sul Medio lsonzo formerà, per i successivi due anni, il baluardo invalicabile della duplice Monarchia, opposto ai tentativi di Cadorna di arrivare a Gorizia, aggirando per il saliente di Plava il dispositivo della Bainsizza e del Monte Santo. lsonzo 1915 viene riproposto con una ormai classica introduzione di Mario Silvestri e la straordinaria iconografia originale.
Imperi spezzati. Il fronte orientale 1917-1921
Prit Buttar
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 571
Al principio del 1917, i tre imperi in lotta sul fronte orientale erano vicini al punto di rottura, e tra i tre il più vicino alla crisi era senz'altro la Russia. Dopo la rivoluzione di febbraio, la capacità dei russi di sostenere lo sforzo bellico era crollata, e l'ultima disperata offensiva di Kerenskij vide il collasso definitivo delle forze armate. Questo aiutò ia successiva rivoluzione bolscevica e una pace zoppicante, mentre le potenze centrali non riuscirono ad approfittare della situazione e, nel 1918, sia l'impero austro-ungarico che quello germanico si arresero e si dissolsero. L'autore segue non solo gli eventi più noti dell'ultima fase della Grande Guerra sul fronte orientale, ma continua a indagare le guerre tra gli Stati successivi all'armistizio del 1918, notando in particolare gli aspetti più critici per gli equilibri dell'area e le devastanti premesse per la terribile guerra che di lì a vent'anni sarebbe nuovamente scoppiata.

