La Vita Felice: Labirinti
Tao Te Ching. La via in cammino. Trascrizione fonetica e testo cinese a fronte
Lao Tzu
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2011
pagine: 184
Scritto, secondo la tradizione cinese, nella prima metà del VI secolo a.C. dal leggendario Lao Tzu, Il Tao Tè Ching è considerata un'opera di immenso valore culturale. Copre campi che vanno dalla filosofia, alla spiritualità individuale, alle dinamiche dei rapporti interpersonali. Nel libro l'autore spiega spesso le sue idee attraverso l'utilizzo di paradossi, analogie, antichi detti, ripetizioni, simmetrie, rime e ritmi. Le scritture a lui attribuite sono ricche e poetiche. Sono un punto di inizio per le meditazioni introspettive o cosmologiche. Il libro contiene indicazioni sulla visione spirituale del mondo, la meditazione e la respirazione.
Centoundici haiku. Testo giapponese a fronte
Matsuo Bashô
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2011
pagine: 90
La poesia di Bashò, frutto di una serrata ricerca letteraria e linguistica, condotta con gli strumenti colti propri della cultura classica cinese e giapponese e della filosofia Zen, è caratterizzata da un linguaggio chiaro e conciso, quasi rarefatto nella sua liricità. La compresenza di elementi del vivere quotidiano, spesso umili, e dei segni delle emozioni del poeta, immerso nella natura e in colloquio con gli antichi, in una mescolanza di bellezze universali e di oggetti comuni, di banale e caduco e di sublime ed eterno, è forse la massima espressione dell'opera di Bashò.
Sessantasei haiku. Testo giapponese a fronte
Yosa Buson
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2011
pagine: 63
Senza dubbio, gli haiku di Buson si annoverano tra i più belli mai scritti. Grande pittore, oltre che poeta, Buson giunge ad abbozzare, con la stessa grazia che trasmette alla punta del suo pennello, questi "quasi niente" che si trovano alla soglia dell'esperienza immediata, inafferrabile. Rimanendo sempre il più vicino possibile alla realtà e alla natura, egli riesce a trascendere il quotidiano e il banale, a oltrepassare la trivialità, così da cogliere un sentimento di totalità essenziale - vicino alla bellezza stessa. Artista eccezionale di questo XVIII secolo giapponese ove l'arte di numerosi pittori e poeti giunge al culmine, e del resto apprezzato sia per la sua pittura che per la sua poesia, Buson è considerato, con Basho e Issa, come uno dei tre più grandi maestri dell'haiku che il Giappone abbia mai conosciuto.
La nuvola con le braghe. Il tredicesimo apostolo. Testo russo a fronte
Vladimir Majakovskij
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2010
pagine: 80
È giunto il momento di riaprire il discorso su Majakovskij, recuperando quella sua prima stagione poetica che ci è valsa qualche capolavoro. Tra questi indubbiamente c'è "La nuvola con le braghe", che se la censura lo avesse permesso al suo autore, avrebbe potuto intitolarsi "Il tredicesimo apostolo". Proprio come quando apparve a ignare orecchie amiche nel 1915, la lettura di questo testo ci lascia tuttora presi dall'ammirazione per la modernità di una lingua che il tempo non ha consumato. E l'avvenire, assieme al discorso d'amore, che più di ogni cosa interessa al poeta. "La nuvola con le braghe" è il poema della richiesta assoluta: e in questo cantare il poeta non esclude nulla.
Per la voce. Testo russo a fronte
Vladimir Majakovskij
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2009
pagine: 128
Nel 1923 Majakovskij si trovava a Berlino, centro dei costruttivisti russi all'estero dove, nel 1922, alla Galleria Van Diemen, aveva avuto luogo la prima esposizione d'arte russa. Nello stesso periodo Lisitskij e Ehrenburg pubblicavano il primo numero della rivista "Vesc". Majakovskij non mancò di ammirare lo straordinario talento di Lisitskij e si rivolse a lui per dare forma a una selezione di tredici sue poesie destinate a essere lette ad alta voce. Da qui il titolo "Per la voce".
La dousa votz ai auzida (la dolce voce ho ascoltato). Testo provenzale a fronte
Bernart De Ventadorn
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2008
pagine: 257
Primo libro di una trilogia di poeti provenzali curata da Piero Marcili. Una quarantina di canzoni d'amore in cui il sentimento è descritto, con straordinaria limpidezza espressiva, come languido e assorto smarrimento. Una delle canzoni più celebri che inizia "Quando vedo l'allodola..." ("Can vei la lauzeta...") descrive con espressioni forti e decise tutta la condizione di disperazione amorosa che il poeta vive a causa di "colei che niente mi donerà". Nell'incipit è immediatamente evidente il contrasto tra un ameno quadro naturalistico e l'incommensurabile tristezza del trovatore: "Ho visto la piccola allodola muovere di gioia / le ali in un raggio di sole / e abbandonarsi e lasciarsi cadere / per la dolcezza che nel cuore prova; / quanta invidia sento / per tutti coloro che vedo gioiosi". Echi della sua poesia si possono ritrovare in Petrarca.
Le poesie di Alda Merini
Alda Merini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2007
Ridicul
Giampaolo Mascheroni
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2007
pagine: 96
Haiku scelti. Testo giapponese in caratteri latini a fronte
Issa
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2007
pagine: 125
Sono circa ventimila gli haiku di Issa conservati fino ai nostri giorni. Non deve meravigliare questo numero. Infatti questa breve poesia giapponese era molto diffusa nel tardo periodo di Edo, e altri poeti ne scrissero una quantità ancora maggiore. Issa, come appartenente al Buddismo della Terra Pura, si ispirò alla dottrina di Honen e di Shinran, che mette l'accento sulla fiducia nella misericordia infinita del Budda Amida e nell'abbandono nelle sue mani. Più che nello sforzo personale per ottenere la salvezza, ci si affida all'aiuto divino. Non è solo l'uomo che soffre, ma tutte le creature soffrono, anche il Budda. Issa intraprese lunghi viaggi per approfondire la sua arte. Ma è nella vita di ogni giorno che trovò la fonte delle sue ispirazioni. Issa dialoga non solo con gli uomini e con il Budda, ma anche con gli animali, con gli uccelli, gli insetti e i fiori. Gli haiku di Issa sono pieni di umorismo, anche quando esprimono sofferenza. Egli ride di se stesso e delle creature che incontra. Il suo rispetto e amore per la vita in tutte le sue forme fanno di Issa un poeta di grande attualità. I suoi haiku, oltre a trasmettere gioia, ci spingono ad amare la vita e gli esseri tutti.
Amnesia del movimento delle nuvole
Maria Attanasio
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2007
pagine: 112
L'originalità e l'energia latente di questo bel libro sembrano matericamente risiedere in una condensazione di elementi eterogenei sinora ritenuti opposti o comunque non passibili di compenetrazione reciproca. Sono ravvisabili difatti mosse di spostamento drasticamente figurate, mescolanti "sofferenza intelligente" e piacere delle risorse linguistiche, ansimare quotidiano e fantasie di mutamento, abbandono alla bellezza della natura e misurazioni psicologicamente acuite di corpi, sentimenti, gesti. Con uno scritto di Giancarlo Majorino.
Amoretti. Testo inglese a fronte
Edmund Spenser
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2007
pagine: 196
"Gli Amoretti sono una raccolta di ottantanove piccole poesie d’amore, o meglio, di “piccoli cupidi verbali”, che non a caso si calano nella veste del sonetto. Spenser, volendo anch’egli scrivere un suo Canzoniere per l’amata Elizabeth, non può fare altro che guardare al Petrarca e ai suoi imitatori. Dal sonetto, dunque, non può prescindere, ma poiché ama intervenire creativamente sulle forme che mutua dai predecessori, ecco che i sonetti di Amoretti presentano elementi di novità e originalità. Per prima cosa, sono veri e propri emblemi, che non hanno bisogno di immagini perché sono essi stessi delle immagini, quasi un festone che richiama i cupidi e gli amorini di tanti dipinti e statue del tempo. [...] Ma gli Amoretti sono anche una struttura costruita con cura e sapienza, anzi un ciclo, che mima il ciclo delle stagioni (con grande rilievo dato naturalmente alla primavera), i tempi dell’anno liturgico (fra i quali spicca quello della Pasqua) e persino quelli nei quali sta prendendo corpo piano piano The Faerie Queene; i temi, pur convenzionali e scontati, si richiamano l’un l’altro con grazia e freschezza, intrecciando festoni concettuali paralleli ai festoni dei “cupidi verbali”." (Dall’introduzione di Bruno Gallo)