Inschibboleth: Passages
Vedere «da cento occhi». Nietzsche e la relazione
Nicola Comerci
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2016
pagine: 450
Nietzsche impone alla filosofia un pensiero della relazione che pensa la relazione oggettiva senza cessare di esserne a favore della sostanza, né sorgendo in opposizione dialettica ad essa. Un pensiero della relazione consapevole che è soltanto attraverso "un" pensiero della relazione che la relazione può essere pensata, ma che rifugge tuttavia la tentazione di porsi come "il" pensiero della relazione che si pensa mediante "un" pensiero della relazione. Un pensiero che riconosce così l'impossibilità di porsi come nient'altro che "un" pensiero della relazione, e quindi un pensiero finito che, assumendola, tenta comunque di distanziarsi da tale finitudine, pur permanendo in essa. Quasi un pensiero interno ed esterno a se stesso, poiché nel pensare, e tramite il pensare, prende atto che sta pensando e mette in questione gli strumenti a cui ricorre per pensare. Ciò rinvia alla necessità per la filosofia di vedere "da cento occhi", secondo una traiettoria che dal mondo inorganico e organico raggiunge la socialità umana, in cui la relazione si apre alla sfera della politica. In vista di una democrazia che Nietzsche intende come "qualcosa di futuro", in chiave inclusiva e non escludente.
Husserl e i fondamenti della fenomenologia costruttiva
Alexander Schnell
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2015
pagine: 324
Con la sua esigenza di un ritorno alle "cose stesse", la fenomenologia husserliana si è sempre proposta di esibirne la costituzione, ovvero la fondazione. In questo modo ha preso coscienza di sé come nuova "filosofia prima" recante il principio di legittimazione assoluta della conoscenza fenomenologica. Cosa legittima quest'ultima tanto rispetto ai dati attestati da un procedimento puramente descrittivo quanto alla loro origine negli atti della soggettività trascendentale? Questo libro intende ripensare tale questione alla sua radice: è con l'obiettivo di realizzare il progetto di legittimazione assoluta della costituzione del senso dei fenomeni che Husserl procede - oltrepassando i limiti di una fenomenologia descrittiva - a delle costruzioni fenomenologiche che non sono costruzioni speculative, ma "sistemi di coordinate" che il fenomenologo deve introdurre per rendere conto di questo o quel contenuto fenomenologico. I fondamenti di una fenomenologia costruttiva avranno dunque come scopo di chiarire lo statuto di ciò che si presenta al fenomenologo nelle sue analisi concrete - il che implica un approccio in cui sovente, per la natura stessa della "cosa", "ci mancheranno i nomi".
Il fondamento «patico» dell'ermeneutico. Affettività, pensiero e linguaggio nell'opera di Heidegger
Chiara Pasqualin
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2015
pagine: 808
Il rapporto complesso tra pathos e logos, tra affettività e comprensione, costituisce ancor oggi uno degli aspetti meno indagati del pensiero di Martin Heidegger. Al suo studio si dedica questo volume, proponendo una rilettura del percorso speculativo del filosofo volta a mettere in luce il rapporto di costante e creativa interazione esistente tra gli stati d'animo e la sfera razionale-conoscitiva, e avanzando una tesi dirimente: il primato ontologico dell'affettività sulla comprensione. Nello specifico, l'analisi del concetto heideggeriano di "situazione emotiva" rende possibile esplorare una dimensione affettiva fondamentale dell'essere umano, definibile come "patica". Questa identifica la modalità più originaria con cui l'uomo si relaziona al "reale", costituendo la condizione di possibilità della dimensione ermeneutica. Ad essa appartengono la comprensione, l'interpretazione e il linguaggio, vale a dire le strutture che ordinano la realtà in un sistema di significati. Il lavoro offre al lettore delle coordinate per muoversi lungo tutto l'arco della riflessione del filosofo tedesco, in relazione ai principali snodi del suo sviluppo.
Appunti sul presente
Elio Matassi
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2014
pagine: 314
"Elio Matassi ha incarnato, specie nella fase più matura della suo pensiero, una linea di riflessione tesa di per sé a garantire la pretesa o il tentativo di ricondurre l'Italia entro gli schemi di una democrazia completa, adulta, matura, in una parola 'laica', ossia in grado di mantenere costante la sua fase 'costituente', portatrice di una forma di sintesi, di uno sforzo di elaborazione teorico-intellettuale profondamente innovativo e creativo, alla ricerca di un'unità non più di vecchio stampo - una mera giustapposizione estrinseca - ma una unità 'nella' e 'della' molteplicità, una unità in grado di raccogliere fino in fondo la sfida della complessità delle società contemporanee; e cioè a dire nel segno di una più proficua risalita alle radici di una cultura politica e morale di espressione e caratura europea e internazionale." (dall'introduzione di Bachisio Meloni)
Caro Herr Mozart. Cari compositori
Andrea Panzavolta
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2014
pagine: 444
"Andrea Panzavolta è consapevole del fatto che la musica ecceda la sua stessa configurazione acustica. Confermando la regola secondo la quale, soprattutto nel contesto della cultura contemporanea, le opere più interessanti e originali sono quelle che debordano programmaticamente, rispetto a confini disciplinari, veri o presunti, l'autore descrive una pluralità di percorsi che attraversano la musica, intrecciando sistematicamente "testi" di diversa natura, contaminando deliberatamente linguaggi diversi e con ciò anche restituendo tutta la ricchezza delle opere musicali considerate. La peculiarità di questo libro (e la sua forte carica di provocazione intellettuale) va individuata nella sua resistenza ad ogni assioma di chiusura contenutistico o disciplinare. Un libro veramente necessario, capace di delineare un percorso di rigenerazione complessiva, destinato a segnalare nuove frontiere della ricerca, fino ad ora per lo più soltanto immaginate." (dalla postfazione di Umberto Curi)
Decisione-indecisione. Dramma della decisione e utopia dell'indecisione
Marco Fortunato
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2013
pagine: 252
Questo libro non verte sul soggetto, in realtà inesistente, che prende libere decisioni, ma su quello deciso che nasce venendo divelto dal corpo della madre o, se si vuole, distaccandosi dall'indifferenziato per individuarsi-identificarsi. Il soggetto deciso ha due problemi: sta contro l'altro e gli altri da sé; ed è solo con la sua autocoscienza, che gli dice che morirà. Al primo problema ovvia erigendo i sistemi filosofico-scientifici, fra cui quello dialettico che nella sintesi decide il passaggio dal dire alla prassi, che come tecnoscienza domina il mondo. All'altro inseguendo stati indecisi di deindividualizzazione, di cui qui si dà una rassegna in un percorso saggistico fra "La persuasione e la retorica" di Michelstaedter, "L'uomo senza qualità" di Musil e "Gruppo di famiglia in un interno" di Visconti. Il modello dell'indecisione è il saggismo filosofico fedele alla dialettica diadica di Adorno. Non giungendo alla sintesi, vieta il passaggio della teoria nella prassi; e grazie alla "frenetica" scrittura adorniana crea una pagina dove talora tesi e antitesi sono quasi così vicine da sovrapporsi, inibendo ogni distinzione-individuazione e sanando il dramma della decisione.
Filosofia dell'umorismo
Lucrezia Ercoli
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2013
pagine: 96
Filosofia e umorismo. Un'endiadi foriera di interrogativi irrisolti. L'umorismo può avere la dignità di problema filosofico? E ancora: si può fare filosofia con e attraverso la forma umoristica? L'umorismo è un concetto in divenire, ambiguo e contraddittorio. Un "ospite inquietante" che la filosofia ha tentato di rimuovere dal suo orizzonte. Il saggio ripercorre le tappe di questa marginalizzazione attraverso una rassegna frammentaria ed eterogenea di riferimenti, dalla risata di Demetra alla danza di Zarathustra, dall'umorismo biblico all'ironia socratica. Un arcipelago di macerie che elegge l'umorismo a esperienza universale e originaria dell'esistenza umana.
Una ontologia della tecnica al tempo dell'antropocene. Saggi su Heidegger
Chiara Agnello
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2023
pagine: 184
La comprensione della tecnica quale conquista ultima della metafisica moderna matura contestualmente alla critica all'umanismo della tradizione metafisica; al tempo stesso, la prospettiva del decentramento dell’umano emerge con sempre maggiore chiarezza a scapito di ogni residua concezione antropologico strumentale della tecnica. Tale visione critica d’insieme si inscrive nel più ampio quadro della nuova formulazione della Seinsfrage, nel quale la questione della tecnica si pone con la Kehre su base ontologica e non antropologica. Il ripensamento dell'essenza dell'umano a partire dalla differenza da altro, da un'alterità messa in questione, ha conseguenze considerevoli anche sull’ipotesi di riconsiderare la tecnica configurando proficuamente l’orizzonte oltre-umanistico. Accogliere l’invito a superare ogni antropologismo e soggettivismo nella convinzione che proprio in virtù di tale decentramento l'uomo non sia padrone degli enti che lo circondano appare uno snodo fondamentale, che è in grado di aprire prospettive nuove con cui potere ripensare il nostro futuro sul pianeta.