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Giovane Holden Edizioni: Versi di segale

Candida strega d'autunno

Candida strega d'autunno

Miranda Biondi

Libro: Copertina morbida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 88

Le poesie di Miranda Biondi, enigmatiche, sfuggenti, tormentate esercitano sul lettore un fascino straordinario. Espressione di un'esperienza umana di profondissima intensità, di un'esistenza lacerante, di una sensibilità quasi estrema, di una solitudine scelta e cantata senza alcun compiacimento. Scrittura inquieta e inquietante, astratta e insieme raffinatamente sensuale sgorga da una vita fatta di silenzio. Allusiva, talvolta frammentata, spoglia di rime e facili assonanze la poesia della Biondi trascrive l'esperienza di una donna che sa abbracciare la condizione della solitudine e farne un provocatorio strumento di conoscenza e avvicinamento all'uomo, una donna che vive nell'ostinata interrogazione del silenzio e a quel silenzio riesce a dare un corpo: la parola poetica.
8,00

Nessuno mi chiede di te

Pierluigi Gronchi

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 80

Un incontro, un incrociarsi di storie che svanisce nel divenire del mondo. Ma la traccia di un tempo condiviso è un segno che non si può più cancellare dalla parte più intima e più vitale di sé. E tutto ciò che intorno continua a esistere, quella stessa traccia la richiama e la amplifica. Serve appena un attimo perché particolari comuni strappino dal quotidiano e proiettino in un altrove di nostalgia impetuosa. La sofferenza ha affinato la percezione, e malfida è la memoria: si fa innescare da un dettaglio nuovo ogni volta, costruendo un labirinto di reminiscenze invisibile ma da cui non si può sfuggire. Nel ricorrere dolceamaro che tiene prigioniero l'animo, reale e immaginario non hanno valore differente. Anzi stretti assieme essi creano una dimensione di ricordo assorto e incorrotto, di segreto presente emotivo che ha compenetrato in sé il passato, di possibilità che nel proprio forzato inespresso eternizzano le migliori speranze. Tanto forte e tanto potente si fa questo sentire da diventare parte essenziale dell'individuo, e costituire in se stessa un orizzonte di vita. Oltre le tempeste che scuotono lo spirito, oltre il dolore e la rabbia, oltre la consapevolezza malinconica di un piacere perduto, si cela un nucleo delicato e vero di tenerezza, e addirittura di gratitudine per quel destino che pure al prezzo più grande che mai si potesse pensare, ha fatto conoscere - dono prezioso e affatto scontato - un sospiro di completa felicità. Poesie mature e intense, che nel raffinato equilibrio di versi composti ma accesi di verità catturano un sentimento complesso e totalizzante.
12,00

Il tempo e l'attesa

Pierluigi Gronchi

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 80

Delle dimensioni universali, il Tempo è norma, cardine, totem. Ma se la Fisica ancora si scontra con le sue sfuggenti astrazioni, la Poesia, nel suo libero e appassionato movimento dell'intelligenza, si offre invece come strumento in grado di sondarne aspetti e consistenze, significati e qualità; e se non di risolvere gli interrogativi che dai suoi abissi si levano, quantomeno di affermare la dignità di cercare nel suo cuore nuove domande. Di questo Tempo la lirica sa trasformare il tratto principale, l'ostinato senso unico che a sé lega ogni esistenza, in un complesso mosaico di deformazioni. Ed è lì che si racchiude ciò che dell'essere umano è essenziale, pensiero ed emozione, ricordo e volontà. In esse il Tempo diviene allora materia fluida, aprendosi profondissimo, salendo fino alle stelle e facendo svanire colui che vi si misura; ma anche al contrario, catturando un singolo istante e lì dando il senso di un adesso che si fa identità. Oppure, in un frammento minuscolo di sé, esso da un dettaglio si distende in tutto un universo di memoria; e ancora, arriva a piegarsi per far dialogare nella lingua dell'esperienza dei punti lontani sul cammino del vissuto e del pensato. Attesa si fa del Tempo interpretazione, proiezione individuale in un deserto vertiginoso. In essa trova un senso in definitiva il nucleo dell'esistere, il desiderato, la parte più bella e più forte del sentire; ma insieme la contezza che niente può mai sfuggire da un ciglio fatale, non tanto del corpo quanto di volizione, unico limite certo di ogni vita.
12,00

Io sono un uomo che cammina

Davide Nervo

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 96

Poesia composita e audace, che sa muoversi con singolare maestria tra gli stili per portare dalle viscere delle emozioni fin sulla superficie della carta vibrazioni di intensità formidabile. In un approccio espressivo che ha come obiettivo la verità più che una manierata sensazione, non è uno schema ordinario quello che può assecondare la necessità propria di un animo sensibile. E allora il verso si fa libero fin nel profondo, spogliandosi di quelle pastoie che in nome di una convenzionalità inadeguata distolgono da un ascolto di sé completo, fatto di fiducia e di fervore. Così, senza la paura di perdere un equilibrio formale troppo angusto, il poetare si appropria di un respiro anarchico, calandosi in intimità nascoste verso delle sorgenti di purezza emotiva. Già nel suono emerge quasi spontaneo un senso, che non banalmente si tratteggia in allitterazioni, pause, fughe e risonanze peculiari; per scivolare poi con acutezza tra differenti gradazioni di significato, in uno sbocciare semantico che in sé trova altri orizzonti. Una natura malinconica e tenace, fragile e sospesa sa farsi specchio limpido delle passioni graffianti e insondabili che un uomo non può tacersi, animate da desideri e da fantasmi. Toni aulici ed echi folk, ispirazione classica e contaminazioni linguistiche, venature ermetiste e impronta romantica: i registri si accarezzano e si compenetrano, scoprendo nel fondersi un genere di contrasto armonico, una organicità matura, diversa e potente, che non si esaurisce in una sola voce ma tesse in sé un dialogo fitto, temprato di esperienza e assetato di possibilità.
12,00

Abrapalabra. Piccolo dizionario poetico

Valeria Cipolli

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 64

Che cosa hanno in comune un libro di incantesimi e un dizionario? Cosa condividono il mondo della magia e quello della lingua poetica? Secondo la Poetessa, la risposta è certamente la parola. Una parola viva, dinamica che non riesce a stare ferma sulla carta troppo a lungo, ma che si muove, è agita grazie al potere creativo del suono e a quello plastico dell'immaginazione. Sia il mago sia il poeta, infatti, in passato figure quasi sovrapponibili, sono a conoscenza dello straordinario potere trasformativo del linguaggio e della forza che lega ogni parola all'anima dell'oggetto designato. I vocaboli della Poetessa che sfilano qui ordinati e rispettosi della loro gerarchia alfabetica, sono i protagonisti indiscussi di una silloge originale, concepita come un piccolo dizionario magico-linguistico in cui verbi, sostantivi e altri elementi della lingua italiana, sono tradotti nel loro corrispettivo poetico; ovvero quello che Valeria Cipolli immagina come il timbro, magico ed evocativo che ognuno di noi possiede, una sorta di dialetto ispirato con cui interpretiamo la realtà circostante, nominandola e che ci permette di realizzare il nostro personale incantesimo verbale. Versi vivi, guizzanti ed evocativi che danzano al ritmo di una metrica altrettanto vivace e accattivante con cui la poliedrica artista toscana - pittrice, poetessa e anche linguista - riesce a coinvolgere il lettore. Guidandolo in un percorso che parte da una riflessione più ampia e universale per poi scendere a esplorare il suo universo interiore.
12,00

Burlesque

Rubens Villarboito

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 176

Il Poeta immagina di entrare in un locale e di esibirsi in uno spettacolo di burlesque letterario, spiegando agli spettatori-lettori il difficile rapporto con la propria Musa ispiratrice. Aiutato dall'alcool, inizia a raccontare dei demoni che lo tormentano, dell'amore passionale e sovrannaturale che il tempo sovrascrive ma diventa eterno nel ricordo poetico, di relazioni o avventure narrate ricorrendo al gioco del m'ama non m'ama. A metà del percorso fa il punto della situazione osservando filosoficamente gli intrecci del destino che non sempre ci conducono dove vorremmo. Tali riflessioni lo invitano a parlarci del suo passato come se fosse ormai diventato una favola da leggere prima di andare a dormire, a immergersi nell'abbandono dei sensi seguendo il flusso dionisiaco della vita, ad accettare quindi anche i momenti di solitudine che ci assalgono dopo avere giocato le carte a nostra disposizione. Infine, il Poeta cala il sipario con un'uscita di scena dai toni satireggianti, inseguendo il mito del poeta maledetto. Un mito che viene suggerito attraverso il dipanarsi delle liriche, novantanove, per la maggior parte in rima, con il recupero e la valorizzazione dei metri tradizionali e il tono tra il giocoso e il decadente, proprio con l'intento di destabilizzare chi legge fino allo sfilacciamento finale del canovaccio quando il Poeta ci confessa di aver fallito di proposito calcolando in anticipo l'omissione del verso conclusivo. Una silloge intensa, dispiegata come lo spartito di un musicista irriverente capace di strimpellare note universali con e per i suoi demoni.
14,00

Maestri meditabondi

Antonio Bini

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 72

È uno spirito dalla intonazione forte e serena a donare a queste liriche una autenticità vivida. Serenità profonda che non sottende però alla leggerezza vuota, ma che sa anzi osservare il mondo in un tono intelligente e smaliziato, gustandosi bene lo stupore che esso produce. Scorrendo con una musicalità profonda e strutturata, i versi si fanno presto caldi, capaci di parlare al cuore e di inspirare una dolcezza luminosa. Vi si avverte una gagliardia rinnovata, finalmente fiduciosa del futuro. La maturità, col suo carico di esperienze, avrebbe potuto magari fiaccare lo slancio vitalistico di un uomo, costringerlo in un recinto di dimessa malinconia; invece egli negli occhi di una bimba, freschi e potenti di vita pura, trova un senso nuovo, una dimensione del domani a cui rivolgersi con trepidante entusiasmo. Le abitudini si rovesciano, sbocciano altri punti di vista su un mondo che ancora regala sorprese. Un tramonto allora non è la luce esiziale di un giorno, ma il preludio di un altro che sta per arrivare: ed è bello stringersi negli affetti della famiglia, legare il corso di un proprio esistere a quello di chi si ama, per proiettarsi insieme nel futuro. E quando è una nostalgia delicata ad affiorare dalla trama poetica, non è mai un dolore, bensì il segno di una coscienza di sé che può rivolgersi senza rimpianto al passato. E non manca una punta di ironia, giocosa acutezza che più di tutto sa dare la giusta misura alle cose. Una voce schietta, penetrante e allegra che sa trasmettere il calore di emozioni vere.
12,00

Miraggio libero

Silvia Sardini

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 56

La forza luminosa di una sensibilità vivace e avversa a ogni vincolo si tinge, attraverso il traslucido di liriche dalla brillante energia, di una vitalistica esuberanza di toni, come la luce pura di un sole che filtra nei frammenti compositi di una vetrata multicolore, e inonda chi da essa si lascia investire, chi alle parole si affida. Pur facendosi scevre delle gabbie metriche, queste poesie sono distinte da grande chiarezza emotiva. Il nitore espressivo, del resto, è specchio sincero di un pensiero pulito, che sa vedere nella realtà e oltre con chiarezza, raffinato da quel residuo dal gusto amaro che si pone spesso come ostacolo nocivo per osservare la serenità nel proprio spirito. Ma mai di uno scrivere superficiale, in qualche maniera distratto o di scontata banalità, si tratta. Anzi, la metafora si affila per trovare nel suo gioco retorico la penetrante efficacia. E in ogni rigo, la consapevolezza di esser parte di un esistere complesso, spesso intessuto di contraddizioni, che in un dolore talvolta non del tutto esauribile mette un animo di fronte a se stesso e ai suoi motivi ultimi, è sempre presente, e proprio su quella si vanno a definire di volta in volta suggestioni poetiche diverse: il dettaglio evocativo del quotidiano, il fiele aspro del distacco, la malinconia di un incomprensibile, tanto altro. È però Amore il principe di questa silloge, che declina il suo ventaglio di emozioni, destinate a comporre un profondo anelito alla libertà.
12,00

Non confidare nella conservazione

Cristiano Bartelloni

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 80

È pura illusione che le cose dell'uomo possano restare immutate. Nel tempo, nel cuore, nello spirito, è nel trasformarsi che si incarna la loro essenza. Aleggia ovunque un sentore leggero e inesorabile di cambiamento, perenne chimica universale a cui niente può risparmiarsi. È la prima lirica, quella che dà il titolo alla intera silloge, a presentare subito la chiave fondamentale, alla cui luce ci si confronta via via con tutte le altre. Ciò che sta sempre attorno è mutazione, sfaldarsi e rinascere - anche quando di roccia e di marosi, di solidità e di infinito, sono gli orizzonti più familiari, quelli in cui un uomo ben può misurare se stesso, rivedere fantasmi, capire la verità. Di pagina in pagina, ecco poesie sempre intense, cariche, animate da un sentimento intimo di inquietudine fondamentale, che talvolta rende aspra la lucidità di un pensiero e che sembra addirittura restituire a suggestioni sofisticate un'ombra più ancestrale, quasi ferina. Celate nelle pieghe di un presente inafferrabile, a farsi strada nell'animo sono sempre la rabbia, il dolore, lo smarrimento per un senso delle cose che non vuole farsi trovare. Sono spesso dettagli concreti a evocare un flusso di pensieri che spingono verso gli interrogativi più grandi sul distacco degli affetti, sullo scorrere del tempo, sulla incapacità di comunicare. Eppure, non è mai ottusa malinconia contemplativa quella che risale versi ruvidi e insieme molto dolci: ma al contrario, una valorosa e incontentabile fame di vita.
12,00

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