Electa: Ad esempio
La chiesa di vetro di Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti, Aldo Favini. La storia e il restauro
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2015
pagine: 100
Edoardo Milesi. Forum Fondazione Bertarelli. Sala da concerti nella Maremma toscana-Concert Hall in the Tuscany Maremma
Marco Mulazzani
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2015
pagine: 95
"La forma ovoidale della costruzione è generata dalla sala interna, nella quale sono immersi e avvolti dal suono l'orchestra e il pubblico, ma risponde anche al desiderio di non introdurre cesure nella continuità dei profili delle colline, nelle distese di ulivi e di pini che le contrappuntano. Una parete curva sul fianco esterno, verso ovest, definisce il percorso di accesso al foyer, nascondendo progressivamente alla vista lo spettacolo della natura e preparando allo spettacolo che si svolge all'interno, i materiali utilizzati sono solo di tre tipi: il calcestruzzo scabro, del colore della terra, per il guscio della costruzione; l'acciaio corten ossidato naturalmente e il vetro per le superfici trasparenti che consentono di percepire dal foyer gli ultimi suggestivi scorci del paesaggio, prima di entrare nella sala. Il volume illustra con dovizia di documenti grafici e fotografie il progetto e il cantiere della Concert Hall, caratterizzata da soluzioni tecnico-costruttive di grande interesse. Il testo di Marco Mulazzani ne ricostruisce la genesi, restituendo il quadro dell'attività svolta da Edoardo Milesi in questi luoghi negli ultimi quindici anni e ne analizza le caratteristiche e gli esiti architettonici; un ampio reportage fotografico testimonia l'inserimento dell'opera nel paesaggio maremmano."
Compact city. Nuovo centro civico Scandicci, Firenze. Ediz. italiana e inglese
Cristina Donati, Alessandro Ciampi
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2014
pagine: 159
Scandicci da "caso" a "modello", ovvero da "sobborgo satellite" a "città sostenibile" della futura configurazione metropolitana di Firenze. Dalla concertazione politica, alle logiche attuative, alle innovazioni del progetto urbanistico, tecnologico ed architettonico, il volume illustra tutte le fasi e da voce a tutti i protagonisti che hanno accettato la sfida di curare gli squilibri di un "sobborgo satellite" e di progettare la civitas di una città nascente. La prima opera in Italia, firmata Rogers Stirk Harbour, è quindi la storia di una trasformazione che propone un inedito dialogo tra la Scuola Strutturalista anglosassone e la realtà edilizia italiana in uno dei momenti di maggior crisi del settore dal dopoguerra. Un'opera strategica che riflette la visione urbanistica di Richard Rogers. Teoria e pratica trovano la loro applicazione sinergica nel nuovo centro civico di Scandicci che adotta i principi della "città compatta", cioè densa, policentrica, multifunzionale, innervata dalla rete del trasporto pubblico. Il cuore dell'intervento è una nuova piazza pubblica, su sui si affacciano il palazzo comunale preesistente e i tre nuovi complessi per la cultura, la residenza, il terziario. Un lungo percorso che il volume intende portare all'attenzione di tutti coloro, architetti, ricercatori, politici ed amministratori, interessati al dibattitto sul futuro sostenibile della città contemporanea.
Museo casa Enzo Ferrari. Modena. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2012
pagine: 127
Il Museo casa Enzo Ferrari di Modena è un complesso museale che si propone di celebrare l'automobilismo sportivo e di raccontare al mondo la storia di un grande personaggio, uomo, pilota e costruttore. Il complesso espositivo nasce dal restauro della casa in cui Enzo Ferrari nacque a Modena nel 1898, che ha conservato intatti nel tempo sia il corpo abitativo che quello di officina, e dalla costruzione di un nuovo edificio dal design avveniristico, il noto "cofano" in alluminio giallo, colore simbolo della città di Modena e colore scelto da Enzo Ferrari come sfondo del Cavallino, il marchio dell'azienda che porta il suo nome. Il volume documenta l'iter progettuale che ha portato alla costruzione del nuovo museo: dal progetto di concorso al quale presero parte importati architetti di fama internazionale e che premiò il lavoro dello studio anglosassone Future Systems - di cui era titolare Jan Kaplicky -, al completamento curato da Andrea Morante, al rapporto con la committenza, dagli aspetti tecnologici e strutturali alle problematiche esecutive che fanno del museo un nuovo simbolo visivo della città di Modena. Monumento al dialogo tra presente e passato, tra passione e creatività, ricerca e innovazione, coraggio e sfida il museo identificato dal profilo automobilistico della sua copertura afferma la propria identità associando all'audacia del suo carattere architettonico il fascino di automobili da sogno che è chiamato a custodire.
Cantine secolo XXI. Architetture e paesaggi del vino
Francesca Chiorino
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2011
pagine: 236
Il volume prende in rassegna diciotto cantine per la produzione di vino costruite dal 2007 ad oggi in varie nazioni su progetto di architetti internazionali. Nel saggio introduttivo Francesca Chiorino si sofferma sulla relazione che le cantine instaurano con l'ambiente e sulla capacità degli architetti di decifrare e restituire nel progetto i caratteri del "terroir", inteso come il complesso delle qualità culturali, ambientali, geologiche e morfologiche che caratterizzano il sito. Ad avvalorare l'ipotesi secondo la quale l'indagine del territorio deve avere un ruolo centrale nel progetto architettonico delle cantine è il saggio di Carlo Tosco che, nel rileggere la storia del paesaggio vitivinicolo, pone l'accento sui nuovi modi di pensare l'enologia che hanno una ricaduta sulla difesa dei caratteri locali, delle tecniche artigianali di derivazione contadina, dei vitigni autoctoni, delle aziende minori a conduzione familiare. È oggi in atto un processo di sensibilizzazione che coinvolge l'ecologia, la gestione del paesaggio e la stessa architettura con risultati spesso eccezionali in cui le cantine vitivinicole sono elementi importantissimi di un processo molto più ampio di generale rivalutazione di brani di territorio. I progetti presi in rassegna si trovano per la più parte in Europa e in America e le immagini e i testi a corredo descrivono con particolare cura l'inserimento degli edifici nel paesaggio.
Massimo Carmassi. Il restauro dell'ex mattatoio del Testaccio a Roma
Marco Mulazzani
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2010
pagine: 128
Natura e artificio. Il Barranco de Santos a Santa Cruz de Tenerife. Palerm & Tabares de Nava
Marco Mulazzani
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2010
pagine: 118
I burroni sono una caratteristica geografica di Tenerife e, in generale, delle Isole Canarie. Esteso per otto chilometri tra le città di La Laguna e Santa Cruz de Tenerife, il Barranco de Santos è stato un fattore determinante nella creazione della forma di quest'ultima, tagliandola in due per circa tre chilometri prima di raggiungere il mare. La considerazione del crepaccio come un ostacolo cui voltare (non solo metaforicamente) le spalle ha provocato nel corso degli ultimi due secoli un grave depauperamento della biodiversità del suo alveo, trasformato in più punti in una discarica, ma anche la marginalizzazione e il conseguente degrado del tessuto urbano a contatto con esso. Il progetto dello studio Palerm & Tabares de Nava, uscito vincitore da un concorso nazionale bandito nel 1994, sviluppato ed eseguito tra il 1997 e il 2010, opera un recupero ambientale e un reinserimento urbano del Barranco, restituendogli la sua autonomia di elemento naturale, parco lineare esteso dal mare alla montagna, e al tempo stesso valorizzandolo come asse portante di un sistema di spazi pubblici e infrastrutture di servizio per la città. Introdotto da scritti di Marco Mulazzani e di Palerm & Tabares de Nava, il volume illustra la condizione del Barranco de Santos prima del recupero, presenta le tavole generali del progetto di concorso e del progetto esecutivo nonché una puntuale documentazione grafica e fotografica degli interventi realizzati in ognuno dei tre settori e dei temi specifici.
Ville in Portogallo
Carlotta Tonon
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2010
pagine: 235
La profondità del percorso tracciato dall'architettura portoghese, privo di deviazioni, eccessi, emulazioni, è prima di tutto caratterizzata dallo stringersi delle relazioni fra i grandi maestri - Fernando Távora, Álvaro Siza e Eduardo Suoto de Moura - con i loro allievi, tanto da creare dei saldi circuiti generazionali. Il volume indaga su questi rapporti, la cui trama è intessuta da un'idea comune e condivisa di architettura, chiarendo la relazione fra i modelli e le linee di ricerca indipendenti e soffermandosi in particolare sul tema dell'edilizia residenziale in Portogallo. Dei progetti selezionati si segnalano le opere di Álvaro Siza e Eduardo Souto de Moura, quelle delle generazioni immediatamente successive, come Manuel e Francisco Aires Mateus, João Carrilho da Graça, Cristina Guedes e José Gonçalves, Graça Correia e Roberto Ragazzi e degli emergenti Guilherme Machado Vaz e Arquitectos Anónimos.
Ville in Svizzera
Mercedes Daguerre
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2010
pagine: 199
Il volume offre la possibilità di focalizzare l'attenzione sugli sviluppi recenti del dibattito architettonico elvetico, attraverso una selezione di episodi residenziali rilevanti realizzati in questi ultimi anni, opera di giovani emergenti e di autori ormai consacrati a livello internazionale. La selezione di case monofamiliari prese in rassegna documenta la varietà linguistica, la molteplicità di approcci e sfumature dove coesistono tendenze omologanti e impulsi centripeti tesi ad enfatizzare i caratteri specifici dei luoghi e delle identità territoriali. Pragmatismo, coerenza e precisione costruttiva, perfezione tecnica, accuratezza del dettaglio, semplicità, sono solo alcuni dei topoi che emergono inevitabilmente nell'affrontare le caratteristiche dell'architettura svizzera e la sua ipotetica elveticità in continuo confronto tra modernismo e tradizione. Il tema della casa, individuale e collettiva, dal tipico châlet svizzero ai più noti esempi di edilizia abitativa progettati dagli architetti d'avanguardia negli anni Venti e Trenta - da Le Corbusier a Hans Schmidt, da Rudolf Steiger e Flora Steiger-Crawford a Ernst F.Burckhardt e Lux Guyer, Max Ernst Haefeli, Hans Fischli, Werner Max Moser, Otto Salvisberg, Alfred Roth e Alberto Sartoris configura un ambito particolarmente fertile di sperimentazione costruttiva e formale, determinando un'eredità variegata a cui sono indubbiamente debitrici le odierne ricerche progettuali sull'abitazione.
Ville in Italia dal 1945
Roberto Dulio
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Electa
anno edizione: 2008
pagine: 249
La tipologia della villa costituisce uno dei campi d'esercizio privilegiato dell'architetto. I maestri dell'architettura contemporanea hanno confermato tale vocazione, rendendola anzi il banco di prova delle sperimentazioni più ardite. Le vicende dell'immediato dopoguerra, la crisi dell'ortodossia modernista, la ricerca di una continuità con la tradizione, variamente interpretata, piuttosto che la scelta di un linguaggio assolutamente nuovo, si possono ripercorrere, o addirittura anticipare, nelle ville prese in rassegna.
Teatri e luoghi per lo spettacolo
Orietta Lanzarini, Alberto Muffato
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2008
pagine: 267
Dagli anni cinquanta al volgere del primo decennio del XXI secolo, la costruzione di edifici destinati al teatro e allo spettacolo, nell'accezione più ampia del termine, ha segnato il tessuto di grandi e piccole città: da Berlino a Sidney, da Los Angeles a Roma, da Porto ad Almere. Fin dalle origini, l'architettura del teatro ha soddisfatto funzioni specifiche, che hanno condizionato dimensioni, forma e mutue relazioni degli ambienti destinati ad accogliere gli spettatori e dei luoghi deputati alla messa in scena. Talvolta il tentativo di affrancarsi da questi vincoli ha condotto i progettisti contemporanei ad intraprendere indagini nuove, dense di conseguenze progettuali: il volume offre una sintesi di queste vicende complesse, articolata in due sezioni complementari.
Architettura e vino. Nuove cantine e il culto del vino
Francesca Chiorino
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2007
pagine: 245
Cantine, luoghi di degustazione, musei dedicati al vino, accoglienti alberghi riservati agli amanti delle buone bottiglie rappresentano nuove opportunità per i migliori e più celebri architetti. I produttori, in ogni parte del mondo, si rivolgono a loro e non di rado, le immagini delle loro opere hanno soppiantato nelle etichette delle bottiglie le vecchie incisioni che riproducevano antichi chateaux o vigne ben ordinate, e altrettanto di frequente, fungono da sfondi per campagne pubblicitarie e promozionali. Le cantine non sono più luoghi appartati, sono diventate mete di un turismo sempre più diffuso; rese oggetti di culto, anche grazie al contributo dato dagli architetti, tendono a diventare luoghi di intrattenimento. Ma come si armonizzano queste trasformazioni, imposte dalle dinamiche del mercato e dalla creatività imprenditoriale, con il fatto che il vino lo si deve o lo si dovrebbe continuare a produrre e a invecchiare senza dimenticare quanto la tradizione consiglia e insegna? Questo libro risponde a questa domanda e questa domanda ripete, anche perché chi l'ha scritto è convinto che tra architettura e vino vi sia una nascosta ma robusta analogia: ogni opera di architettura, come il vino, dovrebbe essere realizzata per invecchiare armoniosamente. Non sempre, però, così accade, ma, qualche volta, come questo libro racconta, così avviene.

