Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

EGEA: Business e oltre

Speranza e capitale. Un modello per trasformare e innovare il paese

Speranza e capitale. Un modello per trasformare e innovare il paese

Claudio Scardovi

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2021

pagine: 297

In una fase storica in cui ci troviamo a fare i conti con i lasciti di una crisi sanitaria e umana le cui proporzioni sono state definite «quasi bibliche», "Speranza e capitale" offre un modello generale, fondato su basi macro-economiche ma radicato in osservazioni micro-fondate, per affrontare, con gli strumenti della finanza e dell'economia comportamentale ma anche con un approccio di natura più filosofica, l'agenda di cambiamento e innovazione che, sola, potrà condurre il nostro Paese verso un futuro più prospero. Alla facile ricetta del «più Stato, più debito pubblico e più moneta», Scardovi ne contrappone un'altra, più imprenditoriale e privatistica, basata sulla formula «più mercato, più equity e più valore sostenibile ». La chiave di volta, sostiene l'Autore, può essere rappresentata dall'opportunità di offrire un private equity aperto a tutti, che permetta anche ai cittadini-azionisti di divenire investitori diretti nell'economia reale del Paese – a partire dalle piccole e medie imprese e dalle città –, riallineando il loro interesse economico con il senso civico e l'amore per la Patria. Nel suo modello di «capitalismo per tutte» (dove la declinazione al femminile sottolinea l'importanza della dimensione inclusiva), "Speranza e capitale" presenta un percorso inedito, nel quale la speranza è la ragion d'essere dell'investimento del capitale e non viceversa, nel giusto perseguimento del profitto privato ma in piena coerenza con i più ampi obiettivi di sostenibilità della comunità di riferimento. E con la ferma intenzione di superare una volta per tutte il vecchio trade-off tra shareholder e stakeholder e quello, ancor più anacronistico, tra interesse pubblico e interesse privato. Prefazione di Giovanni Bazoli. Postfazione di Stefano Caselli.
36,00

The box. La scatola che ha cambiato il mondo

The box. La scatola che ha cambiato il mondo

Marc Levinson

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2021

pagine: 382

Era l’aprile del 1956 quando, imbarcati 58 cassoni in alluminio, una vecchia petroliera riadattata al trasporto merci salpava da Newark, nel New Jersey, diretta verso Houston. Fu quello l’oscuro inizio di una rivoluzione che avrebbe cambiato l’economia del pianeta: nasceva il container, una semplice innovazione che avrebbe trasformato il commercio mondiale. Levinson ci racconta come la forza e l’immaginazione di un imprenditore geniale e iconoclasta, Malcohn McLean, siano riuscite a trasformare quella che sembrava essere solo un’idea poco pratica in un successo senza precedenti. Ma il container non si impose dal nulla. La sua adozione richiese enormi somme di denaro, da parte sia degli investitori sia dei porti che volevano essere leader nella nuova tecnologia dei trasporti. Richiese anni di trattative con i sindacati e complicate negoziazioni per raggiungere standard unici per ogni tipo di tir, treno o nave. Infine, ci volle l’efficacia logistica delle forniture alle forze armate americane in Vietnam per persuadere il mondo intero delle potenzialità dello scatolone metallico. Il libro è la storia appassionante dei modi in cui la containerizzazione ha tagliato costi e tempi di trasporto delle merci, con effetti inaspettati sull’organizzazione dei porti e la logistica mondiale, e più in generale sull’economia e la società globale: una «scatola» che è diventata abitazione, ufficio, redazione, tenda per i senzatetto... In questa seconda edizione, un nuovo capitolo racconta gli ulteriori sviluppi legati alla nascita di porti situati anche a parecchi chilometri di distanza dalla costa, cluster logistici creati da zero la cui vera rivoluzione sta nel fatto che al loro interno vengono svolte attività di trasformazione un tempo considerate parte integrante del settore manifatturiero. Una storia di efficienza e di progresso non priva tuttavia di problemi ed effetti collaterali a danno del paesaggio e dell’ambiente.
25,00

Well-being. Una strategia di sostenibilità fra benessere personale e benessere aziendale

Well-being. Una strategia di sostenibilità fra benessere personale e benessere aziendale

Marianna Benatti

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2021

pagine: 176

Il benessere degli individui, anche nel luogo di lavoro, costituisce oggi qualcosa in più di una condizione accessoria – per quanto importante e auspicabile – ai fini della produttività. Si qualifica anzi, a tutti gli effetti, come un asset aziendale, forse il più importante in un contesto in cui in misura sempre più determinante sono proprio le persone a fare la differenza e sono le persone con il loro patrimonio di idee, conoscenza e creatività a rendere competitiva l’impresa e a decidere le sorti delle sfide che il mercato continuamente propone. Il digitale ha però cambiato radicalmente il nostro modo di vivere e lavorare, mutandone gli equilibri: siamo connessi 7 giorni su 7, h24 e i confini tra vita privata e vita lavorativa sono venuti meno. Ritagliarsi tempo per sé, i propri hobby, gli amici e la famiglia è diventato difficile; i livelli di stress sono aumentati e il burnout è stato dichiarato una sindrome dall’OMS. Sedentarietà e ritmi di lavoro che interferiscono negativamente sulle abitudini alimentari e sul riposo fanno il resto. Urge dunque intervenire, perché solo persone in salute e felici possono far emergere le soft skills essenziali per portare valore aggiunto in azienda. In questa direzione il libro si snoda tra riferimenti alla filosofia antica, come necessario presupposto per la sensibilizzazione alla cura di sé, e all’economia della felicità, come base per un modo nuovo di fare impresa. Rintraccia nella storia le prime misure di welfare che hanno aperto la strada alle politiche di wellness fino all’attuale concezione olistica del benessere, e propone il well-being come ingrediente attrattivo di un employer branding di successo ed elemento rilevante di una strategia di responsabilità sociale d’impresa. Prefazione di Fabio Pompei.
24,00

Humor e pensiero laterale. I processi mentali che stimolano la creatività

Humor e pensiero laterale. I processi mentali che stimolano la creatività

Filippo Losito

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2021

pagine: 160

«Eureka!» e non «Accidenti, ora mi tocca asciugare» esclamò Archimede mentre, immergendosi nella vasca, osservava l’acqua che ne fuoriusciva. «Eureka!»: intuizione geniale. Ma da dove arrivano le grandi idee? È forse possibile allenare la creatività per produrre soluzioni inaspettate? E che cosa c’entra tutto questo con lo humor? Umorismo e processi creativi sono movimenti analoghi di un’unica forma di pensiero: quel pensiero laterale che, come ci insegna il neuroscienziato Edward De Bono, ha a che fare con il «pensare al pensare», un’attitudine della mente che può essere insegnata e diventare oggetto di training al pari della matematica o della musica. La creatività, da dote innata e tratto di pochi geni, si rivela un potenziale di cui tutti disponiamo, in grado di mutare percezioni e concetti. Se tuttavia numerosi studi si sono occupati dei processi sottesi all’esperienza umoristica e allo slittamento cognitivo che la attiva, e una solida letteratura è dedicata alla mente creativa, più rara è la ricerca di un ponte tra queste due attività tipicamente umane. In questo libro, Losito si muove con fluidità fra teorie dell’umorismo ed elementi di bio-socialità, riflessioni filosofiche e riferimenti letterari, tecniche di storytelling e metodi alternativi per elaborare soluzioni non convenzionali, individuando nell’umorismo un atto espansivo della mente e la forma più pura di pensiero laterale. Scrivere il paragrafo di un grande romanzo, risolvere un enigma di sudoku, capire la battuta di un comico, ideare una campagna pubblicitaria diventano gesti che hanno una radice comune: sorprendere le abitudini e i modelli abituali di pensiero e comunicazione. Tra folgorazioni e lampi di genio, il risultato è una lettura ricca di aneddoti, esempi ed esercizi che, capitolo dopo capitolo, sfidano ciascuno di noi a giocare con le idee e con le parole.
18,00

Community economy. Persone che trasformano mercati e organizzazioni

Community economy. Persone che trasformano mercati e organizzazioni

Marta Mainieri

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 192

Era il 2013 quando la sharing economy faceva la sua comparsa in Italia: un modo nuovo di intendere l’economia, che promuoveva la condivisione del bene invece del possesso, il riuso invece dell’acquisto. Da allora molte cose sono cambiate e la collaborazione oggi non è più solo fra persone che condividono un bene, ma fra individui che partecipano alla costruzione di un brand e alla progettazione della sua offerta e, così facendo, trasformano mercati e organizzazioni. È la community economy, l’evoluzione più interessante della sharing economy, una nuova forma di economia composta da organizzazioni (i community brand) che pongono al centro della loro strategia di business la comunità. Grazie all’approccio basato sul co-design, i community brand immettono sul mercato servizi che hanno già un pubblico di riferimento e come tali sono potenzialmente più competitivi di quelli proposti dagli attori tradizionali. Per soddisfare le nicchie a cui si rivolgono e favorire la loro produzione di valore i community brand non possono utilizzare i vecchi modelli gestionali, ma devono costruire la propria identità secondo una logica «abilitante», non più lineare ma a piattaforma, che affidi ruoli e responsabilità ai membri della community, attivando canali di comunicazione che rendano sempre più fluidi e permeabili i confini fra l’interno e l’esterno dell’azienda. In questa direzione il libro, che si rivolge a imprenditori e manager, cooperatori sociali, istituzioni e a tutti coloro che vogliono innovare il proprio rapporto con ogni tipologia di stakeholder, offre strumenti concreti per progettare un community brand, avendone ben chiari il ciclo di vita e i requisiti di scalabilità e sostenibilità.
24,00

Company culture. Il sistema operativo che fa crescere le aziende

Company culture. Il sistema operativo che fa crescere le aziende

Alessandro Rimassa

Libro

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 208

Gli smartphone funzionano grazie a iOS o Android, i PC grazie a Windows o Linux. E le nostre aziende? Sono regolate da infinite procedure che rischiano di mandarle in blocco, denunciando l’urgenza di un nuovo «sistema operativo» che, una volta installato, le renda più flessibili e innovative. Se infatti tutto cambia – lo scenario economico, la concorrenza, le generazioni al lavoro – e se tecnologia e trasformazione digitale hanno rivoluzionato ogni aspetto del vivere e del fare impresa, le aziende invece sono rimaste perlopiù immobili. Arretrando. E ora solo le persone possono farle uscire da questa situazione, a condizione tuttavia che chi governa le imprese sappia far leva sui valori giusti per far crescere la componente umana insieme al business, all’insegna del binomio produttività-felicità. A questo mira il framework della company culture proposto da Rimassa. Capitolo dopo capitolo, il libro illustra i valori imprescindibili da coltivare in azienda, ci aiuta a decodificare le fasi più complesse della trasformazione e ci spiega come installare il sistema operativo che può farla funzionare. Attraverso il racconto di modelli di successo, italiani e internazionali, dimostra come C-level, manager ed HR possano davvero interpretare una leadership nuova e guidare il cambiamento. Con una nota finale: solo le imprese che iniziano oggi potranno crescere domani.
30,00

Sostenibilità e comunicazione non convenzionale. Con 20 interviste impossibili

Sostenibilità e comunicazione non convenzionale. Con 20 interviste impossibili

Rossella Sobrero

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 190

Quante volte in un giorno capita di sentire la parola sostenibilità? Da quando ho iniziato ad occuparmi di questo argomento sono passati venti anni e, anche se oggi il termine è forse troppo utilizzato, posso affermare che la consapevolezza delle persone e delle organizzazioni è decisamente cresciuta. Sono cambiati due fattori: da un lato è migliorata la conoscenza dei problemi del pianeta e della società e dall’altro è aumentata la volontà di modificare il nostro modo di vivere, consumare, produrre. Ma se le aziende stanno cambiando il modo stesso di fare impresa, come cambia la comunicazione dell’impegno sociale e ambientale? Quando la sostenibilità è veramente un driver strategico il primo segnale è la modifica della relazione con gli stakeholder che vede l’utilizzo di linguaggi e strumenti diversi. In questa fase di cambiamento cresce anche il marketing non convenzionale, tecnica che mette al centro di tutto l’interattività con l’obiettivo di stupire ma soprattutto di ingaggiare le persone. Il volume si chiude con 20 interviste impossibili, brevi colloqui con personaggi a cui dobbiamo essere grati per il ruolo che hanno avuto nella crescita della cultura della sostenibilità (anche se allora non si chiamava così). Nei miei colloqui immaginari ho coinvolto persone vissute molti anni fa ma anche scomparse da poco: Girolamo Azzi, Judi Bari, Howard Bowen, Berta Cacères, Rachel Carson, Antonio Cederna, Barry Commoner, Laura Conti, Alexander Langer, Ernst Haeckel, Julian Huxley, Alexandre King, Wangari Maathai, Danilo Mainardi, Chico Mendez, Giorgio Nebbia, Aurelio Peccei, Bertrand Russell, Luis Sepulveda, Dorothy Stowe.
25,00

L'industria alimentare italiana oltre il Covid-19. Competitività, impatti socio-economici, prospettive

L'industria alimentare italiana oltre il Covid-19. Competitività, impatti socio-economici, prospettive

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 128

Nel pieno della crisi economica dell’ultimo decennio, il valore aggiunto prodotto dall’industria alimentare è cresciuto del 15%, mentre l’export è aumentato del 67%, registrando la seconda maggior crescita – dopo il farmaceutico – tra tutti i settori manifatturieri. Questa anticiclità si è manifestata anche durante l’emergenza da coronavirus, evidenziando ulteriormente la strategicità che connota il settore nell’ambito dell’economia nazionale. Un’emergenza che ha reso lo scenario di mercato più complicato e radicalmente diverso da come lo si conosceva, creando una “cesura” a livello globale nei consumi e nella distribuzione dei prodotti alimentari e costringendo così le imprese a rivedere le proprie strategie produttive e commerciali. Il libro affronta ed esamina queste sfide epocali a cui sono chiamate le nostre imprese del food&beverage attraverso un’approfondita analisi realizzata da Nomisma - per conto di Centromarca (Associazione Italiana dell’Industria di Marca) e Ibc (Associazione Industrie Beni di Consumo) - partendo da quello che era il posizionamento competitivo dell’industria alimentare italiana fino allo scoppio della pandemia e, soprattutto, quelle che saranno le prospettive per il settore nei prossimi anni, anche grazie al supporto di un’indagine diretta realizzata sulle stesse imprese alimentari italiane.
20,00

Il design delle idee. Progettare discorsi e presentazioni

Il design delle idee. Progettare discorsi e presentazioni

Luca Baiguini

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 208

L’etimologia della parola «design» risale al latino de-signare: dare significato, distinguere, tracciare la relazione tra cose o idee. Un’operazione, dunque, di costruzione di senso. La tesi alla base del metodo proposto da questo libro è che lo stesso principio vale per la comunicazione in pubblico. Il pubblico, infatti, quando partecipa a una conferenza, a una riunione, alla presentazione di un prodotto, al comizio di un politico, non cerca solo informazioni, dati o concetti ma anche interpretazioni e, appunto, un senso. Ecco allora l’invito del testo: imparare a «disegnare» la propria comunicazione innanzitutto come una costruzione di significato, da tradurre poi in tecniche, argomentazioni, materiali di supporto. Quest’idea si concretizza in un processo in nove fasi, che, a partire dall’obiettivo della presentazione, supporta operativamente il lettore nella realizzazione di una strategia di comunicazione coerente e solida.
25,00

Perché tanti uomini incompetenti diventano leader? (e come porvi rimedio)

Perché tanti uomini incompetenti diventano leader? (e come porvi rimedio)

Tomas Chamorro-Premuzic

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 188

Guardatevi intorno quando siete al lavoro. Oppure accendete la tv. I leader incompetenti sono ovunque, ed è innegabile che nella stragrande maggioranza sono maschi. In questo libro, necessario e provocatorio, Tomas Chamorro-Premuzic pone due domande scomode: perché è così facile per gli incompetenti diventare leader? Perché è così difficile per le persone competenti – specialmente se sono donne – farsi largo? Padroneggiando decenni di rigorose ricerche, l'autore svela perché il potere continua a essere maschile anche se gli uomini forniscono prestazioni non all'altezza dei compiti e inferiori a quelle delle donne in posizioni di vertice. Il fatto è che le organizzazioni tendono a identificare il potenziale di leadership con alcuni tratti della personalità tipicamente maschili, come l'eccessiva sicurezza di sé e il narcisismo, che in realtà hanno effetti distruttivi. Questi tratti possono aiutare un candidato a essere selezionato per un ruolo di leadership, ma risultano controproducenti allorché quella persona prende possesso della posizione conquistata. Quando le donne competenti (e gli uomini che non corrispondono allo stereotipo dominante) sono ingiustamente messi da parte, ne soffriamo tutti le conseguenze. Il risultato è un sistema profondamente distorto che premia l'arroganza più dell'umiltà e i toni alti più della saggezza. Fare di meglio è possibile. Con chiarezza e vivacità, Chamorro-Premuzic mostra che cosa occorre per essere davvero leader e come nuovi sistemi e processi possono aiutarci a mettere le persone giuste nei posti chiave.
25,00

Di più con meno. La sorprendente storia di come abbiamo imparato a prosperare usando meno risorse

Di più con meno. La sorprendente storia di come abbiamo imparato a prosperare usando meno risorse

Andrew McAfee

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 309

Nel corso della storia, per l’umanità l’unico modo di crescere è stato quello di depredare la Terra: abbattere le foreste, inquinare aria e acqua, estrarre risorse all’infinito. Fin dalla prima Giornata della Terra nel 1970, la convinzione dominante è stata che, per prendersi cura del pianeta, occorresse cambiare radicalmente rotta: ridurre i consumi, stringere la cinghia, imparare a condividere e riutilizzare, limitare la crescita. Ragionamento corretto? Assolutamente no! McAfee sostiene che per risolvere i problemi dell’ambiente non servono cambiamenti radicali. Al contrario, dobbiamo fare di più di quello che stiamo già facendo: far crescere economie di mercato tecnologicamente sofisticate in tutto il mondo. L’America, per esempio, grande paese ad alta tecnologia che rappresenta circa il 25% dell’economia globale, anno dopo anno utilizza progressivamente meno risorse, anche se la sua economia e la sua popolazione continuano a crescere; sta inoltre inquinando di meno l’aria e l’acqua, emettendo meno gas serra e ricostituendo le popolazioni animali in via di estinzione. E – come dimostra McAfee – l’America non è sola. Anche altri paesi stanno andando incontro a una trasformazione profonda. Che cosa ha reso possibile questa svolta? In primo luogo la collaborazione fra tecnologia e capitalismo. Ma anche governi capaci di rispondere in maniera reattiva e un’opinione pubblica consapevole sono stati fondamentali. Senza ignorare questioni irrisolte, come il riscaldamento globale, la pesca eccessiva e le comunità lasciate indietro mentre il capitalismo e il progresso tecnologico vanno avanti, il libro è un resoconto rivelatore e paradigmatico di come siamo incappati in un equilibrio con la natura inaspettatamente migliore. Un equilibrio che porta con sé la promessa di secoli più abbondanti e di un futuro più verde.
26,00

Fabbrica futuro. Lavoro, contratti smart, azienda a bassa gerarchia, rivoluzione della mobilità, tecnologie, FCA, gli operai 4.0 e l'Italia nell'era post-Marchionne

Fabbrica futuro. Lavoro, contratti smart, azienda a bassa gerarchia, rivoluzione della mobilità, tecnologie, FCA, gli operai 4.0 e l'Italia nell'era post-Marchionne

Marco Bentivogli, Diodato Pirone

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2019

pagine: 236

Questo libro racconta il caso Fiat-FCA dal punto di vista del lavoro in fabbrica. Di come si lavora in concreto lungo le linee di montaggio di un moderno plant automobilistico italiano, nei suoi aspetti positivi e nelle sue contraddizioni. Nell'immaginario collettivo quegli stabilimenti sono ancora "fabbriche inferno" mentre nella realtà sono paragonabili a sale chirurgiche. La realtà riferisce di una drastica compressione della fatica che si sta traducendo anche in un incremento dello "stress" mentale degli operai 4.0, chiamati a una maggiore attenzione e a far funzionare la mente e non solo le mani. In queste fabbriche sta crollando il muro fra lavoro manuale e intellettuale e nuove competenze stanno ricomponendo le mansioni di lavoratori e "capi". Gli Autori fanno emergere anche il messaggio "politico", rivolto implicitamente all'Italia immobile, della rivoluzione culturale frutto della nuova visione dell'azienda e del coraggio di una parte del sindacato. Un'azienda ben nota per la sua catena di comando rigidamente verticale e militarista si sta trasformando, fra mille difficoltà, in un'impresa orizzontale o a bassa gerarchia. Nella fabbriche FCA verticalismo e paternalismo sono oggi sostituiti da un'ampia responsabilità diffusa, non per generosità gratuita, ma per una nuova cultura industriale che deve saper cogliere la sfida reciproca tra le parti sociali sulla partecipazione dei lavoratori.
22,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.