Morcelliana
Gentile e la metafisica
Gustavo Bontadini
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 112
Giovanni Gentile è stato il filosofo italiano più influente e discusso del Novecento. Queste pagine raccolgono la valutazione finale che del suo pensiero ha dato Gustavo Bontadini, allievo e interprete originalissimo di Gentile, che non ha mai smesso di interrogarsi sul rapporto che lega attualismo e metafisica. Le rivendicazioni attualistiche circa il primato del pensiero consentono o impediscono la costruzione della metafisica? Che cosa va salvato e che cosa respinto delle tesi gentiliane affinché la metafisica possa crescere come un sapere incontrovertibile? Domande che hanno segnato il dibattito filosofico novecentesco e interpellano ancora oggi.
Pietro Prini. Per una critica della ragion sacra
Andrea Loffi
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 304
Il libro esplora la figura del filosofo Pietro Prini, un protagonista singolare del pensiero italiano del Novecento. L'autore ne indaga l'opera a partire dalle prospettive storica, teoretico-sistematica e filosofico-religiosa, offrendo una ricostruzione completa e approfondita della biografia intellettuale di Prini e della sua filosofia. Il volume è scandito in tre capitoli. Il primo ripercorre la parabola biografica di Prini, dall'infanzia a Belgirate agli anni della docenza a Roma, fino al ritorno a Pavia. Il secondo ricostruisce il sistema filosofico priniano, organizzandolo secondo uno schema hegeliano: dalla gnoseologia centrata sulla corporeità del soggetto, all'ontologia dell'ambiguità, fino all'etica religiosa fondata sul desiderio e sul senso della storia. Il terzo capitolo si concentra sulla filosofia della religione di Prini, che rivendica l'autonomia del sacro, esplora la logica della testimonianza e propone un dialogo tra fede e modernità. A chiudere l'opera una riflessione critica sui limiti e i meriti della filosofia di Prini, sottolineando il suo contributo alla valorizzazione del religioso come dimensione irriducibile dell'uomo e alternativa al naturalismo dominante.
L'evoluzionismo prima di Darwin. Baden Powell e il dibattito anglicano (1800-1860)
Pietro Corsi
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 496
Questo studio intende ricostruire il contributo di Baden Powell (1796-1860) ai dibattiti sulla metodologia della scienza, sulla teologia naturale e sulla questione della specie, nel contesto della cultura anglicana – e non solo – dei primi decenni dell'Ottocento. Un pensatore dimenticato dalla storiografia sull'Inghilterra vittoriana, la cui carriera rispecchia le trasformazioni culturali delle élite inglesi dell'epoca: dalla prima giovinezza trascorsa negli ambienti ultra-conservatori della High Church, agli studi all'Oriel College di Oxford, fino alla frequentazione dell'intellighenzia londinese degli anni Quaranta. Nei diversi contesti culturali e politici, Powell si pone alla costante ricerca di una conciliazione tra la fede anglicana e la modernità teologica, scientifica e filosofica, nella convinzione che solo tale coraggioso compromesso avrebbe consentito di reggere la pressione politica e culturale della nuova classe urbana mercantile, industriale e professionale. In questo sforzo rientra la sua battaglia per una teologia naturale in grado di spiegare la successione delle forme di vita nel corso delle ere geologiche, condotta ben prima della pubblicazione dell'Origine delle specie (1859). Se gran parte della storiografia darwiniana ha cercato di ricostruire l'epoca di Darwin attraverso le sue opere, studiare Powell significa prendere in esame un testimone del suo tempo, mettendo in luce il clima culturale all'interno del quale la questione della storia dell'universo era ricompresa in ben più ampie considerazioni sul futuro dell'Inghilterra.
Henri Bergson
Vladimir Jankélévitch
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 400
Allievo di Bergson, Vladimir Jankélévitch, in quest'opera, pubblicata nel 1959, espone sistematicamente, in una prosa fine e sapiente, il pensiero del Maestro. I temi cardine del pensiero bergsoniano – l'intuizione e la durata, il tempo e la memoria, il possibile, la libertà, l'anima e il corpo, la vita, l'eroismo e la santità – sono qui trattati mostrando originali soluzioni filosofiche delle aporie che hanno angustiato la metafisica occidentale: essere/divenire, uno/molti... La vita e il suo multiforme divenire non sono più, in Bergson, contrapposti a un fisso e identico essere, ma la vita è l'essere in quanto diviene. «Per la prima volta – scrive Jankélévitch – nella storia delle dottrine il mobilismo non esprime più la condizione infelice della creatura ... il languore volge in gioia quando la creatura, cessando di guardarsi come esiliata nel bel mezzo del divenire eracliteo, riconosce nel cambiamento la sua vera patria e la sua sostanza». In questo disvelare un senso positivo del divenire, la filosofia di Bergson, dice Jankélévitch, è anche una filosofia della libertà inaspettatamente affine alle parole bibliche dei Profeti: «La parola gioia è una parola tanto importante in Bergson quanto nei Profeti: la gioia che fa danzare gli uomini ... non appartiene prima di tutto alla liberazione ossia alla operazione della libertà? Tale liberazione è infinita».
Maia. Rivista di letterature classiche. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 192
I contributi pubblicati in questo fascicolo fanno seguito al Workshop sulla Fedra di Seneca, organizzato nel marzo 2023 a Cortona dalla Scuola Normale Superiore e da Princeton University. Essi analizzano la tragedia senecana, focalizzando l'attenzione su diverse tematiche: la mente inquieta di Fedra, sconvolta dall'amore non corrisposto per il figliastro Ippolito; la caratterizzazione dei personaggi principali (in particolare la Nutrice e il Messaggero) anche in relazione con i loro modelli; l'approccio innovativo di Seneca al mito; gli elementi di filosofia stoica che influenzano il testo; il ruolo del coro, riconsiderato sulla base del confronto con il resto del corpus senecano e con i suoi modelli tragici greci; la cornice narrativa all'interno della quale gli avvenimenti descritti richiamano l'avventura di Teseo nel labirinto; i precedenti letterari consapevolmente introdotti (numerosi, per esempio, gli intertesti lucreziani) e infine la rottura dei sistemi linguistici e comunicativi.
Filosofia dell'eccedenza
Marcello Ghilardi
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 208
La nozione estetico-teoretica di “eccedenza” elaborata in questo libro permette di pensare il trascendentale secondo modelli alternativi a quello dualistico – che lo vede nettamente distinto e separato dalla nozione di immanenza – e a quello inglobante – secondo cui include, dominandola, ogni dimensione immanente. Punto di partenza è l'esperienza della sensibilità, letta attraverso una riconsiderazione dei concetti di spazio e tempo, corpo, mondo, e attraverso l'arte come creazione, espansione, manifestazione d'essere. Interrogando il significato attuale del “soggetto” umano nella sua incessante ricerca e costruzione di senso, si giunge a una concezione della verità come processo che, dandosi in unità con il movimento dell'esistenza, tende verso un'etica. La stessa scrittura filosofica viene investita dalla domanda sull'origine, che eccede continuamente ogni discorso su di essa.
Amore e fede
Romano Guardini
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 144
Guardini ebbe per tutta la vita una frequentazione assidua del testo biblico, in vista della predicazione nella liturgia, della ricerca teologica e della proposta educativa. I due scritti qui pubblicati per la prima volta in lingua italiana, L'amore nel Nuovo Testamento e La fede nel Nuovo Testamento, testimoniano questo suo accostamento diretto e profondo alla sacra Scrittura, in un'epoca nella quale per i cattolici non era per nulla abituale. Lo sguardo del pensatore tedesco, formatosi alla scuola di Agostino, di Bonaventura e di Pascal, scorge nei testi neotestamentari un filo rosso costante: l'amore.
Architetture dipinte nel Seicento. Tommaso Sandrini e la scuola bresciana
Filippo Piazza
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 336
Durante il XVIII secolo, nell'età del Barocco, divenne pratica frequente il ricorso all'architettura dipinta per ampliare la percezione degli ambienti, coprendo le volte di palazzi e chiese con apparati decorativi murali caratterizzati da prospettive che, in modo illusorio, sfondassero lo spazio reale. Di lì a poco tale genere avrebbe preso il nome di “Quadratura”, secondo quanto indicato nelle fonti coeve. Una tradizione che trovò particolare fortuna a Brescia, dove per un secolo, a partire dalla lezione di Tommaso Sandrini, fiorì una prolifica scuola di quadraturisti attivi non soltanto in ambito locale ma anche in varie città della Lombardia, dell'Emilia Romagna, del Veneto e del Trentino. Questo volume, attraverso un inedito apparato di immagini e un'approfondita ricerca d'archivio, indaga per la prima volta l'estensione di tale fenomeno e le sue ramificazioni in Italia settentrionale, mettendo in evidenza l'importanza della Scuola bresciana e le prerogative che la differenziano da altri contesti artistici.
Religione e libertà
Gotthold Ephraim Lessing
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 256
Pubblicati qui per la prima volta in edizione italiana, questi testi sono tra gli esempi più significativi della filosofia della religione di Lessing. Alla rigida impostazione dell'ortodossia teologica egli contrappone una religione del sentimento, al soffocante giogo della lettera risponde con il respiro universalizzante dello spirito, al posto del principio dogmatico della confessione fa subentrare un principio appellandosi al quale ciascun individuo può coniugare nell'intimo della sua coscienza religione e libertà. Ironia, forte accentuazione dell'elemento umano, primato del dubbio e della ricerca sono gli ingredienti di questo principio religioso della libertà. «Il dubbio come fede, lo scetticismo come passione: ecco il paradosso di Lessing, un paradosso del cuore e non dell'intelletto, e ad esso si unisce il concetto di verità e il pathos della verità, quale forse non ritornerà con pari bellezza una seconda volta nella storia dello spirito umano» (Th. Mann).
Disabilità o disabilitazione? Una questione politica
Flavia Monceri
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 256
Gli strumenti concettuali di solito impiegati per parlare di “disabilità” partono dal presupposto che essa implichi una condizione patologica di minorità, senza collocare al centro di tale discorso l'individuo di cui si parla. Tuttavia, la cosiddetta disabilità non ha alcuna “realtà”, in quanto è solo il prodotto di un processo – quello di disabilitazione – che consiste in una progressiva sottrazione di “abilità” operata da quanti si riconoscono a vicenda parte di un gruppo di “normali”. Si tratta quindi di un problema politico: anche la “disabilità” emerge prima di tutto come risultato dei rapporti di potere che s'instaurano fra individui diversi all'interno di uno spaziotempo condiviso. Questo libro è il tentativo di mostrare i differenti percorsi attraverso i quali si realizza il processo di disabilitazione e con ciò l'esclusione di alcuni esseri umani, definiti riassuntivamente come “i disabili”.
La vita è un caso? Sulla Provvidenza
Giacomo Canobbio
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 224
Sebbene le scoperte scientifiche e i progressi della tecnica illudano l'uomo di essere padrone della propria esistenza, egli è continuamente posto di fronte all'imprevedibile. Il mistero della realtà ci provoca a pensare per tentare di comprenderlo: quanto ci è dato vivere viene dal caso, dal destino o dalla Provvidenza? Il volume interroga la storia della fede e del pensiero per risalire alle origini filosofiche e bibliche dell'idea di Provvidenza. è un invito a riflettere sul rapporto tra azione divina e avvenimenti determinati da scelte umane, tra miracolo e leggi di natura, tra cura di Dio per le creature e presenza nel mondo del male. In prospettiva cristiana, sentirsi parte di un disegno diventa allora, da limite, occasione per realizzare se stessi nell'affidamento all'Altro.
Il simbolo dà a pensare
Paul Ricoeur
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 80
Apparso nel 1959, questo saggio segna la svolta in Ricoeur dalla fenomenologia all'ermeneutica e rappresenta la cellula originaria di Finitudine e colpa, l'opera che consacrerà Ricoeur tra i maestri della filosofia contemporanea. Una svolta che avveniva attraverso il confronto con la fenomenologia della religione di Mircea Eliade, la psicoanalisi di Freud e Jung, gli studi sull'immaginazione poetica di Gaston Bachelard e la teologia della demitologizzazione di Bultmann. Il risultato è un'ermeneutica che, da un lato, giustifica il simbolo – sia esso religioso o culturale – in quanto “fonte non filosofica” della filosofia, dall'altro mostra come i simboli – i nomi dal senso molteplice attraverso i quali gli uomini hanno tentato di decifrare gli enigmi della vita – siano a pieno diritto cosa stessa del pensiero. Un'ermeneutica oggi più che mai attuale, in un tempo dove il ritorno del sacro e dei suoi simboli assume il volto violento degli idoli: «non avremo mai finito di distruggere gli idoli, al fine di lasciare parlare i simboli».