La Scuola di Pitagora
Democrazie mafiose
Panfilo Gentile
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 184
Anno 1969: il maggio francese con l'impostore Sartre c'è già stato, esce "Democrazie mafiose" di Panfilo Gentile. Bersagli non solo Sartre, Marcuse, i giovani in rivolta, gli Usa («lo zelo missionario ha ispirato ad essi l'idea anti-storicistica che le democrazie possono essere trapiantate dovunque») ma soprattutto la democrazia: «in democrazia il primo precetto è l'accaparramento dei voti, la conquista di una maggioranza, senza di che non si arriva al potere». Dopo il 1969, "Democrazie mafiose" è stato riproposto nel 1997 e nel 2015 a cura di Gianfranco de Turris, che vi premette una smagliante introduzione: «Panfilino» è «uno spietato analizzatore dei mali italiani politici e morali, e un prefiguratore dei disastri futuri». La «partitopatia», cioè l'occupazione pervasiva dei partiti nei gangli statali a fini privati, ha trasformato la democrazia in «democrazia mafiosa», cioè una «democrazia manipolata», un «regime di tessera»: ormai, ecco l'amara sentenza di Gentile, le democrazie mafiose non sono «un fatto degenerativo contingente» ma «un prodotto inevitabile della società contemporanea». «Forse bisogna rassegnarsi ad ammettere che oggi chi dice democrazia dice partitocrazia».
Le memorie d'Iddio
Giovanni Papini
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 96
Pubblicate nel 1911, dieci anni prima della Storia di Cristo, e ripubblicate successivamente alla vigilia della conversione, queste Memorie furono destinate al fuoco da Papini. «Bruciali tutti, che non ne resti neanche una copia», furono le parole che disse alla figlia, riferendosi ai volumi che si era fatto restituire dall'editore Vallecchi. Viola, «con trasporto savonaroliano», eseguì. Nel 1960, morto l'autore, le Memorie furono ristampate nell'opera omnia, edizione che in alcuni punti diverge dalla presente, che riproduce la prima. Comprensibile il rimorso del credente Papini; aveva fatto dire nientemeno che a Dio: «Non credete più a me. Uomini: diventate atei tutti! - fatevi atei subito». In verità "Le memorie d'Iddio" al loro apparire non destarono alcuno scandalo; e oggi appaiono una testimonianza del percorso di un grande convertito del Novecento, che forse proprio prima della svolta decisiva della propria vita diede il meglio di sé, in veste di ateo, dissacratore e stroncatore.
Maria Zambrano. Educazione, Etica, Politica tra permanenza e cambiamento
Anna Maria Pezzella
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 188
«Politicamente appassionatissima», così Elena Croce definisce l'amica María Zambrano perché fare politica per la filosofa andalusa vuol dire dare forma alla vita, ricercarne una direzione, protendersi nel futuro. La politica autentica, quella 'rivoluzionaria', risponde alle sollecitazioni del tempo, le asseconda o le nega, nello sforzo continuo di creare una convivenza più umana, in cui violenza e atrocità possano tacere. È un obiettivo che presuppone un'esperienza di formazione personale, la scoperta di sé come persona, l'esercizio della propria libertà, l'imparare a vivere senza maschera. Soltanto così si perverrà a una società giusta, solo così vedrà la luce la democrazia, regime in cui si fondono unità e molteplicità, uguaglianza e differenza.
Memorie dell'incoscienza
Ottiero Ottieri
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 224
"Memorie dell'incoscienza" già nel titolo evocano il loro contenuto: sono un'opera autobiografica; l'incoscienza è quella dell'autore che, attraverso la finzione narrativa, cerca di spiegarsi, subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale, che cosa abbia portato l'Italia al fascismo.
Collezionare e collazionare. Italo Calvino narratore e saggista
Ilaria Crotti
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 224
Il volume ha inteso leggere le diverse scritture di Italo Calvino saggista, teorico e narratore, nell’ipotesi di lavoro di cogliere sia le linee continue, che non cessano di attraversarle in diacronia, sia le loro molteplici deviazioni. Sono queste ultime che, nel depistare l’“orizzonte d’attesa” dell’interprete, suggeriscono percorsi secondari o sommersi non meno rivelatori. Le parole guida utili all’attraversamento di territori che si presentano speculari e, nel contempo, asimmetrici e rifrangenti rimandano ad alcuni snodi problematici ricorrenti, connessi all’intertestualità, al linguaggio, alla ideologia, alle teorie della lettura, all’elaborazione culturale del paesaggio e al mito.
Morì un uomo, quella notte. L'umanità dopo l'apartheid
Pumla Gobodo Madikizela
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 246
Il libro descrive gli incontri nel carcere di Pretoria tra Eugene de Kock, comandante degli squadroni della morte durante il regime dell'apartheid, e l'autrice, psicoanalista sudafricana. Si resta colpiti dal coraggio intellettuale, emotivo e morale di questa donna, nera, che sceglie di entrare in un carcere di massima sicurezza, di incontrare il pluriassassino bianco definito Prime Evil e di confrontarsi con gli aspetti umani complessi di chi ha agito violenza e distruzione ed ora, in prigione, è disposto ad accettare il confronto con il nemico e a parlare di sé. Prefazione di Nelson Mandela.
Sincronicità. Natura e psiche in un universo interconnesso
Joseph Cambray
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 170
Il libro ha quale punto di riferimento privilegiato la teoria junghiana della sincronicità per coniugarla con le più moderne teorie scientifiche della complessità e i fenomeni emergenti. Partendo dalla pratica clinica, dall'attivazione dei processi inconsci e da esperienze percepite come straordinarie, J. Cambray riesce ad armonizzare la sua doppia formazione di scienziato e di psicologo analista in un libro denso di concetti e preciso nell'esposizione. Un libro che riesce a trattare in modo scientifico quei fenomeni che spesso sono incomprensibili, affrontando, in modo rigorosamente scientifico e argomentativo, tematiche incandescenti quali le connessioni acausali, l'inconscio, lo psicoide. Prefazione di David H. Rosen. Introduzione di Angela Connoly.
Le sfide dell'invecchiamento. Amministrare con giustizia il tempo, lo spazio e le risorse dei vecchi
Natale Gaspare De Santo
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 156
Autori: Natale Gaspare De Santo, Bruno Moroncini, Ortensio Zecchino, Maddalena Illario, Luigi Santini, Giancarlo Bracale, Antonio Maione, Francesco Salvatore, Vincenzo Bonavita, Aldo Bova, Marco Rossi, Raffaele Cananzi In collaborazione con: Vincenzo De Luca, Lorenzo Mercurio, Olimpio Guerriero, Stefano Sepe Gli ultrasessantacinquenni sono in Italia il 24,1% della popolazione. Non sono mai stati così tanti e il loro numero continua ad aumentare. Nel 2050 potrebbero essere il 35%. L'aspettativa di vita alla nascita è di 82,6 anni, gli ultracentenari sono ventiduemila. Uno tsunami argentato per il quale Martin Amis avrebbe organizzato volentieri ad ogni angolo di strada chioschi della morte dai quali inserendo una monetina ottenere un cocktail mortale. Gli studi sui telomeri e la programmazione cellulare aprono alla prospettiva di una vita eterna (Nicklas Brendborg, La natura e i segreti della longevità). Ma alla domanda cantata nel 1986 dei Queen (Chi vuole vivere per sempre?) si oppone l'aspettativa di una vita lunga, di morire in buona salute, cioè giovani, cosa che Eos si era dimenticata di chiedere a Zeus per Titone. Ma la creatività degli anziani non è in discussione. L'Europa dell'arte, della cultura e della scienza è stata opera di circa duecento geni, di cui la metà ultrasettantenni o ultrasettantacinquenni (Gottfried Benn, Invecchiare come problema per artisti). I grandi artisti continuano, in vecchiaia, a produrre capolavori.
«Strapparsi di dosso il fascismo». L'educazione di regime nella «generazione degli anni difficili»
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 568
Qual è stato il peso della lingua, della retorica e della scolarizzazione fascista nella formazione della generazione «degli anni difficili»? E come gli scrittori nati a ridosso della Marcia su Roma riuscirono a «strapparsi di dosso» quella pesante eredità? Sono questi gli interrogativi che percorrono il volume, con cui si intende offrire un primo sondaggio sulla relazione tra l'indiscussa vocazione etico-civile di gran parte degli scrittori nati negli anni Venti e la loro formazione scolastica durante il fascismo. Sciascia, Rigoni Stern, Fenoglio, Pasolini, Meneghello, Calvino (solo per citare alcuni nomi) studiarono sui Testi unici di Stato, lessero Il balilla Vittorio e introiettarono, volenti o nolenti, la retorica di regime. Per alcuni di loro, dialettofoni, quella lingua fu il primo approccio con l'italiano. Il partecipare alla Resistenza fu, per taluni, una prima catarsi, ma il processo di rieducazione fu molto più lungo, andò ben oltre la caduta del Regime e coincise con la volontà di ridare alla nascente Italia democratica una lingua (e un dunque un sistema di pensiero e culturale) che non conservasse alcun retaggio totalitario, imperialista, bellicistico: da qui, la scelta espressiva antieroica e antiretorica, o impegnata, o 'illuminista', o volta a scavare la parola con tersa esattezza chirurgica. La rieducazione, insomma, si inverò nella scrittura letteraria.
Intellettuali sotto due bandiere
Nino Tripodi
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 680
«Con ciò non vogliamo dire che, per essere nel vero, entrambi sarebbero dovuti restare fedeli al fascismo vita natural durante. Vogliamo solo dire che la verità, per essere vera, avrebbe dovuto consigliare sia a Zangrandi che ad Aldo Moro un comportamento semplicissimo e nemmeno eccessivamente coraggioso. Invece di star lì a negare di essere stati fascisti e di avere partecipato da fascisti alle istituzioni del regime, avrebbero dovuto limitarsi ad ammettere: per me è vero che lo siamo stati, ma è anche vero che, le successive esperienze e la mutata realtà storica ci sconsigliò di continuare ad esserlo. Nessuno avrebbe potuto recriminare più di tanto (Mussolini replicò un giorno alla Sarfatti che solo i paracarri stanno fermi e non gli uomini, né le idee) ed essi medesimi si sarebbero risparmiata la pagliacciata di una gara sul migliore alibi difensivo del loro passato». È noto che Pirandello prese la tessera del Partito fascista dopo il delitto Matteotti e fu uno dei 250 firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti; ma Pirandello fu fascista senza averne alcuna utilità in cambio. Di molti altri, invece, prima fascisti e poi comunisti, prima inneggianti (servo encomio?) al Duce e al regime e poi denigratori, forse non si può dire la stessa cosa. Il primo a denunciare il cambio di bandiera, dal nero al rosso, di parte degli intellettuali italiani è stato Nino Tripodi, che era stato iscritto ai giovani universitari fascisti. La postfazione dello storico Giuseppe Parlato aiuta a chiarire il clima, le ragioni e il torto di un libro che è certamente di parte e indiscutibilmente polemico e che, tuttavia, nel 1978, portò alla luce la cruda verità che si tentava e si era tentato di nascondere, edulcorare o addirittura mistificare.
Quale scuola?
Fabrizio Canfora
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 96
Pubblicato qualche anno dopo la proposta di descolarizzare la società del dimenticato Ivan Illich e quella di una diseducazione obbligatoria del suo maestro Paul Goodmann, affilato come un rasoio e denso come un caffè espresso, il pamphlet di Fabrizio Canfora (1913-1996) all'interrogativo del titolo risponde convinto e deciso. No ad una scuola di giovani abbassati a permanenti bambocci; no ad una scuola in balia di novelli riformatori che scrivono cose amene, dimentichi che l'interdisciplinarità, che è antica quanto il sapere stesso, presuppone le discipline. No ai programmi fai da te, alle assemblee dalla sequenza diarroica e al clima festaiolo e vacanziero in qualsiasi occasione: sì al diritto allo studio non disgiunto dal dovere di studiare. Nelle pagine di Canfora vengono chiamate in causa le colpe della classe politica e le sue varie e inconcludenti pseudo riforme; non solo il pedagogismo libertario: tutti hanno contribuito a svilire la scuola, macchiandosi così del delitto di lesa società. Malgrado il tempo trascorso, la riproposizione di questo "vecchio" pamphlet con la sua "sana" indignazione può "oggi" ancora servire almeno a non rassegnarsi ad una scuola facile, disinformante, diseducante.
Traduzioni, tradizioni e rivisitazioni dell'opera di Dante
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2023
pagine: 560
Traduzioni, tradizioni e rivisitazioni dell'opera di Dante fu il titolo scelto per il Convegno internazionale organizzato dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell'Università degli studi di Bergamo nei giorni 13, 14 e 15 maggio 2021, culmine del progetto di Ateneo UniBg per Dante 2021, a cui parteciparono più di cento studiosi: dantisti, cultori di storia e di arte, filologi, linguisti, comparatisti, critici riuniti nel nome del Sommo Poeta. Alla memoria di Marco Sirtori, che molte energie aveva profuso per il progetto dantesco, è dedicato questo volume. A poco più di un anno di distanza dalla chiusura del Progetto UniBg per Dante 2021, vede le stampe questa raccolta di studi, una silloge che riunisce i contributi scientifici di molti dei partecipanti al Convegno internazionale del maggio 2021. Le tre parti che lo compongono rispecchiano la trina suddivisione dei lavori: Teorie e metodi per la traduzione dantesca, Dante e i commenti e Rivisitazioni e fortuna dell'opera di Dante.

