Edizioni Settecolori
Il questionario
Ernst von Salomon
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2021
pagine: 892
Nel 1951, quando la Germania Ovest viveva ancora lo status di Paese occupato, a nemmeno sei anni dal crollo del regime hitleriano e a meno di due dalla nascita della Repubblica federale, uno scrittore che, ancora giovane, aveva conosciuto un grande successo sotto la Repubblica di Weimar, ma di cui negli anni Trenta si erano perse le tracce, pubblicò un libro che subito si impose al grande pubblico, sorta di best seller ante-litteram. L’autore, Ernst von Salomon, aveva allora 49 anni, "Der Fragebogen", "Il questionario", era il titolo, ricavato dai 131 quesiti elaborati e raccolti sotto quell’etichetta dalle autorità alleate nell’intento di stilare una «radiografia del nazismo» applicata al popolo tedesco, una sorta di screening-interrogatorio di massa nel nome della «denazificazione»… L’idea di servirsi di quel canovaccio per raccontare la propria vita e denunciare la miopia imbecille dei vincitori, per mostrare e dimostrare che non erano poi così migliori dei vinti, per rendere note le ingiustizie e i maltrattamenti inflitti ai tedeschi, era intelligentemente perversa e/o controcorrente, in rotta con tutti i conformismi, forte di una requisitoria che se non risparmiava il nazismo, non faceva però sconti agli americani e ai loro alleati. Tutto ciò farà di "Der Fragebogen" il primo libro veramente discusso, con traduzioni in più lingue, del dopoguerra tedesco. "Il questionario" torna ora ristabilito nel suo titolo originale e nella traduzione ormai classica di Pietro Gerbore e a settant’anni di distanza si rivela anche un ritratto in controluce dell’anima profonda tedesca, miserie e grandezze comprese.
Sette giorni a Venezia. Una flânerie artistica tra sestieri, bacari e campielli
Gianmaria Donà Dalle Rose
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2021
pagine: 160
Venezia è tante cose molto diverse fra di loro ma di certo non è solo un luogo. Più probabilmente è uno stato dell'essere. Quell'altrove dove ci si ritrova senza averlo deciso né voluto. Gianmaria Donà dalle Rose ci accompagna attraverso la sua città tra suggestioni e pensieri, dettagli e letture. Un percorso senza inizio né fine, che mette insieme personalità fuori dall'ordinario, che qui svelano un lato che non si conosceva. Non una guida o un saggio, ma una flânerie. Un microviaggio di sette giorni senza riferimenti tra bacari e campielli sulle orme di memorie personali che s'incrociano con quelle d'illustri forestieri che hanno visitato e vissuto la città come Donà ma non solo. Da Jean-Jacques Rousseau a Richard Wagner nel sestiere di Cannaregio. Da Stravinskij a Carpaccio e Petrarca a Castello. Da Turner a Ezra Pound, Iosif Brodskij e Filippo De Pisis a Dorsoduro. Da Tiziano a Tintoretto e Proust a San Polo. Da Lorenzo Lotto a Friedrich Nietzsche a Santa Croce. E poi ancora Casanova, D'Annunzio, Ruskin e Henry James a San Marco. Byron e Hugo Pratt al Lido. Francesco Maria Piave, Baldassare Galuppi e Stalin e Churchill, navigando tra le isole della laguna. E la lista non è finita. Passeggiate di terra e percorsi d'acqua che sfociano nell'identità di una città che a differenza di molte altre è la somma di quelli che l'hanno vissuta, amata, odiata. E che unica al mondo contiene tutti i luoghi e al tempo stesso non somiglia ad alcun luogo.
338171 T.E (Lawrence d’Arabia)
Victoria Ocampo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2021
pagine: 120
Nel 1942 Victoria Ocampo annuncia al suo amico Pierre Drieu La Rochelle l’intenzione di porre fine a un’autobiografia del colonnello Lawrence: «In questo momento sono sposata con i "Sette pilastri della saggezza" e con le sue "Lettere", che sto facendo tradurre. Ho già scritto un centinaio di pagine su quest’uomo che mi affascina. Vorrei farlo conoscere ai miei compatrioti e ci riuscirò! T.E.L. mi interessa profondamente perché arriva a conclusioni simili alle mie con un temperamento e per dei percorsi opposti ai miei. Everithing that is, is holy, tutte le cose che esistono sono sacre, come pensava Blake». Pubblicato in patria in quello stesso anno e poi in Inghilterra e in Francia nel 1947, 338171 T.E appare ora per la prima volta in traduzione italiana e per quanto nel mezzo secolo abbondante che ci separa da quella prima uscita la bibliografia intorno a Lawrence sia cresciuta a dismisura, insieme con la revisione storica sulla sua figura e sulla «rivolta araba», l’analisi dell’Ocampo mantiene una freschezza, frutto di un intuito squisitamente femminile, e una profondità che ne fanno un piccolo classico. «Forse il suo torto fu di crogiolarsi nel rifiuto. Ma possiamo chiamare torto ciò che senza dubbio fu il suo dharma? Come quella di Arjuna sul campo di battaglia, la sua anima era sgomenta. Niente poteva dissipare l’ansia che la paralizzava. Come Arjuna, Lawrence non desiderava più né vittoria, né regalità, né voluttà. Era un abitante delle grandi pianure. Ed è in questa regione, popolata di assenze, che ha avuto luogo il nostro incontro».
Vagamondo. Viaggi e paesaggi, luoghi e incontri miti e snobismi
Stenio Solinas
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2008
pagine: 555
Vagamondo, neologismo di Paul Morand, sta a indicare il piacere del viaggiare e il gusto del raccontare, gli intrecci fra la storia e la memoria, i luoghi e il tempo. Costruito come un personalissimo diario intellettuale, ciò che lo guida è un'idea di eccentricità e/o di diversità rispetto a quanto ci circonda. Che si tratti dell'ultima colonia del XX secolo, Gibilterra, del medioevo meccanizzato che ha in Afghanistan il suo luogo deputato della spiaggia, di Alang, nel Gujarat, dove l'India demolisce e ricostruisce sé stessa, è sempre questo elemento di unicità a farla da padrone. Allo stesso modo, in una dimensione più intima e più privata, il rapporto fra il paesaggio e chi in qualche modo ha finito con l'incarnarlo, permette la costruzione di una particolare geografia sentimentale: il Kenia di Karen Blixen, la pampa del gaucho Güiraldes, l'Irlanda dolce e disperata di James Joyce e di Bobby Sand, la Fiume dannunziana. Naturale corollario a questo sentimento dei luoghi e del tempo sono i ritratti di chi, con la propria vita, con la propria scrittura, accese la fiamma dell'interesse e dell'emulazione.
Fratelli separati. Drieu-Aragon-Malraux. Il fascista, il comunista, l'avventuriero
Maurizio Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2007
pagine: 320
Terra eolica
Ilias Venezis
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2023
pagine: 344
È il 1942 e mentre per le vie di Atene imperversa la carestia causata dall'occupazione nazifascista, Ilias Venezis comincia pubblicare a puntate sul giornale Nea Estia, il romanzo Terra Eolica o, come amava chiamarlo, «il racconto degli uomini buoni». Non una fuga dalla tragica realtà della guerra, della morte e della desolazione, ma un modo per ricordare a se stesso e all'intero popolo greco che esiste anche la bontà, l'amore, il sogno, la bellezza di una terra ricolma di doni, anche se ormai distante e perduta. Quella Terra Eolica della sua infanzia, narrata con tono incantato, intrecciato a una millenaria saggezza. In questo capolavoro della letteratura greca del '900, Venezis conduce il lettore attraverso i rapsodici ricordi della fattoria dei nonni, ma esplora anche i primi turbamenti dei bambini protagonisti dell'opera, l'incontro con l'amore, con l'avventura, e con l'incipiente malvagità umana, quella che condurrà nel 1914 l'ellenismo dell'Asia Minore ad abbandonare per la prima volta la propria patria millenaria. Lontano dalle ombre di un'umanità nutrita di odio, il sole che illumina i monti Kimidenia, riscalda i cuori di uomini antichi ed umili, osserva le loro storie fatte di passioni semplici ed autentiche, colorate dai ritmi ciclici della natura, dalle sacre leggi dell'accoglienza e del rispetto fra popoli e culture. E continua ad indicarci la strada per la felicità nelle piccole cose: l'affetto devoto dei nonni, i frutti di una terra non certo rigogliosa, l'amicizia, il rispetto per i più deboli, l'amore, infine, per la propria terra perduta, custodita in un fazzoletto sgualcito, giusto un pugno di terra sufficiente a piantare del basilico: «Terra Eolica, terra del mio paese». Prefazione di Anghelos Sikelianos.
Tra i pasti. Un appetito per Parigi
Abbott Joseph Liebling
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2023
pagine: 160
Nella Parigi novecentesca fra le due guerre sbarca per un anno sabbatico, che contempla l’iscrizione alla Sorbona, il giovane A. J. Liebling. Le sue passioni sono il pugilato, il sesso e la cucina e la capitale francese offre in tutti e tre i campi il meglio che si possa desiderare. La Guide rose presenta una rassegna ragionata dei prezzi e delle prestazioni di tutte le «case chiuse» cittadine; i matches di boxe sono di gran moda, sull’onda degli incontri di Georges Carpentier e di Louis Bay Fall, detto Battle Siki; al ristorante La Perouse, tempio della gastronomia, un pranzo costa cinquanta franchi, l’equivalente di due dollari, niente per chi, come il ragazzo Liebling, arriva da oltreoceano con in tasca i soldi di papà. Ha inizio così l’educazione sentimental-gastronomica di questo ventenne figlio di un immigrato che ha fatto fortuna, ma le cui simpatie vanno più verso il popolo che verso i borghesi. Il Quartiere latino diviene il suo regno, nonché i vicoli e gli slarghi che fanno da cornice al grande mercato di Les Halles. Vermouth cassis, vin de Pays e borgogna, rilllettes, blanquette e brandade de morue si alternano sulla sua tavola, Chez Benoit, Pierre, la Closerie de Lilas, il già citato La Perouse si danno il cambio con bistrots e brasseries dove è il plat du jour a farla da padrone. "Fra i pasti", pubblicato ora per la prima volta in italiano, è il resoconto divertito e nostalgico di quegli anni indimenticabili e, come scrive James Salter nella sua smagliante introduzione, «possiede tutte le qualità che Liebling attribuiva ai suoi vini preferiti. Stimola i sensi, schiarisce le idee, dispone favorevolmente verso la vita»... Il risultato finale, nota ancora Salter, «è incredibilmente fresco e merita di stare sul medesimo scaffale di Festa mobile di Ernest Hemingway, con il quale può essere a ragione paragonato». Senza dimenticare La grande bouffe cinematografica di Marco Ferreri, di cui però felicemente resta solo la gioia e non la tragedia di vivere.
Casa come me-A house like me
Carlos D'Ercole
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 240
Sulla scia di Mario Praz che alla fine degli Anni Cinquanta raccontava la Casa della Vita, Carlos D’Ercole si avventura nelle dimore di artisti ammirati, alla ricerca di libri, quadri, design e quant’altro sveli i gusti e i segreti degli intervistati. Dalla New York di Francesco Clemente, Albert Watson e Terry Winters alla Parigi di Miquel Barceló, dalla Madrid di Alberto García-Alix alla Lisbona di Pedro Cabrita Reis, passando per la Cracovia di Rafael Jablonka, la Roma di Abel Ferrara, Pablo Echaurren e Luigi Serafini, la Milano di Mimmo Paladino e Carlo Benvenuto, per approdare infine alla Bologna di Paolo Fresu e la Chiavari di Enrico Rava, nulla sfugge all’occhio chatwiniano dell’autore che con la complicità di amici fotografi individua passioni e furori collezionistici di ciascuno. Gli artisti coinvolti nel progetto "Casa Come Me" hanno voluto regalare alla fine di ogni capitolo un pensiero al lettore: uno sketch, un disegno, una foto inedita. Oggi non esiste più un Caffè Greco, un Rosati, un Giubbe Rosse dove potersi incontrare, confrontarsi. E allora "Casa Come Me" diventa quasi uno spazio fisico dove artisti che non si vedono da una vita o non si conoscono affatto possono finalmente dialogare. È una versione letteraria di "Au rendez-vous des amis" di Max Ernst.
Speranza contro speranza. Memorie. Volume Vol. 1
Nadezda Mandel'stam
Libro
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 550
Nadežda, in russo, vuol dire speranza, e mai come nelle Memorie di Nadežda Mandel’štam, sperare, nonostante tutto e contro tutto e tutti, è stato un imperativo e un insegnamento. Uscite per la prima volta clandestinamente dall’Urss negli anni Sessanta, e subito tradotte negli Stati Uniti, le Memorie della Mandel’štam, ora pubblicate in Italia per la prima volta in edizione integrale (in due volumi: il secondo uscirà nella primavera 2023), raccontano il dramma di una generazione intellettuale all’indomani della Rivoluzione: le illusioni prima, la paura poi, la menzogna come habitus mentale infine. Raccontano altresì gli anni Trenta dello stalinismo, quando un’intera generazione di narratori, critici, poeti, da Osip Mandel’štam a Anna Achmatova, due nomi per il tutto, viene ridotta al silenzio, alla deportazione, alla morte. Infine, gettano uno sguardo sullo sconvolgimento che la morte di Stalin provocherà in un Paese talmente asservito dal terrore dall’essere incapace di capire che cosa quella scomparsa possa significare. Sincerità d’accenti, semplicità tragica, dignità, humour fanno di queste Memorie un capolavoro senza tempo.
I cospiratori
Frederic Prokosch
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 280
Città d’ombre, passiva e sonnolenta, durante la Seconda guerra mondiale Lisbona diviene un frenetico bazar che l’invasione nazista dell’Europa riempie di profughi: in fuga, in cerca di asilo o di soccorso. La capitale portoghese è un luogo dove forse ci si può fermare o ci si può nascondere, un luogo da dove forse tutto può ricominciare. È l’unica porta che ancora l’Europa può chiudere dietro di sé, l’ultimo porto sull’Atlantico e il Nuovo mondo. Non tutti quelli che arrivano, riescono ad andarsene. Non tutti quelli che arrivano, vogliono andarsene. Ci sono spie e avventurieri, truffatori e truffati, doppiogiochisti portoghesi e agenti segreti d’ogni dove, diplomatici europei disposti a monetizzare i favori inerenti al loro status: passaporti, identità, nascondigli sicuri, la certezza di un volo o di un imbarco. E naturalmente ci sono femmes fatales e tavoli da gioco, dinner jackets e dry Martini, la ronda del sesso dove l’amore può uscire come lo zero alla roulette del casinò. Vincent, il protagonista di "I cospiratori", apolide suo malgrado, è appena evaso dalla prigione di Alfama, un’evasione «pilotata» che ha come obiettivo ultimo non la libertà, ma la morte. Deve uccidere, Vincent, uccidere chi ha tradito lui e i suoi compagni. Non ne conosce né il nome né il volto, e non ha molto tempo a disposizione. Non sa se chi ha tradito sia una «quinta colonna» interna, non sa neppure se possa veramente fidarsi della donna che ama… Analisi sottile delle mente e dei sentimenti di un killer suo malgrado, "I cospiratori" è un romanzo dove la suspense percorre ogni pagina e preda e cacciatore si danno il cambio. Uscito nel 1943, frutto di una conoscenza di prima mano di ciò che allora era la Lisbona neutrale eppure bellica e di cui qui viene dato un memorabile ritratto, "I cospiratori" inserisce Prokosch in quella ristretta cerchia di autori, Koestler, Malraux, Remarque, Silone che hanno saputo costruire romanzi di straordinario spessore avendo l’Europa e la sua «guerra civile» come sfondo privilegiato. Prefazione di Nanni Delbecchi. Postfazione di Raoul Maria de Gomera.
Supervagamondo. Viaggi e paesaggi, luoghi e incontri, miti e snobismi
Stenio Solinas
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 800
Vagamondo sta a indicare il piacere del viaggiare e il gusto del raccontare, gli intrecci fra storia e memoria. Supervagamondo è un diario di bordo e insieme la mappatura di una particolare geografia politica, intellettuale e sentimentale, fatta di incontri, nomi, luoghi, paesaggi con figure e paesaggi con rovine. C'è la Russia della Rivoluzione d'Ottobre, con i suoi lutti e tragedie, eroi, vittime e canaglie, e quella attuale, con il Lamento per l'Ucraina come sottofondo, ennesimo capitolo di una storia che non sembra trovare la sua conclusione. C'è l'ultima colonia del XX secolo, Gibilterra, e l'ancora e sempre medioevo meccanizzato dell'Afghanistan; ci sono la sterminata spiaggia indiana di Alang, dove la modernità divora e risputa sé stessa, e i tristi tropici cubani di un post-castrismo che ormai celebra solo la propria sopravvivenza. E ancora, in una dimensione più intima e privata, frutto del rapporto fra il paesaggio e chi in qualche modo ha finito per incarnarvisi, il Kenia di Karen e Bror Blixen; la pampa dell'argentino Güiraldes, l'Irlanda dolce e disperata di James Joyce e Bobby Sands, la Fiume dannunziana, la casa-museo che John Soane eresse a propria immagine e somiglianza…Corollario a questo sentimento dei luoghi e del tempo, ci sono i ritratti di scrittori-viaggiatori come de Monfreid e Burton, romanzieri come Hemingway e Gary, avventurieri come il colonnello Lawrence, intellettuali inquieti come Koestler. Del loro percorso l'autore isola i momenti particolari che segnarono un cambiamento nel modo di essere: la fine di un'amicizia, la nascita di un amore, la scoperta o l'abiura di una fede politica... Infine, Supervagamondo è il resoconto, nel XXI secolo, di ciò che ancora ieri, «quando viaggiare era un piacere», teneva banco: una certa idea di bellezza, una certa idea di stile, lo snobismo e il dandismo con tutto il loro corredo romantico, ma anche triviale. L'omaggio malinconico e commosso a un «come eravamo» che non tornerà più.
Servizi segreti a oriente di Costantinopoli
Peter Hopkirk
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 600
Sotto il vessillo della Guerra santa, grazie alla guida di Berlino e alla longa manus di Costantinopoli, tedeschi e turchi diedero il via nel 1914, mentre la Prima guerra mondiale si preparava a devastare il Vecchio continente, al tentativo di scatenare la rivoluzione nell’India britannica e nell’Asia centrale russa, nonché di rafforzarsi in Medio Oriente. Si trattava di una nuova e più ampia versione dell’antico «Grande Gioco», con il dominio del mondo come obiettivo finale. Raccontato con epici dettagli, Servizi segreti a oriente di Costantinopoli è il resoconto delle imprese, dei complotti, dei fallimenti e dei successi delle spie, dei cospiratori, dei diplomatici e degli avventurieri che vi presero parte nei due opposti schieramenti, in un susseguirsi di eroismi, tradimenti e sacrifici. Un’opera che getta nuova luce sulle ambigue trame delle grandi potenze in questa regione instabile del mondo in cui il «Grande Gioco» non è mai finito.