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Edizioni Alegre

Il calcio del figlio. Storia di genitori, figli e pallone

Il calcio del figlio. Storia di genitori, figli e pallone

Wu Ming 4

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2025

pagine: 224

In Italia il calcio, l'unico vero sport di massa del paese, ha molto a che fare con il rapporto ancestrale tra padri e figli maschi. Ma è anche una lente attraverso cui guardare alle contraddizioni della società nel suo complesso. Con questo ironico e graffiante memoir narrativo sul mondo del calcio dilettantistico giovanile e sul rapporto tra genitori e figli, la brillante penna di Wu Ming 4 ripercorre la sua esperienza di oltre dieci anni sulle tribune e a bordo campo al seguito del figlio calciatore, dai Pulcini fino alla squadra Juniores. Racconta partite e tornei, vittorie e sconfitte, trasferte e tifo casalingo. Ma soprattutto indaga le relazioni sociali, fuori e dentro il campo. Lo sport di squadra, del resto, è un'impresa comune dove è necessario costruire un equilibrio tra l'attitudine del singolo e le esigenze del collettivo. Tanto che può diventare anche educazione politica. Per gli stessi genitori, il calcio del figlio si rivela anche un modo per prendersi cura di una comunità e sentirsene parte. Solo che, specie quando si tratta della prole, il bene e il male si mescolano facilmente. E quando in palio c'è la possibilità di far notare il proprio figlio dalle società professionistiche, viene fuori anche il lato competitivo e testosteronico delle aspettative genitoriali. Luci e ombre che messe insieme raccolgono bellezza e storture, passioni e miserie, potenzialità e perversioni di tutto ciò che ruota intorno al mondo del calcio giovanile.
16,00

Risto Reich. Il lavoro del cameriere

Risto Reich. Il lavoro del cameriere

Luigi Chiarella

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2025

pagine: 368

Il protagonista di questa storia si chiama Luigi, ma il suo nome potrebbe essere Emilia, Valeria, Marco, Francesca. Il trasferimento a Vienna lo costringe, per sopravvivere, a reinventarsi cameriere nella capitale austriaca. Lavora tra le persone, ascolta, osserva, cammina tanto. Subisce pressioni continue e aggressioni a ogni errore, cercando sempre di lavorare al meglio. Quando torna a casa, esausto e con pochi amici con cui uscire, scrive. Da questi appunti buttati giù in modo meticoloso e brillante nasce un corrosivo romanzo working class, con cui l'autore ci fa vivere i suoi dieci anni come cameriere immigrato in Austria. Anni in cui cambia luogo di lavoro più volte: in alcuni casi viene licenziato, in altri si licenzia per uscire dal ricatto dell'eccessiva responsabilità scaricata sulle sue spalle. Un racconto ironico e drammatico al tempo stesso, scritto con il ritmo incessante della vita lavorativa nei ristoranti - dai dai dai… veloce veloce veloce… - dove la fatica dei turni in sala si intreccia con la ricerca di un senso di stabilità e con i tentativi, necessariamente spuri e contraddittori, di esprimere il conflitto di classe in un contesto lavorativo individualizzato e con poche tutele. Tanto che quando il conflitto viene svelato sembra una magia. Da anni nei mezzi di comunicazione di massa l'attenzione è focalizzata sul cibo e su chi lo prepara, non su chi lo porta al tavolo. Luigi Chiarella capovolge il punto di vista, apparecchiando una tavola vivida e complessa su un tema esplorato da poche voci critiche, nonostante ogni giorno milioni di persone attraversino gli spazi dei ristoranti, ignorando lo sfruttamento sottostante a ogni singolo ordine che viene mandato nelle cucine.
17,00

Le atrocità di Mussolini. I crimini di guerra rimossi dell'Italia fascista

Le atrocità di Mussolini. I crimini di guerra rimossi dell'Italia fascista

Michael Palumbo

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 416

Questo libro è stato già pubblicato nel 1992 (con il titolo L'Olocausto rimosso), ma nessuno ha mai potuto trovarlo in libreria. La casa editrice Rizzoli decise infatti, subito dopo averle stampate, di mandare al macero tutte le copie di questo testo, ritenuto evidentemente troppo scomodo. Il lavoro di ricerca di Michael Palumbo sulla storia dei crimini di guerra del fascismo era già presente nel documentario Fascist Legacy prodotto dalla Bbc nel 1989, anch'esso acquistato dalla Rai e mai mandato in onda nonostante L'Unità del 10 giugno 1990 lo definisse come l'opera che «ha posto fine per sempre alla leggenda degli "italiani brava gente"». Palumbo ha portato infatti alla luce la decisiva documentazione proveniente dagli archivi nazionali degli Stati Uniti a Washington DC e dalla Commissione delle Nazioni Unite per i Crimini di Guerra con cui, insieme a ulteriore materiale reperito in dieci lingue diverse, comprova le atrocità commesse in tutti i paesi in cui l'Italia entrò in guerra: dalla Libia all'Etiopia, dalla Grecia alla Jugoslavia. Crimini poi insabbiati dagli angloamericani per non disturbare gli equilibri del dopoguerra e mantenere a disposizione una classe dirigente utile alla crociata anticomunista della nuova Italia democratica. Successivamente, tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, altri studiosi hanno pubblicato importanti ricerche sui crimini di guerra fascisti. Arrivando solo oggi nelle librerie italiane, Le atrocità di Mussolini completa il quadro. Lo stile di Palumbo e la drammaticità degli eventi offrono un affresco tragico e illuminante di cosa è stata l'Italia fascista, un volto che le forze politiche eredi di quella stagione provano costantemente a rimuovere dalla memoria nazionale.
20,00

Leggere i Grundrisse. Un viaggio negli appunti di Karl Marx

Leggere i Grundrisse. Un viaggio negli appunti di Karl Marx

David Harvey

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 528

I Grundrisse sono di gran lunga il libro di Marx più interessante e più difficile. Si tratta di una serie di appunti personali in preparazione della stesura de Il Capitale, scritti in modo frenetico in tempi non meno frenetici. È a sé stesso, in parole povere, che Marx si rivolge, in un flusso di coscienza in grado di proiettare su carta possibilità e interrelazioni che potranno o meno rivelarsi importanti per i suoi più ragionati studi successivi. Questo stile lo rende un testo allo stesso tempo eccitante e frustrante, da sempre ostico per i non addetti ai lavori. David Harvey apre un varco nel flusso di pensiero marxiano, per incoraggiare il maggior numero di persone a entrarvi. Non scrive una "guida", non espone la sua personale interpretazione dell'opera: ne accompagna la lettura rimodulandone il linguaggio. Lo studio dei Grundrisse è un viaggio alle fondamenta dell'immaginazione teorica di Marx. Il capitale è analizzato con una prospettiva che ne privilegia i processi, le relazioni, i flussi e le tensioni contraddittorie operanti dentro una totalità che comprende al suo interno i diversi momenti di produzione, consumo, realizzazione, distribuzione e scambio. L'obiettivo è far luce sull'origine dell'alienazione delle persone che lavorano, ma anche sulla loro forza creativa. Pur vivendo oggi un'epoca molto diversa da quella vissuta da Marx, i Grundrisse si rivelano un testo profetico, che illumina molti aspetti del mondo capitalista contemporaneo. Con passaggi che, nonostante la rigorosa impostazione materialistica, esprimono un desiderio di natura utopica, al confine degli stessi limiti materiali e politici.
28,00

Dynamite! Storie di violenza di classe in America

Dynamite! Storie di violenza di classe in America

Louis Adamic

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2023

pagine: 576

"Rivolta nello stile, non solo nel contenuto. Scrivendo di sabotaggi e scioperi selvaggi, delle sommosse di un proletariato multietnico e reietto, di repressione, uccisioni e racket, di cinquant'anni di guerra di classe negli Usa, Louis Adamic (1898-1951) non poteva adottare il punto di vista «obiettivo» del mitico «giornalismo anglosassone». Il punto di vista, disse Tom Wolfe, del «galantuomo letterato in tribuna». Adamic non stava in tribuna ma in campo. Quelle storie le aveva vissute, le aveva in corpo. Il suo Dynamite è un classico e una pietra miliare perché lo scrisse con ogni mezzo necessario, in un mélange di stili idiosincratico, all'epoca azzardato, alternando ricostruzione storica e racconto epico, inchiesta puntigliosa e memoir travisato. Soprattutto, abitando la lingua inglese da straniero - nato a Grosupije, in Slovenia - ma cercando di possederne ogni registro, dallo slang più marginale ai tecnicismi dell'economia e delle scienze sociali. Di Dynamite pubblichiamo, alla buon'ora (da qui il punto esclamativo che ci permettiamo di aggiungere!), la prima edizione critica e integrale in lingua italiana. Traduzione e curatela di Andrea Olivieri. Non solo uno tra i pochi al mondo ad aver consultato l'archivio Adamic a Minneapolis, ma anche autore di un libro scintillante, Una cosa oscura, senza pregio (Alegre, 2018), in cui la vicenda biografica di Adamic si intreccia a storie di lotte operaie e guerra partigiana tra Italia e Jugoslavia. È anche la prima volta in cui una casa editrice pubblica un libro simultaneamente in due collane. Da qui il particolare oggetto double-face che vi trovate tra le mani. Che altro dire? Buone rivolte." (Wu Ming 1)
24,00

Donne, razza e classe

Donne, razza e classe

Angela Davis

Libro

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2018

pagine: 304

Uscito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1981, è considerato uno dei testi pioneristici del femminismo odierno. È con questo fondamentale lavoro infatti che Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe. Il libro sviluppa un saggio scritto in carcere nel 1971, uno studio storico sulla condizione delle afroamericane durante lo schiavismo volto a riscoprire la storia dimenticata delle ribellioni delle donne nere contro la schiavitù. Racconta episodi tragici della storia degli Stati Uniti, frutto di miti ancora in voga come quello dello “stupratore nero” e della superiorità della “razza bianca”, ma anche eccezionali e coraggiosi momenti di resistenza. Attraverso le storie di alcune delle figure chiave della lotta per i diritti delle donne, delle nere e dei neri, e della working class statunitense, ricostruisce i rapporti tra il movimento suffragista e quello abolizionista, gli episodi di sorellanza tra bianche e nere ma anche le contraddizioni tra un movimento prevalentemente bianco e di classe media e le lotte e i bisogni delle donne nere e delle lavoratrici. Tensioni e contraddizioni che si ripresentano di nuovo tra il movimento femminista degli anni Sessanta e Settanta e le afroamericane. La lezione principale di Angela Davis è quella di abbandonare l’idea di un soggetto “donna” omogeneo, nella convinzione che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere realmente universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco. Un testo che offre prospettive cruciali per il rinnovamento profondo di teorie, linguaggi e obiettivi del movimento femminista, in una fase storica come quella odierna segnata da una presenza crescente di donne migranti in Italia e in Europa, e un sempre più allarmante ritorno del razzismo.
18,00

Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto

Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2025

pagine: 128

A chi raccontiamo le nostre storie? C'è chi le racconta alla psicologa, chi al prete, chi agli amici. Ma sul posto di lavoro, i lavoratori e le lavoratrici raccontano i propri problemi, difficoltà e guai, ai delegati sindacali. Sono i delegati a sapere che in un certo reparto qualcuno subisce mobbing, che in un altro si mette in pericolo la sicurezza di chi lavora, che un nuovo capetto è arrogante, che un demansionamento è nell'aria. Tra i compiti dei delegati c'è infatti la responsabilità di mettersi in ascolto, di ascoltare le storie operaie, le storie di chi lavora. I racconti di questa antologia sono stati selezionati da un gruppo di delegati sindacali, invitati dalla Fondazione Di Vittorio, insieme alla Cgil di Roma e Lazio e all'Iress Lazio, a costituire una giuria - per una volta davvero "popolare" - per il premio letterario dedicato proprio al fondatore del più grande sindacato italiano, Giuseppe Di Vittorio. Che un sindacato si occupi anche di letteratura non deve stupire. In Svezia, paese socialdemocratico con una forte tradizione di letteratura working class, c'è un intero filone di scrittori e scrittrici che sono emersi da riviste e pubblicazioni sindacali. E in quel paese il sindacato ha saputo usare la letteratura anche come strumento di mobilitazione. La convinzione è che raccontarsi in prima persona dia nuova visibilità al mondo del lavoro e aumenti la consapevolezza e il protagonismo sociale dei lavoratori e delle lavoratrici. Perché raccontare alimenta le lotte e le lotte alimentano i racconti.
10,00

Jacobin Italia. Volume Vol. 27

Jacobin Italia. Volume Vol. 27

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2025

pagine: 132

Lo scenario è quello di una finestra affacciata pericolosamente sul vuoto della distruzione: l'affermazione trionfalistica dell'Occidente presente nei discorsi dei leader, in Donald Trump ma non solo, spesso si accompagna nell'horror vacui di un mondo che non esiste più e che ci costringe a guardare negli occhi i mostri che pascolano nel limbo di questa crisi. È quello di cui si occupa questo numero di Jacobin Italia.
13,00

Economia femminista. Proposte, pratiche e sfide

Economia femminista. Proposte, pratiche e sfide

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2025

pagine: 160

L'economia femminista non è un'altra branca dell'economia politica, ma è un modo radicalmente diverso di intendere il mondo. Mette in discussione categorie, metodologie e valori dell'economia dominante, contestando la presunta neutralità di una disciplina che favorisce l'accumulo di risorse e potere intorno a un unico soggetto: uomo, borghese, bianco, adulto, sano ed eterosessuale. L'economia capitalista riduce il concetto di valore a quello di prezzo, eliminando dal campo dell'analisi tutto ciò che non si compra e non si vende. In questo modo la vulnerabilità delle persone, e la conseguente necessità di cura reciproca, scompare. Del resto rendere invisibile l'interdipendenza, subordinare l'affettività all'egoismo individuale e la cooperazione alla competizione sono caratteristiche essenziali delle società patriarcali e di quelle capitalistiche. Questo testo propone di analizzare i sistemi economici come reti di interdipendenza e non come semplici spazi di libero scambio in cui ci si muove in base al proprio interesse individuale. Rende visibili le vulnerabilità delle persone e dell'ambiente e pone al centro dell'attenzione della teoria economica le principali questioni sollevate dal femminismo: le disuguaglianze di genere, la divisione sessuale del lavoro, la svalutazione del lavoro di cura. La sopravvivenza del sistema economico, oltre che della vita stessa delle persone, dipende infatti da un lavoro di riproduzione sociale a cui non viene conferito alcun valore, mettendo così in radicale conflitto il capitale e la vita. Un conflitto che va affrontato con pratiche di sovversione femminista dell'economia.
14,00

Jacobin Italia. Volume Vol. 26

Jacobin Italia. Volume Vol. 26

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2025

pagine: 140

Com'è possibile che in un paese con alti tassi di sindacalizzazione i salari siano al palo da trent'anni? Come si organizza l'attuale variegata composizione di classe dopo anni di arretramenti e di offensiva ideologica sulla presunta comunanza di interessi tra imprenditori e lavoratori? Il numero 26 di Jacobin Italia si interroga sul ruolo del sindacato. Circolerà con quattro diverse versioni della copertina, tutte disegnate da Marco Cazzato. Una moltiplicazione di immagini che rappresenta l'odierna scomposizione del lavoro, il necessario protagonismo dei singoli soggetti e la loro possibile ricomposizione.
13,00

Malesangue. Storia di un operaio dell'Ilva di Taranto

Malesangue. Storia di un operaio dell'Ilva di Taranto

Raffaele Cataldi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2025

pagine: 144

Raffaele gioca a calcio, fa il portiere, ed è un tifoso accanito del Taranto, luogo in cui è nato. Crescendo diventa l'allenatore dei portieri della prima squadra della sua città nel campionato nazionale dilettanti, ma soprattutto diventa un operaio dell'Ilva. L'ingresso nella più grande e inquinante acciaieria d'Europa gli fa vivere eventi traumatici legati al lavoro operaio, tra sfruttamento, mancanza di sicurezza e gravi effetti sulla salute. Nel 2012 i magistrati certificano che quella fabbrica è nociva per ambiente, operai e cittadini ma la produzione va avanti a colpi di decreti di diversi governi. Con i lavoratori divisi dal ricatto tra occupazione e ambiente, tra salario e salute. Quando irrompe la lotta, di fronte alle contraddizioni del suo stesso sindacato, Raffaele, insieme a un pugno di operai, fonda il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, che propone una forma di ambientalismo working class e costruisce un nuovo senso di comunità e solidarietà. Dando vita, tra l'altro, all'Uno Maggio tarantino, evento di musica e lotta cresciuto sempre di più negli anni. Una storia di rabbia e sangue amaro, in cui c'è chi si è ammalato, chi si è licenziato, chi ha avuto crisi familiari irreversibili e chi ha perso la vita. Una storia di amore e amicizia, di passione politica e calcistica, di speranze e delusioni, e di solitudine: quella non soltanto di un uomo, ma di un'intera classe operaia lasciata da sola ad affrontare enormi ingiustizie e a immaginare un futuro diverso
13,00

Jacobin Italia. Volume Vol. 25

Jacobin Italia. Volume Vol. 25

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 144

Il carcere incombe. Nelle esortazioni a «gettare la chiave» delle celle pronunciate da chi ci governa, nelle detenzioni speciali per migranti che non hanno commesso alcun reato e nelle norme del Ddl Sicurezza del governo Meloni. Il nuovo numero di Jacobin Italia indaga le prigioni come spia della fase politica più generale e come punto di vista per immaginare una giustizia alternativa. Tutto il numero è illustrato dalle opere dell'artista e attivista curda Zhera Doğan e mostrano la condizione di oppressione vissuta dall'autrice dietro le sbarre di un carcere turco.
13,00

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