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Edizioni Alegre

Jacobin Italia. Volume Vol. 26

Jacobin Italia. Volume Vol. 26

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2025

pagine: 140

Com'è possibile che in un paese con alti tassi di sindacalizzazione i salari siano al palo da trent'anni? Come si organizza l'attuale variegata composizione di classe dopo anni di arretramenti e di offensiva ideologica sulla presunta comunanza di interessi tra imprenditori e lavoratori? Il numero 26 di Jacobin Italia si interroga sul ruolo del sindacato. Circolerà con quattro diverse versioni della copertina, tutte disegnate da Marco Cazzato. Una moltiplicazione di immagini che rappresenta l'odierna scomposizione del lavoro, il necessario protagonismo dei singoli soggetti e la loro possibile ricomposizione.
13,00

Malesangue. Storia di un operaio dell'Ilva di Taranto

Malesangue. Storia di un operaio dell'Ilva di Taranto

Raffaele Cataldi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2025

pagine: 144

Raffaele gioca a calcio, fa il portiere, ed è un tifoso accanito del Taranto, luogo in cui è nato. Crescendo diventa l'allenatore dei portieri della prima squadra della sua città nel campionato nazionale dilettanti, ma soprattutto diventa un operaio dell'Ilva. L'ingresso nella più grande e inquinante acciaieria d'Europa gli fa vivere eventi traumatici legati al lavoro operaio, tra sfruttamento, mancanza di sicurezza e gravi effetti sulla salute. Nel 2012 i magistrati certificano che quella fabbrica è nociva per ambiente, operai e cittadini ma la produzione va avanti a colpi di decreti di diversi governi. Con i lavoratori divisi dal ricatto tra occupazione e ambiente, tra salario e salute. Quando irrompe la lotta, di fronte alle contraddizioni del suo stesso sindacato, Raffaele, insieme a un pugno di operai, fonda il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, che propone una forma di ambientalismo working class e costruisce un nuovo senso di comunità e solidarietà. Dando vita, tra l'altro, all'Uno Maggio tarantino, evento di musica e lotta cresciuto sempre di più negli anni. Una storia di rabbia e sangue amaro, in cui c'è chi si è ammalato, chi si è licenziato, chi ha avuto crisi familiari irreversibili e chi ha perso la vita. Una storia di amore e amicizia, di passione politica e calcistica, di speranze e delusioni, e di solitudine: quella non soltanto di un uomo, ma di un'intera classe operaia lasciata da sola ad affrontare enormi ingiustizie e a immaginare un futuro diverso
13,00

Jacobin Italia. Volume Vol. 25

Jacobin Italia. Volume Vol. 25

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 144

Il carcere incombe. Nelle esortazioni a «gettare la chiave» delle celle pronunciate da chi ci governa, nelle detenzioni speciali per migranti che non hanno commesso alcun reato e nelle norme del Ddl Sicurezza del governo Meloni. Il nuovo numero di Jacobin Italia indaga le prigioni come spia della fase politica più generale e come punto di vista per immaginare una giustizia alternativa. Tutto il numero è illustrato dalle opere dell'artista e attivista curda Zhera Doğan e mostrano la condizione di oppressione vissuta dall'autrice dietro le sbarre di un carcere turco.
13,00

La breve stagione

La breve stagione

Serge Quadruppani

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 224

Con questo romanzo pervaso di colpi di scena, di microshock percettivi e di sottili tradimenti delle aspettative, torna nelle librerie italiane uno dei più grandi autori noirs d'Oltralpe. La breve stagione si svolge nel sud-est della Francia tra il 1975 e il 1992, su un litorale preso d'assalto da speculatori, cementificatori e racket di varia natura. Qui appare un fantasma del passato, a tormentare l'agiata esistenza borghese di Marie e Michel, ex-rapinatori "rivoluzionari" (un po' anarchici, un po' ultragauche, molto hippie) rientrati nei ranghi a spese dell'amico fraterno Simon, che invece è finito in prigione. Dopo diciassette anni Simon torna libero e va a cercare i compagni. Cosa vuole da loro? Perché dissemina la loro villa di microspie? Chi gli ha dato i soldi per comprare un camper e le tecnologie che ci tiene dentro? Quel che è certo: Simon prova simpatia per la figlia adolescente di Marie, Nausicaa, che ama le zone umide intorno a casa, le piante e gli animali. Tra sottotesti che richiamano l'Amleto e l'Odissea e détournements di classici della letteratura francese, Quadruppani narra da un'angolatura inattesa fenomeni come il recupero commerciale dei cambiamenti di costume post-68 e della «rivoluzione sessuale». Nel mentre, come in altri suoi libri, esplora - criticandole, ma comprendendone le ragioni - le alternative individuali alla lotta di classe. Scorciatoie solipsistiche. Vendette disilluse. Uniche vie praticabili da chi non può rifarsi in altro modo delle ingiustizie subite. A cura e con un saggio critico di Wu Ming 1.
16,00

La Palestina è una questione femminista

La Palestina è una questione femminista

Nada Elia

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 224

Le donne palestinesi raramente vengono poste al centro dei dibattiti sulla Palestina, in genere interpretata attraverso una lente maschile e, spesso, militarizzata. Così come spesso sono escluse dai dibattiti del femminismo occidentale mainstream. Nada Elia, con questo libro pieno di rabbia, amore e speranza, cambia il consueto punto di vista sul conflitto mediorientale mettendo al centro della sua analisi intersezionale l'attivismo delle donne palestinesi, e dimostrando che nessuna visione della resistenza può dirsi completa se non dedica ampio spazio al loro contributo. Le donne palestinesi, del resto, sono un bersaglio chiave di Israele fin dalla Nakba del 1948: uccise, stuprate, obbligate a partorire sotto il controllo medico israeliano, denutrite, costrette a vedere i propri figli e figlie morire sotto le bombe, nelle camere di tortura o negli ospedali. Sono un bersaglio chiave perché quello sionista non è solo un regime di apartheid ma è un progetto coloniale d'insediamento. E quest'ultimo, per sua natura, deve assoggettare le donne colonizzate in quanto portatrici del passato (la tradizione) e del futuro (la riproduzione biologica) del loro popolo. Oggi il pinkwashing fa parte della propaganda che presenta Israele come un'oasi di libertà e democrazia all'interno di una regione arretrata e omofoba. Ma nella realtà il colonialismo è sempre sessualmente violento. E la militarizzazione della società intensifica la matrice patriarcale delle comunità palestinesi così come normalizza la violenza in quelle israeliane, arrivando fin dentro le mura domestiche. È giusto allora, porre la questione femminista al centro dell'analisi dell'occupazione coloniale della Palestina. Perché, come dicono i collettivi femministi palestinesi, «non ci può essere una terra libera senza donne libere».
16,00

Torri d'avorio e d'acciaio. Come le università israeliane sostengono l'apartheid del popolo palestinese

Torri d'avorio e d'acciaio. Come le università israeliane sostengono l'apartheid del popolo palestinese

Maya Wind

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 320

In Occidente le università israeliane vengono dipinte come bastioni liberali del pluralismo e della democrazia, ma in realtà hanno un ruolo chiave nel regime di oppressione del popolo palestinese. Rendendo accessibili a livello internazionale molti documenti ufficiali israeliani, Maya Wind mostra infatti come i corsi di laurea, le infrastrutture dei campus e i laboratori di ricerca siano attivamente coinvolti in ciò che è sempre più diffusamente riconosciuto come un regime di apartheid. Descrive il modo in cui i dipartimenti di scienze giuridiche elaborano interpretazioni innovative per mettere Israele al riparo dalle condanne o dalle indagini internazionali per «crimini di guerra» o «genocidio». Rivela come le ricerche archeologiche fabbricano prove a sostegno delle rivendicazioni territoriali israeliane cancellando la storia araba e musulmana e avvalorando l'uso degli scavi al fine di espandere gli insediamenti ed espropriare le terre palestinesi. Documenta le collaborazioni con le forze armate e i produttori di armi nazionali e internazionali. Racconta come gli atenei stessi, fin dalla loro fondazione, fungano da avamposti di insediamento nelle terre palestinesi confiscate. E denuncia la violazione delle libertà accademiche fondamentali di docenti e studenti con approccio critico, oltre alla violenta repressione dei movimenti studenteschi. Un libro che sta facendo discutere gli atenei di tutto il mondo, perché indica la fondatezza della proposta di boicottaggio dei rapporti di ricerca con le università israeliane al centro delle mobilitazioni contro la guerra a Gaza.
18,00

La cattura delle élite. Come le identità oppresse vengono strumentalizzate dal potere

La cattura delle élite. Come le identità oppresse vengono strumentalizzate dal potere

Olúfémi O. Táìwò

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 144

Le discussioni sul "politicamente corretto", le "guerre culturali" e le "politiche delle identità" polarizzano il dibattito da una sponda all'altra dell'Atlantico. Il giovane filosofo afroamericano Táíwò, attingendo dalla tradizione del pensiero anticoloniale, mostra però quanto il concetto di identity politics oggi in voga sia molto distante da quello, unificante e non escludente, introdotto negli anni Settanta dal Collettivo femminista nero Combahee River. Causa di questa degenerazione, per Táíwò, non è l'attivismo antirazzista di oggi ma le élite liberali dominanti. Con rigore filosofico e chiarezza politica spiega infatti come quel concetto sia divenuto preda della «cattura delle élite», che - come per altri contenuti politici radicali - spogliano le identità del loro potenziale di liberazione per utilizzarle a proprio vantaggio. Di recente le identity politics sembrano rafforzare più che frenare la cattura delle élite, ma uscire dalla trappola è più complicato di quanto si possa pensare. Le élite usano infatti gli incentivi tipici delle società capitaliste, premiano i discorsi che permettono di individualizzare i problemi collettivi e cooptano alcuni selezionati "rappresentanti" delle soggettività oppresse per pacificare i movimenti, ribrandizzando le istituzioni esistenti senza modificare concretamente la società. Solo quando la cooptazione fallisce torna la repressione. Serve allora una politica "costruttiva", che non si accontenti di promuovere principi puramente morali o estetici. Ma occorre soprattutto capire come funziona la cattura per riconoscerla in tempo, e avere più possibilità di spezzare l'incantesimo dietro cui si celano le strutture materiali dell'oppressione.
15,00

Jacobin Italia. Volume Vol. 24

Jacobin Italia. Volume Vol. 24

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 140

L'università italiana si trova al centro di una tempesta perfetta. Da una parte, per cause locali: il governo Meloni ha annunciato l'ennesimo piano di tagli e una riforma che precarizza ulteriormente il lavoro di ricerca. Dall'altra, per dinamiche globali: gli atenei italiani, come quelli di tutto il mondo, si trovano al centro delle mobilitazioni per il cessate il fuoco a Gaza e nel mirino della guerra culturale scatenata dalle destre planetarie contro ogni forma di pensiero critico e indipendente dalle logiche del profitto.
13,00

Il pane e le rose. Antologia di racconti working class

Il pane e le rose. Antologia di racconti working class

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 144

Le persone che fanno letteratura sono sempre considerate voci eccellenti e sensibili e mai voci privilegiate. L'industria del libro però riproduce e amplifica al proprio interno le storture nell'accesso e nella distribuzione del capitale culturale, a partire dai maggiori premi letterari: le persone working class - necessarie per la stampa, il magazzinaggio e la logistica del libro - sono completamente invisibili. Dopo i Festival di letteratura working class organizzati a Campi Bisenzio qualcosa inizia a cambiare e nascono anche premi letterari dedicati alla letteratura working class. Il primo è stato "Il pane e le rose", premio istituito nel 2022 dalla biblioteca del Comune di Montelupo Fiorentino. Per gli organizzatori la lettura dei racconti in concorso è stata «una galoppata (atroce e bellissima) nel mondo del lavoro e dei lavoratori, dei diritti (negati) e delle lotte sindacali. La loro eterogeneità permette di costruire un enciclopedico quadro del mondo del lavoro». Questa antologia raccoglie i racconti finalisti delle prime due edizioni del premio, insieme ad altri due: uno della scrittrice e sindacalista Simona Baldanzi e l'altro di Dario Salvetti, tra i portavoce della vertenza dell'ex Gkn. In appendice, alcuni articoli fanno il punto sullo stato dell'arte della letteratura working class, che sta consolidando la propria ricerca. Attraverso l'idea che la capacità di narrare e quella di rivendicare i propri diritti siano in realtà una cosa sola.
10,00

Jacobin Italia. Volume Vol. 23

Jacobin Italia. Volume Vol. 23

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 140

Le tecnologie digitali non sono neutre. Hanno consentito al capitale di infiltrarsi nelle nostre vite, aumentare i profitti e incoraggiare il consumismo. Ma negli interstizi degli algoritmi esistono anche spazi di resistenza. A questo è dedicato il tema del n. 23 di Jacobin Italia, con il contributo anche di una selezione di articoli sullo stesso tema tradotti dal n. 52 dell’edizione statunitense di Jacobin e da Jacobin America Latina.
13,00

Gli automotivati. La love story tra scuola e motori

Gli automotivati. La love story tra scuola e motori

Paolo La Valle

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 256

Rombo di motore, bruuum, bruuum. Uno spot della Regione Emilia Romagna dice che è «la colonna sonora del Belpaese», «versione postmoderna dell'inno di Mameli». L'Italia è prima in Europa per densità di automobili, 663 ogni mille abitanti. Mantiene il primato da decenni, nonostante crisi economiche, politiche, sanitarie. Non basta citare la Fiat e il suo ruolo nella storia nazionale. C'è qualcosa di più profondo, che sprona a comprare auto e le rende imprescindibili, ben oltre la mera necessità di spostarsi. Ciò è tanto più vero in Emilia Romagna, dove la passione per i motori si abbina a una produzione legata al lusso e allo sport. A raccontarsi ne "Gli automotivati" è un professore di un istituto tecnico-professionale che, trasferitosi a Bologna, ci mette qualche anno a capire dov'è finito: nel tempio a cielo aperto del culto del brum brum. La Ferrari, la Lamborghini, la Maserati, il rutilante Motor Show, l'autodromo di Imola, la «Motor Valley» lungo la via Emilia con le sue centinaia di fabbriche che lavorano per l'automotive... La chiamano anche Tumor Valley: è l'area più inquinata d'Europa. Qui il settore dell'automotive concentra spinte che condizionano tutta la società, a partire proprio dalla scuola. Durante le ore di lezione, nel confronto coi colleghi, persino a ricreazione diventa chiaro che insieme ai suoi bolidi l'industria dei motori produce ideologia: si studia solo quanto serve per trovare subito un lavoro, i migliori devono elevarsi sugli altri, there is no alternative all'automobile ecc. "Gli automotivati" indaga e narra tutto questo tra i banchi di scuola in un'alternanza di spasmi testuali, una sorta di twerking in cui ogni genere è scosso al ritmo della peggior musica, quella di milioni di auto che sgasano, incuranti di guerre e crisi climatica. Procediamo, ciascuno nel proprio abitacolo, schermandoci dal mondo, ascoltando le nostre playlist, per non pensare che andiamo verso l'ultimo - forse il definitivo - incendio. Bruuum, bruuum.
16,00

Jacobin Italia. Volume Vol. 22

Jacobin Italia. Volume Vol. 22

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2024

pagine: 140

Nel marzo del 1994, trent’anni fa, con la vittoria elettorale a sorpresa del nuovo partito di Silvio Berlusconi finiva ufficialmente la Prima Repubblica, con la scomparsa di tutti i partiti nati dopo la resistenza, e prendeva inizio la fase politica ormai passata alla storia come Seconda Repubblica. Con la scomparsa di Silvio Berlusconi e una fase che ormai viene giornalisticamente definita «Terza Repubblica», questo numero di Jacobin Italia – con contributi di vari storici e giornalisti politici – traccia una prima storia della Seconda Repubblica per provare a guadare davvero al futuro. Siamo ancora imprigionati nelle gabbie economiche, nelle retoriche politiche e negli slogan da talk show che si sono affermati quasi trent’anni fa. È ora di abbandonarli.
13,00

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