Cierre edizioni
Il ferro delle Dolomiti. Miniere, metallurgia, produzione dal XII al XVIII secolo
Raffaello Vergani
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 128
L'area dolomitica del ferro nasce e si organizza intorno al Fursìl, presso Colle S. Lucia, dove il primo documento che vi attesta l'estrazione del minerale risale al 1177. I forni di Selva di Cadore, di Alleghe, di Caprile e di Andraz appaiono per la prima volta tra il 1244 e il 1300: è lecito quindi ritenere che siano sorti in funzione di quelle miniere e per il trattamento del minerale che ivi si estraeva. Nei secoli successivi sono attivi diversi forni da ferro nelle vicine val di Zoldo, valle agordina e in Cadore, alimentati parte dal minerale del Fursìl e parte da altri giacimenti secondari. Verso la metà del Cinquecento la produzione complessiva tra ferro, ghisa e acciaio arriva alle 900-1000 tonnellate annue. Un massimo storico, con ogni probabilità. Poi inizia il lungo declino della siderurgia dolomitica: vi contribuiscono molti fattori, tra i quali dal lato della produzione l'aumento dei prezzi del minerale e del combustibile, dal lato dei consumi la concorrenza del ferro lombardo e di quello di Carinzia. A fine Seicento restano solo i forni di Caprile e quello di Dont in Zoldo: resisteranno fino alla chiusura delle miniere del Fursìl verso la metà del secolo XVIII.
Amore è qui. Per la storia della bomboniera
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 132
Nata da un’iniziativa di Hervit Creations con l’intento di raccontare la propria storia aziendale, quest’opera si è via via trasformata, secondo il preciso intento dei curatori, in un progetto culturale innovativo e di ampio respiro interamente dedicato all’arte, focalizzandosi sull’oggetto più significativo e iconico della sua produzione: la bomboniera. Un oggetto ambivalente ma di forte carattere: solo apparentemente superfluo, nasconde in realtà un cuore ricco di valore e di simbologia, avendo il nobile compito di custodire i ricordi e le emozioni legate ai momenti più intensi della nostra vita, come il matrimonio o la nascita di un figlio. Il volume rappresenta un’iniziativa editoriale pensata per dare un rigoroso contributo alla storia e alla cultura della bomboniera affidandosi ad accademici ed esperti, che offrono un ricco approfondimento storico, artistico e letterario, dando vita a un’opera insolita, non priva di sorprese e inedita nel panorama editoriale italiano. Contributi di Leo Volkan, Lucia Turri, Alessandra Zamperini, Luca Trevisan, Massimo Scotti, Katiuscia Lorenzini, Francesca Petrocchi.
A casa dei Tonon
Antonio Padovan
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 80
"A casa dei Tonon" è una storia in forma di dialogo che racconta un anno di vita nella famiglia Tonon di Cavallino, tra il 1942 e il 1943. Potrebbe però essere il racconto di come si viveva a quel tempo in una qualsiasi delle famiglie di Cavallino, un paese del litorale veneziano: il duro lavoro dei campi, la difficoltà di andare d’accordo nella famiglia patriarcale, la preoccupazione per i parenti in guerra. Con la leggerezza dei bei ricordi, vi si raccontano anche i piaceri semplici dei giochi dei ragazzi, che sono i protagonisti della storia, dello stare insieme e delle feste di paese tradizionali. Antonio Padovan l’ha tratta dai racconti d’infanzia di Nerio Tonon, ristoratore in pensione.
Villa Trento Carli a Costozza di Longare
Luca Trevisan
Libro
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 120
A lungo creduta opera dell’architetto Antonio Pizzocaro, la villa Trento (oggi Carli), una delle più interessanti del Vicentino in età moderna, era stata avvicinata alla bottega degli Albanese da Luca Trevisan, curatore del presente libro, il quale con nuove ricerche non solo conferma la paternità della villa a Giambattista Albanese, ma anticipa anche l’inizio dei lavori ai primi anni Venti del Seicento. L’individuazione, fra le carte archivistiche inedite reperite, del nome dell’architetto Ottavio Revese Bruti, permette di registrare nella dimora Trento di Costozza il coinvolgimento di alcuni tra i migliori protagonisti nel campo dell’architettura di villa di quella proficua stagione e di riconoscere nella fabbrica – a quarant’anni dalla scomparsa di Andrea Palladio (1580) – un autentico laboratorio della prima età post palladiana.
Clima e ghiacciai. Il caso Dolomiti
Franco Secchieri
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 256
Alla fine dell’Ottocento il ghiacciaio della Fradusta nelle Pale di San Martino, a quel tempo il secondo delle Dolomiti dopo quello della Marmolada, era esteso per circa 225 ettari. Dopo quasi 150 anni, nel 2014, era sceso attorno ai 7. Oggi è praticamente estinto. La velocità di riduzione è stata impressionante: lo scioglimento dei ghiacci, che investe l’intero pianeta, ha esiti devastanti già oggi ben visibili ma ancora da comprendere nella loro portata a lungo termine. Nel solo ambito delle Dolomiti, possiamo vedere tra gli effetti la diminuzione delle riserve di acqua dolce disponibili per le stagioni più calde. Ciò innesca una variazione nel ciclo idrogeologico: viene meno la funzione regolatrice del regime dei corsi d’acqua, con conseguenze immediate sia nell’ambito montano sia nella pianura pedemontana. La scomparsa dei ghiacciai sta mutando profondamente il paesaggio d’alta quota con un impatto importante per la fauna e la flora, ma anche per l’alpinismo, il turismo e tutta la vita della montagna. Il volume fornisce un’immagine dinamica dell’attuale realtà glaciologica delle Dolomiti anche grazie a comparazioni di immagini di epoche diverse: un monito sul nostro futuro.
Nato in barca. Palmiro Fongher campione del remo
Silvio Testa
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 264
Un giovane pescatore di Pellestrina sogna il palcoscenico delle regate in Canal Grande, che poi calcherà per 39 anni diventando uno dei più grandi e amati campioni cittadini. Attraverso la storia della sua lunga vita riemergono mondi oggi scomparsi: quello del durissimo lavoro in laguna prima della diffusione dei motori, quando il remo era strumento di fatiche inimmaginabili e poi, grazie alle gare, di riscatto sociale e quello della quotidianità degli ospedali psichiatrici, dove il giovane, fattosi uomo, lavorerà fino alla chiusura decretata dalla legge Basaglia, con i loro carichi di tensioni e di dolori ma anche di umanità. Ogni anno, la prima domenica di settembre, la televisione porta la Regata Storica nelle case degli italiani. Questo racconto porta invece nel cuore pulsante di un mondo antico di secoli, a scoprire gli straordinari personaggi e le dinastie remiere che ne hanno fatto la storia; con regole, tecniche e linguaggio propri di un’arte più che di uno sport. E, cornice di tutto, Venezia, quella vera, finché in essa ancora resiste qualche scampolo della sua millenaria cultura.
Uno sguardo austero, un mite cuore. Saverio Spangaro (1870-1946): il chirurgo
Simonetta Spangaro
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 286
«Non ghe lo cava gnanca Spangaro»: così, fino a pochi anni fa, riferendosi a un mal che nemmeno “lui”, il medico per antonomasia, poteva “togliere”, qualche anziano veronese definiva il preoccupante stato di salute di un conoscente. Saverio Spangaro fu un eccellente chirurgo che lavorò a Verona nei primi decenni del Novecento. Ma, per quanto in città lui godesse di una considerevole fama, nemmeno in famiglia si conoscevano bene certe particolari vicende e le ripercussioni che ebbero su di lui. Fino a quando una nipote non trovò, in cantina, una scatola di lettere, fotografie e documenti. Ripulendoli dalla polvere del tempo, cominciò a capire: erano storie di persone vere, così significative e insolite che sembravano chiedere di essere raccontate. Ha quindi immaginato di seguire il nonno, mentre passeggia per Verona o alle pendici del Monte Baldo, ripercorrendo la sua vita: gli ideali, la professione, gli incontri, le assenze, gli affetti, gli amori. Ne è risultato non un romanzo, ma il “racconto di un uomo”, ritratto nel suo ruolo di personaggio pubblico, ma anche negli aspetti più personali e inaspettati, che si intrecciano con il contesto del tempo e con altre vite.
Venezia tra la paura e il piacere
Nelli-Elena Vanzan Marchini
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 264
Il fascino di Venezia è dato dalla sua atmosfera, dal movimento delle gondole, dalla luce moltiplicata dall’acqua, dalle sue isole e dalle sue spiagge dorate. Fu meta ambita di mercanti che cercavano spezie e prodotti raffinati. Naviganti e sovrani vi trovarono cortigiane, signore del piacere. Dopo la caduta della Serenissima, il suo fascino fu accresciuto dai bagni di laguna e di mare, meta del turismo per cura. Eppure Venezia nacque da paure antiche come le sue barene. Gli instabili equilibri lagunari, dapprima vissuti come handicap, lentamente vennero avvertiti come garanzia di sicurezza. In quelle terre emerse, prive di raccolti e di acqua potabile, sbocciò una civiltà che creò un suolo affidabile costipandolo con i pali portati dai boschi delle Alpi e delle Prealpi. Alla paura di morire si sostituirono la gioia di vivere e la ricerca del bello. Il libro ricostruisce l’epopea degli abitanti che hanno inventato Venezia, percorre i luoghi che evocano la paura della morte, l’amore per la vita e la ricerca del piacere in una città resa unica dalla sua specificità ambientale e dalla genialità che la realizzò nella bellezza.
L'imprenditore inatteso. Marelli: i primi vent’anni (1891-1911)
Mario Magagnino
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 120
Marelli è il nome, noto in tutto il mondo, dell’azienda elettromeccanica che Ercole Marelli (1867-1922) fonda nel 1891. Partito da una superficie di 50 m², senza capitali, senza laurea e con un solo apprendista, la Marelli nel 1911 arriva, alla soglia dei vent’anni, a contare 1500 dipendenti, a estendersi su 65.000 m² e ad imporsi sui mercati esteri. Questo semplice dato posiziona la storia di Ercole Marelli tra quelle degli imprenditori illuminati del primo Novecento meritevoli d’essere lette e studiate. Il viaggio all’interno della monografia pubblicata dalla Marelli in occasione del ventennale della fondazione restituisce primati per quanto riguarda il made in Italy (design dei prodotti), i livelli di produzione raggiunti, l’organizzazione del lavoro, il marketing, il welfare aziendale, l’organizzazione di eventi. Marelli, dunque, “imprenditore inatteso”, si dimostra un anticipatore in numerose aree aziendali, compresa la logistica. Il suo impegno per la crescita contro lo strapotere dell’industria tedesca e la corruzione negli appalti della pubblica amministrazione portò inoltre il governo dell’epoca a istituire una commissione, primo prototipo della odierna Consip.
Baroni e coloni. La tenuta Bianchi duchi di Casalanza fra Treviso e Mestre (1821-1924)
Luigino Scroccaro
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 308
Il maresciallo barone Federico Vincenzo Ferreri Bianchi (1768-1855), alto ufficiale dell’Esercito imperiale austriaco, nel 1821 acquistò nella zona di Mogliano Veneto un «palazzo con due adiacenze, giardino, oratorio, statue, bosco e prati nella quantità di 18 campi». Era il primo atto di un’importante operazione finanziaria che lo avrebbe portato ad acquisire tra il 1821 e il 1839 ben duemila ettari di terreno tra le province di Treviso e Venezia. Su queste terre, il barone incentivò il rinnovamento dell’agricoltura, introducendo tra l’altro la coltivazione del gelso, l’allevamento del baco da seta e la risicoltura. D’altra parte, la presenza della proprietà Bianchi condizionò pesantemente per oltre un secolo la vita di tante famiglie di coloni, che più volte fecero sentire le loro proteste. Questo volume racconta le vicende di proprietari e lavoratori della tenuta, inserendole nel contesto più ampio della storia agraria, politica e amministrativa nel periodo che va dalla dominazione austriaca al fascismo.
Lapicidi e marmorari. Scultura architettonica umbra e opus sectile cosmatesco nell'età di Innocenzo III
Maurizio Ficari
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 180
Negli ultimi anni del XII secolo e nei primi del seguente, tra Tuscia e Ducato di Spoleto, delle maestranze provenienti da quest’ultimo territorio realizzarono diversi complessi decorativi che, oltre a prevedere il consueto, per quelle botteghe, insieme di sculture a rilievo, inclusero brani di opus sectile disposti in nastri o in articolati motivi geometrici policromi. Gli schemi impiegati per quegli ornamenti, su facciate e arredi liturgici, furono in realtà caratteristici della tradizione formale viva tra le botteghe dei marmorari cosiddetti cosmati, operanti, a partire dall’inizio del XII secolo, in area romana e laziale. L’adozione del bagaglio tecnico cosmatesco tra i lapicidi del Ducato sbocciò, non caso, al tempo in cui papa Innocenzo III promosse, con sapiente azione politica, il riscatto delle terre offerte, lungo i secoli, dagli imperatori al Patrimonio di san Pietro, tra le quali proprio l’area spoletina, ma prima di allora mai effettivamente consegnate al governo dei papi. Si propone, quindi, una lettura del fenomeno artistico all’interno della prospettiva storica delle recuperationes innocenziane, valutandone i rapporti tra ingredienti autoctoni e alloctoni.
Full contrast. Una storia veronese degli anni Settanta
Gaetano Miglioranzi
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 444
Verona, 1975: un ragazzo cresciuto in una parrocchia di provincia viene catapultato nella realtà aliena del Liceo classico, il più esclusivo della città, dove in quegli anni si riverberano le forti tensioni che attraversano la società dell’epoca. La politica, la contestazione culturale, gli amici vecchi e quelli nuovi, la sessualità, le droghe, la scoperta della propria identità. Una realtà di conflitti a tinte forti, full contrast, che mano a mano sfumano però in colori indistinti, confondendosi e confondendo. Quello che a prima vista appare un romanzo di formazione si trasforma pagina dopo pagina in un giallo dalle tinte cupe, a tratti drammatiche. La città d’arte, capitale della lirica, si rivela attraversata da correnti sotterranee e trame oscure. La piccola cerchia rassicurante del paese si scontra con le contraddizioni di un mondo molto più vasto e violento. I sogni di una generazione si fanno incubi, mentre gli spari nella stagione del piombo e delle stragi fasciste fanno da sottofondo alla nebbia ovattata del mattino che, diradandosi, rivela i corpi irrigiditi dall’overdose sulle panchine. Non resta che il riflusso, o il viaggio verso una consapevolezza più profonda.