Chiarelettere
La generazione degli anni perduti. Storia di Potere Operaio
Aldo Grandi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2023
pagine: 448
Nel maggio del 1973, 50 anni fa, i militanti di Potere Operaio si riuniscono a Rosolina, in provincia di Rovigo. Durante il convegno si consuma la definitiva e totale spaccatura tra la linea di Toni Negri e quella di Franco Piperno, due delle figure più di rilievo del gruppo. Era presente tutto l’apparato illegale di Potere Operaio, il convegno era in semiclandestinità, l’albergatore pensava che si trattasse di una conferenza di ecologisti. La presenza dell’apparato era in parte anche dovuta alla paura di un attacco da parte dei fascisti. Nel frattempo molte esperienze di Autonomia Operaia iniziavano a sorgere nei territori attraverso le assemblee autonome, i comitati di quartiere e collettivi vari che proponevano un nuovo modo di intendere la lotta e mettevano sostanzialmente in discussione le organizzazioni extraparlamentari. Il libro raccoglie le «confessioni» di chi, negli anni e nonostante i numerosi processi, non aveva mai accettato di raccontare la propria militanza politica, anche per evidenti motivi di carattere giudiziario. I protagonisti, tanti e tutti militanti a tempo pieno, hanno accettato di guardarsi dentro e di ripercorrere quel periodo turbolento e drammatico della storia italiana, senza revisionismi e senno di poi, convinti che non tutto sia da condannare o, peggio ancora, da buttare: ci furono un modo di innamorarsi, di diventare amici, di credere e di sperare, di fare politica, di essere antagonisti che non necessariamente coincisero con la lotta armata e le sue successive degenerazioni. Toni Negri, Oreste Scalzone, Franco Piperno e molti altri diventano i protagonisti di un grande racconto corale che attraversa un pezzo importante della storia del secondo Novecento.
La grande inchiesta di Report sugli antibiotici. Perché non funzionano più
Giulio Valesini, Cataldo Ciccolella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2023
pagine: 272
Dopo lo scoop sul piano pandemico vecchio di quasi vent'anni e mai aggiornato, che ha segnato tragicamente la risposta italiana al Covid-19, la squadra di Sigfrido Ranucci, grazie al lavoro investigativo dei giornalisti Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini, scoperchia un tema gigantesco che rischia di ipotecare il nostro futuro: l'antibiotico-resistenza, ovvero il fatto che i batteri stanno diventando sempre più forti. A causa dei nostri comportamenti, gli antibiotici non funzionano più. “Se perdiamo l'efficacia degli antibiotici, perdiamo buona parte della medicina moderna” mette in guardia nel libro Evelina Tacconelli, fra i massimi esperti in Italia. Ed è esattamente quello che sta succedendo e che questo libro rivela con documenti inediti, testimonianze preziose di esperti italiani e internazionali, ma anche storie dolorose e incredibili di persone comuni, che ci riguardano perché potrebbero essere quelle di ognuno di noi. “Siamo di fronte a una nuova pandemia, colpevolmente trascurata” sottolinea Sigfrido Ranucci nell'introduzione. Nel frattempo le multinazionali farmaceutiche, con azioni di lobbying sempre più invasive, cercano di orientare la nuova legislazione europea sui farmaci. Tutto in nome del profitto. Sta accadendo proprio in questi mesi e nel silenzio generale. Il libro lo racconta portandoci nelle stanze più riservate in cui si prendono le decisioni che interessano noi e il nostro futuro. Un'inchiesta importante, ricca di informazioni e carica di passione, che onora il giornalismo investigativo. Introduzione di Sigfrido Ranucci.
La bambina di Odessa. La battaglia di una madre, la promessa fatta a un figlio
Tiziana Ferrario
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2022
pagine: 240
La nascita negli anni Venti (da genitori italiani) in quella che oggi è ancora l'Ucraina, il ritorno in patria, la lotta partigiana, l'insegnamento a scuola, gli anni Settanta e poi il dolore più indicibile: la morte di un figlio, negli scontri studenteschi. E ancora, una battaglia di vent'anni per far emergere la verità: Lydia Buticchi Franceschi, donna, madre, insegnante e testimone di un Novecento attraversato a testa alta, è qui raccontata dalla penna di Tiziana Ferrario. Nata a Odessa nel 1923 da Amedeo, comunista fuggito dall'Italia per non finire nelle carceri fasciste, e Lidia, italorussa che abbandona le proprie origini borghesi per sposare la causa della Rivoluzione, Lydia prende il nome dalla madre, morta misteriosamente pochi giorni dopo la sua nascita. Tornata in Italia col padre e rimasta orfana a dodici anni, dopo che questi è ucciso dal cognato in camicia nera, cresce in solitudine e partecipa alla Resistenza come staffetta partigiana, diventa insegnante e poi madre di due figli, fino al giorno che segnerà la seconda metà della sua esistenza. Il 23 gennaio del 1973, durante una manifestazione all'esterno della Bocconi, suo figlio Roberto, ventenne e tra i leader del movimento studentesco milanese, è colpito a morte alla nuca da un proiettile sparato dalle file della polizia. Per ricostruire l'accaduto e chiarire le responsabilità delle forze dell'ordine, Lydia inizia una battaglia che durerà oltre vent'anni. Lo Stato – incapace di identificare i colpevoli – si assumerà l'intera responsabilità risarcendo la famiglia che devolverà tutto alla Fondazione Roberto Franceschi, costituita nel 1996 in memoria del giovane ucciso. Lydia si è spenta a Milano il 29 luglio 2021. I proventi della vendita di questo libro saranno destinati alla Fondazione Roberto Franceschi Onlus (www.fondfranceschi.it).
Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e Wikileaks
Stefania Maurizi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 400
Nella cella di una delle più famigerate prigioni di massima sicurezza del Regno Unito, un uomo lotta contro alcune delle più potenti istituzioni della Terra che da oltre un decennio lo vogliono distruggere. Non è un criminale, è un giornalista. Si chiama Julian Assange e ha fondato WikiLeaks, un'organizzazione che ha profondamente cambiato il modo di fare informazione nel XXI secolo, sfruttando le risorse della rete e violando in maniera sistematica il segreto di Stato quando questo viene usato non per proteggere la sicurezza e l'incolumità dei cittadini ma per nascondere crimini e garantire l'impunità ai potenti. Non poteva farla franca, doveva essere punito e soprattutto andava fermato. Infatti da oltre dieci anni vive prigioniero, prima ai domiciliari, poi nella stanza di un'ambasciata, infine in galera. È possibile che a un certo punto venga liberato, oppure rimarrà in prigione in attesa di una sentenza di estradizione negli Stati Uniti e poi finirà sepolto per sempre in un carcere americano. Con lui rischiano tutti i giornalisti della sua organizzazione. L'obiettivo è distruggerli e farlo in modo plateale. Stefania Maurizi è l'unica giornalista che ha lavorato fin dall'inizio, per il suo giornale, su tutti i documenti segreti di WikiLeaks, a stretto contatto con Julian Assange, incontrandolo molte volte. Ha contribuito in maniera decisiva alla ricerca della verità, citando in giudizio quattro governi - gli Stati Uniti, l'Inghilterra, la Svezia e l'Australia - per accedere ai documenti del caso. Gli abusi e le irregolarità emersi da questo lavoro d'inchiesta sono entrati nella battaglia legale tuttora in corso per la liberazione del fondatore di WikiLeaks. In queste pagine ripercorre tutta la vicenda, con documenti inediti... Prefazione di Ken Loach.
Il giorno del Bianconiglio
Alessandro Curioni
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 312
Tracciare i criminali informatici come si fa con gli squali è la strana intuizione di Leonardo Artico, esperto di cybersecurity. Seguendo questa idea darà vita a una "pesca" molto pericolosa nelle profondità della rete, insieme al suo braccio destro Roberto Gelmi, hacker incallito sedotto dal genio e dal fascino del capo. Nessuno dei due, però, può aspettarsi che dagli abissi del web emerga il più temuto degli "squali". Affiancati dalla giornalista Teresa Aprili, che di internet capisce poco o nulla ma saprà dare un contributo fondamentale all'indagine, Leonardo e Roberto si trovano impegnati a sventare un attacco che punta a mettere in ginocchio un colosso dell'energia e forse un'intera nazione. I pericoli che si celano dietro uno schermo possono avere conseguenze drammatiche nel mondo reale e quando scatta la paura è ormai troppo tardi per salvarsi. Il nemico invisibile assume l'identità del filosofo più celebre della storia. Ma è una sola persona o quel nome è la maschera di un gruppo criminale? Pagina dopo pagina, i protagonisti giocheranno una serrata e snervante partita a scacchi, mentre ciascuno - per ragioni diverse e inconfessabili - cercherà di nascondere il proprio passato. In un crescendo di colpi di scena, Il giorno del Bianconiglio svela al lettore i segreti della rete e mostra quanto siamo vulnerabili. Un cyberthriller ambientato in una Milano frenetica che continua a vivere come se nulla stesse accadendo. Ispirato a fatti e ad attacchi realmente verificatisi, che negli ultimi cinque anni hanno coinvolto sistemi estremamente critici di diversi paesi, questo libro è la prima puntata di una serie destinata a cambiare il nostro rapporto con la tecnologia.
Non sono il mio tumore. Curarsi il cancro in Italia
Marina Sozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2019
pagine: 256
Siamo persone o referti medici? Alcune ricerche hanno evidenziato che un medico ascolta i suoi pazienti senza interromperli, quando gli raccontano per la prima volta il loro malessere, per meno di venti secondi. L’oncologia italiana è di eccellente qualità dal punto di vista dei risultati clinici ma c’è molto da fare soprattutto per quanto riguarda l’attenzione globale per il paziente e per i suoi familiari, il suo coinvolgimento nelle decisioni, il sostegno psicologico e sociale. Non bastano i protocolli. Una diagnosi buttata lì senza attenzione per chi la riceve depriva il malato della sua umanità. Il libro di Marina Sozzi aiuta a prendersi cura di se stessi in rapporto alla propria vita, ai familiari e al personale medico. La malattia non è un alieno e nemmeno un mostro, ma è parte di noi, non è una colpa averla e si può vincere solo in un contesto amichevole e appropriato. Contro ciarlatani e alternativi illusionisti, ma anche contro protocolli troppo rigidi e le logiche commerciali della ricerca farmaceutica, non sempre compatibili con la migliore prassi clinica e le tasche dei pazienti meno abbienti, "Non sono il mio tumore" accorcia le distanze tra malati e medici, nella consapevolezza che vivere la malattia e la morte dignitosamente è anche un modo per aiutare chi rimane.
Vivian
Christina Hesselholdt
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 192
In seguito al ritrovamento quasi casuale delle sue fotografie a un’asta di Chicago, 1000Vivian Maier, un’anonima bambinaia presso le famiglie della borghesia americana, è diventata dopo la morte una delle più amate fotografe di tutti i tempi. Le sue centinaia di migliaia di scatti rivelano luoghi, volti, personaggi, spesso catturati di nascosto, che ci parlano attraverso il tempo e ci immergono nell’America del secondo Novecento. Così, tramite un coro di voci e una pluralità di prospettive, Christina Hesselholdt traccia l’enigmatica biografia della donna e dell’artista. A parlare sono la madre e il padre di “Viv”, i membri di una delle famiglie per cui ha lavorato, e Vivian stessa, animati da un Narratore che tiene le fila dei personaggi. Con una freschezza che evoca lo spirito dei suoi scatti, l’autrice ci regala un ritratto di Vivian Maier intimo e sfaccettato, invitandoci a condividere la difficile infanzia newyorkese, la sua vita nei sobborghi benestanti di Chicago mentre il centro città è agitato da fermenti sociali e politici, ripercorrendo la sua passione per la fotografia fin dai primi esperimenti nelle Alpi francesi. Christina Hesselholdt ci racconta il mondo della Maier attraverso lo sguardo della sua protagonista, lasciando la scena a lei che si è sempre nascosta.
Certi momenti
Andrea Camilleri
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2025
pagine: 176
Quasi una vita, momento per momento, quelli più intensi che nel tempo acquistano ancora più vigore e ritornano in tutta la loro vividezza. Tanti incontri qui offerti nella forma del racconto, ognuno dei quali ha una luce, un'atmosfera e dei personaggi indimenticabili che hanno segnato soprattutto la giovinezza e l'adolescenza di Camilleri. Alcuni conosciuti negli anni più maturi, durante la sua carriera di regista teatrale e televisivo, molti altri sconosciuti, che ci riportano ai tempi del fascismo, della guerra, momenti segnati da storie che nei loro risvolti più umani e sinceri acquistano un tratto epico e la magia del ricordo assoluto perché unico nel costituire una tappa, una svolta nella formazione dello scrittore. L'anarchica, invincibile indifferenza di Antonio, insensibile ai richiami militari e agli orrori della guerra; la bellezza sorprendente dell'incontro con un vescovo libero nella mente e nel cuore; l'indelebile ricordo di quella notte di burrasca quando il padre di Camilleri andò a salvare l'eroico comandante Campanella, dato per disperso; il coraggio della “Sarduzza” e la determinazione nel difenderla dal tenente tedesco; l'ultimo saluto a “Foffa”, prostituta per necessità, sola nella vita e negli affetti. Intermezzati gli uni con gli altri ecco l'incontro con Primo Levi e i suoi silenzi, la stravaganza di Gadda e la suscettibilità di D'Arrigo, il franco scontro con Pasolini riguardo alla regia di una sua opera teatrale, poco prima della sua morte, l'impareggiabile bravura di Salvo Randone (senza dimenticare Elio Vittorini, Benedetto Croce e il quasi incontro con Antonio Tabucchi). Tra tanti personaggi si staglia un libro, quello più importante, "La condizione umana" di André Malraux, la cui lettura fu decisiva nel far crollare la fede fascista di Camilleri.
I delitti di via Margutta
Giancarlo Capaldo
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2025
pagine: 256
Il primo romanzo di una serie del magistrato che ha indagato su tante pagine oscure della storia repubblicana. Roma magnifica, sordida e corrotta, intrisa di inquietante bellezza. Politici, finanzieri, imprenditori, prelati, massoni, magistrati, poliziotti, agenti segreti, faccendieri, donne fatali e perverse. Tutto si tiene in un giallo che sorprende, protagonista una coppia di principi intraprendenti e un maggiordomo fedele e molto perspicace. Lui, il principe Gian Maria Ildebrando Del Monte di Tarquinia, infaticabile giocatore di golf, amante del pericolo e delle belle macchine, con l'animo da filosofo e qualche deragliamento di troppo in gioventù; lei, la bellissima e briosa Gloria Palazzoli, insofferente ai dettami dell'alta società. Con loro il fedelissimo Oliver, maggiordomo ma soprattutto compagno d'avventura, di scuola inglese, già alle dipendenze di Buckingham Palace. Un trio formidabile animato dalla medesima passione: cacciarsi nei pasticci per troppa curiosità. Si sa che Roma nasconde segreti inconfessabili, basta indagare un po' negli ambienti di potere che qualche storia intrigante salta fuori. I tre protagonisti si trovano coinvolti in una serie di delitti efferati che né la polizia né la magistratura riescono a dipanare. Tra cene sontuose, soggiorni a Montecarlo, coppe di champagne e incontri imprevisti, il trio cerca di capire chi è l'autore degli omicidi. Perché tanta violenza, da chi la verità è così ben custodita? In questo romanzo Capaldo non inventa nulla: le storie che racconta con penna lieve e felice sono vere o verosimili, anche se nomi, luoghi e tempi sono di fantasia. Faremo la conoscenza di personaggi complessi e controversi. Capiremo che c'è un filo sottile come la seta, ma forte come l'acciaio, che li lega, perché non esistono i buoni da una parte e i cattivi dall'altra, ma solo uomini e donne con i loro segreti, i loro tanti vizi e le loro poche virtù.
Le ultime parole di Falcone e Borsellino
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2025
pagine: 192
Questo libro raccoglie i principali interventi, le interviste, le parole di Giovanni Falcone (1939-1992) e Paolo Borsellino (1940-1992). Un omaggio doveroso e un necessario ritorno a ciò che veramente hanno detto e scritto, ora che sono venute alla luce quelle verità per le quali entrambi hanno sacrificato la vita. Con un saggio introduttivo di Roberto Scarpinato, Procuratore generale presso la Corte d'appello di Palermo, che ha lavorato con Falcone e Borsellino e si è occupato di alcuni dei più importanti processi di mafia degli ultimi anni.
Qui non può succedere
Sinclair Lewis
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2024
pagine: 448
Pubblicato nel 1935, "Qui non può succedere" si è rivelato un romanzo profetico. Sinclair Lewis immagina una realtà alternativa in cui, alle elezioni presidenziali del 1936, Franklin D. Roosevelt viene sconfitto dal senatore populista Berzelius «Buzz» Windrip. La sua vittoria segna una svolta nella storia degli Stati Uniti, decretando la fine della democrazia e l'avvento del fascismo oltreoceano. Dopo aver promesso drastiche riforme economiche e sociali nel segno di un ritorno al patriottismo e ai valori della tradizione per conquistare il favore degli elettori, Buzz Windrip assume gradualmente il controllo del governo con l'aiuto di una forza paramilitare senza scrupoli e instaura un regime che ricorda da vicino i totalitarismi europei. Con questo brillante esperimento distopico Lewis riesce ad aprirci gli occhi sul pericolo costante rappresentato dal tramonto delle democrazie: non un fatto del passato, ma un rischio oggi più che mai attuale. Il romanzo che ha preannunciato l'avvento di una dittatura in America.
Nero di Londra. Da Caporetto alla marcia su Roma: come l'intelligence militare britannica creò il fascista Mussolini
Mario José Cereghino, Giovanni Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2024
pagine: 256
“The Project”: è questo il nome che i servizi militari britannici danno al loro piano segretissimo per il controllo totale dell'Italia a partire dall'autunno 1917, subito dopo la catastrofe di Caporetto. L'artefice di quel progetto eversivo è il tenente colonnello Sir Samuel Hoare, il capo del Directorate of Military Intelligence (Dmi) nel nostro Paese. La sua è una missione al limite dell'impossibile: impedire che l'Italia esca dalla guerra contro gli imperi centrali e, al contempo, porre le premesse di un sistema occulto basato su gruppi di potere trasversali fedeli alla Corona dei Windsor, garantendo così gli interessi vitali dell'Impero britannico nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente. Con l'assenso di Londra, dunque, Sir Hoare crea l'archetipo di un movimento politico e paramilitare che sfocia ben presto nei Fasci italiani di combattimento guidati da Benito Mussolini. È il prototipo della “strategia della tensione” come modello terroristico. Finanziato dal Secret Service sin dall'inizio del 1918 con il nome in codice di “The Count”, il futuro duce conquista il potere nell'ottobre 1922 e instaura un regime autoritario di massa che influenzerà lo scenario internazionale nel corso del Novecento. Grazie alle carte dell'archivio personale di Sir Samuel Hoare – declassificate nel 2001 e conservate nella biblioteca dell'Università di Cambridge, in Inghilterra –, Cereghino e Fasanella ricostruiscono in "Nero di Londra" una storia che, a cent'anni dalla Marcia su Roma, evidenzia per la prima volta le connessioni segrete tra Mussolini e i servizi d'intelligence di sua maestà, e le gravi responsabilità dell'establishment conservatore del Regno Unito.